matty
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martedì 7 agosto 2007
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non il peggione ma neanke il migliore
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Harry potter ormai è il libro più letto (e penso più visto) del mondo. Il quarto ci aveva lasciati con Lord Voldemort che era tornato e già aveva fatto la sua prima vittima. Nessuno crede a Harry o non lo vuole credere. La Umbrige castiga harry perchè pensa che dica bugie. è un periodo buio per harry. la Umbrige non vuole far praticare le arti magiche contro le arti oscure e allora formano l'esercito di Silente. Il primo bacio di Harry. la morte del povero sirius. Insomma gli elementi osn tanti ed è quasi impossibile metterli in un film infatti nel libro Ron e Hermione diventano prefetti invece nel film no ed altre cose. Il montaggio è fatto bene. Nel complesso è un bel film però non è il migliore della saga (quel posto lo ottiene il quarto).
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Harry potter ormai è il libro più letto (e penso più visto) del mondo. Il quarto ci aveva lasciati con Lord Voldemort che era tornato e già aveva fatto la sua prima vittima. Nessuno crede a Harry o non lo vuole credere. La Umbrige castiga harry perchè pensa che dica bugie. è un periodo buio per harry. la Umbrige non vuole far praticare le arti magiche contro le arti oscure e allora formano l'esercito di Silente. Il primo bacio di Harry. la morte del povero sirius. Insomma gli elementi osn tanti ed è quasi impossibile metterli in un film infatti nel libro Ron e Hermione diventano prefetti invece nel film no ed altre cose. Il montaggio è fatto bene. Nel complesso è un bel film però non è il migliore della saga (quel posto lo ottiene il quarto).Alcune scene infatti non vengono fatti nell'intensità k si dovrebbe(per esempio la morte di Sirius successa molto velocemente oppure quando vede suo padre che importuna Piton nel libro Harry è molto sconvolto della cosa qua invece non sembra fargli molta impressione). è per questo che non merita le 4 stelle non ce abbastanza intensità invece nel quarto si. Cmq non mi dispiace di averlo visto è lo consiglio a tutti( forse nn a i più piccoli infatti la saga più va avanti più diventa oscura e intrigante). Da vedere.
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(di eowyn)
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(di princessgirl)
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lawrence92
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lunedì 22 luglio 2013
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il mezzo passo falso della saga
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Il quinto capitolo della saga di Harry Potter è indubbiamente il meno riuscito della serie. E lo è per una serie di co-fattori che hanno solo peggiorato la situazione. Prima di tutto, il libro originale: che sia riuscito o no, è forse il libro più importante fra quelli "intermedi" (si scoprono diverse cose intorno ai personaggi, il primo bacio di harry, la morte di Sirius, lo scontro fra Voldemort e Silente...), e non è semplice adattare un libro di 800 pagine per il grande schermo. Aggiungici un nuovo sceneggiatore, magari poco pratico con i romanzi della Rowling, che realizza una sceneggiatura pieno di buchi e senza il minimo approfondimento sui personaggi ne sui (mastodontici) temi trattati.
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Il quinto capitolo della saga di Harry Potter è indubbiamente il meno riuscito della serie. E lo è per una serie di co-fattori che hanno solo peggiorato la situazione. Prima di tutto, il libro originale: che sia riuscito o no, è forse il libro più importante fra quelli "intermedi" (si scoprono diverse cose intorno ai personaggi, il primo bacio di harry, la morte di Sirius, lo scontro fra Voldemort e Silente...), e non è semplice adattare un libro di 800 pagine per il grande schermo. Aggiungici un nuovo sceneggiatore, magari poco pratico con i romanzi della Rowling, che realizza una sceneggiatura pieno di buchi e senza il minimo approfondimento sui personaggi ne sui (mastodontici) temi trattati. E infine, l'errore più grave di tutti, quello che porterà il futuro della saga di Harry Potter ad un livello inferiore rispetto al passato: David Yates, regista di sitcom e telenovelas britanniche, altro non è e altro non sarà che un fantoccio in mano della Rowling e ai produttori, capace solo saltuariamente di girare una scena degna di nota (e con un claustrofobico uso del grandangolo la maggior parte delle scene sono piuttosto dimenticabili), e di far cadere questo quinto capitolo quasi nel dimenticatoio, se non per delle scene davvero degne di note, per lo meno a livello di trama. Per fortuna un punto più basso la saga non lo raggiungerà più, ma da qui in poi si perederà quasi totalmente qualsivoglia desiderio di entrare in un mondo, quello di Hogwarts e della magia, così attraente e affascinante nei film precedenti, quanto freddo e distaccato in questo. Lo dico e lo dirò sempre: negli ultimi quattro film di HP, con poco altro (e un altro regista) si poteva fare molto, molto di più, e "L'Ordine" ne è un perfetto esempio...
