clafiore
|
lunedì 28 maggio 2012
|
rappresentare la crisi creandola in sala
|
|
|
|
I film belli, quelli con frasi ad effetto, quelli a cui ripensi per giorni dopo averli visti, ci sono. Questo non è sicuramente tra quelli. Cronenberg cerca di interpretare il nuovo millennio, ma non ci riesce, gli sfugge il senso, sbaglia la rappresentazione, annoia. Ci troviamo dentro ad una limousine con una genio della finanza, il suo distacco dal mondo dovrebbe rappresentare il distacco dell'economia di oggi dalla gente di oggi, e qui ci sto, lo apprezzo, è realmente così. Ma poi ci aspettiamo magari una descrizione migliore, una vicenda che ci colpisca e ci aspettiamo di pensare "accidenti è proprio così", invece niente, rimaniamo delusi e confusi, forse è la sensazione del nuovo millennio, ma in quelle due ore più che il nuovo millennio è il film a scombussolare, a confondere più di prima.
[+]
I film belli, quelli con frasi ad effetto, quelli a cui ripensi per giorni dopo averli visti, ci sono. Questo non è sicuramente tra quelli. Cronenberg cerca di interpretare il nuovo millennio, ma non ci riesce, gli sfugge il senso, sbaglia la rappresentazione, annoia. Ci troviamo dentro ad una limousine con una genio della finanza, il suo distacco dal mondo dovrebbe rappresentare il distacco dell'economia di oggi dalla gente di oggi, e qui ci sto, lo apprezzo, è realmente così. Ma poi ci aspettiamo magari una descrizione migliore, una vicenda che ci colpisca e ci aspettiamo di pensare "accidenti è proprio così", invece niente, rimaniamo delusi e confusi, forse è la sensazione del nuovo millennio, ma in quelle due ore più che il nuovo millennio è il film a scombussolare, a confondere più di prima. Cronenberg cerca un senso che non c'è e nella sua ricerca si confonde tra le troppe allegorie e le troppe frasi e non lo coglie, non lo sfiora nemmeno, forse non aveva neanche iniziato a cercarlo. Troppa pubblicità per poca sostanza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a clafiore »
[ - ] lascia un commento a clafiore »
|
|
d'accordo? |
|
andreasci2
|
giovedì 7 giugno 2012
|
no comment
|
|
|
|
Ci vuole molto coraggio a elogiare un film brutto come questo: surreale dal primo minuto e poco convincente, vorrebbe essere, e lo si capisce subito, un quadro claustrofobico e grottesco della vita di un giovane e cinico agente di borsa di New York (Robert Pattinson), ma è un film comico e noioso: i dialoghi più brutti che abbia mai visto in un film, la limousine futuristica che vorrebbe stupire lo spettatore ma sembra l'auto di kitsch - trash di Elvis o qualche rapper americano (il potere è una limousine?), l'inespressività di Pattinson, le scene crude di sesso e violenza usate per rimarcare il cinisco di "faccia d'angelo" Robert Pattinson inserite senza senso ogni tanto qua e là per ravvivare, la filosofia spicciola sul f
[+]
Ci vuole molto coraggio a elogiare un film brutto come questo: surreale dal primo minuto e poco convincente, vorrebbe essere, e lo si capisce subito, un quadro claustrofobico e grottesco della vita di un giovane e cinico agente di borsa di New York (Robert Pattinson), ma è un film comico e noioso: i dialoghi più brutti che abbia mai visto in un film, la limousine futuristica che vorrebbe stupire lo spettatore ma sembra l'auto di kitsch - trash di Elvis o qualche rapper americano (il potere è una limousine?), l'inespressività di Pattinson, le scene crude di sesso e violenza usate per rimarcare il cinisco di "faccia d'angelo" Robert Pattinson inserite senza senso ogni tanto qua e là per ravvivare, la filosofia spicciola sul futuro, gli anarchici, l'economia: un film brutto, confuso che, per mia esperienza, è riuscito solo a far morire dalle risate una sala semivuota (le battute: "sento odore di sesso", "ho la prostata asimmetrica", "se anche un fungo del mio piede decidesse di ucciderti ti ucciderei" rimarranno spero negli annali del trash): propongo Razzy Award per tutto lo staff del film, Cronenberg e Pattinson in prima film!
[-]
[+] concordo al 100
(di vandamme84)
[ - ] concordo al 100
|
|
[+] lascia un commento a andreasci2 »
[ - ] lascia un commento a andreasci2 »
|
|
d'accordo? |
|
ashtray_bliss
|
mercoledì 10 ottobre 2012
|
cronerberg e la psicoanalisi, un tentativo fallito
|
|
|
|
Partendo dal principio, evitero' noiosi ed inutili preludi. ''Cosmopolis'' non mi e' piaciuto. Cronenberg ha fallito nel secondo tentativo di tornare a descrivere il misterioso mondo della psicoanalisi umana. Se con il precedente "A Dangerous Method" aveva annoiato e parzialmente deluso gli spettatori e fan del regista, con questo Cosmopolis tocca veramente il fondo.
