tyler durden 76
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martedì 16 dicembre 2014
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il miglior film di nolan
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Un film che ti trasporta nella sua magia.
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spock88
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giovedì 6 novembre 2014
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e' tesla il prestigio
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Il film parte con tutti i presupposti per essere un capolavoro: regia e cast straordinari.
La grande tecnica di Nolan di intrecciare la trama in 3 diversi lassi temporali diventa qualcosa di straodinario quando ci si accorge che il film è diviso nei 3 atti descritti dalla prima scena.
La promessa: il regista ci mostra qualcosa di ordinario; ovvero i 2 apprendisti illusionisti in cerca di successo, e agli occhi dello spettatore il tutto è regolare, inalterato, ma è probabile che non lo sia!
La svolta: il regista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario, il trasporto umano, lo spettatore cerca il segreto ma non lo trova, perche non sta davvero guardando, vuol essere ingannato!
Il prestigio: dove il regista scopre le carte e dimostra quanto sia stato facile ingannare lo spettatore, il trasporto umano di Border era un trucco tanto banale quanto assurdo.
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Il film parte con tutti i presupposti per essere un capolavoro: regia e cast straordinari.
La grande tecnica di Nolan di intrecciare la trama in 3 diversi lassi temporali diventa qualcosa di straodinario quando ci si accorge che il film è diviso nei 3 atti descritti dalla prima scena.
La promessa: il regista ci mostra qualcosa di ordinario; ovvero i 2 apprendisti illusionisti in cerca di successo, e agli occhi dello spettatore il tutto è regolare, inalterato, ma è probabile che non lo sia!
La svolta: il regista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario, il trasporto umano, lo spettatore cerca il segreto ma non lo trova, perche non sta davvero guardando, vuol essere ingannato!
Il prestigio: dove il regista scopre le carte e dimostra quanto sia stato facile ingannare lo spettatore, il trasporto umano di Border era un trucco tanto banale quanto assurdo.
Inoltre trovo straordinario l'ingresso in scena di Tesla (il mio scienziato preferito), non tanto per il suo apporto (fanta)scientifico alla magia ma, perchè anche lui come Angier comprende l'ossessione e capisce cosa vuol dire voler superare se stessi andando oltre l'impossibile. Al contrario "i 2 Borden" non cercano niente di così raffinato se non la devozione alla magia a 360°, molta praticità e capacità di convincere il pubblico poco ambizioso.
5 stelle meritate anche per il messaggio che mi ha lasciato: la troppa ambizione porta alll'ossessione, e questa porta alla distruzione di se stessi e al rifiuto della società (vedi Angier-Tesla).
Alla fine del film Borden sembra uscirne vincitore, e Angier sconfitto e dimenticato nonostante il suo "vero prestigio"; così come fece Tesla per la sua corrente alternata (prima) e quella senza fili (dopo).
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no_data
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lunedì 18 agosto 2014
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ma quel biglietto con scritto tesla
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A me piace interpretarlo come: anche Borden é andato da Tesla e si é fatto fare un duplicato di se - e da qui arriva il gemello quindi clone - solo che Borden più intelligente e non acceccato dalla vendetta ha sfruttato meglio la macchina, mentre Angier uccideva tutti i suoi duplicati.
Se Borden ha capito l'illusione guardato il cinese che faceva finta di essere storpio, allora prima avrebbe potuto dire benissimo di avere un fratello gemello visto che non c'era nulla di male.
Inoltre Borden da dove ha tirato fuori il nome di Tesla se non andandoci lui stesso? Angier ha chiesto il segreto del trasporto umano e Borden ha detto Tesla
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(di magiciansofà)
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jacopo b98
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mercoledì 30 luglio 2014
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nolan non sbaglia un colpo!
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Tra fine Ottocento e inizio Novecento la rivalità tra due prestigiatori: Robert Angier (Jackman), raffinato e bravo nella presentazione dei suoi spettacoli, ma poco geniale nelle invenzioni; e Alfred Borden (Bale), mediocre nel presentare i propri magistrali trucchi magici, ma geniale e coraggioso nell’inventarli e nell’affrontarli. Nella loro rivalità giocano un ruolo anche una bella assistente (Johansson) e l’ingénieur di Angier (Caine). Tratto dal romanzo di Christopher Priest, sceneggiato dal regista con il fratello Jonathan, è l’opus n. 4 del grande Christopher Nolan, che specie negli anni a venire diverrà il più importante regista della storia moderna.
