brandon
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martedì 7 settembre 2010
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eroi riuniti
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Capolavoro del genere che riunisce tante vecchie glorie del cinema d' azione come Stallone, Rourke, Lundgren, Schwarzenegger e Willis ( anche se questi si vedono in solo una scena ) a talenti più recenti come Jet Li, l' agilissimo protagonista di ONCE UPON A TIME IN CHINA, e Jason Stathman ( TRANSPORTER, CRANK). Stallone aveva proposto ruoli anche a Van Damme, Steven Seagal, Wesley Snipes e Jackie Chan che per vari motivi non hanno voluto o potuto accettare, magari li vedremo nel già annunciato sequel. Quanto al film, lo sppettacolo non manca di certo: abbondano sparatorie, esplosioni e avvincenti combattimenti, particolarmente belli quello tra Lundgren e Jet Li e quello tra Stallone e Steve Austin; divertente anche l' arma rumorosissima di Crews.
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Capolavoro del genere che riunisce tante vecchie glorie del cinema d' azione come Stallone, Rourke, Lundgren, Schwarzenegger e Willis ( anche se questi si vedono in solo una scena ) a talenti più recenti come Jet Li, l' agilissimo protagonista di ONCE UPON A TIME IN CHINA, e Jason Stathman ( TRANSPORTER, CRANK). Stallone aveva proposto ruoli anche a Van Damme, Steven Seagal, Wesley Snipes e Jackie Chan che per vari motivi non hanno voluto o potuto accettare, magari li vedremo nel già annunciato sequel. Quanto al film, lo sppettacolo non manca di certo: abbondano sparatorie, esplosioni e avvincenti combattimenti, particolarmente belli quello tra Lundgren e Jet Li e quello tra Stallone e Steve Austin; divertente anche l' arma rumorosissima di Crews. L' idea di riempire il film di volti noti e di esperti del genere si rivela indovinata non solo dal punto di vista pubblicitario ma anche filmico, perchè essi offrono maggior spessore alla pellicola e una forte caratterizzazione ai personaggi. Inoltre fa piacere rivedere al cinama attori come Lundgren e Eric Roberts dopo anni di home video. Unici difetti: scene troppo accellerate e un doppiaggio che da a Jet Li la stessa voce di Peter Griffin. Consigliatissimo!
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hidalgo
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mercoledì 8 settembre 2010
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onore a sly
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I film di Stallone li conosciamo tutti: sceneggiatura senza pretese,regia senza colpi di genio. Quindi credo sia inutile ed ingeneroso soffermarsi a commentare questo The Expendables da un punto di vista strettamente tecnico. Il film - ma è un mio parere personalissimo da vecchio fan di Sly - va apprezzato per quelllo che rappresenta.ovvero un sincero,nostalgico,pienamente riuscito omaggio di Sly al cinema d'azione degli anni 80 di cui il nostro è stato uno dei maggiori interpreti.I suoi Mercenari sono vecchie e nuove glorie che disintegrano il nemico con ironia e armi che vanno dai coltelli alle mitragliatrici più evolute. Stallone non si/ci fa mancare niente: sparatorie,esplosioni,inseguimenti,wrestling,sangue e battute al fulmicotone,e per lo spettatore il divertimento è assicurato.
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I film di Stallone li conosciamo tutti: sceneggiatura senza pretese,regia senza colpi di genio. Quindi credo sia inutile ed ingeneroso soffermarsi a commentare questo The Expendables da un punto di vista strettamente tecnico. Il film - ma è un mio parere personalissimo da vecchio fan di Sly - va apprezzato per quelllo che rappresenta.ovvero un sincero,nostalgico,pienamente riuscito omaggio di Sly al cinema d'azione degli anni 80 di cui il nostro è stato uno dei maggiori interpreti.I suoi Mercenari sono vecchie e nuove glorie che disintegrano il nemico con ironia e armi che vanno dai coltelli alle mitragliatrici più evolute. Stallone non si/ci fa mancare niente: sparatorie,esplosioni,inseguimenti,wrestling,sangue e battute al fulmicotone,e per lo spettatore il divertimento è assicurato. E il film doveva fare esattamente questo,divertire. Ma la vera arma vincente del film non è la pistola di Stallone che spara come una mitragliatrice nè la "ragazza" di Crews e nemmeno sono i coltelli infiniti di Statham: è l'autoironia. Sly,a differenza degli ultimi Rocky e Rambo,non si prende sul serio,e il film ci guadagna. Da consegnare alla storia,a tal proposito, il cammeo dell'amico-rivale Schwarzenegger che va di fretta perchè "vuole diventare presidente." Onore A Sly,dunque.Che a 64 anni continua col suo cinema al testosterone fregandosene della inevitabili critiche e regalandoci - è l'unico a riuscirci - ancora dei film d'azione fatti in un certo modo.
