gosnurle
|
venerdì 24 settembre 2010
|
stallone l'ultimo eroe
|
|
|
|
In mezzo ad un cinema autoriale dove ci arrabbatta per creare sceneggiature che abbiano un minimo di spessore, dialoghi original che magari possano ambire al'oscar, personaggi credibili e profondi, finali a sorpresa che oggi vanno tanto di moda, squarci di brutale verita' storica che ti inducano una parvenza di pensiero, o perlomeno catarsi ed immolazione finale dell'eroe, ironia e dissacrazione, insomma qualcosa che schivi i soliti cliche' e si ritagli un posticino nella soria del cinema, Stallone invece chiaramente se ne frega, e visti gli incassi lo puo' fare, chiude in soffitta guantoni e bandana rossa, e confeziona il solito prodottino che in fondo fa da decenni ormai, senza infamia e senza lode, giocando qui la carta del cast ricco di suoi emulatori (Willis, Statham), un ritorno dell'antico nemico (Lundgren) , una comparsata ironica e divertita col rivale di sempre (Swartzy), il tutto condito in salsa di soia (Li).
[+]
In mezzo ad un cinema autoriale dove ci arrabbatta per creare sceneggiature che abbiano un minimo di spessore, dialoghi original che magari possano ambire al'oscar, personaggi credibili e profondi, finali a sorpresa che oggi vanno tanto di moda, squarci di brutale verita' storica che ti inducano una parvenza di pensiero, o perlomeno catarsi ed immolazione finale dell'eroe, ironia e dissacrazione, insomma qualcosa che schivi i soliti cliche' e si ritagli un posticino nella soria del cinema, Stallone invece chiaramente se ne frega, e visti gli incassi lo puo' fare, chiude in soffitta guantoni e bandana rossa, e confeziona il solito prodottino che in fondo fa da decenni ormai, senza infamia e senza lode, giocando qui la carta del cast ricco di suoi emulatori (Willis, Statham), un ritorno dell'antico nemico (Lundgren) , una comparsata ironica e divertita col rivale di sempre (Swartzy), il tutto condito in salsa di soia (Li).
Impostato come un minestrone di cose viste e riviste (il cattivo della cia almeno in The Losers era divertente), di bombe e buoni sentimenti (e' incredibile pensare ancora di poter conciliare le due cose), riscatti morali ed amicizie virili, a noi non resta che mangiare la minestra o...uscire dal cinema, ma in fondo xche' farlo? Sarebbe davvero stupido aver creduto anche solo per un secondo che ci aspettasse qualcosa di diverso, ed anche se fosse cosi', logicamente non lo ammeteremmo mai.
In ogni caso, bisogna prendere atto che il nostro e' diventato davvero bravo a girare le scene d'azione, a dosare gli effetti digitali, a cerare pathos e credibilita' in quasi tutti i buoni 20 minuti della baraonda finale. Il resto puo' essere l'ennesima occasione persa, o solo un'ora e mezzo di bimbumbam per dimenticare la faccia del capoufficio.
A voi la scelta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gosnurle »
[ - ] lascia un commento a gosnurle »
|
|
d'accordo? |
|
blacky
|
lunedì 18 ottobre 2010
|
stallone e i magnifici
|
|
|
|
Sylvester Stallone rende un grande omaggio al cinema action degli anni 80, resuscitandolo in questa pellicola esplosiva. Come un abile chef che sa quali ingredienti utilizzare per una buona ricetta, così il regista sapeva di quali elementi servirsi per confezionare una pellicola di buon successo. Primi fra tutti gli attori: Oltre che il buon vecchio Sly, troviamo anche Mickey Rourke (che si è distinto per bel monologo introspettivo), Dolph Lundgren, Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger ( questi ultimi due in un cammeo di classe). La vecchia generazione si incontra con la nuova e così il cast si espande a Jason Statham e Jet Li. Tutti perfetti nei loro ruoli, d'altronde il cinema d'azione è la vocazione di questi attori, ormai icone del genere.