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Tra fine Ottocento e inizio Novecento la rivalità tra due prestigiatori: Robert Angier (Jackman), raffinato e bravo nella presentazione dei suoi spettacoli, ma poco geniale nelle invenzioni; e Alfred Borden (Bale), mediocre nel presentare i propri magistrali trucchi magici, ma geniale e coraggioso nell’inventarli e nell’affrontarli. Nella loro rivalità giocano un ruolo anche una bella assistente (Johansson) e l’ingénieur di Angier (Caine). Tratto dal romanzo di Christopher Priest, sceneggiato dal regista con il fratello Jonathan, è l’opus n. 4 del grande Christopher Nolan, che specie negli anni a venire diverrà il più importante regista della storia moderna. I suoi film sono ricchi di colpi di scena, virtuosi nella regia e nella sceneggiatura (vedi Memento, il film d’esordio) e non fa eccezione questo The Prestige, esempio di un magnifico film d’intrattenimento che diventa qualcosa di più. Nolan costruisce tutto il film come un grande gioco di magia, diviso in tre atti: la promessa (il prestigiatore mostra allo spettatore qualcosa di ordinario), la svolta (il prestigiatore trasforma questa cosa ordinaria in qualcosa di straordinario) e infine il prestigio (il prestigiatore porta a termine la magia riportando l’oggetto in questione alla condizione iniziale). E solo alla fine, solo nel prestigio, il regista svela tutto quello che occorre allo spettatore per comprendere il film. E fin qui il film è un meraviglioso e geniale congegno ad orologio che si fa vedere e rivedere più volte: un prodotto d’intrattenimento di non convenzionale qualità e genialità. Ma i fratelli Nolan sanno andare oltre, con il loro film non vogliono solo creare un grande gioco di magia, ma vogliono creare un saggio capace di andare a fondo su temi importanti: amore, ambizione, ossessione, valore, coraggio e soprattutto sacrificio. La differenza tra Angier e Borden infatti è proprio questa: il primo è un illusionista bravo, il secondo è un illusionista che ha il coraggio di mettere a rischio la propria vita, la propria famiglia, tutto ciò che ha, ha il coraggio di sacrificare tutto pur di raggiungere la perfezione nella propria arte. Non per niente [SPOILER] accetta di condividere la sua vita con suo fratello gemello, al fine di riuscire a realizzare il trucco del secolo, [FINE SPOILER] insomma, ci vuole totale dedizione, totale abnegazione per riuscire a diventare qualcosa in più rispetto a dei semplici illusionisti, bensì dei veri artisti. Insomma, The Prestige offre una storia intelligente e coinvolgente che però va a fondo su grandi temi e domande. Magari si facesse sempre cinema così! Al tutto molto contribuisce il grande apparato visivo: fotografia (Wally Pfister), musiche (David Julyan), scenografia (Nathan Crowley), costumi (Joan Bergin). Non manca nemmeno una componente inquietante! Insomma, cos’è The Prestige? Un dramma, un thriller, un geniale congegno perfetto? Mmm…non ha importanza, quello che conta è che è un grande film!
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tomdoniphon
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giovedì 26 giugno 2014
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nolan al suo meglio
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"Il segreto non fa colpo su nessuno. Il trucco che sta dietro invece è ciò che conta". Londra, fine '800. La rivalità tra due illusionisti di successo, Alfred Borden (Bale) e Robert Angier (Jackman), alimentata dalla vendetta (Borden si era reso responsabile della morte della moglie di Angier) e dalla continua ricerca di numeri capaci di strabiliare ed incantare il pubblico. Memorabile riflessione su ciò che si è disposti a sacrificare per la totale devozione ed abnegazione alla propria arte ("Dovete sporcarvi le mani se volete raggiungere l'impossibile"). Il film ripercorre le imprese dei due illusionisti tramite la lettura incrociata dei loro rispettivi diari: in questo modo, Nolan (al suo miglior film) intende "entrare" nella mente perversa dei due protagonisti, disposti a tutto pur di "comprendere la natura della magia".
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"Il segreto non fa colpo su nessuno. Il trucco che sta dietro invece è ciò che conta". Londra, fine '800. La rivalità tra due illusionisti di successo, Alfred Borden (Bale) e Robert Angier (Jackman), alimentata dalla vendetta (Borden si era reso responsabile della morte della moglie di Angier) e dalla continua ricerca di numeri capaci di strabiliare ed incantare il pubblico. Memorabile riflessione su ciò che si è disposti a sacrificare per la totale devozione ed abnegazione alla propria arte ("Dovete sporcarvi le mani se volete raggiungere l'impossibile"). Il film ripercorre le imprese dei due illusionisti tramite la lettura incrociata dei loro rispettivi diari: in questo modo, Nolan (al suo miglior film) intende "entrare" nella mente perversa dei due protagonisti, disposti a tutto pur di "comprendere la natura della magia". Cast in gran forma: Jackman è impeccabile, Bale superlativo.
