gloucester
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martedì 19 gennaio 2010
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lasciate ogni pregiudizio o voi che entrate
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Devo dire che ero molto molto prevenuto.
Il libro da cui è tratto il film è uno dei miei romanzi di formazione, letto e riletto tra i 20 e i 25 anni.
Sono entrato quindi in sala, più per senso del dovere che con un'aspettativa di uscirne soddisfatto.
E' un bel film: la precisione della ricostruzione e l'attenzione agli oggetti lascia inalterata la carica emotiva della storia e dei dialoghi, brillantemente resi.
Eccellenti gli attori: molto molto bravo Colin Firth.
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viator1495
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lunedì 18 gennaio 2010
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giù la maschera george
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Il debuttante Tom Ford racconta una storia delicata e complicata attraverso ravvicinate inquadrature ricche di pathos, magnifici rallenty (in particolare il "camera car" sul giardino dei vicini) e flashback.
Non si farebbe fatica ad infilare il protagonista (un ottimo Colin Firth) nel più celebre romanzo di Stevenson, di giorno freddo ed elegante professore d'inglese, di notte vivace ed appassionato amante alternativo (quantomeno per gli anni sessanta). Solo per la società che lo circonda è un invisibile "single man, perchè in fondo, tolta la maschera, George è un uomo vero, sicuramente migliore del mondo che lo circonda.
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Il debuttante Tom Ford racconta una storia delicata e complicata attraverso ravvicinate inquadrature ricche di pathos, magnifici rallenty (in particolare il "camera car" sul giardino dei vicini) e flashback.
Non si farebbe fatica ad infilare il protagonista (un ottimo Colin Firth) nel più celebre romanzo di Stevenson, di giorno freddo ed elegante professore d'inglese, di notte vivace ed appassionato amante alternativo (quantomeno per gli anni sessanta). Solo per la società che lo circonda è un invisibile "single man, perchè in fondo, tolta la maschera, George è un uomo vero, sicuramente migliore del mondo che lo circonda.
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mary22
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domenica 17 gennaio 2010
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grazie salval per lo spoiler
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Adesso sappiamo tutti come va a finire, prima di averlo visto:la sottoscritta.
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alespiri
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domenica 17 gennaio 2010
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un uomo solo
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Un uomo solo Giorgio, professore universitario, che ha perso il suo compagno in un incidente stradale dopo 16 anni di convivenza. Il film è il racconto di questo dolore. Composto e disperatamente silenzioso. Il dolore è nelle cose che rimangono di lui, nei suoi profumi prima che nei ricordi. Tom Ford riesce a trasferire il dolore anche in queste cose, che prendono vita nella memoria.
Siamo negli anni 60; guerra fredda tra Stati Uniti ed Unione Sovietica per la questione cubana. La minaccia di una guerra nucleare genera paura. E della paura parla Giorgio Falconer nella facoltà di filosofia di Los Angeles, tentando di aprire una breccia nel conformismo culturale dei suoi studenti.
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Un uomo solo Giorgio, professore universitario, che ha perso il suo compagno in un incidente stradale dopo 16 anni di convivenza. Il film è il racconto di questo dolore. Composto e disperatamente silenzioso. Il dolore è nelle cose che rimangono di lui, nei suoi profumi prima che nei ricordi. Tom Ford riesce a trasferire il dolore anche in queste cose, che prendono vita nella memoria.
Siamo negli anni 60; guerra fredda tra Stati Uniti ed Unione Sovietica per la questione cubana. La minaccia di una guerra nucleare genera paura. E della paura parla Giorgio Falconer nella facoltà di filosofia di Los Angeles, tentando di aprire una breccia nel conformismo culturale dei suoi studenti. Parlando di minoranze e di discriminazioni che originano dalla paura. Solo uno dei suoi studenti lo ascolterà e capirà di lui.
Un film sulla solitudine, dunque, ma anche sulla paura, di morire come di vivere ; unica soluzione il “qui ed ora”.
