Il primo uomo

Acquista su Ibs.it   Dvd Il primo uomo   Blu-Ray Il primo uomo  
Un film di Gianni Amelio. Con Jacques Gamblin, Catherine Sola, Maya Sansa, Denis Podalydès, Ulla Baugué, Nicolas Giraud.
continua»
Titolo originale Le premier homme. Drammatico, durata 98 min. - Italia, Francia, Algeria 2011. - 01 Distribution uscita venerdì 20 aprile 2012. MYMONETRO Il primo uomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Il testamento spiritule di Camus Valutazione 4 stelle su cinque

di Rescart


Feedback: 8315 | altri commenti e recensioni di Rescart
martedì 25 dicembre 2012

I fatti storici del ‘62 ci dimostrano che, per quanto Camus fosse un grande scrittore, un artista e forse anche un filosofo, di certo non fu uno spirito profetico né tanto meno un uomo politico. Per sua fortuna, come afferma anche Massimo Fini, nel ’62 Camus era già morto e non assistette al penoso esodo dei “pieds-noir” (gli algerini europei, francesi o ebrei) che dovettero abbandonare le loro dimore africane per cercare una nuova dimora in Francia, ma non solo. Se fosse stato ancora vivo probabilmente Camus sarebbe stato uno dei pochi intellettuali francesi a difendere questo milione di persone di basso livello culturale ma di grandi capacità umane e lavorative. Ma soprattutto di spirito di adattamento.  Ben pochi saranno i coloni francesi che potranno avere il privilegio di morire sul suolo algerino, se si escludono i militari morti nei vari attentati indipendentisti degli anni precedenti la fine del colonialismo francese in Algeria, decretata da quel De Gaulle che quegli stessi coloni avevano ingenuamente appoggiato. Camus probabilmente è convinto che gli arabi non avrebbe mai torto un capello a sua madre, rimasta vedova poco dopo la sua nascita. Ma non per questo rinunciava a metterli in guardia dal farlo, dicendosi pronto in caso contrario a diventare loro nemico con la stessa convinzione con cui era disposto a schierarsi al loro fianco, riconoscendone una innata rettitudine morale e un condivisibile senso di giustizia. Ma Camus non aveva il polso della situazione in patria, perché forse era più allarmato dai bollenti spiriti neo-colonialisti che vedeva fra i suoi concittadini che da una sinistra anti-colonialista che ormai, passati i tempi della “peste” post-bellica, aveva deciso, esistenzialmente, di ignorare. Oggi col senno di poi possiamo affermare che l’idea del colono francese di morire in terra algerina era solo una pia illusione, come d’altronde anche quella della madre del protagonista autobiografico di questo libro incompiuto, divenuto film, di non voler ritornare più in patria (perché “la Francia è bella, ma non ci sono gli Arabi”). Ma quali colpe possiamo dare a Camus? Egli, che ha subito la persecuzione per avere troppo avvicinato l’arte, la letteratura e il giornalismo alle problematiche politiche (come quando fu licenziato dal suo giornale e gli fu impedito di trovare lavoro in qualunque altro giornale francese in Algeria) sa bene che l’influenza dell’intellettuale controcorrente è pressoché inesistente. E per questo si sente dare del bugiardo dall’ex compagno di scuola algerino che gli chiede di fare valere la sua presunta influenza su Mitterand per salvare dalla pena capitale il figlio imprigionato per avere collaborato in un attentato degli indipendentisti algerini. Ed in affetti non avrà alcuna influenza, anche perché il figlio dell’amico algerino sceglierà di rimanere, costi quel che costi, fedele agli insegnamenti paterni. Fino alla ghigliottina. D’altronde tutto era iniziato da lì, dalla “santa ghigliottina” con la politica francese che era seguita, nel 1830 alla rivoluzione del 1789. E tutto lì finirà. Per Camus la rivoluzione non è la via giusta né mai lo sarà. Quindi anche un’indipendenza come conseguenza di una rivoluzione non poteva essere una cosa buona, certo non buona come vedere la madre morire di morte naturale in una terra algerina non decolonizzata da un De Gaulle, che, per quanto di destra non avrebbe mai potuto pensarla come Camus in merito all’importanza della rivoluzione.

[+] lascia un commento a rescart »
Sei d'accordo con la recensione di Rescart?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
0%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Rescart:

Vedi tutti i commenti di Rescart »
Il primo uomo | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Nastri d'Argento (2)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 |
Link esterni
Shop
DVD
Uscita nelle sale
venerdì 20 aprile 2012
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità