g_andrini
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giovedì 13 maggio 2010
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gran bella pellicola
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Direi che si tratta di una delle migliori realizzazioni degli ultimi tempi. La protagonista è eccezionalmente espressiva, oltre che attraente in tutto. E' un film, nonostante la lunghezza, che si fa guardare senza ansia o noia. Il finale è negativo per Ipazia, ma la retorica sulla ottusità della religione, di qualunque parte, viene resa bene. Direi che una volta va visto.
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omero sala
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giovedì 13 maggio 2010
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ipazia la laica.
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A prima vista il film pare un peplum degli anno ’60. La vicenda si svolge verso la fine del IV sec. dopo Cristo ad Alessandria. In città convivono pagani, ebrei e i cristiani. Questi ultimi, perseguitati e martirizzati fino a pochi decenni prima, sono in forte espansione. Li guida il vescovo Cirillo che vuole imporre la sua religione e “cristianizzare” la vita, la cultura, l’etica, la politica. Avvalendosi di una milizia di fanatici monaci chiamati parabalani, assume il controllo della città, trasforma le sinagoghe e i templi pagani in chiese e vieta i culti non cristiani.
A Cirillo, futuro santo, si oppone la “laica” Ipazia, matematica, astronoma, filosofa che insegna nella biblioteca della città, la più grande del mondo antico: dedita totalmente alle sue ricerche chiede la tolleranza, sostiene la convivenza, pratica il dialogo in nome della scienza; fa appello alla filosofia, crede nel dubbio.
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A prima vista il film pare un peplum degli anno ’60. La vicenda si svolge verso la fine del IV sec. dopo Cristo ad Alessandria. In città convivono pagani, ebrei e i cristiani. Questi ultimi, perseguitati e martirizzati fino a pochi decenni prima, sono in forte espansione. Li guida il vescovo Cirillo che vuole imporre la sua religione e “cristianizzare” la vita, la cultura, l’etica, la politica. Avvalendosi di una milizia di fanatici monaci chiamati parabalani, assume il controllo della città, trasforma le sinagoghe e i templi pagani in chiese e vieta i culti non cristiani.
A Cirillo, futuro santo, si oppone la “laica” Ipazia, matematica, astronoma, filosofa che insegna nella biblioteca della città, la più grande del mondo antico: dedita totalmente alle sue ricerche chiede la tolleranza, sostiene la convivenza, pratica il dialogo in nome della scienza; fa appello alla filosofia, crede nel dubbio.
Ipazia, ha un’altra colpa, oltre a quella della “laicità”: è donna: senza arroganza insegna agli uomini e gode del loro rispetto. Con pacata e ferma ostinazione, osa resistere opponendosi con coraggio al vescovo che ha piegato tutti con determinazione feroce.
Nel marzo del 415, Ipazia viene fermata dai parabalani, condotta al tempio, denudata e uccisa.
Nel film la morte avviene per strangolamento dalle mani pietose del suo schiavo Davos. La storia racconta che - come avveniva per molte martiri cristiane - le furono cavati gli occhi e fu lapidata, straziata con gusci di conchiglia, smembrata e fatta a pezzi, bruciata su un cumulo di immondizia. Il film su questi scempi è reticente. Lo scopo del regista d'altronde non è quello di ristabilire verità storiche o di accusare la chiesa cristiana o le religioni in generale, ma è quello di denunciare la violenza e l’estremismo, l’intolleranza e il dogmatismo. Come Ipazia, Amenabar non si schiera (di questo non sembrano accorgersene molti critici “difensori della religione”). Il regista descrive con accorata sofferenza quello che Ipazia, con accorata sofferenza, vede: l’ottusa ferocia di tre estremismi radicali, la cecità degli integralismi, la tragica impotenza dei moderati, l’inutilità della indipendenza del pensiero.
Amennabar, come Ipazia, condanna, con accorata sofferenza e angosciosa partecipazione, chi con furia iconoclasta brucia i libri (… Bebel-platz, … Fahrenheit 451,…), chi vuole imporre una fede, chi usa la religione per conquistare il potere o conservarlo e ne fa instrumentum regni, chi si arroga il diritto di detenere la Verità, chi alimenta l’intolleranza, chi pretende di imporre un culto ufficiale, chi vuole dettare regole civili ed etiche, chi catechizza e impone comandamenti, chi issa bandiere con simboli religiosi.
Splendide, grandiose, estremamente significative ed assolutamente paradigmatiche, le inquadrature dall’alto, i magnifici movimenti, le visioni-evasioni stellari della macchina da presa che, come lo sguardo di Ipazia, si allontana nell’incommensurabile vastità dell’universo imperturbato, si perde nel tragico silenzio siderale dello spazio, in muta sintonia con l’armonia delle sfere celesti, distaccandosi - impotente - da questa misera terra chiassosa, straziata, intrisa di sangue e abitata da insetti feroci e ottusi.