Una pistola portata in borsa ci manifesta il suo costante intento di farla finita. Il dolore trasuda dai suoi occhi in lacrime mute, in sorrisi senza speranza ma aggrappati al momento vissuto, nelle serate passate con la sua amica alcolizzata, sola quanto lui e di lui da sempre innamorata. Una serie di eventi però paiono distoglierlo dal suo proposito in maniera quasi misteriosa, riaccendendogli la speranza.
Quando il professore capirà “come le cose devono andare” e, quell’unico studente sensibile che gli prestò ascolto’, in una notte pazza, gli toglierà la pistola avendo capito cosa poteva succedergli, qualcuno verrà a prenderlo, proprio nel momento in cui egli stava godendo di un momento di serenità ritrovato.
In fondo era quello che voleva. Ritrovare la vita, prima di morire.
Un esordio felice per Tom Ford che veste di suo il protagonista, mettendo a nudo il suo male di vivere.
Film stilisticamente impeccabile, con una regia virtuosa ed una fotografia superba che gioca con i colori mescolando tonalità sfumate e forti in ragione delle emozioni del protagonista, sfiorando il bianco e nero per i ricordi,flashback nel passato. Colin Firth strepitoso.
Frase che mi ha colpito:
“L’esperienza non è data dalla somma delle azioni svolte ma dall’uso che facciamo di esse.”
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(di salval)
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(di mary22)
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simos92
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venerdì 15 gennaio 2010
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da vedere...bellissimo!!!
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MERAVIGLIOSO! DA VEDERE E RIVEDERE!!
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simos92
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venerdì 15 gennaio 2010
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l'amore difficile che si tramuta in solitudine...
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Con questo film, non si parla di una storia di gay o di etero, ma semplicemente di una storia d'amore difficile, reale, drammatica e affascinante.
Un film che arriva al cuore e lascia il segno.... Un film perfetto in ogni suo dettaglio! Da vedere assolutamente!!
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lollo92
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venerdì 15 gennaio 2010
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impeccabil
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non ho parole per definire la maestria di questo film. mi sento di dire che tom ford è uno di quegli uomini che rende oro tutto ciò che tocca. forse il mio voto è spropositato, ma scusate, non è da tutti sperimentare il mestiere di regista e riuscirci così bene....
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martalari
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martedì 1 dicembre 2009
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non per tutti
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A Single Man
un uomo, docente di letteratura (Colin Firth) perde il suo uomo con cui aveva una relazione da 16 anni, cerca di farla finita, ma non ci riesce, continua ad incontrare persone che cercano di corteggiarlo, ma il suo pensiero è rivolto sempre all'uomo che ha perso...
Un film non per tutti, un film che ha poco mercato (pensiamo non incasserà molto), ma un'intepretazione che rimarrà (quella di Colin Firth) per la sua eleganza nel sopportare un dolore così grande e la saggezza nel dare consigli agli altri che si trasformano in veri e propri aforismi che gli cuce addosso Tom Ford
Se Wilde diceva che l'esperienza è il nome che gli uomini danno ai propri errori, il professore George Falconer descrive l'esperienza come "ciò che un uomo fa di quello che gli accade" molti hanno preso carta e penna alla battuta .
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A Single Man
un uomo, docente di letteratura (Colin Firth) perde il suo uomo con cui aveva una relazione da 16 anni, cerca di farla finita, ma non ci riesce, continua ad incontrare persone che cercano di corteggiarlo, ma il suo pensiero è rivolto sempre all'uomo che ha perso...
Un film non per tutti, un film che ha poco mercato (pensiamo non incasserà molto), ma un'intepretazione che rimarrà (quella di Colin Firth) per la sua eleganza nel sopportare un dolore così grande e la saggezza nel dare consigli agli altri che si trasformano in veri e propri aforismi che gli cuce addosso Tom Ford
Se Wilde diceva che l'esperienza è il nome che gli uomini danno ai propri errori, il professore George Falconer descrive l'esperienza come "ciò che un uomo fa di quello che gli accade" molti hanno preso carta e penna alla battuta ...
GLI AMORI SONO COME ATTENDERE UN AUTOBUS, BASTA ASPETTARE UN PO' E ARRIVA IL PROSSIMO
Un film elegante e duro non
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nancyb
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lunedì 19 ottobre 2009
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non aspetto altro
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non vedo l'oraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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