ocram51
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lunedì 3 maggio 2010
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eccezionale
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Erano anni che non venivo travolto da un film tanto bello al cinema. Regia, sceneggiatura, costumi, FOTOGRAFIA, recitazione. Un vero capolavoro.
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giank51
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domenica 2 maggio 2010
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l'alternativa non è un'altra religione
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cara Di Donato,
il Tribunale della Storia è il Tribunale della Verità, non è quello montato dalle varie religioni che si sono succedute nel corso dei secoli. Le mostruosità del comunismo nulla tolgono agli Autodafè della Santa Inquisizione nè all'assasinio di Giordano Bruno.
Mia cara, l'alternativa al Cristianesimo non è il Comunismo!
Mi dispiace che non abbia colto il senso profondo della vicenda di Ipazia: è la ragione, è il sereno filosofare che preserva l'uomo dall'intolleranza. Troppo comodo gettare tutto nel
" grande pentolone della storia": tutti hanno peccato per cui.
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cara Di Donato,
il Tribunale della Storia è il Tribunale della Verità, non è quello montato dalle varie religioni che si sono succedute nel corso dei secoli. Le mostruosità del comunismo nulla tolgono agli Autodafè della Santa Inquisizione nè all'assasinio di Giordano Bruno.
Mia cara, l'alternativa al Cristianesimo non è il Comunismo!
Mi dispiace che non abbia colto il senso profondo della vicenda di Ipazia: è la ragione, è il sereno filosofare che preserva l'uomo dall'intolleranza. Troppo comodo gettare tutto nel
" grande pentolone della storia": tutti hanno peccato per cui.....
C'è sempre stato un'altro modo di vedere la realtà e l'uomo ma è stato perseguitato dai vari telebani siano essi cristiani, comunisti o mussulmani.
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[+] tribunali
(di diletta di donato)
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domenico maria
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domenica 2 maggio 2010
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esame di coscienza
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Lo spazio è tiranno.cercherò di sintetizzare almeno le tematiche pricipali di questo gran film:1)Ricostruzione storica accurata;una Alessandria tolemaica,a Fine Impero,con tutti i segni plurisecolari di un "glorioso abbandono".2)Clima in città elettrico;una robusta minoranza pagana,una maggioranza cristiana bovina,pronta al trascinamento dei Monaci Parabolani,fanatici,violenti,ossessi ed esaltati.3)Una Biblioteca che concentra il testamento di una tradizione millenaria,dove,pur se con il fiato sul collo,si percepisce una aria di libertà,ricerca,studio,confronto,dialogo.4)Una protagonista bella in un ruolo scelleratissimo:la scenziata e filosofa pura,innamorata della sua condizione,e capace di rendere amabili argomenti tecnici,ardui,impervi.
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Lo spazio è tiranno.cercherò di sintetizzare almeno le tematiche pricipali di questo gran film:1)Ricostruzione storica accurata;una Alessandria tolemaica,a Fine Impero,con tutti i segni plurisecolari di un "glorioso abbandono".2)Clima in città elettrico;una robusta minoranza pagana,una maggioranza cristiana bovina,pronta al trascinamento dei Monaci Parabolani,fanatici,violenti,ossessi ed esaltati.3)Una Biblioteca che concentra il testamento di una tradizione millenaria,dove,pur se con il fiato sul collo,si percepisce una aria di libertà,ricerca,studio,confronto,dialogo.4)Una protagonista bella in un ruolo scelleratissimo:la scenziata e filosofa pura,innamorata della sua condizione,e capace di rendere amabili argomenti tecnici,ardui,impervi.Alunni in adorazione della loro eccezionale maestra.C'è tantissimo amore,ma è un amore spirituale e intellettuale,una ammirazione sconfinata.5)Anche da vescovo,Sinesio tenterà disperatamente la convivenza tra Cesare e Dio,poichè non riesce a recidere il debito immenso che deve a quel modello.6)Il Vescovo Cirillo,in quel mondo,vede l'occasioner per l'autoaffermazione,attraverso l'uso e l'abuso delle menti,con slogan e messaggi che partendo dalle scritture,programmaticamente le storpiano.Cerca