michela papavassiliou
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mercoledì 7 marzo 2012
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un angelo nero dal sorriso contagioso
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"Quasi Amici"!e' la storia dell'incontro tra due mondi, quello di Philippe affascinante aristocratico ridotto alla condizione di paraplegico da un fatale incidente e quella di Driss, un giovane ex delinquente di colore interpretato da un bravissimo Omar Sy dalla verve contagiosa. E' necessario trovare un nuovo badante per questo facoltoso aristocratico caduto in disgrazia, si aprono cosi' le interviste nel magnifico palazzo dove vive l' infermo. Uno stuolo di collaboratori si adoperano alle selezioni finche' la scelta del padrone di casa interpretato da un magnifico Francois Cluzet non cade sul giovane, spavaldo e disincantato Driss, primo ad essere convinto
che da quel fuori programma alla ricerca di un lavoro, ne uscira' solo con una firma per l' ottenimento di un sussidio di disoccupazione.
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"Quasi Amici"!e' la storia dell'incontro tra due mondi, quello di Philippe affascinante aristocratico ridotto alla condizione di paraplegico da un fatale incidente e quella di Driss, un giovane ex delinquente di colore interpretato da un bravissimo Omar Sy dalla verve contagiosa. E' necessario trovare un nuovo badante per questo facoltoso aristocratico caduto in disgrazia, si aprono cosi' le interviste nel magnifico palazzo dove vive l' infermo. Uno stuolo di collaboratori si adoperano alle selezioni finche' la scelta del padrone di casa interpretato da un magnifico Francois Cluzet non cade sul giovane, spavaldo e disincantato Driss, primo ad essere convinto
che da quel fuori programma alla ricerca di un lavoro, ne uscira' solo con una firma per l' ottenimento di un sussidio di disoccupazione. Il ragazzo nero proveniente dai sobborghi malfamati parigini conquistera' l'invalido con naturalezza ed ironia. Finalmente Philippe non si sentira' piu' compatito, abituato ormai ad avere addosso solo occhi carichi di pena da parte di tutte le persone che abitualmente lo circondano e si prostrano al suo denaro. In quella casa sontuosa la vita e' cadenzata da orari e schemi consolidati e freddi, i sentimenti si preferisce scriverli piuttosto che viverli. Con l'entrata in scena di questa inusuale badante dal sorriso candido, un'aria vitale e nuova contagera' in breve l'intera dimora. La freschezza di un'imprevedibile ironia riuscira' a liberare Philippe dalle costrizioni del suo retaggio ed in qualche modo dall' infermita' del corpo, lasciando librare l'anima, fino a farlo riassaporare i piu' intensi piaceri della vita . Mirabile la regia di Olivier Nakache e Eric Toledano in grado di ordinare per fotogrammi il potere di una amicizia quasi perfetta che sembra riportare tra le righe del romanzo Le Braci di Sandor Marai. Un film angelico, intenso, imperdibile.MP
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owlofminerva
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venerdì 9 marzo 2012
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intimi
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Il titolo originale è “Intouchables” ma la traduzione giusta sarebbe “Intimi”. Non è un film strappalacrime né una commedia scanzonata ma ha una leggerezza intensa che ti fa ridere senza la preoccupazione di essere politically correct. Complici in questo i due protagonisti: marmoreo, ricco, stoico e tetraplegico Philippe e vulcanico, di periferia, strafottente e in pieno vigore fisico Driss, le cui interpretazioni calzanti ai protagonisti innescano una corrispondenza con il pubblico priva di ogni patetismo. Un’ amiciza particolare, inaspettata, ma tremendamente genuina tra due personaggi agli antipodi, con tenore culturale e sociale diverso, gusti artistici e musicali opposti, stili di vita agli estremi.
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Il titolo originale è “Intouchables” ma la traduzione giusta sarebbe “Intimi”. Non è un film strappalacrime né una commedia scanzonata ma ha una leggerezza intensa che ti fa ridere senza la preoccupazione di essere politically correct. Complici in questo i due protagonisti: marmoreo, ricco, stoico e tetraplegico Philippe e vulcanico, di periferia, strafottente e in pieno vigore fisico Driss, le cui interpretazioni calzanti ai protagonisti innescano una corrispondenza con il pubblico priva di ogni patetismo. Un’ amiciza particolare, inaspettata, ma tremendamente genuina tra due personaggi agli antipodi, con tenore culturale e sociale diverso, gusti artistici e musicali opposti, stili di vita agli estremi.
