Il fascino malsano del turismo sessuale
di Stenio Solinas Il Giornale
Dalla visione di Paradise: Love, dell’austriaco Ulrich Seidl, si apprendono varie cose. Per esempio, che in Kenia le donne bianche intrattenenti relazioni sessuali con giovani africani sono chiamate Sugar Mama, il Mzungu Kiss è il nome keniota per il bacio alla francese, lì non praticato, come del resto la fellatio, il giovane Munga, l’amante principale di Teresa nel film, all’anagrafe fa Kuzungu, un programma più che un cognome. Il film racconta il turismo sessuale delle donne cosiddette agées, over 50, e quindi il valore mercantile della sessualità, del potere legato al colore della pelle, del rapporto fra sfruttatore e sfruttato, più o meno rovesciato nel momento in cui è comunque il secondo a dettare le regole del gioco. [...]
di Stenio Solinas, articolo completo (2129 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 19 maggio 2012