e trova il Consenso per istinto,con la connivenza dei Parabolani,una sorta di Pretoriani del Vescovo.6)Il giovane Oreste,poi politico rappresenta l'esercito sterminato degli ex pagani fattisi Cristiani per calcolo,scelta,convenienza,in tempi ribollenti dove tutto sembra andare in aria.7)Il giovane Davo ricorda la storia orrenda dei Lapsi,coloro che,a seguito di traumi di vario tipo,hanno rigettato la loro religione,per una conversione tutta d'istinto.Repressi e rabbiosi con se stessi sono una incognita anche per la Chiesa,e una piaga.Come regolarsi verso persone la cui fede è sempre tesa e scontenta?8)Splendida l'inquadratura capovolta della Biblioteca,durante il Saccheggio.Il mondo si capovolge ora...ma in che direzione?Non c'è risposta.Questo mondo Tardo Pagano scopre Dio,attraverso l'UNO di Plotino,pure se gli manca la Rivelazione Universale.E con Ipazia,che supera Tolomeo,intuendo l'Ellisse nel Sistema solare,arriva una altra mazzata.Se togliamo a Dio l'ordine nei cieli,cosa resta a lui?Cosa resta di lui?9)Cirillo coercisce piega le parole delle scritture contro gli Ebrei,scatenando guerre e stragi.Comincia la tradizione dei "Perfidi Giudei",cancellata solo nerl 1962,da Papa Roncalli.Una sintesi crudele dei soli argomenti pricipali di riflessione.Possiamo accettare che questo film potrebbe e dovrebbe fare il giro di tutte le Scuole d'Italia,tanti sono gli stimoli,e le cose che insegna?Anche a una Chiesa che non sembra ancora aver ben digerito i tanti(troppi?)rospacci di un passato molto doloroso?
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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Agorà:congiunzione tra cielo e terra nel dovere di indagine di Ipazia .
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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Le inquadrature non sembrano concordare con la statura etica di Ipazia : ne catturano gli occhi volti a fissare il cielo a cui chiede conferme o smentite sulle sue ipotesi ,ma non il significato del gesto e ciò si verifica allo stesso tempo quando “dona” ad Oreste il fazzoletto con il sangue del suo ciclo mestruale per rifiutare la sua proposta di matrimonio volendo redarguirlo sulla natura femminile dietro cui si cela estrema sofferenza e nell'ultimo discorso con il prefetto davanti alla Lupa Capitolina,simbolo della storia dell'Urbe proprio mentre Cirillo “ha già vinto” leggendo durante la messa ed in presenza degli alti funzionari romani il brano tratto dalla Prima lettera a Timoteo (capitolo 2):
9 Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti lussuose, 10 ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà.
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Le inquadrature non sembrano concordare con la statura etica di Ipazia : ne catturano gli occhi volti a fissare il cielo a cui chiede conferme o smentite sulle sue ipotesi ,ma non il significato del gesto e ciò si verifica allo stesso tempo quando “dona” ad Oreste il fazzoletto con il sangue del suo ciclo mestruale per rifiutare la sua proposta di matrimonio volendo redarguirlo sulla natura femminile dietro cui si cela estrema sofferenza e nell'ultimo discorso con il prefetto davanti alla Lupa Capitolina,simbolo della storia dell'Urbe proprio mentre Cirillo “ha già vinto” leggendo durante la messa ed in presenza degli alti funzionari romani il brano tratto dalla Prima lettera a Timoteo (capitolo 2):
9 Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti lussuose, 10 ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà. 11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 12 Poiché non permetto alla donna d'insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio.
Per consacrare la “santità” di Ipazia ,si ritorni al silenzio da cui si era partiti: la sua esistenza romanzata produce un eroismo di cui certamente la scienziata non sarebbe stata fiera. Prima di essere catturata dai cristiani rifiuta la protezione dell'esercito romano ,ossia della moderna scorta ,per camminare libera tra le strade della sua città natale. Ha avvertito che è giunta la sua ora?Come si pone davanti al suo assassinio?Ipazia è esclusa dalla sua stessa storia,per scelta registica:il passo al ralenti ,la tunica le cui pieghe aumentano in volume perché attraversate dal vento,il profilo con sguardo impaurito non rendono omaggio all'unico impulso interiore del suo atto di resistenza civile.
