paul hawks
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domenica 30 ottobre 2011
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mediocre ma non troppo...
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Partiamo dal fatto che il film non è tutto da buttare. La trama sostanzialmente si è già vista in Godzilla(quello di Emmerich): copia e incolla,persino la location..Manhattan invasa da Hummer e caccia che lanciano missili contro una sorta di cavalletta umanoide provvista di branchie e alta circa 100 metri(più o meno la bestia è questa,molto più carina l'iguana però). Cambia la soggettiva,uno dei lati positivi del film. Con la visuale della videocamera amatoriale si è trasportati all'interno del film: l'effetto nauseante è garantito, ma si è anche maggiormente coinvolti nell'azione. Gli effetti speciali sono buoni,altro aspetto positivo.
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Partiamo dal fatto che il film non è tutto da buttare. La trama sostanzialmente si è già vista in Godzilla(quello di Emmerich): copia e incolla,persino la location..Manhattan invasa da Hummer e caccia che lanciano missili contro una sorta di cavalletta umanoide provvista di branchie e alta circa 100 metri(più o meno la bestia è questa,molto più carina l'iguana però). Cambia la soggettiva,uno dei lati positivi del film. Con la visuale della videocamera amatoriale si è trasportati all'interno del film: l'effetto nauseante è garantito, ma si è anche maggiormente coinvolti nell'azione. Gli effetti speciali sono buoni,altro aspetto positivo...Ci sono dei diversi però aimè: innanzitutto la videocamera subisce qualsiasi tipo di tortura(polvere,svariati urti,nel finale persino semi-divorata dalla bestia)e la qualità video rimane pressochè perfetta(ora come ora se ti cade una videocamera in terra rischi di aver buttato 200 € in un colpo solo). La batteria della telecamera è infinita; qualcuno parlava del fatto che spesso la videocamera veniva spenta ma lo spegnerla e il riaccenderla continuamente consuma più batteria del tenerla in stand-by. La prova degli attori è molto scarsa: Robert perde il fratello ma non dimostra mai di essere afflitto dal dolore,anzi,5 minuti dopo sembra quasi che se ne sia scordato, preso com'è dal correre verso la svampita Beth : lei lo amava così tanto da farsi accompagnare da un nuovo "amichetto" proprio alla festa di saluto di Rob. Hud ,costi quel che costi, tiene sempre ben stretta la videocamera preferendo filmare piuttosto che dare una concreta mano nei momenti di bisogno. Lily è un altra che dimostra tanta sensibilità versando(male) due lacrime nel mentre che l'uomo della sua vita viene schiacciato da una coda di 50 metri in quel di Brooklin,dopodichè(2 minuti dopo) tutto torna come prima. Infine Marlene,che sembra un essere sintetico,privo di emozioni e che trasuda apatia dal primo fino all'ultimo secondo in cui appare nella pellicola(ben venga la scena in cui le esplode il ventre). Insomma,un cinefilo di larghe vedute può anche vederci qualcosa di buono in questo film,gli altri forse è meglio ne stiano alla larga: uomo avvisato,mezzo salvato!
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tiamaster
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mercoledì 14 settembre 2011
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sopravalutatissimo
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presa diretta stile rec.effetti speciali appena sufficieni la trama è inesistente :cos è??? un giorno sono usciti gli alieni da sotto new york???perchè???come mai??? le riprese sono così movimentate da dar la nausea,un cast sconosciuto e scarso due ore di noia e di alieni (o mostri??che sono???) inferociti,guardate altro.
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il gatto giacomino
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domenica 19 giugno 2011
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godzilla, alien e lars von trier
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Che cos'è un film? Essenzialmente: immagini in movimento. Ci può essere la trama, la recitazione, gli effetti speciali, la fotografia ma un film è fatto essenzialmente da immagini in movimento. Chiaramente, se le immagini che si muovono creano pathos il film è buono; se non lo fanno il film è inutile. Cloverfield è fatto da immagini in movimento che creano molto pathos, e per questo è bellissimo. Ma non solo: Cloverfiel è anche uno dei più originali film (di tutti i generi) degli ultimi 10 anni. Ci vuole intelligenza, coraggio e cultura per unire Godzilla, Alien e Lars von Trier. Regista e produttore ci sono riusciti creando un film che, pur non essendo un capolavoro, rimarrà nella storia del cinema.
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Che cos'è un film? Essenzialmente: immagini in movimento. Ci può essere la trama, la recitazione, gli effetti speciali, la fotografia ma un film è fatto essenzialmente da immagini in movimento. Chiaramente, se le immagini che si muovono creano pathos il film è buono; se non lo fanno il film è inutile. Cloverfield è fatto da immagini in movimento che creano molto pathos, e per questo è bellissimo. Ma non solo: Cloverfiel è anche uno dei più originali film (di tutti i generi) degli ultimi 10 anni. Ci vuole intelligenza, coraggio e cultura per unire Godzilla, Alien e Lars von Trier. Regista e produttore ci sono riusciti creando un film che, pur non essendo un capolavoro, rimarrà nella storia del cinema. E non è poco!