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riccardo
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venerdì 13 luglio 2007
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piacevole
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Siamo ormai giunti alla quinta pellicola dedicata al maghetto più famoso del mondo, creato dalla "babbana" J.K. Rowling. Nuovo regista e sceneggiatore, stesse critiche: la trama del libro è quasi del tutto "mutilata" cosicchè ne restano pochi frammenti ; la durata del film, nonostante sia tratto dal libro più lungo della collana potteriana (800 pagine), è sempre la stessa, due ore e mezza, come il primo episodio che era tratto,però, da un libro di nemmeno 300 pagine!. Mancano dunque tante, tante, tante scene e stavolta le sequenze d'azione sono davvero poche! Yates è bravissimo e il nuovo sceneggiatore, Goldenberg, non ha nulla in meno di Kloves. C'è qualcosa che non va, come dicono alcuni, nel montaggio: alcune sequenze non combaciano alla perfezione e si avvertono dei salti accentuati tra una scena all'altra.
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Siamo ormai giunti alla quinta pellicola dedicata al maghetto più famoso del mondo, creato dalla "babbana" J.K. Rowling. Nuovo regista e sceneggiatore, stesse critiche: la trama del libro è quasi del tutto "mutilata" cosicchè ne restano pochi frammenti ; la durata del film, nonostante sia tratto dal libro più lungo della collana potteriana (800 pagine), è sempre la stessa, due ore e mezza, come il primo episodio che era tratto,però, da un libro di nemmeno 300 pagine!. Mancano dunque tante, tante, tante scene e stavolta le sequenze d'azione sono davvero poche! Yates è bravissimo e il nuovo sceneggiatore, Goldenberg, non ha nulla in meno di Kloves. C'è qualcosa che non va, come dicono alcuni, nel montaggio: alcune sequenze non combaciano alla perfezione e si avvertono dei salti accentuati tra una scena all'altra. Le musiche dell'esordiente Nicholas Hooper si distaccano nettamente da quelle di John Williams, e non si accenna nemmeno al theme da lui creato, cosa che invece aveva fatto Patrick Doyle nella pellicola precedente. Nulla da ridire sulla fotografia di Slawomir Idziak, estremamente cupa e, a tratti, luminosissima. Abbiamo delle new entries nel cast: Imelda Staunton, perfetta nel ruolo della perfida professoressa (..Inquisitore supremo, nonchè preside di Hogwarts) Umbridge e Helena Bonham Carter, qui in nel ruolo di Bellatrix Lestrange, una pura comparsa. Quello che si nota maggiormente in questo nuovo capitolo, e che già era visibile in quello precedente, è la velocità e la frenesia con cui viene narrata la vicenda: così le due ore e mezza passano velocissime, lo spettatore nemmeno se ne accorge; le stagioni non esistono (Harry arriva a Hogwarts e nella scena seguente è gia arrivato l'inverno, con le vacanze di Natale! La primavera non esiste e si passa subito all'estate, la scuola è finita!). Diventato un'utopia il salto di qualità da un film all'altro, l'unica cosa che rimane da fare è non confondere il libro coi film (io stesso ho sbagliato a fare un confronto tra i due) ma abbandonarsi alla magia di entrambi; ciò che davvero conta è che le pellicole non influenzino la nostra fantasia, quando leggiamo i libri (ormai ne manca solo uno, e va bè...): ognuno ha in mente un proprio Harry Potter, una propria Hogwarts, un proprio mondo magico....Daniel Radcliffe (sempre più inespressivo) è l'Harry Potter cinematografico, e quest'"Ordine della fenice" non è il libro della Rowling, ma la trasposizione cinematografica e, considerandola tale, è una piacevolissima visione.