La libertà .
Mariangela Imbrenda
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[+] che esagerazione!
(di poetadark)
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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L'introduzione di una vicenda privata:l'invaghimento progressivo di Davo che ad un rifiuto risponde con un tentativo di stupro,e soprattutto di un punto di vista di un individuo estremamente giovane ed inesperto della fitta ed intricata trama del mondo in cui conoscere diviene l'unica arma di difesa razionale possibile, mina l'evoluzione del film deviante sulle pene d'amor perdute,sulle preghiere rivolte ad un ipotetico dio convocato soltanto nel momento del bisogno culminanti in un definitivo abbandono dell'amata con adesione alla “fazione” a lei avversa.
La circostanza perde in efficacia biografica per smascherarsi come ripicca per una delusione del cuore e ritorna in un inadeguato quanto sentimentale,da tono romance , flashback finale dei momenti vissuti dal ragazzo accanto alla filosofa: si privilegia dunque il ricordo del primo a discapito del vero ruolo primario e si illustra, velocemente, un percorso di formazione avente il solo pregio,poiché negativo, di indicare la retta via come un exemplum da non seguire.
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L'introduzione di una vicenda privata:l'invaghimento progressivo di Davo che ad un rifiuto risponde con un tentativo di stupro,e soprattutto di un punto di vista di un individuo estremamente giovane ed inesperto della fitta ed intricata trama del mondo in cui conoscere diviene l'unica arma di difesa razionale possibile, mina l'evoluzione del film deviante sulle pene d'amor perdute,sulle preghiere rivolte ad un ipotetico dio convocato soltanto nel momento del bisogno culminanti in un definitivo abbandono dell'amata con adesione alla “fazione” a lei avversa.
La circostanza perde in efficacia biografica per smascherarsi come ripicca per una delusione del cuore e ritorna in un inadeguato quanto sentimentale,da tono romance , flashback finale dei momenti vissuti dal ragazzo accanto alla filosofa: si privilegia dunque il ricordo del primo a discapito del vero ruolo primario e si illustra, velocemente, un percorso di formazione avente il solo pregio,poiché negativo, di indicare la retta via come un exemplum da non seguire.
La fruizione della pellicola come testo filmico e della biografia presentata penalizzata da scelte di montaggio risultanti ingenue quanto banali,poco talentuose stando alle precedenti prove da regista di Amenàbar produce un conflitto nel definire il genere della pellicola,troppo “recitata”e didascalica. Indubbiamente è un “biopic” che affronta però ben poco l'urgenza ,la carica emotiva,il pathos respirato nell'Agorà di Ipazia e riserva maggiore importanza ad effetti speciali di penetrazione nell'hic et nunc attraverso immagini della Terra vista dallo spazio e viceversa,cartine geografiche tracciate direttamente su di un gigantesco mappamondo ecc...
L'equilibrio e l'assenza di polemica gratuita e controproducente che ha impedito ad esempio in Italia l'immediata circolazione di “Agorà” si esplica nella mostrazione dei cristiani e del fanatismo dei parabolani : la realtà non è edulcorata da un anelito sincero nella misericordia divina ,ma da fanatismo, xenofobia ( dopo i Romani , vittime della furia cristiana sono gli Ebrei ,rei di aver ucciso Cristo)misoginia e profonda ignoranza visibili quali “fatti” oggettivi ,senza alcuna esagerazione. Molti pagani si convertirono al cristianesimo per convenienza, per ragioni legate a circostanze più favorevoli socialmente e politicamente dando vita a spedizioni punitive ed atti persecutori contro i cosiddetti “empi” fino a demolire l'enorme patrimonio librario custodito nella biblioteca .
