C'era una volta in Anatolia

Acquista su Ibs.it   Dvd C'era una volta in Anatolia   Blu-Ray C'era una volta in Anatolia  
Un film di Nuri Bilge Ceylan. Con Yilmaz Erdogan, Taner Birsel, Ahmet Mümtaz Taylan, Muhammet Uzuner, Firat Tanis Titolo originale Bir zamanlar Anadolu'da. Drammatico, durata 150 min. - Turchia 2011. - Parthénos uscita venerdì 15 giugno 2012. MYMONETRO C'era una volta in Anatolia * * * 1/2 - valutazione media: 3,55 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
corrado sabato 15 aprile 2023
pura poesia Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

 C'ERA UNA VOLTA IN ANATOLIA
 
Spesso ci diciamo come sarebbe bello visitare un paese sconosciuto, senza servirsi di un viaggio organizzato, andando alla ventura, immergendosi nel paesaggio, parlando con la gente del posto. Ma non puoi: il paese sconosciuto ti intimorisce, non hai capacità di adattarti alle difficoltà di un viaggio “non protetto”, non conosci la lingua, ...
Poi ti capita di andare al cinema e vedere un film “C’era una volta in Anatolia”, che noi l’Anatolia non sapevamo precisamente dove si collocasse, e ti immergi, giorno e notte, in un paesaggio infinito che evoca tanti altri paesaggi, attraversi paesi e villaggi che ormai si assomigliano tutti. [+]

[+] lascia un commento a corrado »
d'accordo?
lorenzodv sabato 25 gennaio 2020
mezzo pieno Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

Qualche volta capita che la trama non sia l'elemento essenziale del film e svolga soltanto la funzione di contenitore di altri elemento, un'opportunità per raccontare, attraverso i personaggi, altre cose che non popolano la storia principale ma si ramificano da essa. Questo è quel tipo di film, la storia è scarna e poco interessante, serve soltanto a far incontrare delle persone che scambiano esperienze tra loro e con lo spettatore. Soltanto che anche queste storie collaterali sono essenziali, poco sviluppate e in fondo non così particolari tanto che gli stessi personaggi le raccolgono con aria di banalità.
Io abbandono il fumo ma il fumo non mi lascia andare; i bambini subiscono passivamente le azioni degli adulti; una persona può usare il suicidio come vendetta contro chi resta vivo. [+]

[+] lascia un commento a lorenzodv »
d'accordo?
anna domenica 28 ottobre 2018
autolesionistico è dir poco... Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
0%

Giaspoto, sei un grande! Hai descritto perfettamente quello che questo film trasmette... soprattutto il titolo è pouyche azzeccato!  Complimenti!

[+] lascia un commento a anna »
d'accordo?
roselin mercoledì 8 ottobre 2014
una rete di sentimenti ed emozioni, abitudini Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

C’era una volta in Anatolia Nel cuore dell’Anatolia, paesaggio arido e brullo, è notte fonda. Una squadra di poliziotti percorre in macchina le strade deserte, con loro viaggia un presunto assassino. Sono alla ricerca del corpo di un uomo morto ammazzato. Nuri Bilge Ceylan racconta la sua terra turca, la sua gente, una cultura, la sua, che il buio della notte copre, ammanta come a nascondere la miseria della vita, della gente, delle cose della quotidianità. Un viaggio che condurrà i protagonisti a ribaltare quello spazio esterno, che li vede indagatori di un crimine, a specchio impietoso della propria esistenza, dei propri limiti e miserie esistenziali. Il film sviluppa la storia lentamente sin dall’inizio, di notte, girovagando con le macchine, in mezzo alla steppa, al gelo. [+]

[+] lascia un commento a roselin »
d'accordo?
gianleo67 domenica 6 ottobre 2013
il dolente umanesimo del cinema turco Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

In una ventosa notte autunnale, sotto un cielo che minaccia tempesta, i fari accesi di tre auto della polizia setacciano i campi di una località dell'Anatolia alla ricerca di un abbeveratoio nei cui pressi sarebbe stato seppellito il corpo di un uomo che i due rei confessi dichiarano di aver ucciso poche ore prima. Il comandante della locale stazione di polizia,il procuratore ed un medico legale risolvono il caso solo all'alba, quando si profila il senso di una vicenda umana triste e dolorosa che in qualche modo incrocia le loro fallimenentari esperienze personali e familiari.
Immersi nell'estenuante e incessante sibilio del vento che spazza le colline di una sperduta landa rurale e abbacinati dal vivido realismo di una stupefacente fotografia (del misconosciuto Gökhan Tiryaki) il pluripremiato regista Nuri Bilge Ceylan, costruisce con paziente indulgenza una sorta di giallo psicologico che prende le mosse dallo squallore di un banale fattaccio di cronaca nera per trasformarsi ben presto in una sorta di psicodramma collettivo dove, nel baluginante chiaroscuro di una notte da lupi, emergono le tensioni e le dolorose vicende di personaggi alle prese con la indicibile complessità della propria esperienza umana, una lucida e straziata ricognizione nei destini personali di uomini cui tocca in sorte la responsabilità di giudicare altri uomini oltre i limiti angusti e meschini di un mero dovere burocratico. [+]