E così un ragazzo di origine senegalese appena uscito dal carcere per una rapina si presenta al colloquio perché costretto al fine di poter percepire i soldi per la disoccupazione. E tutto parte dalla domanda di Philippe “Cosa si prova ad avere un sussidio sociale senza far niente?” “Potrei chiederti lo stesso”.
Un’ improbabile unione genera altrettanto improbabili incontri tra Vivaldi e gli Earth, Wind and Fire completi eleganti e tute da ginnastica ma non riesce a frenare risate incontenibili. Un film divertente e veloce che fa centro al cuore dello spettatore, con una dignità impari. Il rapporto tra i due è talmente autentico e unico da rendere invisibile il copione. Le battute ad effetto, le situazioni grottesche e i siparietti sagacemente scorretti mai inopportuni ma reali e forti.
Ridere insieme è la chiave di volta di questo rapporto di amicizia. Ridere con gli occhi gonfi e bagnati è qualcosa che, forse, riesce a smussare i contorni della tragedia quando questa ti stravolge la vita. Tra folli corse in macchina a bordo di una Maserati inadatta, canne divise a metà e passeggiate nella Parigi notturna, Driss riesce a far sentire vivo l’amico, consigliandolo nell’approccio epistolare con una donna e passandogli il telefono quando non può prenderlo. Non prova pena per lui, lo considera un suo pari nonostante la sua assunzione (quanto la pellicola) sia focalizzata sull’immobilità permanente di Philippe e sull’assistenza integrale che una persona nelle sue condizioni necessita. Non c’è traccia di pietismi e patetismi in quel rapporto di amicizia puro che ti porta a comprendere che il limite, la mancanza, il senso di vuoto sono una condizione mentale prim’ancora che fisica (“il vero handicap è non avere più lei” confiderà Philippe a Driss) Intense le melodie di Einaudi che accompagnano le scene. Senza buonismi ma scurrile ed umoristico quanto basta per trattare con il riso sulle labbra e un nodo allo stomaco di un tema serio. Divertente e commovente insieme. Encomiabile soprattutto perché dietro quei volti si nascondono storie vere. Chapeau.
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[+] piccola inesattezza
(di marezia)
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nalipa
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sabato 3 marzo 2012
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quando il cinema é un mezzo..
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utilizzato per provocare riflessioni anche profonde.
Il titolo e la locandina possono trarre in inganno... viene da immaginare m film comico.
Il film, a tratti anche divertente, non é affatto comico...anzi!
Un ricco tetraplegico sceglie tra numerosi e "qualificati" condidati quello che pare sia il meno adatto, a fargli da "badante" ; in realta' quel bel ragazzone nero, delinquentuccio sfaticato e ignorante ha una grande carica di umanità che gli trasmetterà senza filtri in modo del tutto naturale, facendogli provare emozioni e sensazioni non provate chissà da quanto tempo.
E' evedente che tra i due si crea una complicità e un attaccamento che é più di un rapporto di "lavoro".
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utilizzato per provocare riflessioni anche profonde.
Il titolo e la locandina possono trarre in inganno... viene da immaginare m film comico.
Il film, a tratti anche divertente, non é affatto comico...anzi!
Un ricco tetraplegico sceglie tra numerosi e "qualificati" condidati quello che pare sia il meno adatto, a fargli da "badante" ; in realta' quel bel ragazzone nero, delinquentuccio sfaticato e ignorante ha una grande carica di umanità che gli trasmetterà senza filtri in modo del tutto naturale, facendogli provare emozioni e sensazioni non provate chissà da quanto tempo.
E' evedente che tra i due si crea una complicità e un attaccamento che é più di un rapporto di "lavoro".
Ottima prova d'attori, guidati abilmente dai registi su una altrettanto valida sceneggiatura
Da vedere, assolutamente.