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[+] che trombonata di recensione
(di edward teach)
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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Le scarse informazioni biografiche,probabilmente, hanno penalizzato la sostanza dei dialoghi giacché della donna Ipazia si è dovuto costruire un eloquio corrispondente alla modalità espositiva della più nota scienziata,interpretando un quotidiano inafferrabile perché spesso coincidente con l'insegnamento o lo studio e visibile in parte nel rapporto con il padre che pur di non sacrificare la sua libertà vieta di darla in sposa ad uno dei numerosi pretendenti .
(La difficoltà rilevata non deriva da incapacità mostrate in fase di sceneggiatura,ma è oggettiva essendo in gioco problematiche artistiche ,scientifiche e più in generale poietiche legate alla storia di un personaggio realmente vissuto; ad esempio in “Un viaggio chiamato Amore” gli sceneggiatori Heidrun Schleeff e Michele Placido ,regista dell'opera,si trovarono a creare il linguaggio”comune” di due poeti del calibro di Sibilla Aleramo e Dino Campana.
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Le scarse informazioni biografiche,probabilmente, hanno penalizzato la sostanza dei dialoghi giacché della donna Ipazia si è dovuto costruire un eloquio corrispondente alla modalità espositiva della più nota scienziata,interpretando un quotidiano inafferrabile perché spesso coincidente con l'insegnamento o lo studio e visibile in parte nel rapporto con il padre che pur di non sacrificare la sua libertà vieta di darla in sposa ad uno dei numerosi pretendenti .
(La difficoltà rilevata non deriva da incapacità mostrate in fase di sceneggiatura,ma è oggettiva essendo in gioco problematiche artistiche ,scientifiche e più in generale poietiche legate alla storia di un personaggio realmente vissuto; ad esempio in “Un viaggio chiamato Amore” gli sceneggiatori Heidrun Schleeff e Michele Placido ,regista dell'opera,si trovarono a creare il linguaggio”comune” di due poeti del calibro di Sibilla Aleramo e Dino Campana...)
Ecco pertanto che la dottrina astronomica pervade l'etica di Ipazia che,attraverso similitudini, enuncia il suo pensiero predicando la virtù ,il rispetto per la diversità come fonte di ricchezza: applica così la relazione transitiva (se a = b e b = c, allora a = c ) al rapporto paritario da consolidare con i suoi studenti ribadendo, perentoriamente, la fratellanza come valore universale,motore dell'evoluzione intellettuale umana .
Le risse invece si addicono alla marmaglia e agli schiavi.
La magnanimità di Ipazia si nutre e si feconda continuamente con la professione svolta , vera metafora della sua vita fino ad accogliere tra i suoi studenti anche lo schiavo Davo, segretamente innamorato di lei e neofita della confessione cristiana perché (vagamente )convinto dal miracolo (camminare sul fuoco) compiuto da un “parabolano”(definizione dei primi predicatori dell'insegnamento del Messia)che pur se esperto tiratore di pietre contro i pagani sarà consacrato santo e martire da Cirillo.
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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Parallelamente alle valutazioni di Ipazia,che suonerebbero come antesignane della rivoluzione copernicana generate da un elogio del dubbio costante,ritenuto unica fonte inesauribile di prospettivismo e virtuosa conoscenza, la risoluzione del cerchio nell'ellisse, umanamente ,realizza l'ammissione della possibilità ontologica di un elemento,dell' opposto e del suo simile ossia il diritto all'esistenza della posa e dello scorcio,della perfezione-canone- e dell'imperfezione,dell'affermazione e della contraddizione della stessa.
Nel film è messa in luce l'essenza di Ipazia,il suo specimen che, contro ogni banale intellettualismo , consiste in una vitale messa in discussione dei numerosi ipse dixit limitanti la ricerca,la speculazione ,la filosofia ossia l'amore per(del) il sapere e assimilabili ad universali forme di violento fanatismo.