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tia
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sabato 4 agosto 2007
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sempre peggio
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Se i primi due film erano più o meno in linea con i libri, ci si era accorti che il terzo e quarto capitolo della saga avevano prodotto film ben più deludenti dei romanzi da cui erano tratti,ma mai ci si sarebbe aspettati una caduta così da questo quinto film!
Le scene d'azione come la lotta tra Silente e Voldemort si sono risolte in dieci secondi di scintille dalle bacchette, poi il signore oscuro se ne va in modo poco onorevole.
Allo stesso modo la lotta dei ragazzi con i mangiamorte e soprattutto la morte di Sirius non colpiscono lo spettatore, tutto troppo veloce, recitato male e monotono.
Tre ore di film nelle quali pensavamo di rivivere gli angoscianti sogni di harry, i suoi tormenti, l'amore per Cho ( il bacio è ridicolo!) e l'angoscia per Voldemort che torna più forte che mai.
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Se i primi due film erano più o meno in linea con i libri, ci si era accorti che il terzo e quarto capitolo della saga avevano prodotto film ben più deludenti dei romanzi da cui erano tratti,ma mai ci si sarebbe aspettati una caduta così da questo quinto film!
Le scene d'azione come la lotta tra Silente e Voldemort si sono risolte in dieci secondi di scintille dalle bacchette, poi il signore oscuro se ne va in modo poco onorevole.
Allo stesso modo la lotta dei ragazzi con i mangiamorte e soprattutto la morte di Sirius non colpiscono lo spettatore, tutto troppo veloce, recitato male e monotono.
Tre ore di film nelle quali pensavamo di rivivere gli angoscianti sogni di harry, i suoi tormenti, l'amore per Cho ( il bacio è ridicolo!) e l'angoscia per Voldemort che torna più forte che mai...Nulla di tutto ciò, tre ore di film dove non accade nulla, non si capisce cosìè l'ordine della fenice e non vengono trasmesse emozioni di alcun genere.
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[+] bel film
(di ioodioquestofilm)
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kimimaro
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sabato 10 novembre 2007
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missione: sostituire l'incapace yates
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Harry Potter e l'ordine della fenice: primo vero flop della saga del maghetto:
Cominciamo: punto 1)I Dursley, mera macchietta e con un plasma che troneggia in salotto 2 anni prima della sua venuta,Dudley, sembra un pugile suonato invece che uno che ha appena rievocato i suoi peggiori ricordi.
punto 2) quando la scorta preleva harry, scorazza tranquilla nel traffico senza preoccuparsi dei babbani.
3)Dov'è la perenne incazzatura di harry verso gli amici, e la preoccupazione x l'udienza?
4)Silente: qui invece che un preside autoritario sembra un bidello pronto a calmare (senza successo) una lite tra ragazzi.
5) l'interpretazione: Radcliffe, ne avrà le palle piene, ma nn è una buona scusa per recitare male!durante il primo sfogo, verso gli amici, ha piu una reazione del tipo "ora v stacco la pace,ecco", l'avvicinanza per il padrino (qui rappresentato in panciolle ) è assente, e quando dovrebbe essere posseduto (scena che ricorda, un po' troppo da vicino star wars) sembra + un calciatore con una distorsione.
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Harry Potter e l'ordine della fenice: primo vero flop della saga del maghetto:
Cominciamo: punto 1)I Dursley, mera macchietta e con un plasma che troneggia in salotto 2 anni prima della sua venuta,Dudley, sembra un pugile suonato invece che uno che ha appena rievocato i suoi peggiori ricordi.
punto 2) quando la scorta preleva harry, scorazza tranquilla nel traffico senza preoccuparsi dei babbani.
3)Dov'è la perenne incazzatura di harry verso gli amici, e la preoccupazione x l'udienza?
4)Silente: qui invece che un preside autoritario sembra un bidello pronto a calmare (senza successo) una lite tra ragazzi.