[+]
Sylvester Stallone rende un grande omaggio al cinema action degli anni 80, resuscitandolo in questa pellicola esplosiva. Come un abile chef che sa quali ingredienti utilizzare per una buona ricetta, così il regista sapeva di quali elementi servirsi per confezionare una pellicola di buon successo. Primi fra tutti gli attori: Oltre che il buon vecchio Sly, troviamo anche Mickey Rourke (che si è distinto per bel monologo introspettivo), Dolph Lundgren, Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger ( questi ultimi due in un cammeo di classe). La vecchia generazione si incontra con la nuova e così il cast si espande a Jason Statham e Jet Li. Tutti perfetti nei loro ruoli, d'altronde il cinema d'azione è la vocazione di questi attori, ormai icone del genere. Buona anche l'interpretazione di Eric Roberts nei panni del cattivo. L'unica pecca si presenta negli effetti speciali, di seconda mano, ma non è il caso di tirarne su una critica. Consigliato per una serata divertente e vivace basata su testosterone e macciulamenti :)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blacky »
[ - ] lascia un commento a blacky »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialò
|
venerdì 17 settembre 2010
|
una reunion di stelle invecchiate di hollywood
|
|
|
|
Distribuito da “01 Distribution” (un'esclusiva per l'Italia Massimo Ferrero / Ellemme Group), il film racconta la storia di Barney Ross (Sylvester Stallone), un uomo che non ha niente da perdere, non prova emozioni ne' sente paura, un leader e uno stratega che vive ai margini della società. Quando a Barney e alla sua moderna squadra di mercenari viene offerto un lavoro, nessun'altro oltre a lui e ai suoi soldati potrebbe portarlo a termine; e' l'incarico che gli garantirebbe una pensione d'oro: porre fine alla dittatura del sanguinario generale Gaza sull'isoletta di Vilena.
E ora la classica domanda: riusciranno i nostri eroi a sconfiggere i cattivi? Avete dubbi a riguardo?
Il sessantaquatrenne Sylvester Stallone, chiamato affettuosamente Sly, ci propone il classico film d’azione, non accontentandosi però del ruolo di regista, bensì scendendo ancora in campo nel ruolo di supereroe invincibile, sebbene visibilmente invecchiato.
[+]
Distribuito da “01 Distribution” (un'esclusiva per l'Italia Massimo Ferrero / Ellemme Group), il film racconta la storia di Barney Ross (Sylvester Stallone), un uomo che non ha niente da perdere, non prova emozioni ne' sente paura, un leader e uno stratega che vive ai margini della società. Quando a Barney e alla sua moderna squadra di mercenari viene offerto un lavoro, nessun'altro oltre a lui e ai suoi soldati potrebbe portarlo a termine; e' l'incarico che gli garantirebbe una pensione d'oro: porre fine alla dittatura del sanguinario generale Gaza sull'isoletta di Vilena.
E ora la classica domanda: riusciranno i nostri eroi a sconfiggere i cattivi? Avete dubbi a riguardo?
Il sessantaquatrenne Sylvester Stallone, chiamato affettuosamente Sly, ci propone il classico film d’azione, non accontentandosi però del ruolo di regista, bensì scendendo ancora in campo nel ruolo di supereroe invincibile, sebbene visibilmente invecchiato. Malgrado le venerande età, infatti, si cala ancora in ruoli d’azione, non riuscendo proprio a scrollarsi di dosso lo stereotipo di attore muscoloso da film d’azione sparatutto e in cui volano cazzotti; peccato che il volto e la pelle che avvolge quegli stanchi muscoli, siano traccia spietata del tempo che passa.
Ritornando al film, vera particolarità di questa ennesima creatura di Hollywood è che nel cast figurano attori icona del cinema d’azione americano degli anni ’80-’90: per la prima volta infatti hanno lavorato insieme Stallone e Arnold Schwarzenegger, con quest’ultimo che figura in una breve apparizione che tanto basta per dare un senso in più al film, facendo gridare alla storica collaborazione. Tra i due c’è sempre stata grande rivalità, che la vecchiaia ha sopito. Schwarzy ha lasciato per un momento il ruolo di Governatore della California, tornando a fare ciò che gli riesce meglio: l’attore di film d’azione; magari gli americani, anche di fede democratica, potrebbero tornare a riamarlo.