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ibracadabra 8
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lunedì 18 febbraio 2013
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l'elefante e la farfalla ( x sempre "quasi" amici)
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Olivier Nakache, Eric Toledano,prendendo spunto da una storia reale, confezionano un film bellissimo, con il bravissimo François Cluzet( il dustin hoffman transalpino x doti fisiomomiche e recitative incredibile spiccicati per me) e il bravo Omar Sy, perfetto nella parte. il film racchiude tante cose, prima di tutto,i 2 mondi profondamente lontani e opposti(anni luce)ossia il nero/povero del ghetto, e il bianco miliardario della piu' alta borghesia francese,che si incontrano/scontrano una collisione verbale e poco manierista, il riccco paraplegico stanco nell'anima,e il nero arrabbiato che vive di sussidio e facili pregiudizi, lontano da inutili sentimentalismi e lacrime facili,il film fa ridere commuovendo,e fa commuovere ridendo,un film che parla di amicizia, lealta', persecuzione razziale, sana cattiveria alto borghese benpensante e perbenista ,lealta'o'divessita' che essa sia sociale,di colore di pelle, sessuale o fisica, tutti temi trattati in maniera(ironica e pepata, intelligente e leggera.
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Olivier Nakache, Eric Toledano,prendendo spunto da una storia reale, confezionano un film bellissimo, con il bravissimo François Cluzet( il dustin hoffman transalpino x doti fisiomomiche e recitative incredibile spiccicati per me) e il bravo Omar Sy, perfetto nella parte. il film racchiude tante cose, prima di tutto,i 2 mondi profondamente lontani e opposti(anni luce)ossia il nero/povero del ghetto, e il bianco miliardario della piu' alta borghesia francese,che si incontrano/scontrano una collisione verbale e poco manierista, il riccco paraplegico stanco nell'anima,e il nero arrabbiato che vive di sussidio e facili pregiudizi, lontano da inutili sentimentalismi e lacrime facili,il film fa ridere commuovendo,e fa commuovere ridendo,un film che parla di amicizia, lealta', persecuzione razziale, sana cattiveria alto borghese benpensante e perbenista ,lealta'o'divessita' che essa sia sociale,di colore di pelle, sessuale o fisica, tutti temi trattati in maniera(ironica e pepata, intelligente e leggera. quello che noi vorremo fosse il mondo. filmone che fa' riflettere DA VEDERE.
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ada_m
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sabato 3 marzo 2012
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un film semplicemente straordinario
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sin dall'inizio, il film cattura e coinvolge immediatamente! questo film credo abbia tutti gli ingredienti per essere considerato il migliore attualmente in circolazione: emozione, simpatia, sensibilità... seguo molto il cinema e devo dire, che non c'è paragone con gli altri film che ho visto ultimamente... consiglio a tutti di non lasciarselo assolutamente sfuggire! probabilmente torno a rivederlo, tanto mi è piaciuto!
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maria f.
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venerdì 16 marzo 2012
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evviva i buoni film!
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Bel film. Storia vera che fa pensare . I protagonisti, per età, condizione sociale sono agli antipodi, però sono …..speciali: ironici, sensibili, ricchi di comunicativa e grandi osservatori .
Ognuno di essi ha bisogno dell’altro, e lo scopiranno presto: Driss perché ha bisogno di lavorare, Philippe essendo tetraplegico cerca un badante cui non fare pietà e finalmente lo trova in questo ragazzo di origine senegalese trapiantato in Francia che oltre ad essere allegro, scapestrato , vivo, si rivela anche persona leale,responsabile e affidabile. Quindi dal rapporto fra datore di lavoro e badante nasce una sintonia , un’intesa perfetta in breve una profonda amicizia.
Philippe ci ha regalato una magnifica interpretazione ma Driss prepotentemente, con tutta la sua vitalità di ragazzone- solo apparentemente discolo -, ci ha conquistato insinuandosi nel profondo di noi stessi e in modo dolcemente persuasivo e convincente, tant’è che quando il film è finito ho avuto subito una crisi di astinenza per la mancanza di quella presenza - splendida anche nell’aspetto esteriore - luminosa nell’animo, e con uno sforzo grandissimo ho raccolto il mio soprabito e mentre un bel magone cominciava a stringermi la gola, ho guadagnato mogia mogia l’uscita.
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Bel film. Storia vera che fa pensare . I protagonisti, per età, condizione sociale sono agli antipodi, però sono …..speciali: ironici, sensibili, ricchi di comunicativa e grandi osservatori .
Ognuno di essi ha bisogno dell’altro, e lo scopiranno presto: Driss perché ha bisogno di lavorare, Philippe essendo tetraplegico cerca un badante cui non fare pietà e finalmente lo trova in questo ragazzo di origine senegalese trapiantato in Francia che oltre ad essere allegro, scapestrato , vivo, si rivela anche persona leale,responsabile e affidabile. Quindi dal rapporto fra datore di lavoro e badante nasce una sintonia , un’intesa perfetta in breve una profonda amicizia.
Philippe ci ha regalato una magnifica interpretazione ma Driss prepotentemente, con tutta la sua vitalità di ragazzone- solo apparentemente discolo -, ci ha conquistato insinuandosi nel profondo di noi stessi e in modo dolcemente persuasivo e convincente, tant’è che quando il film è finito ho avuto subito una crisi di astinenza per la mancanza di quella presenza - splendida anche nell’aspetto esteriore - luminosa nell’animo, e con uno sforzo grandissimo ho raccolto il mio soprabito e mentre un bel magone cominciava a stringermi la gola, ho guadagnato mogia mogia l’uscita.
E’stata proprio dura dover lasciare Driss, tuttora è dura! ….ma, ce la farò.
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federico bagni
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sabato 17 marzo 2012
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il vero handicap è la nostra solitudine.
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Un film toccante, che arriva dritto in fondo al cuore.
Il vero handicap è la nostra solitudine. Quella che ci portiamo dentro, e ci fa tenere gli altri a distanza. Siamo tutti su quella carrozzina, quando chiudiamo la porta e smettiamo di credere che le cose possano cambiare.
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Un film toccante, che arriva dritto in fondo al cuore.
Il vero handicap è la nostra solitudine. Quella che ci portiamo dentro, e ci fa tenere gli altri a distanza. Siamo tutti su quella carrozzina, quando chiudiamo la porta e smettiamo di credere che le cose possano cambiare.
I muri più duri da abbattere sono quelli trasparenti che ci costruiamo intorno. Non li vedi, eppure ne se restano lì. Hanno lo stesso colore delle lacrime, dei ricordi marciti nell'acqua più bassa. Hanno il sapore delle parole mai dette, degli abbracci mancati o soltanto interrotti.
A volte c'è davvero bisogno che qualcuno ci presti gli occhi, per guardare più in là delle nostre miserie e dei nostri limiti. E' il solo modo per andare oltre le condanne più spietate, che parlano di noi. Quelle senza ritorno, che ci siamo spediti da soli e che da soli restiamo ad aspettare.
Renato Zero lo diceva tanto tempo fa: "Siamo noi gli inabili / che pur avendo, a volte / non diamo".
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shiningeyes
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mercoledì 20 febbraio 2013
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un film fatto con poco, ma che ti dà tanto!
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Il cinema francese di solito se ne sta nei margini per quanto riguarda il valore dei suoi film, anche se nella commedia ha sempre dato buoni film.
"Quasi amici" è un tocco di classe, ti diverte e ti fa riflettere allo stesso tempo, e il bello è che lo fa in un continuo sdrammatizzare che ti fa ridere a crepapelle, più il conflitto dei mondi dei due protagonisti, che viene sorpassato da una forte amicizia.
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Il cinema francese di solito se ne sta nei margini per quanto riguarda il valore dei suoi film, anche se nella commedia ha sempre dato buoni film.
"Quasi amici" è un tocco di classe, ti diverte e ti fa riflettere allo stesso tempo, e il bello è che lo fa in un continuo sdrammatizzare che ti fa ridere a crepapelle, più il conflitto dei mondi dei due protagonisti, che viene sorpassato da una forte amicizia.
Il bello di questo film è anche questa ricercatezza e accuratezza sul tema dell'amicizia, raccontata in un tono semplice, ma molto espressivo, ed è il merito più alto del lavoro dei registi.
I personaggi sono un'altra delle migliori cose del film: il milionario Philippe si dimostra essere un aristocratico privo di puzza sotto il naso ed aperto a dei registri più bassi, ed è interpretato benissimo da Cluzet, il quale gli dà un perfetto tono ironico e malinconico fusi insieme; Driss è l'istrione, il caos e la vita, che non si concede a cose statiche e antiche, e, levando l'aria da duro di periferia si dimostra gentile e di buon cuore. Sy si dimostra di essere una vera e propria rivelazione, ha gli atteggiamenti e l'espressività più adatta per quel ruolo, non mi immaginerei altro attore a fare quel ruolo.