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jeremy b. miller
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mercoledì 8 settembre 2010
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i mercenari = cast stellare x pura azione.
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Stallone è tornato … e questa volta non è solo. Con Lui ci sono anche Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Randy Coutere, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Caesar, Mickey Rourke, e per una breve comparsa anche Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger. Regista e protagonista svolge il suo lavoro alla perfezione. Barney “The Schizo” Ross è a capo di un gruppo di mercenari specializzati in missioni ad alto rischio. Tutto si complica quando un “semplice lavoro di omicidio” diviene una guerra aperta contro i soldati di un’isoletta del Centro America. Lo scopo principale della missione non era eliminare il dittatore dell’isola, bensì un ex agente della CIA. Lo stile è quello di sempre, quello che ha fatto di Stallone un grande del cinema.
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Stallone è tornato … e questa volta non è solo. Con Lui ci sono anche Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Randy Coutere, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Caesar, Mickey Rourke, e per una breve comparsa anche Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger. Regista e protagonista svolge il suo lavoro alla perfezione. Barney “The Schizo” Ross è a capo di un gruppo di mercenari specializzati in missioni ad alto rischio. Tutto si complica quando un “semplice lavoro di omicidio” diviene una guerra aperta contro i soldati di un’isoletta del Centro America. Lo scopo principale della missione non era eliminare il dittatore dell’isola, bensì un ex agente della CIA. Lo stile è quello di sempre, quello che ha fatto di Stallone un grande del cinema. Tutto è basato sulla forza: c’è chi uccide con le pistole, chi con i mitragliatori, chi con i coltelli e chi a mani nude. La ciliegina sulla torta dei combattimenti è sicuramente quel tocco di wrestling che caratterizza tutto il film. Ne sono i principali partecipi Stallone, Coutere e Austin. Un’unica parola può descrivere Statham in questo film: impressionante … forza, velocità, precisione, coordinamento nei movimenti … tutto perfetto … è il giusto erede di Stallone … forse meno appariscente fisicamente, ma sicuramente più completo. L’unica mancanza del film è da individuare nel personaggio di Jet Li: non sono state sfruttate appieno le caratteristiche dell’atleta/attore. Sappiamo tutti cosa è in grado di fare: nello scontro fra i due amici/nemici Jensen non avrebbe avuto alcuna via di scampo. Ottima come sempre l’interpretazione di Rourke, soprattutto nel monologo sulla vita e la morte. L’intervento di Willis e Schwarzenegger da quel tocco di classe in più ad un film già pieno di attori stellari. Consigliato a tutti coloro che amano film d’azione violenta.
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torres
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giovedì 23 settembre 2010
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grandissimo stallone!!!
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stallone ultimamente può essere apprezzato più come regista che come attore. il film è spettacolare con ottime scene d'azione, effetti speciali di buona qualità ed altissime dosi di adrenalina. tutto il cast fa la sua parte con il solito eric roberts bravo nel ruolo del cattivo. da apprezzare le scene di combattimento corpo a corpo con ogni personaggio che ha la sua specialità. particolare menzione per la "ragazza" di terry crews:DEVASTANTE.
il film nel complesso è di ottima fattura e diverte. voto 8
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marvelman
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giovedì 2 settembre 2010
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film d'azione e...basta
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Stallone sembrava risorto dopo aver riportato in auge Rocky (che non ho visto) e Rambo (che ho visto e mi è piaciuto) ma con questo nuovo progetto risulta essere ancora più ridicolo che nel tentativo di resuscitare i miti che lo hanno reso famoso negli anni 70' e 80'...prima di tutto quando andate a vedere the Expendables non fate l'errore che ho fatto io: cioè quello di aspettarsi un bel film, perchè questo è tutt'altra cosa che un bel film infatti rientra esattamente nella definizione data dallo stesso regista: "un omaggio ai film d'azione degli anni 80 e 90" ovvero prendete un manipolo di attori monoespressivi tutti pompati che sanno recitare solo con i muscoli (unico degno di nota è Rourke) dopodichè fategli fare una dozzina di scene d'azione letteralmente IMPOSSIBILI con mediocri effetti speciali (il fuoco è penoso), sparatorie a raffica, combattimenti da infarto e schizzi di sangue fintissimo, incollate il tutto alla rinfusa cercando di seguire una trama che regge poco sapendo di già visto e ottene The Expendables.