Ma non finisce qui. Stallone è riuscito ad ottenere anche la scritturazione di altri due attori icona uno degli anni ’80 e uno degli anni ’90: Mickey Rourke e Bruce Willis, sebbene entrambi abbiano lasciato il segno anche negli anni 2000. Nel cast figurano anche Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren (il mitico Ivan Drago di Rocky IV), Eric Roberts, Randy Couture, Steve Austin, David Zayas, la splendida Giselle Itie', Charisma Carpenter, Gary Daniels, Terry Crews, Toll Road.
Potevano esserci anche Chuck Norris e Jean-Claude Van Damme. Il primo però è ormai settantenne, con il secondo invece non si è trovato un accordo. Peccato, avremmo trovato un altro muscoloso invecchiato.
Insomma, un film che soddisferà gli amanti dei film d’azione impregnati di muscoli ed esplosioni, e forse chi da decenni sognava di vedere insieme Stallone e Schwarzenegger, seppur solo per qualche minuto e ormai anziani. Ma come ha confessato al Festival del Cinema di Venezia proprio Stallone giusto un anno fa, anche Hollywood è una bolla che sta per esplodere e si tornerà a fare piccoli film commedia che toccano il cuore, stile anni ’40-’60 per intenderci. E noi ci chiediamo: se così sarà, cosa se ne farà Stallone dei suoi muscoli e delle sue sceneggiature?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialò »
[ - ] lascia un commento a luca scialò »
|
|
d'accordo? |
|
ibracadabra 8
|
domenica 3 marzo 2013
|
50%di delusione
|
|
|
|
premessa,il film si lascia vedere,come al solito visto il cast e le premesse, ma mischiando,caviale,filetto e tartufo non è detto che il risultato possa soddisfare.io un 37enne che è cresciuto,coi miti di SLY,SWARZY,WILLIS,LUUNDEGREEN, e apprezzo non poco,direi moltissimo,STATHAM e Li.ma il polpettone(un "omaggio" agli action movie anni 80?) che stallone a cucinato è un piatto indigesto,convenzionale, stereotipato,alla maniera piu assoluta col tiranno di turno da eliminare,innocenti e belle femmine,muscoli e tatuaggi,fuoco e fiamme,violenza e corruzione,droga, esplosioni e morti a quantita' industriale,harley davinson e risse da wrestling ,un mix di commando,rambo,true lies, 007 james bond,l'ultimo boy scout.
[+]
premessa,il film si lascia vedere,come al solito visto il cast e le premesse, ma mischiando,caviale,filetto e tartufo non è detto che il risultato possa soddisfare.io un 37enne che è cresciuto,coi miti di SLY,SWARZY,WILLIS,LUUNDEGREEN, e apprezzo non poco,direi moltissimo,STATHAM e Li.ma il polpettone(un "omaggio" agli action movie anni 80?) che stallone a cucinato è un piatto indigesto,convenzionale, stereotipato,alla maniera piu assoluta col tiranno di turno da eliminare,innocenti e belle femmine,muscoli e tatuaggi,fuoco e fiamme,violenza e corruzione,droga, esplosioni e morti a quantita' industriale,harley davinson e risse da wrestling ,un mix di commando,rambo,true lies, 007 james bond,l'ultimo boy scout.da vedere con popcorn,e birra .peccato perche' con una partecipazione cosi densa di superstar del genere, Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts. Randy Couture, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Crews, Mickey Rourke, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, poteva realizzare un qualcosa di diverso e impegnato,meno bicipiti e piu' neuroni.ma purtroppo è come pretendere vino da' un ruscello.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ibracadabra 8 »
[ - ] lascia un commento a ibracadabra 8 »
|
|
d'accordo? |
|
blackdragon89
|
sabato 25 agosto 2012
|
l'adunata di eroi brutali torna sul grande schermo
|
|
|
|
Reduce da un'azione militare nel golfo di Aden, la squadra di mercenari di Barney Ross viene incaricata dal misterioso Mr. Church di destituire il dittatore dell'isola di Vilena nel golfo del Messico. Dopo una breve ma movimentata manovra di spionaggio in loco per apprendere il quadro della situazione, il team viene a conoscenza degli intricati sotterfugi tra le parti in gioco, e decide di rinunciare al lavoro. L'amore di una giovane donna per il proprio paese rovinato dal pugno di ferro del padre tuttavia tormenterà il veterano Ross, allibito da un coraggio e da valori che credeva ormai svaniti tra i libri di storia, spingendolo a redimere la sua scelta.