5) l'interpretazione: Radcliffe, ne avrà le palle piene, ma nn è una buona scusa per recitare male!durante il primo sfogo, verso gli amici, ha piu una reazione del tipo "ora v stacco la pace,ecco", l'avvicinanza per il padrino (qui rappresentato in panciolle ) è assente, e quando dovrebbe essere posseduto (scena che ricorda, un po' troppo da vicino star wars) sembra + un calciatore con una distorsione.
l'apice poi si tocca con l'uccisione di sirius: diversissima dal libro, e radcliffe ha un'espressione come dire:"no ho preso 4 nel compito!".
stendendo un gigantesco velo pietoso sulla sceneggiatura si arriva al punto 5 la regia:ma la Warner,dove cazzo lo ha preso questo david yates?
un regista che crede di farsi figo con inquadrature rovesciate e combattimenti velocissimi, che ricordano anche qui troppo da vicino le epiche battaglie transformers del maestro bay, e quando nn c sono queste inquadrature o la regia è assente, oppure, ha la pappa pronta prendendo lunghissime sequenze dagli altri film, con la scusa dell'occlumanzia, ma la ragione è che yates nn sapeva cosa fare.
I gufo in pratica nn s fanno, ma la cosa imperdonabile al regista è questa:
ha cambiato tutto ciò ke s era visto nei film precedenti!
i patronus, son solo globi azzurri,le maschere dei mangiamorte a differenza del 4 sembrano andar bene x carnevale, nagini è diversa (e qui, va gia bene,magari ha fatto la muta), ma la cosa + incredibile,è la testa che galleggia nel fuoco, diversissima dal precedente.
la solitudine di harry ricorda (anche qui) quella patita da naruto, il combattimento tra voldemort e silente va bene per un fdragonball con più "Ah" che altro, la scena in cui harry entra al ministero ricorda quella in cui peter susan e lucy entravano nell'accampameno di aslan.
Riaccogliamo quindi a braccia aperte Steve Klose, ma tremiamo al pensiero che yates con chissà quali intrallazzi sia riuscito a dirigere e sopratutto dirigera il sesto capitolo: il principe mezzosangue=piton
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gennaro
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venerdì 3 agosto 2018
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mette il nervoso
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Sarebbe pure intrigante l'inizio, anche se l'effetto del nervoso inizia a farsi sentire. Invece le scene tipo gli incubi sono prive di tensione.
Ora, è vero che Dolores Umbridge è stata caratteristata così, ma il senso? Odiosa e basta. Nemmeno una sfumatura?
Il film scorre pianissimo e la cosa peggiore è il continuo dire della ribellione che, per me, non esiste. Tutto il film non doveva parlare di questo, invece si tratta di lezioni, punizioni terribili e scene talmente acide e senza cercare di portare la leggerezza come succedeva in Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban dove l'adolescenza era studiata bene, qui sembra una condanna.
E' bello che Harry insegna gli incantesimi, ma anche la bontà qui si rompe a causa di uno scudo troppo spesso fragile e varcabile.
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Sarebbe pure intrigante l'inizio, anche se l'effetto del nervoso inizia a farsi sentire. Invece le scene tipo gli incubi sono prive di tensione.
Ora, è vero che Dolores Umbridge è stata caratteristata così, ma il senso? Odiosa e basta. Nemmeno una sfumatura?
Il film scorre pianissimo e la cosa peggiore è il continuo dire della ribellione che, per me, non esiste. Tutto il film non doveva parlare di questo, invece si tratta di lezioni, punizioni terribili e scene talmente acide e senza cercare di portare la leggerezza come succedeva in Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban dove l'adolescenza era studiata bene, qui sembra una condanna.
E' bello che Harry insegna gli incantesimi, ma anche la bontà qui si rompe a causa di uno scudo troppo spesso fragile e varcabile. C'erano molti altri modi di fare una ribellione e questa la peggiore. E proprio quando c'è un po' di soddisfazione, non appare e il finale dura pochissimo e dà delusione, finisce in un modo talmente male che lo rende il peggiore della saga. Ma almeno qualche scena risulta gradevole. Non pensavo che si potesse arrivare così in basso. Inoltre, Harry Potter e Il calice di fuoco non mi fa impazzire, ma almeno è più digeribile ed è gestito meglio. Ho detto tutto.
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aschi
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domenica 15 luglio 2007
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harry potter e l'ordine della fenice: film urbano?
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In questo quinto numero delle avventure del giovane Harry Potter, vi sono fattori deludenti per tutto il pubblico appassionato del genere Fantasy, che con tristezza notano, che nel film vi è una spiacevole mescolanza fra un mondo urbano (quale Londra) e un ridottissimo mondo puramente magico (come troviamo invece nell'Episodio 1 e 2).
La presenza di studenti (come gli stessi protagonisti) vestiti con abiti comuni rende la visione fantasy marginale, come anche la presenza di musica rock nei dormitori, cosa che non si addice al film in questione e agli ambienti.
Sarà perchè il film ha avuto più registi diversi, il quinto epidosio si è dimostrato più un film basato su un collage dei vecchi episodi (difatti i sogni di Harry (continui) mostrano immagini dei vecchi episodi) e su un messaggio alla fine scontato nonchè banale quale la presenza di un sentimento di amicizia (Harry Potter) che manca a Lord Voldemort, quindi unica differenza fra i due personaggi.
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In questo quinto numero delle avventure del giovane Harry Potter, vi sono fattori deludenti per tutto il pubblico appassionato del genere Fantasy, che con tristezza notano, che nel film vi è una spiacevole mescolanza fra un mondo urbano (quale Londra) e un ridottissimo mondo puramente magico (come troviamo invece nell'Episodio 1 e 2).
La presenza di studenti (come gli stessi protagonisti) vestiti con abiti comuni rende la visione fantasy marginale, come anche la presenza di musica rock nei dormitori, cosa che non si addice al film in questione e agli ambienti.
Sarà perchè il film ha avuto più registi diversi, il quinto epidosio si è dimostrato più un film basato su un collage dei vecchi episodi (difatti i sogni di Harry (continui) mostrano immagini dei vecchi episodi) e su un messaggio alla fine scontato nonchè banale quale la presenza di un sentimento di amicizia (Harry Potter) che manca a Lord Voldemort, quindi unica differenza fra i due personaggi.
C'è da appuntare che molti personaggi inutili che si presentano nel film (si parla di film non del libro) rendono il film abbastanza pesante e a tratti noioso, come la breve apparizione di Remus Lupin (personaggio meritevole di un ruolo maggiore) la presenza di una tripletta femminile di un'inutilità disarmante, come la mangiamorte scappata da Azkaban, la nuova studentessa lunatica dai capelli biondi e un'enigmatico membro femminile dell'Ordine della Fenice che appare nelle prime scene del film, vi è anche la presenza poco marcata di Hagrid che ricopre un ruolo marginale nel film.
L'ultimo appunto ma assolutamente non per importanza lo dedico a Lord Voldemort, che purtroppo nel film interpreta una parte che possiamo definire marginale, poichè si presenta sempre come forma di ricordo, visione o addirittura nuvola tempestosa senza poter davvero mostrarsi come il Mago Oscuro, apparte nelle ultime scene in cui purtroppo (mannaggia al regista David Yates) accenna a due paroline, a un bel combattimento contro Albus Silente e a uno scontro mentale contro Harry Potter stesso (tripudio di pezzi di episodi precedenti) dunque un elogio all'attore Ralph Fiennes, che ha comunque dimostrato grandi doti, pur avendo nel film una parte molto limitata.
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capitan barbossa
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mercoledì 18 luglio 2007
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un harry potter riuscito, ma sottotono
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Sicuramente non è uno dei migliori della saga anzi per molti aspetti forse anche il peggiore, ma bisogna riconoscere che il prodotto è comunque soddisfacente considerati i presupposti.
In primis bisogna dire che il libro "Harry Potter e l'Ordine della fenice" non funziona come gli altri della serie, sicuramente l'anello debole della saga, una volta superato quello rappresentato da "Harry Potter e la camera dei segreti"; troppo lungo e dispersivo, non riesce a seguire un vero e proprio filo conduttore, risultando spesso tedioso e confuso; considerato questo si può giustificare la dispersività del lungometraggio, e perfino apprezzare il lavoro fatto, che seleziona con una certa efficacia gli eventi, evitando anche se non sempre di cadere nell'effetto "Spiderman 3", ovvero della troppa carne al fuoco .
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Sicuramente non è uno dei migliori della saga anzi per molti aspetti forse anche il peggiore, ma bisogna riconoscere che il prodotto è comunque soddisfacente considerati i presupposti.