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Stallone sembrava risorto dopo aver riportato in auge Rocky (che non ho visto) e Rambo (che ho visto e mi è piaciuto) ma con questo nuovo progetto risulta essere ancora più ridicolo che nel tentativo di resuscitare i miti che lo hanno reso famoso negli anni 70' e 80'...prima di tutto quando andate a vedere the Expendables non fate l'errore che ho fatto io: cioè quello di aspettarsi un bel film, perchè questo è tutt'altra cosa che un bel film infatti rientra esattamente nella definizione data dallo stesso regista: "un omaggio ai film d'azione degli anni 80 e 90" ovvero prendete un manipolo di attori monoespressivi tutti pompati che sanno recitare solo con i muscoli (unico degno di nota è Rourke) dopodichè fategli fare una dozzina di scene d'azione letteralmente IMPOSSIBILI con mediocri effetti speciali (il fuoco è penoso), sparatorie a raffica, combattimenti da infarto e schizzi di sangue fintissimo, incollate il tutto alla rinfusa cercando di seguire una trama che regge poco sapendo di già visto e ottene The Expendables. Ogni scena è fine a sè stessa e veramente mirata a omaggiare quelle folli acrobazie e scene d'azione che una volta e con un certo stile facevano la loro bella figura sul grande schermo. Unopuò dire "va bè almeno il film è a soggetto originale!" e io gli rispondo "mica vero": infatti Stallone si è diciamo "ispirato ad un film dell'88 che si chiama The ExpAndables (cambia solo una lettera) che segue una trama molto simile...per finire con la recensione direi che Schwarzenegger faceva meglio a non farsi vedere con un ruolo che è ESATTAMENTE inutile e fine a sè stesso...non sto dicendo che è un film BRUTTO ma proprio BRUTTO però nel mio metro di giudizio si merita un 5 spaccato su 10 perciò vedetevelo in una serata piovosa, spensierata e in cui non avete nulla da fare. Si merita 2 stelle per lo sforzo di Sly ma gliene do una per il risultato.
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gropius
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giovedì 23 settembre 2010
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indomabili "vecchiettini".
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Barney Ross(Sylvester Stallone) è a capo di un gruppo di mercenari specializzato in operazioni di guerriglia ad alto rischio.Essi al ritorno da una missione in Somalia e dopo aver allontanato dal team uno degli elementi più destabilizzanti,Gunnar Jensen(Dolph Lundgren) ricevono dal loro intermediario Tool (Mickey Rourke)ex membro del gruppo ora dedito a tatuaggi,un delicato incarico commisionatogli da un ambiguo individuo appartenente alla Cia che si fa chiamare il signor Church(Bruce Willis).Dovranno destituire con la forza il dittatore di un fantomatico staterello caraibico,il generale Garza(impressionante la somiglianza con l'allenatore di calcio Rafa Benitez),reo di intrattenere rapporti d'affari illeciti,traffico di droga,con un ex membro della Cia chiamato Monroe(Erik Roberts).
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Barney Ross(Sylvester Stallone) è a capo di un gruppo di mercenari specializzato in operazioni di guerriglia ad alto rischio.Essi al ritorno da una missione in Somalia e dopo aver allontanato dal team uno degli elementi più destabilizzanti,Gunnar Jensen(Dolph Lundgren) ricevono dal loro intermediario Tool (Mickey Rourke)ex membro del gruppo ora dedito a tatuaggi,un delicato incarico commisionatogli da un ambiguo individuo appartenente alla Cia che si fa chiamare il signor Church(Bruce Willis).Dovranno destituire con la forza il dittatore di un fantomatico staterello caraibico,il generale Garza(impressionante la somiglianza con l'allenatore di calcio Rafa Benitez),reo di intrattenere rapporti d'affari illeciti,traffico di droga,con un ex membro della Cia chiamato Monroe(Erik Roberts).Il cast annovera altri attori,tra i quali Arnold Schwarzenegger,Jet Li e soprattutto nel ruolo del braccio destro del capo Barney Ross,lo spumeggiante Jason Statham.