[+]
Reduce da un'azione militare nel golfo di Aden, la squadra di mercenari di Barney Ross viene incaricata dal misterioso Mr. Church di destituire il dittatore dell'isola di Vilena nel golfo del Messico. Dopo una breve ma movimentata manovra di spionaggio in loco per apprendere il quadro della situazione, il team viene a conoscenza degli intricati sotterfugi tra le parti in gioco, e decide di rinunciare al lavoro. L'amore di una giovane donna per il proprio paese rovinato dal pugno di ferro del padre tuttavia tormenterà il veterano Ross, allibito da un coraggio e da valori che credeva ormai svaniti tra i libri di storia, spingendolo a redimere la sua scelta.
Torna la carica dopante di Stallone in tutto il suo splendore, che si parli di self-direction o di un cast immenso, prelevato completamente dal campionario Action degli anni 80-90. I "giusti" componenti non peccano di assenza, seppur introdotti in un background stereotipato: c'è il dittatore e il relativo popolo oppresso, una fanciulla maltrattata ed i suoi eroi salvatori; il tutto fa da sfondo alle nuove possibilità di scenario bellico, in questo caso la fitta giungla sudamericana.
Un soggetto di specie leggermente differente dagli ultimi titoli adrenalinici, siano essi pregi o difetti; ottimi gli intermezzi che rilasciano linearità alla trama, la quale risulterebbe altrimenti spenta e monotona, non brillando di particolari inventive. La sequenza temporale si mostra anch'essa adiuvante, dilungando la cronologia quel tanto che basta a non fissare l'intera istanza in un solo evento, limite tipico del genere che scardina spesso l'Action frammentandone la visione d'insieme.
Se il contenuto si presenta coerente e d'impatto positivo, è il montaggio a risentire di evidenti difetti; si passa da ottime luci che rispecchiano sulle limpide superfici dei fucili d'assalto a una grafica di contorno visibilmente computerizzata. Quel che poi non quadra è un audio di fondo dai volumi troppo bassi e dai toni ripetitivi, pretesti necessari alla realizzazione adrenalinica di un lungometraggio così spinto. Il doppiaggio è buono, inverosimilmente, ma mancano di brillantezza i dizionari, che presentano, fortunatamente solo a tratti, le tipiche frasi a effetto in-genre mosse dal viso deformato e inespressivo del re degli steroidi.
Un soggetto celebrativo che lascia spazio a uomini svuotati dagli ideali e forgiati da sangue e muscoli, che si tratti di finzione o di mero casting. Con la cartucciera colma di vecchie e nuove idee, Sylvester Stallone recluta un cast di veri "mercenari", fieri di poter rappresentare i fantasmi degli eroi passati in quello che può essere considerato il film sintesi di due decenni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blackdragon89 »
[ - ] lascia un commento a blackdragon89 »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
martedì 6 gennaio 2015
|
il peggiore dei tre
|
|
|
|
Una saga che ci voleva. Stallone rende omaggio al suo cinema, quello violento ma onesto degli anni 80, pieno di eccessi e di scene non plausibili ma divertente. Nel farlo chiama con sè tutti i nostri miti del periodo in una reunion che diverte tutti, loro per primi.
I Mercenari non è un capolavoro ma un ottimo film d'azione, e quella sola perchè di trama ce n'è ben poca.
Da vedere sicuramente. Tra i tre usciti ad oggi, il primo è forse il peggiore in quanto meno ironico.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialo
|
sabato 28 maggio 2016
|
parata di stelle per un tipico action movie
|
|
|
|
Sylvester Stallone riunisce tante stelle del cinema d'azione, perfino il suo principale competitor nei ruggenti anni '80 Arnold Schwarzenegger (sebbene solo in un cameo iniziale), per realizzare un tipico Action movie con tanta azione e dialoghi superficiali e scontati.