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Parallelamente alle valutazioni di Ipazia,che suonerebbero come antesignane della rivoluzione copernicana generate da un elogio del dubbio costante,ritenuto unica fonte inesauribile di prospettivismo e virtuosa conoscenza, la risoluzione del cerchio nell'ellisse, umanamente ,realizza l'ammissione della possibilità ontologica di un elemento,dell' opposto e del suo simile ossia il diritto all'esistenza della posa e dello scorcio,della perfezione-canone- e dell'imperfezione,dell'affermazione e della contraddizione della stessa.
Nel film è messa in luce l'essenza di Ipazia,il suo specimen che, contro ogni banale intellettualismo , consiste in una vitale messa in discussione dei numerosi ipse dixit limitanti la ricerca,la speculazione ,la filosofia ossia l'amore per(del) il sapere e assimilabili ad universali forme di violento fanatismo. Rivolgendosi al cristiano Sinesio,la scienziata precorre Kant :«Voi non mettete in discussione quello in cui credete .Non potete .Ma io devo» . Tra i contrari Ipazia trova la naturale armonia senza smentirsi mai. E’ un segno di coerenza sul piano dell'atteggiamento seguito dall'assunzione di responsabilità fattiva. Se ex abrupto una linea retta si fa contorta senza alcun segno o volontà di evoluzione tutto vacilla ,mentre la tensione tra gli opposti ,una loro sintesi opportuna,ma non l’eliminazione spietata di ciò che si è ugualmente stati,in un caparbio rovello senza soluzione di continuità re -alizza il conatus ,lo Streben verso la verità ,la divinità nell'uomo sempre belle perché autentiche.
Profetica risulta l'aspirazione di Ipazia alla comprensione dell'ordine cosmico che, se ottenuta anche “soltanto un po'”, potrebbe felicemente lasciare il posto alla morte:il suo martirio non meno esecrabile dell'analoga uccisione di un santo cristiano, segue immediatamente la formulazione dell'ipotesi di un sistema eliocentrico .
Il capo leggermente reclinato in avanti , segno del guizzo del pensiero in movimento,l'acconciatura
delineante il volto dai tratti nobili ,alti ,leggermente aguzzi ed i movimenti delicati ,ma decisi,consapevoli dell'attrice protagonista Rachel Weisz conferiscono dignità al ruolo interpretato nel dosaggio di dolcezza ,disciplina,candore,rispetto ,amore per il prossimo (non di marca cristiana,ma “umana”) che fanno pendant con la forza ,il potere della mente, l'autorevolezza del rigore metodologico nel tentativo di far emergere il senso stesso dell'attività pedagogica da lei svolta con i suoi allievi composti da pagani e molti convertiti alla nuova fede del re dei Giudei.
Soltanto in lei si legge l'acquisizione, paradossalmente ,per portato genetico in senso storico ed antropologico della Pietas romana termine che impera nella pellicola tra i politeisti dimenticandone tuttavia la definizione di virgiliana memoria tanto da gerere bellum contro invasati guidati dal vescovo Cirillo distruttori della biblioteca d'Alessandria e carnefici di Ipazia ben presto perseguitata poiché empia, prostituta del prefetto Oreste e come nel futuro medioevo “strega” .
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[+] troppa carne al fuoco
(di des esseintes)
[ - ] troppa carne al fuoco
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mariangelaimbrenda
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domenica 2 maggio 2010
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agorà
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Agorà:congiunzione tra cielo e terra nel dovere di indagine di Ipazia .
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angelo umana
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domenica 2 maggio 2010
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meglio i dubbi della scienza che il credo delle fe
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Amenabar mi è piaciuto di più in altre occasioni. Certo ha fatto una gran fatica nel ricostruire l'epoca e l'agorà, il lavoro è accurato ma lungo. Più che documento storico per mostrare un lato oscuro della "santa" istituzione mi pare serva a far mente locale sui fondamentalismi, che non hanno mai ragione di esistere, religioni e parabole asservite agli schemi del potere (infatti - dai libri delle elementari di mio figlio - i sacerdoti egizi interpellavano gli dei per comunicarne la volontà alla plebe, volontà quasi sempre funzionale al potere dei faraoni). Meglio davvero l'avere i dubbi della scienza che il "credere obbedire combattere" della fede. Bellissima Rachel Weisz, nuda e vestita.
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