Cina, fabbrica di sogni
di Mariuccia Ciotta Il Manifesto
In concorso, l’atteso 24 City di Jia Zhangke, Leone d’oro 2006 con Still Life. Operai in primo piano, voci narranti della storia cinese. Tre generazioni e otto personaggi che si alternano nel movimento sinfonico del giovane regista (nato nel 1970) intorno a una vecchia, gloriosa fabbrica di materiale per l’aviazione militare, chiamata 420.
L’officina fondata 60 anni fa dopo dieci anni fu spostata nella zona di Chengdu, nel centro-ovest della Cina, e ora è stata smantellata per fare posto a un complesso residenziale dai mille grattacieli, 24 City, che prende il nome da un poema sugli hibiscus, fiore che sboccia in queste terre, ma che vuol dire anche «energia della vita» 24 ore su 24. [...]
di Mariuccia Ciotta, articolo completo (2460 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 18 maggio 2008