Il riferimento al Giappone di Godzilla non è solo nel fatto che il protagonista deve partire proprio per il Sol Levante o per il terribile mostro distruttore, ma anche nella psicologia del film. Infatti, come la bomba atomica ha segnato almeno 50 anni d'arte giapponese, così l'11 Settembre (e la guerra in Irak) sta segnando quella americana. La nuvola di polvere che si alza dal grattacielo in frantumi è persino più "realistica" di quella "reale" del World Trade Center. E le esplosioni in lontananza ricordano quelle che si vedevano alle spalle dei cronisti durante la guerra (soprattutto la prima) in Irak.
Il fatto che tutto il film è girato "in soggettiva" con la telecamera (non credo sia una cinepresa) a mano rende ancora più realistico ciò che accade. Esemplificative sono le scene ove i protagonisti passano da un grattacielo all'altro. Certo, lo stomaco ne risente quasi come se stessimo proprio lì. Incredibilmente verosimili sono gli esterni di Manhattan; che di giorno appare splendente e luminosa mentre di notte è ridotta ad un cumulo di macerie. Ora, non credo che Cloverfield sia un film che possa piacere a tutti. Soprattutto non piacerà a chi ama la "Guerra dei mondi" di Spielberg (glaciale e inutile). Chi, invece, vuole vedere qualcosa di diverso, di innovativo, per certi aspetti irripetibile, amerà questo film. Bisogna dire che Cloverfield va assolutamente visto al cinema almeno una volta. In televisione perde gran parte del suo fascino.
Il difetto più grave che ho riscontrato è la presenza di pubblicità in alcune scene.
Per finire, Cloverfield ha distrutto un certo tipo di cinema e ne ha creato uno nuovo; lo ha fondato sul ricordo del "vecchio" che è stato ritrovato per caso in un "campo di trifoglio" (cloverfield, appunto).
(da una mia precedente recensione del 6/2/08 firmata "milomar")
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catullo
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venerdì 17 giugno 2011
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basta una piccola telecamera per creare il terrore
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Basta una piccola telecamera con inquadrature sbilenche e tremanti con sottofondo di lamenti,respiri affannosi,grida disperate per creare la paura e il terrore. Passare da immagini che ispirano tranquillità e serenità tipiche di una gita tra amici e passare all'improvviso ad un dramma qualsiasi...uno spaventoso incidente automobilistico ad esempio da dove si esce indenni tra il dramma degli altri rimasti vittime e 80 minuti di terrore ci potete giurare saltano fuori. In questo film che naviga nel fantahorror in una storia di mostri saltati fuori dal nulla negli anni 70 l'interprete principale sarebbe stato magari Chartlon Heston....oggi un ragazzo qualsiasi...una telecamera digitale che insegue i fuggischi dalla paura e dal terrore del mostro o di qualcosa d'altro non ha importanza.
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Basta una piccola telecamera con inquadrature sbilenche e tremanti con sottofondo di lamenti,respiri affannosi,grida disperate per creare la paura e il terrore. Passare da immagini che ispirano tranquillità e serenità tipiche di una gita tra amici e passare all'improvviso ad un dramma qualsiasi...uno spaventoso incidente automobilistico ad esempio da dove si esce indenni tra il dramma degli altri rimasti vittime e 80 minuti di terrore ci potete giurare saltano fuori. In questo film che naviga nel fantahorror in una storia di mostri saltati fuori dal nulla negli anni 70 l'interprete principale sarebbe stato magari Chartlon Heston....oggi un ragazzo qualsiasi...una telecamera digitale che insegue i fuggischi dalla paura e dal terrore del mostro o di qualcosa d'altro non ha importanza...basta conoscere i meccanismi della paura e puoi fare un capolavoro!
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filippo catani
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venerdì 17 giugno 2011
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niente di nuovo
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New York. Durante una festa ripresa con telecamera a mano si odono scoppi inquietanti. Inizialmente pare un attacco terroristico ma in realtà e qualcosa di diverso.
Presentato in pompa magna in quanto il produttore è lo stesso della serie Lost, il film delude e non poco. Solita mossa della telecamera a mano ormai diventata un must dopo la strega di Blair per aumentare la suspance e ripresa dei poveri disperati che cercano di sfuggire alla (solita) terribile furia aliena. Fortunatamente la breve durata evita il prolungamento delle banalità. Insomma chi si aspettava da questo film qualcosa di nuovo, di diverso o peggio ancora di sconvolgente rimarrà profondamente deluso.