[+] lascia un commento a gianleo67 »
d'accordo?
tom87 giovedì 14 marzo 2013
un'amara allegoria dell'attuale turchia Valutazione 4 stelle su cinque
97%
No
3%

Era dai tempi di “Uzak” che non ancora si rivedeva un’opera così potente e rarefatta. Per più di due ore non accade quasi nulla in fatto di trama (le azioni sono sempre le stesse, ripetitive ma emblematiche), ma tanto in fatto di interiorità psicologica dei singoli personaggi. Potremmo dire che la storia di questo anomalo giallo sia stata genialmente presa a pretesto per raccontare ciò che succede nei meandri dell’animo umano; come se la vera indagine dovesse essere quella noir dell’umana natura, dei volti e dei corpi dei personaggi, e non piuttosto dell’oggetto della trama.
Tre auto vagano nel cuore della notte sulle colline dell’Anatolia. [+]

[+] lascia un commento a tom87 »
d'accordo?
pensierocivile mercoledì 13 marzo 2013
il protagonismo dell'autore Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

La storia è di una semplicità naturale, la resa non semplice. Seppure il racconto possa snodarsi con la giusta leggerezza e il giusto rispetto per la narrazione Nuri Bilge Ceylan sceglie di mettere davanti a tutto l'autorialità, la colta presenza dell'intellettuale, stroncando ogni possibile respiro. Chiacchiere, dialoghi infiniti, metafore assortite, lentezza riflessiva: tutto l'armamentario dell' autore che marca la sua presenza. A volte insopportabile, a volte feroce come nel rimprovero "così non entriamo in Europa", o nel dover disporre il cadavere nel bagagliaio dell'auto; a volte discepolo della poesia, negli occhi del dottore che vede il ragazzino giocare a calcio. [+]

[+] lascia un commento a pensierocivile »
d'accordo?
stefanoadm martedì 22 gennaio 2013
l'insostenibile lentezza di ceylan Valutazione 2 stelle su cinque
56%
No
44%

Bastano alcune straordinarie sequenze a giustificare tutto ciò? Bastano i bagliori rurali di un fuoco notturno, i paesaggi fascinosi di una campagna che non ti aspetti, le chiacchiere che costruiscono storie "per sovrapposizione" o il vagare kafkiane di auto e uomini stanchi a fare di "C'era una volta in Anatolia"  ciò che vorrebbe essere? Semplicemente no. Un film, purtroppo o per fortuna, purtroppo e perfortuna, non è un romanzo.

[+] lascia un commento a stefanoadm »
d'accordo?
filippo catani martedì 14 agosto 2012
tre uomini toccati dal dolore Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Nella provincia anatolica un gruppo di poliziotti capitanati da un commissario, il procuratore e con l'ausilio del medico legale cercheranno di fare luce su un omicidio. Gli uomini dovranno prima affrontare un lungo viaggio con l'autore del crimine per trovare il cadavere. Sarà questa l'occasione per i tre di soffermarsi sulle sofferenze che provano.
Il film del turco Ceylan è veramente per coloro che amano un certo genere di cinema: ritmo molto lento, grandi silenzi, numerosi paesaggi e grandi riflessioni esistenziali e introspettive. In poche parole non ci troviamo certo davanti a un thriller come siamo abituati solitamente a definirlo in quanto, con l'avanzare della pellicola, il risolvere il caso lascia spazio alle riflessioni di cui si accennava in precedenza. [+]

[+] lascia un commento a filippo catani »
d'accordo?
gianmarco.diroma domenica 5 agosto 2012
venedik de bir zamanlar Valutazione 1 stelle su cinque
86%
No
14%

Chissà se il traduttore di Google funziona. Once upon a time in Venice. C'era una volta a Venezia. Una condizione di privilegio, quella di vivere a Venezia, che forse non permette di comprendere però il valore di questo film amato da un'orda di critici: perché vivendo a Venezia, una città dove le storie e le leggende sono scritte sui muri, dove la densità di storie e leggende per metro quadrato è decisamente alta (ed è questa forse la principale differenza tra Venezia e l'Anatolia raccontata da Nuri Bilge Ceylan: lì le storie o la storia viaggiano orizzontalmente lungo paesaggi senza fine, come se si avesse a che fare con la stesura (non la maturazione!) dell'impasto di una pizza napoletana per ben 150 minuti, mentre qui, le storie, corrono sui muri, salgono sù per i palazzi e poi scendono giù, lungo le calli e le fondamenta, e se vogliono prendere il largo, c'è bisogno dell'acqua della Laguna e poi di quella del mare, sempre che non si voglia prendere una boccata di "Libertà" attraversando l'omonimo ponte), diventa difficile abituarsi alla lentezza di questo "capolavoro" contemporaneo della cinematografia turca. [+]

[+] lascia un commento a gianmarco.diroma »
d'accordo?
pagina: 1 2 3 4 »
C'era una volta in Anatolia | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Festival di Cannes (1)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 |
Shop
DVD
Uscita nelle sale
venerdì 15 giugno 2012
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità