rita
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giovedì 25 gennaio 2007
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che delusione
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Il film non mi è piaciuto. Verdone è passato dal far cinema per fare arte al far cinema per fare cassetta. Niente di meglio rispetto ai "film-di-Natale": una mera operazione commerciale che non lascia nulla e che non aggiunge nulla. Se ne faceva benissimo a meno. Il primo episodio è il peggiore, la bellissima Bellucci non ha bisogno di conciarsi come una peripatetica del G.R.A. per trasmettere al pubblico il suo sex-appeal. Il pubblico comunque lo percepisce meglio quando è in camice bianco. Scamarcio: gli hanno detto che ha il fascino del bel tenebroso e tiene sempre gli occhi socchiusi, ottiene l'effetto del miope tonto. E sul fisico caliamo un pietoso velo. Come si possa dire che viene trattato con raffinato umorismo il problema dei disabili più squallido di così!
Almeno nel secondo episodio due risate ci scappano.
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Il film non mi è piaciuto. Verdone è passato dal far cinema per fare arte al far cinema per fare cassetta. Niente di meglio rispetto ai "film-di-Natale": una mera operazione commerciale che non lascia nulla e che non aggiunge nulla. Se ne faceva benissimo a meno. Il primo episodio è il peggiore, la bellissima Bellucci non ha bisogno di conciarsi come una peripatetica del G.R.A. per trasmettere al pubblico il suo sex-appeal. Il pubblico comunque lo percepisce meglio quando è in camice bianco. Scamarcio: gli hanno detto che ha il fascino del bel tenebroso e tiene sempre gli occhi socchiusi, ottiene l'effetto del miope tonto. E sul fisico caliamo un pietoso velo. Come si possa dire che viene trattato con raffinato umorismo il problema dei disabili più squallido di così!
Almeno nel secondo episodio due risate ci scappano. Battute scontatine ma l'effetto è reso. Il terzo episodio è demagogicamente triste. Il quarto ..... beh, a Verdone è rimasto poco spirito. La caduta dal lavandino è prevedibile e divertente come una battuta sui carabinieri.
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diomede917
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venerdì 26 gennaio 2007
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veronesi mira alto
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Se il primo Manuale d'amore era una commedia con tinte drammatiche, in questa seconda puntata posso dire l'inverso, l'ho trovato un dramma che fa anche ridere.
Forse sarà che voglia dimostrare di essere bravo come il fratello citato nell'episodio della coppia Scamarcio- Bellucci, Veronesi ha deciso di alzare il tiro parlando di matrimoni Gay, fecondità assistita, handicap e viagra.
Pur non essendo un capolavoro posso dire che è un film che si lascia vedere molto bene, dove i pro per una volta mi hanno offuscato i contro (che comunque ci sono).
Nell'episodio Eros si evidenzia un promettente Dario Bandiera con questo ruolo di fragile guascone che affronta la sua malattia alternando un sorriso ad una lacrima; la Maternità ci regala una Bobulova spumeggiante in piena tempesta ormonale con un monologo al ristorante giapponese esilarante, l'episodio del matrimonio gay alterna macchiette tipiche da checca isterica a, comunque, scene forti come gli scontri con il padre di Rubini (l'E.
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Se il primo Manuale d'amore era una commedia con tinte drammatiche, in questa seconda puntata posso dire l'inverso, l'ho trovato un dramma che fa anche ridere.
Forse sarà che voglia dimostrare di essere bravo come il fratello citato nell'episodio della coppia Scamarcio- Bellucci, Veronesi ha deciso di alzare il tiro parlando di matrimoni Gay, fecondità assistita, handicap e viagra.
Pur non essendo un capolavoro posso dire che è un film che si lascia vedere molto bene, dove i pro per una volta mi hanno offuscato i contro (che comunque ci sono).
Nell'episodio Eros si evidenzia un promettente Dario Bandiera con questo ruolo di fragile guascone che affronta la sua malattia alternando un sorriso ad una lacrima; la Maternità ci regala una Bobulova spumeggiante in piena tempesta ormonale con un monologo al ristorante giapponese esilarante, l'episodio del matrimonio gay alterna macchiette tipiche da checca isterica a, comunque, scene forti come gli scontri con il padre di Rubini (l'E.T del nostro cinema) e infine un grande Carlo Verdone travolto ancora una volta da un ciclone spagnolo a cui Veronesi regala un poetico finale.
VOTO: 7
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emanuele 80
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venerdì 26 gennaio 2007
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commedia graffiante e alternativa!!!
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Cari moralisti non fa per voi!No,perchè Manuale d'amore 2 lascia un pò da parte la solita commediola 'bacini-bacetti',gli argomenti ci sono e sono quelli che vanno per la maggiore.Non vengono certo approfonditi,ma è ovvio perchè è una commedia e come tale cerca di far sorridere il pubblico.Ma i temi gli affronta e come.Per questo la ritengo alternativa.Nei due episodi centrali,fecondazione assistita e omosessualità,i personaggi tra qualche battuta e l'altra trovano le soluzioni e la serenità fuori dall'italia.Lo so,lo troverete un pò zapatista ma Veronesi prova almeno a stuzzicare e comunque a far riflettere senza essere pesante.E poi è graffiante.Già,perchè nel primo e nell'ultimo episodio c'è un pò lo slogan 'tradire si può!',ma è questa la particolarità.
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Cari moralisti non fa per voi!No,perchè Manuale d'amore 2 lascia un pò da parte la solita commediola 'bacini-bacetti',gli argomenti ci sono e sono quelli che vanno per la maggiore.Non vengono certo approfonditi,ma è ovvio perchè è una commedia e come tale cerca di far sorridere il pubblico.Ma i temi gli affronta e come.Per questo la ritengo alternativa.Nei due episodi centrali,fecondazione assistita e omosessualità,i personaggi tra qualche battuta e l'altra trovano le soluzioni e la serenità fuori dall'italia.Lo so,lo troverete un pò zapatista ma Veronesi prova almeno a stuzzicare e comunque a far riflettere senza essere pesante.E poi è graffiante.Già,perchè nel primo e nell'ultimo episodio c'è un pò lo slogan 'tradire si può!',ma è questa la particolarità.Ti lascia quel pizzico d'amaro,ti graffia un pò lo stomaco e non vorresti essere d'accordo,ma il film ti provoca e lo fà senza cadere sul patetico.Analizzando i 4 episodi:il primo è il peggio,si salva Dario Bandiera e i 60 secondi 'bollenti si fa per dire!'di Scamarcio-Bellucci sono davvero utili solo per il botteghino e credo sia l'unica nota stonata del film.Il più divertente è quello con Verdone.E per gli altri 2?Viva la Spagna!!!
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lisistrata
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martedì 30 gennaio 2007
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insomma..mi aspettavo di più!
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Beh..sinceramente speravo che questo film fosse un pò più interessante.Credo che siano ben fatte le parti in cui si parla della fecondazione assistita o delle relazioni omosessuali ma secondo me è decisamente fuori luogo il capitolo dedicato all'eros al quale a mio avviso è stata data fin troppa importanza,quasi come se il film fosse interamente basato su quella scena erotica da quattro soldi.In quell'episodio tutto appare scontato,si trasforma nel luogo comune del ragazzo che cade in balìa della bellezza esagerata di una donna e l'atto finale è sempre quello,quasi giustificato dal fatto che la donna(nel film Lucia)vuole provare un'esperienza segreta da tenere solo per sè.
Sono andata a vedere il film per curiosità ma quando sono uscita dalla sala ero vuota,una commedia che non mi ha lasciato nulla.
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Beh..sinceramente speravo che questo film fosse un pò più interessante.Credo che siano ben fatte le parti in cui si parla della fecondazione assistita o delle relazioni omosessuali ma secondo me è decisamente fuori luogo il capitolo dedicato all'eros al quale a mio avviso è stata data fin troppa importanza,quasi come se il film fosse interamente basato su quella scena erotica da quattro soldi.In quell'episodio tutto appare scontato,si trasforma nel luogo comune del ragazzo che cade in balìa della bellezza esagerata di una donna e l'atto finale è sempre quello,quasi giustificato dal fatto che la donna(nel film Lucia)vuole provare un'esperienza segreta da tenere solo per sè.
Sono andata a vedere il film per curiosità ma quando sono uscita dalla sala ero vuota,una commedia che non mi ha lasciato nulla. Avrei fatto meglio a stare a casa.
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gian luca
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martedì 13 febbraio 2007
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genio veronesi
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Veramente un bel film. La giusta dose di ironia, peraltro non molto volgare, associata a temi di diversa natura. Molto coraggiosa la scena in cui Fabio Volo critica apertamente (e giustamente) la legge sulla fecondazione assistita; infatti c'è da riflettere molto sopra. Mi è piaciuto molto l'episodio di Rubini e Albanese, veramente eccezzionali! Per la prima volta al cinema l'omosessuale non viene ridicolizzato con la solita figura della checca narcisista. Veronesi ci ha fatto vedere finalmente un immagine pulita e umana dei gay, e la scena cruda del pestaggio ci fa pensare a quanta ignoranza regna ancora in italia. La mimica di Albanese è veramente eccezzionale (la frase "chi sei tu per giudicare i miei se, i miei ma, i miei why e i miei because" è fantastica), che differenza dagli altri suoi personaggi!La Bellucci è sempre molto bella e sensuale, ma come recitazione preferisco quella di "Io e Napoleone".
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Veramente un bel film. La giusta dose di ironia, peraltro non molto volgare, associata a temi di diversa natura. Molto coraggiosa la scena in cui Fabio Volo critica apertamente (e giustamente) la legge sulla fecondazione assistita; infatti c'è da riflettere molto sopra. Mi è piaciuto molto l'episodio di Rubini e Albanese, veramente eccezzionali! Per la prima volta al cinema l'omosessuale non viene ridicolizzato con la solita figura della checca narcisista. Veronesi ci ha fatto vedere finalmente un immagine pulita e umana dei gay, e la scena cruda del pestaggio ci fa pensare a quanta ignoranza regna ancora in italia. La mimica di Albanese è veramente eccezzionale (la frase "chi sei tu per giudicare i miei se, i miei ma, i miei why e i miei because" è fantastica), che differenza dagli altri suoi personaggi!La Bellucci è sempre molto bella e sensuale, ma come recitazione preferisco quella di "Io e Napoleone". Sinceramente la scena dell'amore con Scamarcio mi ha dato un po' fastidio; la ritengo un po' pesante per il fatto che lo fanno su una sedia a rotelle (penso che un handicappato stia più comodo a farlo in un letto). La breve apparizione di Fiorello è stucchevole, Dario Bandiera sempre forte. Carlo Verdone è sempre lui ed ha beneficiato di scene molto belle: quella sul terrazzo quando lei gli chiede se vuole fare l'amore, ma il finale è un inno al sentimento e da una cazzotto all'ipocrisia, veramente molto bello come la poesia recitata da Verdone. Ottima la colonna sonora di Paolo Buonvino, specialmente la canzone di Elisa, ma la breve canzone di Syria è notevole, come la sua interpretazione.
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ultimoboyscout
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sabato 28 luglio 2012
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l'amore si fa in quattro.
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Sulla scia del primo esce un buon seguito, costruito come il precedente e con numerosi punti in comune. Il cast è sempre notevole, tutti si difendono piuttosto bene, con Albanese e Verdone su tutti e qualche accenno di recitazione anche da parte della Bellucci, che si dimostra finalmente intensa e credibile. Gli episodi rimangono quattro, legati da una trasmissione radiofonica condotta da un perfettissimo Bisio, a descrivere quattro momenti e situazioni differenti, il regista stavolta prende meno posizione e la narrazione rimane in ogni caso fluida e scorrevole. Alza il tiro Veronesi, non solo per i cammei di Fiorello, Pieraccioni e la Solarino ma per la sua voglia di raccontare i cambiamenti della morale ed effettuare una riflessione sull'eros "come forza primordiale che domina l'uomo" (come detto dal DJ Bisio ai suoi ascoltatori radiofonici): il risultato non è pari alle intenzioni, si resta sempre nel campo dell'intrattenimento leggero con l'aggiunta di un pizzico di volgarità assente nel capitolo uno, strappando anche la risata più del sorriso.
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Sulla scia del primo esce un buon seguito, costruito come il precedente e con numerosi punti in comune. Il cast è sempre notevole, tutti si difendono piuttosto bene, con Albanese e Verdone su tutti e qualche accenno di recitazione anche da parte della Bellucci, che si dimostra finalmente intensa e credibile. Gli episodi rimangono quattro, legati da una trasmissione radiofonica condotta da un perfettissimo Bisio, a descrivere quattro momenti e situazioni differenti, il regista stavolta prende meno posizione e la narrazione rimane in ogni caso fluida e scorrevole. Alza il tiro Veronesi, non solo per i cammei di Fiorello, Pieraccioni e la Solarino ma per la sua voglia di raccontare i cambiamenti della morale ed effettuare una riflessione sull'eros "come forza primordiale che domina l'uomo" (come detto dal DJ Bisio ai suoi ascoltatori radiofonici): il risultato non è pari alle intenzioni, si resta sempre nel campo dell'intrattenimento leggero con l'aggiunta di un pizzico di volgarità assente nel capitolo uno, strappando anche la risata più del sorriso. Il problema principale del film è che, come detto, non prendendo posizione, Veronesi sposa cause popolari (matrimonio gay e fecondazione assitita), vuole portarli avanti in maniera progressista ma non ne pare convinto, scadendo spesso nel luogo comune. Piacciono molto anche i personaggi secondari, alcuni incidono anche più dei protagonisti ed il film è stato ribattezza il "Bignamino d'amore" poichè sembra proprio di trovarsi di fronte ad un dizionario. Quel che è certo è che non serviva il buon Veronesi a ricordare che la Spagna di Zapatero fosse su certi temi (forse) più avanti di noi, anche perchè i risultati di questo essere avanti sono sotto gli occhi di tutti: e sono passati appena 5 anni...
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nick castle
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domenica 29 luglio 2012
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inferiore ma interessante...
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Sicuramente interessante, ma inferiore al primo episodio questo "Manuale d'amore 2". Condivide con il capitolo precedente la dissolvenza narrativa tra un capitolo e un altro, rendendo più morbido il passaggio dall'uno all'altro, ma elimina il MacGuffin del manuale d'amore, che nel primo capitolo era proprio un manuale venduto in biblioteca, mentre quà assume una valenza prettamente concettuale e il filo conduttore dei capitoli diventa il programma radiofonico di DJ Fulvio. Ovviamente come per il precedente film, ogni capitolo ha bisogno di un leggero approfondimento tutto suo. Il primo "Eros" è il più banale, la tematica è debole e più che di sfaccettatura dell'amore sa di storiella da bar con gli amici dopo il pranzo (e qualche cicchetto.
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Sicuramente interessante, ma inferiore al primo episodio questo "Manuale d'amore 2". Condivide con il capitolo precedente la dissolvenza narrativa tra un capitolo e un altro, rendendo più morbido il passaggio dall'uno all'altro, ma elimina il MacGuffin del manuale d'amore, che nel primo capitolo era proprio un manuale venduto in biblioteca, mentre quà assume una valenza prettamente concettuale e il filo conduttore dei capitoli diventa il programma radiofonico di DJ Fulvio. Ovviamente come per il precedente film, ogni capitolo ha bisogno di un leggero approfondimento tutto suo. Il primo "Eros" è il più banale, la tematica è debole e più che di sfaccettatura dell'amore sa di storiella da bar con gli amici dopo il pranzo (e qualche cicchetto...), anche le interpretazioni non sono un granchè, anche se io per la Bellucci ho un avversione particolare, mi sembra sempre inadeguata a ogni ruolo, sarà la voce, bah. Il secondo capitolo, "Maternità", come il primo risulta banale ma per motivi diversi, perchè Veronesi punta tutto sull' umorismo, scelta inadeguata vista la tematica, cercando di salvare la baracca con un blando riferimento alla legge in materia di fecondazione assistita e qualche opinione buttata quà e là, mentre Fabio Volo e Barbara Bobulova risultano ben incastrati nei loro ruoli. Il terzo "Matrimonio" è il più ambiguo perchè fuorviante, non si può certo definire questo un matrimonio rappresentativo in Italia, anzi tutt'altro, la tematica anche quà è interessante ma secondo me approfondita poco, poi Albanese e Rubini non saprei dire onestamente se rappresentino davvero una coppia omosessuale. Il quarto "Amore estremo" è la classica storia dell'uomo sposato di mezza età che ha un amante molto più giovane di lui, il tutto è simpatico e poco pretenzioso, senza grandi velleità di morale, in questo caso, Verdone è proprio azzeccato nel ruolo, rispetto invece al ruolo che aveva nel precedente film. Novità di questo secondo film è l'epilogo, che chiude il film con la confessione di Carlo Verdone a DJ Fulvio. In generale, risulta ancora interessante, ma si denota una predominanza verso tematiche più generiche e meno nette, rispetto al primo capitolo in cui erano molto più precise e definite, il che è un male, perchè distoglie l'attenzione dal messaggio che vogliono trasmettere, puntando invece sulla leggerezza con cui vengono affrontate. Insomma, un abbassamento di serietà e compostezza in favore di un pubblico che vuole solo vedere stereotipi (il padre meridionale di mentalità ristretta, l'uomo di mezza età insoddisfatto che si fa l'amante, la coppietta che vuole a tutti i costi un figlio, il ragazzo con le fantasie sessuali sulla dottoressa, quest'ultima banale da far pietà) senza impegnarsi in nessun ragionamento sociale-etico-morale. Gli introiti infatti ne hanno giovato. Comunque il miglior episodio è "Amore estremo" con Verdone. Buona prova anche per Claudio Bisio alias DJ Fulvio.
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francesco balzano
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martedì 30 gennaio 2007
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manuale d'amore 2
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A distanza di due anni dal primo,arriva il secondo capitolo di"Manuale d'amore".Anche stavolta vengono affrontati temi importanti in materia amorosa senza però mai prendere una posizione chiara.
Il primo episodio,"Eros",parla della relazione clandestina tra un ragazzo vittima di un incidente stradale,costretto sulla sedia a rotelle e felicemente fidanzato,e la sua fisioterapista.La storia in questione vive i suoi momenti di maggiore ilarità grazie alle sboccatissime battute del compagno di stanza di Scamarcio,Dario Bandiera,che condisce ogni sua frase con parolacce e riferimenti alla"minchia".La morale è: tradire è sbagliato e la cosa peggiore è che per questo si viente puniti dal destino..
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A distanza di due anni dal primo,arriva il secondo capitolo di"Manuale d'amore".Anche stavolta vengono affrontati temi importanti in materia amorosa senza però mai prendere una posizione chiara.
Il primo episodio,"Eros",parla della relazione clandestina tra un ragazzo vittima di un incidente stradale,costretto sulla sedia a rotelle e felicemente fidanzato,e la sua fisioterapista.La storia in questione vive i suoi momenti di maggiore ilarità grazie alle sboccatissime battute del compagno di stanza di Scamarcio,Dario Bandiera,che condisce ogni sua frase con parolacce e riferimenti alla"minchia".La morale è: tradire è sbagliato e la cosa peggiore è che per questo si viente puniti dal destino...in questo caso la punizione è il cambio di fisioterapista,dalla giunonica Bellucci alla grassona di turno.
"La materità" tratta il tema della fecondazione assistita.E' questo l'episodio meglio riuscito del film.Notevole la recitazione della Bobulova che in alcuni casi ruba la scena al più timido Volo.Anche qui però,il film non assume una posizione netta sull'argomento in quanto se prima definisce stupida la legge che vieta la pratica suddetta,si guarda bene dall'affrontare il tema della soppressione degl'altri ovuli fecondati.
"Il matrimonio" è il peggiore di tutti.A parte la riduzione a macchietta dei due protagonisti che non vengono minimamente analizzati tanto da farli sembrare simili a Platinette, è l'intero mondo gay ad essere maldescritto.Ma soprattutto neanche qui si capisce bene quale sia la posizione sulle coppie di fatto.Scena madre dell'episodio può essere considerata quella in cui Albanese dice all'omofobo padre di Rubini:"Sono io quello normale",salvo poi far vedere un amico trans del protagonista che gli corre incontro tutto contento per aver ricevuto in regalo un vibratore a forma di fallo.Dunque più che affrontare questo importante tema,sembra ridicolizzarlo.
L'ultimo episodio"Amore estremo"è come al solito affidato a Verdone ed è sicuramente il più divertente.Il capitolo narra le disavventure amorose di un cinquantenne ancora non rassegnato alla sua età,che s'innamora di una ventenne spagnola,ricambiato,tanto da lasciare moglie e figlia.Capirà il reale valore della famiglia solo a seguito di un infarto.Pure qui l'errore sta nel rimanere nel mezzo.Il succo è: la famiglia è importante ed è stupido perderla per una sbandata ma in alcuni casi tradire è inevitabile.Molto discutibile.
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johnvigna
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giovedì 1 febbraio 2007
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amore sentimenti e banalità scontate
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Il primo episodio chiamato "eros" vede un paraplegico Riccardo Scamarcio sedotto dalla bella fisioterapista Monica bellucci. Il secondo chiamato maternità racconta le disavventure della coppia Fabio Volo e Barbora Bobulova che cercano di avere un figlio con la fecondazione assistita. Nel terzo chiamato "matrimonio" la coppia gay di fatto Sergio Rubini e Antonio Albanese va a sposarsi nella Spagan di Zapatero. Nel quarto chiamato "amore estremo" il padre di famiglia Carlo Verdone perde la testa per la ventenne Elsa Pataky.
Per avere una valutazione della pellcola di Veronesi occorrerebbe fare una media pondeata dei 4 racconti che vanno dal buono al decisamente scarso.
Il primo alla fine delude.
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Il primo episodio chiamato "eros" vede un paraplegico Riccardo Scamarcio sedotto dalla bella fisioterapista Monica bellucci. Il secondo chiamato maternità racconta le disavventure della coppia Fabio Volo e Barbora Bobulova che cercano di avere un figlio con la fecondazione assistita. Nel terzo chiamato "matrimonio" la coppia gay di fatto Sergio Rubini e Antonio Albanese va a sposarsi nella Spagan di Zapatero. Nel quarto chiamato "amore estremo" il padre di famiglia Carlo Verdone perde la testa per la ventenne Elsa Pataky.
Per avere una valutazione della pellcola di Veronesi occorrerebbe fare una media pondeata dei 4 racconti che vanno dal buono al decisamente scarso.
Il primo alla fine delude. Era stato tanto discusso per la scena erotica finale ma alla fine il tutto viene liquidato abbastanza in fretta tra la solita recitazione scadente della bella Monica.
Voto **1/2
Il secondo sicuramente il peggiore dove la noia regna sovrana tra prove di recitazione scadenti e banalità scontate.
Voto *1/2
Il terzo decisamente il migliore con i due protagonisti che fanno a gara per chi recita meglio in un sussegursi si spassosisime gag.
Voto ****
Il quarto comunque buono con un Verdone sempre il forma e divertente
Voto ***1/2
La media è un 3 stelle scarso. Porto la valutazione finale a ** per la scontata banalità e superficialità con cui la pellicola si propone di affrontare argomenti molto attuali e delicati.
Portatori di handicap, fecondazione assistita, matrimonio gay, razzismo questi sono solo alcuni dei seri argomenti più o meno sfiorati dalla narrazione. Alla fine manuale d'amore 2 vuole far riflettere e divertire allo stesso tempo senza riuscire al 100% ne in uno ne nell'altro
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giorgio
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venerdì 26 dicembre 2008
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acqua fresca e poco più
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Modesto il primo, modesto il secondo capitolo: il film non riesce a sollevarsi da un minimalismo appena appena decoroso. Non è tra i film più infami dell'attuale (spesso imabarazzante) cinematografia italiana, ma certo la banalità e la mancanza di estro trionfano. Sceneggiatura molto povera: forse solo nella fecondazione assistita c'è una maggiore puntualità, precisione e ... "cattiveria" nel descrivere lo stato nevrotica della donna che vuole il figlio a tutti i costi per risolvere i problemi di coppia e nevrotizza il marito. In questo quadro, è molto cattiva e maliziosa la scena della masturbazione decisiva (01 spermatozoo su 10) del marito su "Monna Lisa", quasi un ritratto perfido dell'incomunicabilità della coppia.
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Modesto il primo, modesto il secondo capitolo: il film non riesce a sollevarsi da un minimalismo appena appena decoroso. Non è tra i film più infami dell'attuale (spesso imabarazzante) cinematografia italiana, ma certo la banalità e la mancanza di estro trionfano. Sceneggiatura molto povera: forse solo nella fecondazione assistita c'è una maggiore puntualità, precisione e ... "cattiveria" nel descrivere lo stato nevrotica della donna che vuole il figlio a tutti i costi per risolvere i problemi di coppia e nevrotizza il marito. In questo quadro, è molto cattiva e maliziosa la scena della masturbazione decisiva (01 spermatozoo su 10) del marito su "Monna Lisa", quasi un ritratto perfido dell'incomunicabilità della coppia. L'impressione, però, è che l'episodio, qui, ecceda in sceneggiatura, sia troppo parlato e poco cinematografico: come non ricordare la scena (analoga) di "Alfredo, Alfredo" in cui il protagonista (Hoffmann) si reca dal ginecologo a deporre il seme e questi lo costringe "alla bisogna" in un ambiente (fotografato in un colpo di "grandangolo") dominato da ritratti di papi, vescovi, cardinali e monsignori? A volte, al cinema basta un secondo di inquadratura, ben fatta, per esprimere molto, senza troppe circonlocuzioni. Del resto, la sceneggiatura è del tutto scarsa ed assente negli altri episodi: l'episodio di Scamarcio e Bellucci è solo furbo, nell'affettare analisi psicologica in una narrazione erotica la più banale ed ovvia che esista (il rapporto infermiera-paziente). Garbato, delicato, ma prevedibile dall'inizio alla fine l'episodio di Verdone. Schematico e privo di approfondimento psicologico l'episodio di Albanese-Rubini, in cui, però, Albanese si fa notare per la credibilità che rivela nell'interpretare un 'gay' e i suoi drammi.
In conclusione: "manuale d'amore" è acqua fresca e poco più.
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