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New York. Durante una festa ripresa con telecamera a mano si odono scoppi inquietanti. Inizialmente pare un attacco terroristico ma in realtà e qualcosa di diverso.
Presentato in pompa magna in quanto il produttore è lo stesso della serie Lost, il film delude e non poco. Solita mossa della telecamera a mano ormai diventata un must dopo la strega di Blair per aumentare la suspance e ripresa dei poveri disperati che cercano di sfuggire alla (solita) terribile furia aliena. Fortunatamente la breve durata evita il prolungamento delle banalità. Insomma chi si aspettava da questo film qualcosa di nuovo, di diverso o peggio ancora di sconvolgente rimarrà profondamente deluso.
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salvatore vitale
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mercoledì 15 giugno 2011
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epico!
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Inizialmete ero davvero scettico sul vedere questo film perchè mi sembrava una mezza cavolata, ma in realtà, devo dire che sono rimasto stupito. E' stato un film davvero fatto bene, non ci sono troppe pause per i dialoghi e l'azione è sempre presente in esso! Storia avvincente che fa appassionare e incuriosare lo spettatore ogni minuto che passa. Un grande applauso andrebbe fatto a coloro che hanno curato gli effetti speciali...FANTASTICI! (e con questo ho detto anche poco). Tra i miei preferiti! :) 9.5/10
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alex_23
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sabato 28 maggio 2011
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tira a campare
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85 minuti e non vederne l'ora di averli raggiunti! Non mi piace la moda del periodo di inizio 2000 della telecamera che segue le azioni dei protagonisti. Secondo me si ottiene l'opposto di quel che si cerca: poca credibilità anzichè realismo. Fossi stato nei panni del protagonista chissà dove l'avrei lanciata la telecamera!
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giu/da(g)
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sabato 29 gennaio 2011
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un buon esperimento
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Una misteriosa creatura irrompe la notte del 22 maggio a New York scatenando il terrore, un gruppo di amici che fino a pochi secondi prima stavano festeggiando si ritrovano coinvolti nel caos. Le immagini riprese con una videocamera amatoriale scorrono documentando la loro sfortunata fuga da Manhattan. Enigmatico fin dal curioso titolo, Cloverfield, è un film che ha recepito bene la lezione di The Blair Witch Project, ovvero di dover lavorare nel film e fuori dal film: circondato da un'alone di mistero ha scatenato la curiosità su internet dando l'illusione che il disastro fosse vero attraverso foto segnaletiche, petroliere divelte, strane carcasse arenate a riva e lasciando trapelare alcuni spoiler sul presunto aspetto del mostro.
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Una misteriosa creatura irrompe la notte del 22 maggio a New York scatenando il terrore, un gruppo di amici che fino a pochi secondi prima stavano festeggiando si ritrovano coinvolti nel caos. Le immagini riprese con una videocamera amatoriale scorrono documentando la loro sfortunata fuga da Manhattan. Enigmatico fin dal curioso titolo, Cloverfield, è un film che ha recepito bene la lezione di The Blair Witch Project, ovvero di dover lavorare nel film e fuori dal film: circondato da un'alone di mistero ha scatenato la curiosità su internet dando l'illusione che il disastro fosse vero attraverso foto segnaletiche, petroliere divelte, strane carcasse arenate a riva e lasciando trapelare alcuni spoiler sul presunto aspetto del mostro. La visione della pellicola, proprio per il suo giocare con l'apparente realtà, non spiega nulla semmai spinge a farsi nuove domande: da dove viene la creatura? Cosa è successo a Marlena? è vero che l'oggetto che alla fine del film cade al largo di Coney Island c'entra col mostro? Anche qui il punto è di scatenare la curiosità degli spettatori e di crearsi una cerchia di fans sfegatati. Non è un caso che il produttore sia J.J. Abrams, già creatore di Lost. Un buon esperimento che si permette qualche licenza - il testone della statua della libertà che atterra proprio davanti ai protagonisti - e che sfrutta al massimo le potenzialità dell'effetto amatoriale combinandolo con dei buoni effetti speciali. Purtroppo come accade sempre in questo tipo di film i limiti sono forti, dall'eccessiva oscillazione dell'inquadratura ad una certa ingenuità nelle giustificazioni banali del cameraman di turno che continua a filmare fino alla fine.
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alien65
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mercoledì 12 gennaio 2011
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sti mostri sono tutti incinti?
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Gozilla partorisce; mimic anche;il mostro di Cloverfield quasi: direi che per allungare il brodo si potrebbe trovare qualcosa di nuovo.
Ottimi effetti che probabilmente sono anche molto cari, senza contare il dispiegamento di mezzi militari.
Bravi gli attori che meritano di essere rivisti.
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tony montana
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venerdì 24 dicembre 2010
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un concentrato d’azione e sorprese
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New York, 18.01.2008. Un gruppo di amici sta festeggiando il giovane Rob che sta per trasferirsi in Giappone. Hud ha il compito di documentare l'evento con una videocamera. Le sue riprese diventeranno la testimonianza diretta dell'evento mostruoso che ha sconvolto New York la notte del 18 gennaio 2008 e dell'incapacità dell'esercito di difendere la città, costringendo Hud ed i suoi amici a tentare la salvezza con ogni mezzo disponibile. Un tuono assordante, la corrente va e viene, le pareti tremano. La televisione annuncia che un forte terremoto ha appena colpito Manhattan. Enormi palle di fuoco sfregiano la città e inquietanti boati risuonano nell’aria.
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New York, 18.01.2008. Un gruppo di amici sta festeggiando il giovane Rob che sta per trasferirsi in Giappone. Hud ha il compito di documentare l'evento con una videocamera. Le sue riprese diventeranno la testimonianza diretta dell'evento mostruoso che ha sconvolto New York la notte del 18 gennaio 2008 e dell'incapacità dell'esercito di difendere la città, costringendo Hud ed i suoi amici a tentare la salvezza con ogni mezzo disponibile. Un tuono assordante, la corrente va e viene, le pareti tremano. La televisione annuncia che un forte terremoto ha appena colpito Manhattan. Enormi palle di fuoco sfregiano la città e inquietanti boati risuonano nell’aria. La testa della Statua della Libertà viene scagliata contro i grattacieli…
Un gruppo di ragazzi, festeggia tranquillamente un loro compagno, ed ecco improvvisamente, che le finestre si frantumano, accompagnate da un inquietante e misterioso ruggito. Globi infuocati percuotono il cielo e in pochi istanti Manhattan diviene uno scenario di completa distruzione. Niente titoli di testa, solo uno schermo nero. Il marchio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti introduce alla visione di un filmato amatoriale, ritrovato nell’area una volta denominata Central Park, che riferisce di eventi riconducibili al caso catalogato come “Cloverfield”. Prodotto dagli sceneggiatori di Lost e diretto dall’esordiente Matt Reeves (anche lui sceneggiatore di serie Tv), Cloverfield è certamente uno degli eventi della stagione cinematografica, attesissimo soprattutto grazie al battage pubblicitario che ha letteralmente invaso il web e i media in generale, riportandoci ai tempi in cui The Blair Witch Project teneva banco. L’idea dei realizzatori di riproporre un monster-movie classico in chiave moderna, di usare le nuove tecnologie per narrare la storia da un’insolita prospettiva “dal basso” e di collegare a tutto questo sia i film romantici che l’attualità, tirando in ballo i postumi dell’11 settembre, si è rivelata un successo.Nonostante lo scetticismo che spesso accompagna questo tipo di pellicole, Cloverfield è senza dubbio una piacevole sorpresa, un (av)vincente mix di generi capace di offrire colpi di scena e idee narrativamente molto brillanti e rivitalizzare un genere ormai superato, che dopo Godzilla e King Kong sembrava non poter offrire più nulla di interessante al cinema moderno. Realizzato con un budget cinquecento volte superiore al sopra citato film di streghe, di cui ha ricalcato anche il modus operandi, Cloverfield è breve, adrenalinico e visivamente convulso, un coinvolgente intrattenimento per tutte le età che non lascia un attimo di respiro, capace di instillare ansia e paura nello spettatore nonostante l’evento raccontato sia palesemente assurdo e mai mostrato chiaramente al di fuori dell’obiettivo frenetico e offuscato della videocamera.Nell’era di YouTube e dell’informazione divulgata a velocità supersonica, l’occhio indiscreto e spietato di una piccola telecamera a mano segue la fuga disperata di un gruppo di ragazzi nel bel mezzo di un’apocalisse.
Una corsa verso la salvezza documentata in modo discontinuo, immagini che sovrascrivono altre immagini, quelle precedentemente impresse sul nastro e che in qualche brevissimo flash mostrano momenti romantici e spensierati dei protagonisti, spazzati via come i grattacieli di Manhattan sotto i colpi dei tentacoli del mastodontico alieno, quest’ultimo più comparsa che prim’attore. Accompagnato da un moderato mal di stomaco per gli sballottamenti e da un devastante senso di impotenza, lo spettatore giungerà abbastanza velocemente al finale, lasciato intenzionalmente “aperto” e pieno di interrogativi, immedesimandosi completamente in personaggi privi di carisma e di qualsiasi emotività, con i quali non ha avuto né tempo né modo di familiarizzare. Il fine giustifica i mezzi, dunque, quel che importa è che alla fine si esca dalla sala moderatamente soddisfatti e senza rimpianti.
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