Il film non ha praticamente nessun tipo di "azione" eccetto i lunghi, estenuanti e nemmeno troppo profondi dialoghi esistenziali tra i protagonisti. Dialoghi, che di profondo hanno da dire ben poco, ma anzi sembrano fuori luogo e spesso saltano da un argomento all'altro apparendo cosi sconclusionati e confusi.
[+]
Partendo dal principio, evitero' noiosi ed inutili preludi. ''Cosmopolis'' non mi e' piaciuto. Cronenberg ha fallito nel secondo tentativo di tornare a descrivere il misterioso mondo della psicoanalisi umana. Se con il precedente "A Dangerous Method" aveva annoiato e parzialmente deluso gli spettatori e fan del regista, con questo Cosmopolis tocca veramente il fondo.
Il film non ha praticamente nessun tipo di "azione" eccetto i lunghi, estenuanti e nemmeno troppo profondi dialoghi esistenziali tra i protagonisti. Dialoghi, che di profondo hanno da dire ben poco, ma anzi sembrano fuori luogo e spesso saltano da un argomento all'altro apparendo cosi sconclusionati e confusi.
La storia pure lei e' piatta e inutile. Segue una intera giornata di un super miliardario 28enne, Eric Parker, dall'inizio alla fine della giornata e presumibilmente della vita del giovane. Il giovane, che vive in una New York futuristica, e' incurante delle minaccie alla sua sicurezza e decide di attraversare da un lato all'altro della citta pur di raggiungere un barbiere di fiducia e aggiustarsi il taglio. Durante questa gita dunque, assistiamo al giro in una limousine superlussuosa e sicura, nonche isuolata dai suoini della strada, nella quale il 28enne Parker trascorre la maggior parte del suo tempo. Durante la giornata incontrera' anche saltuariamente sua moglie, una giovane e ambiziosa scrittrice, terra' dei colloqui- rigorosamente all'interno della limousine- con dei consulenti finanziari, parlando del crollo delle borse e dei mercati globali e del crollo del suo stesso patrimonio. Successivamente, ricevera' la quotidiana visita medica (sempre nella limousine) e 'incontrera' varie prostitute (?). Alla fine quasi della sua giornata raggiungera' la sua meta: un barbiere anonimo dove usa recarsi per aggiustare il suo taglio. Infine lui stesso si precipitera' nella casa di un uomo, che da tempo gli sta alle calcagna, con l'intenzione di ucciderlo. In casa di quest'ultimo terra' una lunga (venti minuti e piu') conversazione semi-filosofica sul perche' Eric dovrebbe vivere o morire, sulle ricchezze e ingiustizie del mondo, sul egoismo.
Il film si conclude lasciando lo spettatore con l'amaro in bocca non sapendo come si concludera' effettivamente questa conversazione, anche se presumibilmente Parker viene ucciso.
Cronenberg punta in alto, tenendo le aspettative del pubblico elevate, per un prodotto schifosamente mediocre che delude qualsiasi tipo di spettattore, anche il piu' paziente. Cosmopolis, si adatterebbe perfettamente ad essere una piece teatrale ma sicuramente come pellicola cinematografica annoia e delude nonche riempie lo spettatore di interrogativi: Perche' fare un film del genere ? Perche' affrontare e approcciare spunti e temi attuali e interessanti in modo cosi mediocre e superficiale ? Quale messaggio dovrebbe mandare questo film al pubblico, eccetto la noia e la vuotezza morale del protagonista - un inespressivo Robert Pattinson- ?
Non mi sento nemmeno in grado di dare un giudizio decente alla regia, fotografia e scenografia non avendo apprezzato affatto la pellicola in questione, esprimerei un giudizio che probabilmente non si avvicina alla realta'.
Anche le musiche sono inesistenti e i co-protagonisti sono altamente sprecati, su tutti la Binoche, che copre un tempo complessivo di pochissimi minuti in un ruolo inutile e affatto definito (e' una prostituta ? Una donna ricca e annoiata come lui ?).
Complessivamente, giudico "Cosmopolis" come un film decisamente evitabile e dai contenuti poco chiari. I dialoghi sono quelli che tengono in peidi il film per tutta la sua durata, ma credo che dialoghi di questo tipo risultino davvero pesanti da digerire. Il cinema vuol dire "immagine" e non solo "dialogo", per quello ci sono i saggi e i libri a cui rivolgersi. Al cinema, lo spettatore vuole emozionarsi, coinvolgersi con la vicenda, vuole appunto immedesimarsi nella psicologia del protagonista e seguire con lui le vicende, quindi il cinema richiede, se non altro, un minimo di azione che coinvolga in un certo modo. Cosmopolis rimane distaccato e freddo come prodotto, che seppur porta la firma di un grande regista verra' presto dimenticato.
Lo sconsiglio vivamente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
|