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poetadark
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martedì 11 maggio 2010
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mi spiace per la nevrosi del signor le marseillas
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Giusto per informazione, "obiettivo" si può scrivere anche "obbiettivo". Mi spiace, caro signor "le marseillas", ma lei da uno psicologo avrebbe da andarci davvero. Il suo modo di esprimersi lascia ben intendere tre cose: la prima è che lei è uno di quegli individui i quali, camuffandosi di buffi intellettualismi, credono di essere nella posizione di poter offendere chi vogliono. Ha imparato a leggere e vuole gridarlo al mondo? Buon per lei. Soltanto che ignora, forse, quanto la sua sia soltanto una cultura spicciola inquinata da un'ideologia esasperata. Si arriva dunque alla seconda cosa che di lei è fin troppo palese: mi spiace darle questo dispiacere, ma il muro di Berlino è caduto. E lei, come altri, si rivela l'ultimo relitto ancorato a utopistiche visioni della realtà.
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Giusto per informazione, "obiettivo" si può scrivere anche "obbiettivo". Mi spiace, caro signor "le marseillas", ma lei da uno psicologo avrebbe da andarci davvero. Il suo modo di esprimersi lascia ben intendere tre cose: la prima è che lei è uno di quegli individui i quali, camuffandosi di buffi intellettualismi, credono di essere nella posizione di poter offendere chi vogliono. Ha imparato a leggere e vuole gridarlo al mondo? Buon per lei. Soltanto che ignora, forse, quanto la sua sia soltanto una cultura spicciola inquinata da un'ideologia esasperata. Si arriva dunque alla seconda cosa che di lei è fin troppo palese: mi spiace darle questo dispiacere, ma il muro di Berlino è caduto. E lei, come altri, si rivela l'ultimo relitto ancorato a utopistiche visioni della realtà. Si sente vicino ai lavoratori? Vada in Cina a battersi per i diritti dell'uomo. Si sente in colpa per il colonialismo? Vada in Africa a dare una mano. Cose di per sé assai degne di lode, ma completamente fuori luogo in questo forum. Lei attacca Ipazia perchè era una patrizia? Perchè aveva degli schiavi? Ebbene, udite udite, molti tra i più grandi filosofi (della grecità, della latinità e non) ne avevano: Aristotele, Cicerone, Seneca, Voltaire, Kant. Sono tutti da ignorare? Lei cita Tacito. Forse le sfugge che, da senatore romano, di schiavi ne aveva anche lui? Perbacco, allora, nemmeno Tacito merita di essere letto. Vede fino a che punto un'ideologia riesce ad accecare? Se un film non parla di drammi operai (che ce ne sono, tristissimi e reali) non è degno, secondo lei, di essere visto? Se un film analizza i drammi legati alla Cristianità (una religione bellissima, ma che, proclamando una fratellanza universale, si dimostrerà sempre fallimentare e incoerente) allora è un film sciocco, nevvero? Poco importa che la protagonista porti avanti una rivoluzione del pensiero, della filosofia e dell'astronomia: a lei interessano, probabilmente, solo le rivoluzioni avvenute nelle fabbriche contro i padroni. L'odio per il capitalismo la conduce a ignorare - o ad attaccare - qualsiasi cosa che non si trovi coinvolta nella sua lotta personale. Si giunge dunque al terzo aspetto di lei: di cinematografia, ne capisce ben poco. Quasi nulla, direi. Di peplum si salva sol "Spartacus"? Lo considero un film meraviglioso, ma è ben chiaro perchè lei lo salva dal rogo: vi è difatti raffigurata una rivolta di schiavi. Non vi è una bellezza estetica, dietro, o propriamente cinematografica, per lei: solo politica. Come vede, sempre e solo ideologia, nei suoi discorsi e nelle sue analisi. Vuole esprimere il proprio parere? Si accomodi. Ma non si permetta di definire "polli da batteria" i pochi recatisi a vedere il film (dia un'occhiata agli incassi e veda com'è piccolo "il gregge"!). Se fossero tutti Berlusconiani, allora il nano non vincerebbe sempre, le pare? Cordiali saluti.
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[+] hai preso fischi per fiaschi, come e' ovvio
(di le marseillais)
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sabato 8 maggio 2010
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le mie scuse per prima
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In effetti non sono stato corretto; ho criticato molto il film e non mi sono soffermato abbastanza sulla stupidita' del telespettatore medio berlusconiano che apprezza dei film come questo. Lo so, avrei dovuto essere piu' duro e per questa mancanza mi sono beccato due giudizi negativi; colpa mia. In effetti ci sarebbe molto di piu' da dire su questi polli da batteria che vanno al cinema come le pecore al pascolo sulle colline della campagna romana, sorvegliati da grossi cani che ne indirizzano il cammino. Ma non ho tempo stasera e vi saluto qui. Vi prometto che saro' piu' completo le prossime volte. Buona serata a tutti anche a quelli che non ci capiscono niente di cinema e parlano, poveretti.
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In effetti non sono stato corretto; ho criticato molto il film e non mi sono soffermato abbastanza sulla stupidita' del telespettatore medio berlusconiano che apprezza dei film come questo. Lo so, avrei dovuto essere piu' duro e per questa mancanza mi sono beccato due giudizi negativi; colpa mia. In effetti ci sarebbe molto di piu' da dire su questi polli da batteria che vanno al cinema come le pecore al pascolo sulle colline della campagna romana, sorvegliati da grossi cani che ne indirizzano il cammino. Ma non ho tempo stasera e vi saluto qui. Vi prometto che saro' piu' completo le prossime volte. Buona serata a tutti anche a quelli che non ci capiscono niente di cinema e parlano, poveretti.
P.S.: C' è un modo per mettere le stellette negative?
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[+] turris eburnea-de solitudo.
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stefano b.
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sabato 8 maggio 2010
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persecuzioni
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che sottotitolo sarà mai "bla bla bla ... in cui tutto è palesemente finto" ?
come se la bibbia possedesse tutta la verità dello scibile umano
e poi: che razza di trama avete scritto? il film non tratta amorucci scolastici, tratta le persecuzioni misogine e religiose perpetrata dai cristiani al mondo intero che iniziano in quel periodo con l'abbraccio mortale tra l'impero romano (il potere) e il clero (l'illusionismo dogmatico)
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le marseillais
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sabato 8 maggio 2010
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finalmente
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Pomposo e tendenzioso. E' incredibile come una bella ragazza, quattro colonne di cartapesta e due straccetti simil antico-romano riescano ad affascinare tanto gli spettatori e a fargli perdere qualsiasi senso critico se mai l'hanno avuto. E' un film scarsissimo del quale ovviamente non resterà traccia, pero' le stellette si sprecano. Mah...
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sabato 8 maggio 2010
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asterios
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venerdì 7 maggio 2010
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ce ne fossero nelle sale di film così!
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Se in questo film tutto risulta falso e, come si legge nella "dotta" irritante e palesemente partigiana recensione, in attesa di maciste come deus ex-machina per dare un tono al film allora veramente non si è più in grado di giudicare la bellezza e la forza, soprattutto, di una pellicola.
La vicenda poco nota ma importantissima viene ricostruita bene, ben condotta e, sicuramente, non ponendo i buoni da un lato e i cattivi dall'altro: come si evince anche dal fatto che tutti tranne la protagonista usano violenza al diverso, cristiano, ebreo o pagano che sia.
Certo si divide tra idolatri fanatici e raffinati un po' anacronistici tendenti all'autolesionismo ma non parliamo di fiacchezza, polistirolo o conti della lavanderia, perfavore!
L'importanza e l'intansità del tema, la sceneggiatu
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Se in questo film tutto risulta falso e, come si legge nella "dotta" irritante e palesemente partigiana recensione, in attesa di maciste come deus ex-machina per dare un tono al film allora veramente non si è più in grado di giudicare la bellezza e la forza, soprattutto, di una pellicola.
La vicenda poco nota ma importantissima viene ricostruita bene, ben condotta e, sicuramente, non ponendo i buoni da un lato e i cattivi dall'altro: come si evince anche dal fatto che tutti tranne la protagonista usano violenza al diverso, cristiano, ebreo o pagano che sia.
Certo si divide tra idolatri fanatici e raffinati un po' anacronistici tendenti all'autolesionismo ma non parliamo di fiacchezza, polistirolo o conti della lavanderia, perfavore!
L'importanza e l'intansità del tema, la sceneggiatura, il montaggio, la regia e la bravura degli attori (tutti, protagonista in testa)rendono questo film un'esperienza estetica e morale da concedersi assolutamente!!!
Andate a vederlo
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cri83
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venerdì 7 maggio 2010
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un film per chi vuole conoscere...
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Sono appena riuscita a vedere questo film; senza alcuna aspettativa - viste le sempre più beffeggianti rappresentazioni cinematografiche dei film storici - sono rimasta piacevolmente sorpresa della semplicità con la quale lo straordinario regista ha parlato di quanto accaduto in quel periodo... è inutile fare retorica, o in qualche modo voler "nascondere" ciò che il film e la storia narrano...questo è un film che "parla" di quanto accaduto in un epoca anni luce lontana e del fanatismo religioso che rimane una "costante" anche ai nostri giorni. Il film, inoltre, pur durando oltre 2 ore, scorre bene e non "appesantisce", anche grazie alla bravura degli attori che hanno impersonificato al meglio i loro personaggi.
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Sono appena riuscita a vedere questo film; senza alcuna aspettativa - viste le sempre più beffeggianti rappresentazioni cinematografiche dei film storici - sono rimasta piacevolmente sorpresa della semplicità con la quale lo straordinario regista ha parlato di quanto accaduto in quel periodo... è inutile fare retorica, o in qualche modo voler "nascondere" ciò che il film e la storia narrano...questo è un film che "parla" di quanto accaduto in un epoca anni luce lontana e del fanatismo religioso che rimane una "costante" anche ai nostri giorni. Il film, inoltre, pur durando oltre 2 ore, scorre bene e non "appesantisce", anche grazie alla bravura degli attori che hanno impersonificato al meglio i loro personaggi. Per me questo film merita l'appellativo di capolavoro e non concordo con il voto del mymonetro...
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