In primis bisogna dire che il libro "Harry Potter e l'Ordine della fenice" non funziona come gli altri della serie, sicuramente l'anello debole della saga, una volta superato quello rappresentato da "Harry Potter e la camera dei segreti"; troppo lungo e dispersivo, non riesce a seguire un vero e proprio filo conduttore, risultando spesso tedioso e confuso; considerato questo si può giustificare la dispersività del lungometraggio, e perfino apprezzare il lavoro fatto, che seleziona con una certa efficacia gli eventi, evitando anche se non sempre di cadere nell'effetto "Spiderman 3", ovvero della troppa carne al fuoco .
Poi è da riconoscere che Yates non è nemmeno lontanamente paragonabile agli altri registi che hanno lavorato su Harry Potter, mancando di personalità e sicuramente di esperienza, ma nei limiti delle sue capacità riesce a dare un discreto sostegno a sceneggiatura, effetti speciali, ed attori, vero punto forte del film, considerate le magnifiche interpretazioni di Imelda Staunton, Helena Bonham Carter, Ralph Fiennes e di un sempre più convincente e maturo Radcliffe.
L'uniche obiezioni fattibili sono relative alla scelta di rendere troppo dark e "maturo" un film che aveva il suo punto di forza proprio nell'equilibrio leggero e scanzonato che riusciva a creare tra infantilismo e maturità, le scenografie meno mirabolanti di quelle dei precedenti episodi ed effetti speciali assolutamente non all'altezza di quelli proposti dai coevi "PIrati dei Caraibi" o dal già citato "Spiderman 3".
Il risultato finale comunque convince, nonostante la mancanza di personalità e stile, nonostante la latitanza di quelle emozioni ed atmosfere che avevavo fatto di Harry Potter Harry Potter e la non perfetta forma tecnica, "Harry Potter e l'Ordine della fenice" sa divertire e si fa apprezzare per il buon lavoro fatto su di un libro, troppo prolisso e confuso, e per saper tirar fuori qualcosa di buono da presupposti tutt'altro che positivi.
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merky1993
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sabato 4 agosto 2007
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rispecchia il film, tranne che...
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Prprio l'altro giorno sono andato a vedere harry potter...Devo dire che molti miei amici me ne hanno parlato male, e quando è finito mi sono trovato, seppur con 1 grammo del mio corpo, d'accordo con loro. Dico subito che mi è piacuto, ma ha avuto un grande difetto, che non si può non dire. Il film è stato troppo cupo, non ha mai fatto intravedere quei momenti di felicità che nel libro menziona con molta chiarezza. Badate bene, io sono molto giovane, ma sono molto devoto a Harry potter, e avendo letto il libro, è già molto che io abbia detto che mi è piaciuto. Penso però che forse si abbia tralasciato qualche scena che non bisognava tralasciare. Il libro è stupendo, e confrontandolo al film mi rendo conto che è troppo cupo.
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Prprio l'altro giorno sono andato a vedere harry potter...Devo dire che molti miei amici me ne hanno parlato male, e quando è finito mi sono trovato, seppur con 1 grammo del mio corpo, d'accordo con loro. Dico subito che mi è piacuto, ma ha avuto un grande difetto, che non si può non dire. Il film è stato troppo cupo, non ha mai fatto intravedere quei momenti di felicità che nel libro menziona con molta chiarezza. Badate bene, io sono molto giovane, ma sono molto devoto a Harry potter, e avendo letto il libro, è già molto che io abbia detto che mi è piaciuto. Penso però che forse si abbia tralasciato qualche scena che non bisognava tralasciare. Il libro è stupendo, e confrontandolo al film mi rendo conto che è troppo cupo. Non dico che bisogna avere la stessa felicita dei primi due film, ma anche solamente una cosa banale come avere più sole. Inoltre l'ordine mi dava la sensazione di essere cosa grossa, insomma, con più gente e anche più caloroso rispetto a quanto è stato descritto nel film. Del resto non mi lamento, e chiedo al regista se, almeno negli ultimi due film, si possa inserire ogni episodio raccontato nei libri. Il quiddich per esempio darebbe già un pochino di allegria, dato che il film che dovrebbe essere cupo, dovrebbe essere il principe mezzosangue, ma non questo. Devo fare i miei complimenti agli effetti speciali, e mi piaciuto il modo in cui harry ha visto i ricordi di Piton...E ora attendiamo l'11 Novembre 2008....