Il film,dalla trama banale,superficiale, quasi una scopiazzata di una puntata della serie tv anni'80 A-Team o Mc Giver come contestualizzazione,appare essere un pretesto per rispolverare i muscoli e i duelli corpo a corpo con i quali la maggior parte di questi indomabili "vecchiettini" animavano i box office degli anni '80-'90.I dialoghi riservano qualche battuta d'ironia all'americana ma mai la sceneggiatura è accurata a tal punto da caratterizzare appieno i vari personaggi.La regia affidata allo stesso Stallone non intusiasma specie nell'uso forzato che egli fa della ripresa a spalla la quale,conferendo all'immagine il senso continuo del movimento,rischia di stancare lo sguardo dello spettatore,oltretutto non dovendo assolvere in questo caso l'onere di conferire un maggior senso della realtà(non si tratta di un conflitto veritiero). Il montaggio dei duelli corpo a corpo è stato confezionato attraverso una veloce e ravvicinata congiunzione di piccole e separate sequenze di azione.Tale escamotage ha il pregio di conferire velocità e potenza alle azioni di un oramai sesantaquattrenne Sylverster Stallone,pregiudicando altresì la fluidità del combattimento.Tra gli elementi positivi della pellicola ricordiamo la godibilissima colonna sonora,le ottime scenografie,il monologo introspettivo affidato (non a caso) all'attore di maggior talento,Mickey Rourke,in merito alla solitudine morale del vuoto di apatia pscicologica che riverbera nelle coscienze di chi a vissuto e subito gli effetti di un conflitto,nonchè le numerose e ben riuscite esplosioni.Essele a discapito di effetti sonori non eccelsi,e coadiuvate da un ottimo uso del digitale,(vedi il realismo degli schizzi di sangue dei corpi colpiti dai proiettili),conferiscono al film quel giusto mix,sparatorie-inseguimenti-botti fragorosi,che caratterizza il genere d'azione.
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alex41
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giovedì 23 settembre 2010
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a me è piaciuto
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Certo, Stallone è invecchiato, non è più il Rambo che conoscevamo, però è riuscito a mettere su un film che ricorda vagamente le vecchie serie tv anni ottanta con sparatutto, e con una banda di uomini muscolosi che partono per una missione impossibile. Il film mostra personaggi incredibili e divertenti: Jason Statham è Christmas, un giovane straordinariamente abile col coltello, Jet Li è Yin Yang, un cinese abile nelle arti marziali, Dolph Lundgren è Gunnar: violento, cinico, pronto a non mostrare nessuna pietà neanche nell'uccidere gli amici, Terry Crews invece è Hale, amante delle mitragliatrici e delle esplosioni, e infine Tool, interpretato da Mickey Rourke, un ex componente del gruppo in pensione.
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Certo, Stallone è invecchiato, non è più il Rambo che conoscevamo, però è riuscito a mettere su un film che ricorda vagamente le vecchie serie tv anni ottanta con sparatutto, e con una banda di uomini muscolosi che partono per una missione impossibile. Il film mostra personaggi incredibili e divertenti: Jason Statham è Christmas, un giovane straordinariamente abile col coltello, Jet Li è Yin Yang, un cinese abile nelle arti marziali, Dolph Lundgren è Gunnar: violento, cinico, pronto a non mostrare nessuna pietà neanche nell'uccidere gli amici, Terry Crews invece è Hale, amante delle mitragliatrici e delle esplosioni, e infine Tool, interpretato da Mickey Rourke, un ex componente del gruppo in pensione. Tutti quanti capitanati da Barney Ross, Mr. Sylvester Stallone. L'adrenalina ci sta, la regia? Preferivo quella di Rocky IV, la sceneggiatura a volte appare banale, quasi quanto la trama, ma lo spettacolo è assicurato per chi va matto per i mitici film d'azione degli anni ottanta. Poi è anche divertente in tutti i sensi, e Eric Roberts è un cattivo fantastico. Buona l'ultima, grande Sly.