La parata di stelle forma un gruppo di mercenari, guidati ovviamente da Stallone, che svolgono missioni dietro laute ricompense. In questa avventura, devono ribaltare una dittatura militare instaurata su una piccola isola grazie a esponenti deviati della CIA. Un pò quanto accaduto in passato realmente in Cile o Panama, per intenderci.
La pellicola si apre con una scena di piena azione, come ormai da cliché in questo genere di film, così come il resto della trama.
[+]
Sylvester Stallone riunisce tante stelle del cinema d'azione, perfino il suo principale competitor nei ruggenti anni '80 Arnold Schwarzenegger (sebbene solo in un cameo iniziale), per realizzare un tipico Action movie con tanta azione e dialoghi superficiali e scontati.
La parata di stelle forma un gruppo di mercenari, guidati ovviamente da Stallone, che svolgono missioni dietro laute ricompense. In questa avventura, devono ribaltare una dittatura militare instaurata su una piccola isola grazie a esponenti deviati della CIA. Un pò quanto accaduto in passato realmente in Cile o Panama, per intenderci.
La pellicola si apre con una scena di piena azione, come ormai da cliché in questo genere di film, così come il resto della trama. Stallone si mostra comunque in gran forma nonostante l'età e, dall'alto della sua ultra trentennale esperienza, mescola muscoli, sparatorie ed esplosioni con battute sarcastiche e qualche momento di suspance. Il fatto che poi si trovino insieme tanti attori di grosso calibro, rende il tutto più interessante.
Il risultato finale soddisfa gli amanti del genere e, tutto sommato, potrebbe trovare consensi anche tra chi si tiene da esso lontano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
reattore74
|
lunedì 12 dicembre 2011
|
pacchiano e scontato
|
|
|
|
Il classico film degli eroi spaccatutto che non vogliono mollare e che non accettano il passare degli anni. Un mediocre Stallone supportato da un modesto cast in cui spicca il solo Jet Li per dinamica e spettacolarità, si tuffa nella ennesima missione di salvataggio in cui si scontra col nemico di turno che sconfiggerà nel più classico del bene che trionfa sul male. Poche nuove sul fronte occidentale, caro Sly...se lo perdete, poco male!
|
|
[+] lascia un commento a reattore74 »
[ - ] lascia un commento a reattore74 »
|
|
d'accordo? |
|
harryrobby
|
venerdì 8 giugno 2012
|
buda e pest
|
|
|
|
Il film prodotto analizza un argomento di non secondaria importanza e vede il centro della questione nel dialogo tra due mercenari:la confessione fa emergere la difficoltà e la disumanità del loro mestiere che spesso prevede enormi sacrifici in termini di affetti e personalità;ma il protagonista non è come un normale mercenario e dimostra la propria tempra differente occupandosi di un caso ai limiti delle proprie possibilità,intrapreso per un sentimento quasi estraneo a lui,ma che lo accompagnerà fino alla fine del film...
Il senso di colpa è grande,ma insieme ai suoi inseparabili compagni tenterà di vincere i tiranni di un popolo ormai solo a combattere la propria guerra;ricco di azione,consiglio il film a un pubblico non troppo pretenzioso.
[+]
Il film prodotto analizza un argomento di non secondaria importanza e vede il centro della questione nel dialogo tra due mercenari:la confessione fa emergere la difficoltà e la disumanità del loro mestiere che spesso prevede enormi sacrifici in termini di affetti e personalità;ma il protagonista non è come un normale mercenario e dimostra la propria tempra differente occupandosi di un caso ai limiti delle proprie possibilità,intrapreso per un sentimento quasi estraneo a lui,ma che lo accompagnerà fino alla fine del film...
Il senso di colpa è grande,ma insieme ai suoi inseparabili compagni tenterà di vincere i tiranni di un popolo ormai solo a combattere la propria guerra;ricco di azione,consiglio il film a un pubblico non troppo pretenzioso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a harryrobby »
[ - ] lascia un commento a harryrobby »
|
|
d'accordo? |
|
dario carta
|
giovedì 21 ottobre 2010
|
goliardia retrò
|
|
|
|
Interrogato su cosa può si può considerare novità nel panorama attuale di un cinema che,rivolto all'applicazione tecnologica,pare esaurire la propria identità creativa,lo spettatore standard potrebbe sentirsi in diritto di rispondere che qualsiasi idea capace di gravitare l'attenzione di un'audience su una trasposizione di uno script,avrebbe a ragione il titolo di beneficiare del consenso di un pubblico desideroso di stimoli.