Sulla sceneggiatura non saprei esprimermi al meglio, essendo una storia vera sulla quale non so neanche se è tutto vero o se è pieno di parti romanzate, ma ritengo che il lavoro su essa sia stato eseguito bene, senza troppe aspettative, giustamente.
Sul lato tecnico posso dire che l'idea del lungo flashback mi piace, ti introduce maggiore curiosità alla storia, e il lavoro alla fotografia è decisamente bello, soprattutto sulla scena del parapendio.
Un film fatto con poco, ma che dà tanto, dove è stato svolto un lavoro a livello umano che ti colpisce, da consigliare a chiunque!
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pantera
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domenica 26 febbraio 2012
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anche gli angeli neri volano in alto
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Un film a sfondo triste e toccante per il contenuto ,reso ilare dalla simpatia di un badante cha appena in grado di aiutare se' stesso, riesce, come per magia, ad inserirsi in un contesto di vita totalmente diverso dal suo e qui si trasforma in un uomo tenero ,affettuoso, che non sa dire di no e che riesce a ridare la voglia di sorridere a chi, nonostante la ricchezza, la vita ha fortemente colpito.E' stato un mix di energia, di speranza, di consapevolezza per tutti che, con una spalla al fianco su cui sorridere , si riesce a portare avanti una vita ridotta al nulla. Preziosa presenza dell'attore di colore che ha infuso in noi allegria,risate e sdrammatizzato situazioni pesanti! a volte non serve la cultura ma la capacità di adattarsi e di cogliere dall'ambiente
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Un film a sfondo triste e toccante per il contenuto ,reso ilare dalla simpatia di un badante cha appena in grado di aiutare se' stesso, riesce, come per magia, ad inserirsi in un contesto di vita totalmente diverso dal suo e qui si trasforma in un uomo tenero ,affettuoso, che non sa dire di no e che riesce a ridare la voglia di sorridere a chi, nonostante la ricchezza, la vita ha fortemente colpito.E' stato un mix di energia, di speranza, di consapevolezza per tutti che, con una spalla al fianco su cui sorridere , si riesce a portare avanti una vita ridotta al nulla. Preziosa presenza dell'attore di colore che ha infuso in noi allegria,risate e sdrammatizzato situazioni pesanti! a volte non serve la cultura ma la capacità di adattarsi e di cogliere dall'ambiente quello che di slendido pu' darci e che sta all'essenza del nostro essere!
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evan spilotro
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mercoledì 29 febbraio 2012
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"quasi amici" un elogio ai sentimenti più veri
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"QUASI AMICI" : un film poliedrico che elogia i più bei sentimenti di una vita.
Evidenzia un ambiente aristocratico, macchinoso, bisognoso di una sensibilità e libertà che solo chi sulla vita si arrampica con le proprio unghie può dare, chi nell'ambiente più sporco, ha bisogno di essere se stesso per poter respirare. La stessa "fame d'aria" che cerca Philippe proprio da Driss: l' unico ,tra coloro che lo circondano, che può "sfamarlo".
Ottimo film per la profondità dei messaggi
Ottima colonna sonora :LUDOVICO EINAUDI (Non vi erano dubbi)
Spero che la mia piccola e incompetente recensione sia condivisa da qualcuno.
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"QUASI AMICI" : un film poliedrico che elogia i più bei sentimenti di una vita.
Evidenzia un ambiente aristocratico, macchinoso, bisognoso di una sensibilità e libertà che solo chi sulla vita si arrampica con le proprio unghie può dare, chi nell'ambiente più sporco, ha bisogno di essere se stesso per poter respirare. La stessa "fame d'aria" che cerca Philippe proprio da Driss: l' unico ,tra coloro che lo circondano, che può "sfamarlo".
Ottimo film per la profondità dei messaggi
Ottima colonna sonora :LUDOVICO EINAUDI (Non vi erano dubbi)
Spero che la mia piccola e incompetente recensione sia condivisa da qualcuno.
Buonanotte . E. Spilotro
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