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ilpredicatore
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venerdì 24 settembre 2010
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gli intramontabili
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L'ultimo film dell'infaticabile Stallone si potrebbe riassumere in una frase che lui stesso sembra confessare dalla prima sequenza sino e soprattutto all'ultima: “Erano bei tempi, ma noi siamo ancora qui”. Perché, sì, The Expendables non è un film d'azione qualunque, non è il solito action B-movie di Statham, né il wu xia di Jet Li né tanto meno una copia di Rambo o di Cobra, nossignore, questo è un chiaro e affettuosissimo omaggio al cinema d'azione che fu, quello vero, quello fatto di botte da orbi, morti ammazzati che dopo cinque minuti non si contano più, battute a scatti, duri a morire, attori che sul set sembrano fare sul serio (ci sono stati infortuni), niente effetti speciali ingombranti, nessuna sequenza d'azione dal ritmo scontato e incredibili quanto divertenti metodi di sopravvivenza.
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L'ultimo film dell'infaticabile Stallone si potrebbe riassumere in una frase che lui stesso sembra confessare dalla prima sequenza sino e soprattutto all'ultima: “Erano bei tempi, ma noi siamo ancora qui”. Perché, sì, The Expendables non è un film d'azione qualunque, non è il solito action B-movie di Statham, né il wu xia di Jet Li né tanto meno una copia di Rambo o di Cobra, nossignore, questo è un chiaro e affettuosissimo omaggio al cinema d'azione che fu, quello vero, quello fatto di botte da orbi, morti ammazzati che dopo cinque minuti non si contano più, battute a scatti, duri a morire, attori che sul set sembrano fare sul serio (ci sono stati infortuni), niente effetti speciali ingombranti, nessuna sequenza d'azione dal ritmo scontato e incredibili quanto divertenti metodi di sopravvivenza. Che film, ragazzi. In questo decennio con ben tre pellicole (questo, il sesto Rocky e il quarto Rambo) Stallone ha saputo dirci una cosa chiara e tonda: è ancora qui e ha ancora ragione da vendere, anche se ultrasessantenne, anche se oscurato e abbandonato da Hollywood e resto del mondo. Assolda un cast da urlo, quasi tutti accettano (peccato per Jackie Chan, Steven Seagal e Van Damme, altrimenti sarebbe stato un film monumentale), co-sceneggia una storia non originale e un po' tirata via e dà vita a personaggi stereotipati e un po' inverosimili, ma ci mette anima e cuore e tutti i protagonisti sono fatti di anima e cuore e questo è ciò che conta. Come il suo regista il film non ha pretese, è sincero e onesto, e lo spettatore non può che restarne ammirato. Stallone vuole far godere e ci riesce (strepitosa ed elettrizzante la sequenza d'azione sull'aereo con Statham che spara sul pontile), ma ha anche il pregio di prendersi il tempo per riflessioni e momenti toccanti, come quello intenso di Mickey Rourke, saggio eremita rockettaro e tatuatore, un personaggio cult come quasi tutti quelli che ha interpretato, un altro duro a tramontare. Statham è più simpatico rispetto alle precedenti interpretazioni, Jet Li ha solo il difetto di un doppiaggio sbagliato, Dolph Lundgren (Ivan Drago per sempre) è una resurrezione e poi ci sono tutti gli altri, ex wrestler o attori decaduti chiamati a riscattarsi. Da tenere d'occhio David Zayas che nella serie televisiva Dexter interpreta il simpatico Batista. Infine bisogna citare le due magnifiche comparsate: Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis, il primo divertito che entra in scena alla Terminator, l'altro cinico e simpatico. In mezzo a loro un Stallone che se la ride sotto i baffi. Rambo, Terminator e Die Hard insieme in una chiesa. Violenza e lacrime, risate e ritmo serrato, combattimenti mozzafiato. Non è un film da prendere sul serio né da considerarsi perfetto o in qualsiasi modo esemplare (Stallone non ha espressione, ma quando corre verso l'aereo sul pontile ricorda ancora il primo Rocky che correva sul porto), ma ha quel sapore e quell'atmosfera un po' tinta di nostalgia che ti permettono di lasciare la sala col sorriso sulle labbra, soddisfatto, per niente deluso. Anche alla fine Stallone non lascia niente e ci regala un'ultima scena emozionante, carica di tutto quello che il regista vorrebbe vedere e che vorrebbe che noi vedessimo e assaporassimo, una scena di amicizia e leggerezza, dove tutti sembrano dirci di esserci ancora e che ci saranno sempre, anche chi era dato per “morto”, una scena dove c'è tempo perfino per la poesia. E poi... l'ultimo lancio. Tutti si scostano. Centro! Fine. Alla prossima.