Ma la mancanza di analisi dei protagonisti a vantaggio della spettacolarizzazione,lascia ancora il posto ad un cinema di consumo,dimentico di forme intellettualistiche rivolte ad una elite in cerca di un impegno emotivo di maggior spessore?
Con "I mercenari" Stallone gioca una partita che gli è perfettamente congeniale e prepara un lavoro in grado di veicolare in perfetta souplesse la spessa fascia di pubblico cui l'attore e regista sa bene di doversi rivolgere.
[+]
Interrogato su cosa può si può considerare novità nel panorama attuale di un cinema che,rivolto all'applicazione tecnologica,pare esaurire la propria identità creativa,lo spettatore standard potrebbe sentirsi in diritto di rispondere che qualsiasi idea capace di gravitare l'attenzione di un'audience su una trasposizione di uno script,avrebbe a ragione il titolo di beneficiare del consenso di un pubblico desideroso di stimoli.
Ma la mancanza di analisi dei protagonisti a vantaggio della spettacolarizzazione,lascia ancora il posto ad un cinema di consumo,dimentico di forme intellettualistiche rivolte ad una elite in cerca di un impegno emotivo di maggior spessore?
Con "I mercenari" Stallone gioca una partita che gli è perfettamente congeniale e prepara un lavoro in grado di veicolare in perfetta souplesse la spessa fascia di pubblico cui l'attore e regista sa bene di doversi rivolgere. Allora il film si propone con l'identità che gli appartiene e non azzarda neppure lontanamente il raggiro allo spettatore che viene a vedere le carte del regista che,coerente con sè stesso,mentre cala in tempo opportuno un sipario definitivo sui movimenti interiori delle sue emanazioni (Rambo e Rocky),declina una storia innervata dall'aura retrò di tre decenni orsono,coniugandola alla soluzione ironica che pervade il suo mucchio selvaggio.
"The Expendables" sono un gruppo di soldati di fortuna,mercenari per una giustizia idealizzata,guidati da Barney Ross (Stallone) e dal suo secondo in comando Lee Christmas (Jason Statham),con al seguito la bizzarra figura di Ying Yang (Jet Li),un esperto in arti marziali convinto di meritare un salario più alto solo perchè lui è più basso degli altri,Gunner Jensen (Dolph Lundgren),Toll Road (Randy Couture) e,ai margini di un ritiro prefessionale,Tool (Mickey Rourke),dedicatosi a disegnare tatuaggi. I nomi dei ragazzi sono evidentemente evocativi delle loro caratteristiche o provenienze.
Chiamati a liberare un'isola tropicale dal generale Garza (David Zayas) che la governa,il gruppo capisce ben presto che chi tira i fili del militare è un agente della CIA (Eric Roberts),a capo di un proprio esercito semigovernativo e coinvolto in traffici di droga.
Poca ispirazione per un'ordinaria sceneggiatura scritta a quattro mani da Stallone e Dave Callaham,ma molta intuizione e accortezza nell'impostare accuratamente un meccanismo che scatta e sortisce il suo effetto verso il pubblico destinatario,con un rewind ad un'epoca di cinema dei muscoli,con cattivi evidentemente tali,dialoghi al minimo ed azione perpetuata per la durata di una storia con pochi spiragli ai dispieghi caratteriali.
In una struttura imbevuta dei clichès più graditi al palato di una platea disposta a non indugiare sulla psicologia dell'allegra brigata,il racconto si dipana in forma di limpido intrattenimento,un trionfo dei vecchi eroi rimessi in discussione dal tempo che passa e passati al setaccio della goliardia che sdrammatizza il loro ritorno da un cinema spettacolo che non è più di questa epoca,con le rughe dell'età sul viso e l'ironia che precede l'età che avanza
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dario carta »
[ - ] lascia un commento a dario carta »
|
|
d'accordo? |
|
|