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tatti87redpill
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venerdì 10 agosto 2007
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requisitoria contro tutti i film di hp
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Fare una saga cinematografica su HP non è facile: ogni libro copre 10 mesi densi di avvenimenti + le vacanze ed inoltre l'introspezione psicologica nella mente del protagonista è totale; è normale che per restare nelle 3 ore si dovranno tagliare molte scene ma purtroppo così si perde molto già in partenza.
Inoltre per riuscire a trasmettere almeno in parte le emozioni di Harry allo spettatore servono tre cose: un bravo sceneggiatore, un bravo regista ed un bravissimo attore. Vista la giovanissima età del protagonista purtroppo non si può avere Robert De Niro, ma se potendo avere Steven Spielberg e Haley Joel Osment ti impunti per avere una troupe inglese e ti ritrovi con Chris Columbus e Daniel Radcliffe.
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Fare una saga cinematografica su HP non è facile: ogni libro copre 10 mesi densi di avvenimenti + le vacanze ed inoltre l'introspezione psicologica nella mente del protagonista è totale; è normale che per restare nelle 3 ore si dovranno tagliare molte scene ma purtroppo così si perde molto già in partenza.
Inoltre per riuscire a trasmettere almeno in parte le emozioni di Harry allo spettatore servono tre cose: un bravo sceneggiatore, un bravo regista ed un bravissimo attore. Vista la giovanissima età del protagonista purtroppo non si può avere Robert De Niro, ma se potendo avere Steven Spielberg e Haley Joel Osment ti impunti per avere una troupe inglese e ti ritrovi con Chris Columbus e Daniel Radcliffe...
L'altro problema dei film è che lo scopo con cui sono stati girati non è celebrare la più grande sagra letteraria degli ultimi 10 anni, bensì usarla per guadagnare quanti + soldi possibili. Per questo motivo hanno cominciato la realizzazione dei film con i libri non ancora finiti e questo in una saga letteraria in cui ogni volume contiene spunti molto importanti per i successivi è un gravissimo errore. La prova che l'unico obiettivo della Warner fosse il guadagno si è avuta all'indomani dell'uscita del quarto film: per motivi che dopo aver visto il film non ho ancora capito, in America ne è stata interdetta la visione ai minori di 13 anni non accompagnati; invece che prenderlo come un fatto normalissimo visto il potente carattere dark del libro la Warner si è dichiarata preoccupata perchè questo avrebbe creato problemi nella vendita del merchandising...
La questione della saga letteraria non completata non è un dettaglio: nel quinto film per esempio hanno tagliato, nella scena in cui Harry visita la memoria di piton la parte in cui Lily, la madre di Harry, interviene per fermare James: chiunque abbia letto (o leggerà) il 7° libro scoprirà che quella scena è FONDAMENTALE per comprendere TUTTA la saga.
Per quanto riguarda il 5° film francamente non l'ho trovato brutto, di +: il ritmo è estremamente accelerato (scompaiono scene volutamente troppo lunghe come le partite di Quidditch o le prove del 3maghi del film precedente) e decisamente confusionario in quanto del tutto privo di momenti "calmi" che lo spettatore può usare per assimilare ciò che è stato detto nelle scene precedenti. Questo vale anche per le scene d'azione che diventano velocissime: come nel film Transformers si punta solo a far pensare allo spettatore "OH, QUESTI FANNO SUL SERIO" per poi interromperle di colpo. Per quanto riguarda la fedeltà all'originale sembra che abbiano fatto di tutto per tradire il libro: si va da inezie come Harry che si incide la mano sinistra invece della destra,a enormi bufale come la scena del gigante-cane, passando per gli incantesimi difensivi, modificati dal primo all'ultimo.
Morale: nel portare un libro sullo schermo è normale doverlo tradire ma si cerca comunque di rispettarne l'essenza. Questo nei film di HP (e meno che mai negli ultimi due) non è stato fatto, hanno invece ridotto una grande saga sulla crescita ad una storiella per bambini.
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[+] che sciocco!
(di paki)
[ - ] che sciocco!
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