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andrea ricca
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lunedì 6 settembre 2010
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azione, nostalgia e ideali.
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I bambini degli anni ottanta avevano un sogno: vedere i loro idoli dei film d'azione recitare insieme nello stesso film. Per probabili ragioni commerciali ciò non è mai accaduto ed ogni attore è rimasto l'unico protagonista della propria pellicola.
Stavolta Stallone ha voluto imbastire una nuova sfida, dopo la rinascita con Rocky Balboa (a suo dire il suo film più ambizioso sul tema di un pugile ormai di 59 anni) e vincerla.
Il Mercenari, partito benissimo in USA, vale soprattutto per il grandissimo carisma dei protagonisti. Stallone, inoltre, dopo aver accontentato i nostalgici con la sua presenza e quella di Arnold e Bruce, ha puntato a soddisfare anche il target giovanile dando un ruolo di primo piano a Statham, idolo action delle nuove generazioni, tanto è vero che il cattivo viene sconfitto in contemporanea e l'eroe di Transporter è l'unico ad avere qualche scena di background in più con una ragazza.
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I bambini degli anni ottanta avevano un sogno: vedere i loro idoli dei film d'azione recitare insieme nello stesso film. Per probabili ragioni commerciali ciò non è mai accaduto ed ogni attore è rimasto l'unico protagonista della propria pellicola.
Stavolta Stallone ha voluto imbastire una nuova sfida, dopo la rinascita con Rocky Balboa (a suo dire il suo film più ambizioso sul tema di un pugile ormai di 59 anni) e vincerla.
Il Mercenari, partito benissimo in USA, vale soprattutto per il grandissimo carisma dei protagonisti. Stallone, inoltre, dopo aver accontentato i nostalgici con la sua presenza e quella di Arnold e Bruce, ha puntato a soddisfare anche il target giovanile dando un ruolo di primo piano a Statham, idolo action delle nuove generazioni, tanto è vero che il cattivo viene sconfitto in contemporanea e l'eroe di Transporter è l'unico ad avere qualche scena di background in più con una ragazza.
Per il resto molte scene d'azione corpo a corpo, parecchie esplosioni digitali, figure femminili da proteggere (pre-indipendenza femminile con calci volanti alla Milla Jovovich ), personaggi superstereotipati, amicizia virile e anche degli "ideali" che seppur semplici almeno ci sono.
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time_traveler
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domenica 17 luglio 2011
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tanta action quanta inutile propaganda
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Prodotto e interpretato da un non più giovanissimo (sarebbe ora di smetterla con tutte queste pallottole...) Sylvester Stallone, "I mercenari" si sviluppa attorno ad una squadra di sicari incaricati indirettamente dalla CIA di trovare e neutralizzare un obiettivo su una isoletta sperduta tra l'Oceano. Stallone, riesce, solo in parte, a rendere un comunissimo film d'azione un evento dell'anno: alla pellicola lavoreranno fianco a fianco pezzi grossi di Hollywood, quali Jet Li, Statham, Rourke e persino Bruce Willis, Arnold Schwarznegger e Steve Austin (solo per citarne alcuni). Insomma l'idea (commercialmente azzeccata) di riunire tutti questi famosissimi e apprezzati attori funziona, ma ci si aspettava molto,molto di più.
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Prodotto e interpretato da un non più giovanissimo (sarebbe ora di smetterla con tutte queste pallottole...) Sylvester Stallone, "I mercenari" si sviluppa attorno ad una squadra di sicari incaricati indirettamente dalla CIA di trovare e neutralizzare un obiettivo su una isoletta sperduta tra l'Oceano. Stallone, riesce, solo in parte, a rendere un comunissimo film d'azione un evento dell'anno: alla pellicola lavoreranno fianco a fianco pezzi grossi di Hollywood, quali Jet Li, Statham, Rourke e persino Bruce Willis, Arnold Schwarznegger e Steve Austin (solo per citarne alcuni). Insomma l'idea (commercialmente azzeccata) di riunire tutti questi famosissimi e apprezzati attori funziona, ma ci si aspettava molto,molto di più. L'azione c'è, violenza pure (e tanta) però una trama leggermente più elaborata sarebbe stata meglio. Tante pallottole e nulla più. Decisamente mediocre.
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