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williamd
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sabato 15 marzo 2014
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osserva il prestigio! lo riesci a vedere?
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Bugiarda, geniale, sofisticata, perfetta in ogni minimo particolare, ma soprattutto segreta.
E' questa la vita dei prestigiatori, continuamente ossessionati dagli inganni e dalla gloria, la gloria del miglior trucco. Da giovani consenzienti apprendisti prestigiatori a rivali senza scrupoli, Robert e Alfred vengono separati da un odio profondo quando quest'ultimo causa la morte di Julia, amata di Robert.
Ora due palcoscenici diversi li dividono mentre percorrono due vite uguali: per cogliere qualche applauso da un incontentabile e pretenzioso pubblico sono disposti a tutto. Tormentati da un'irrefrenabile smania di potere non riescono a tener fede ai propri amori e si imbattono in cose più grandi di loro.
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Bugiarda, geniale, sofisticata, perfetta in ogni minimo particolare, ma soprattutto segreta.
E' questa la vita dei prestigiatori, continuamente ossessionati dagli inganni e dalla gloria, la gloria del miglior trucco. Da giovani consenzienti apprendisti prestigiatori a rivali senza scrupoli, Robert e Alfred vengono separati da un odio profondo quando quest'ultimo causa la morte di Julia, amata di Robert.
Ora due palcoscenici diversi li dividono mentre percorrono due vite uguali: per cogliere qualche applauso da un incontentabile e pretenzioso pubblico sono disposti a tutto. Tormentati da un'irrefrenabile smania di potere non riescono a tener fede ai propri amori e si imbattono in cose più grandi di loro...
Questo è The Prestige, il capolavoro di Christopher Nolan che riflette sul mondo della magia; o meglio, del trucco che sta dietro alla magia. Il trucco che è il più grande segreto del prestigiatore, perché quand'esso viene scoperto il prestigiatore non conta più niente. Un trucco per cui i protagonisti Robert e Alfred (rispettivamente interpretati dai fantastici Jackman e Bale) sono capaci di crudeli azioni e per cui John (Michael Caine) negozierebbe qualsiasi cosa.
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renato c.
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domenica 16 febbraio 2014
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giallo? fantascienza? azione?
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Difficile stabilire il genere, fatto sta che è un film tremendamente coinvolgente! Fa capire come il mondo dello spettacolo, specialmente quello dei prestigiatori può portare fuori strada! Uno fa il prestigiatore con trucchetti le cui abilità sono la velocità delle mani, il distrare il pubblico nel momento opportuno, ecc. Ma ad un certo punto si lascia prendere dalla frenesia superbia, pensa di essere un vero mago o volerlo diventare! Di fronte a questo non estono più amicizie, amori onestà, ecc. L'unica cosa che conta al momdo è riuscire ad affermarsi come un vero mago, anche rischiando la vita con strani esperimenti e così via! E'ciò che accade ai due protagonisti di questo film: da amici a rivali a terribili nemici! E poi sono 2?
No, accidenti sono 4! Ci sono i sosia che però quando d
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Difficile stabilire il genere, fatto sta che è un film tremendamente coinvolgente! Fa capire come il mondo dello spettacolo, specialmente quello dei prestigiatori può portare fuori strada! Uno fa il prestigiatore con trucchetti le cui abilità sono la velocità delle mani, il distrare il pubblico nel momento opportuno, ecc. Ma ad un certo punto si lascia prendere dalla frenesia superbia, pensa di essere un vero mago o volerlo diventare! Di fronte a questo non estono più amicizie, amori onestà, ecc. L'unica cosa che conta al momdo è riuscire ad affermarsi come un vero mago, anche rischiando la vita con strani esperimenti e così via! E'ciò che accade ai due protagonisti di questo film: da amici a rivali a terribili nemici! E poi sono 2?
No, accidenti sono 4! Ci sono i sosia che però quando diventano ingombranti finiscono tra le braccia di "sorella morte"! Film da godere! Personaggi da non imitare!
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joker 45
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lunedì 3 febbraio 2014
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the prestige
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la promessa. la svolta. il prestigio. sono questi gli ingredienti utili per un buon trucco di magia, ma anche di un buon film, come il regista e sceneggiatore christopher nolan ci ha mostrato. già perchè il film sembra seguire queste tre regole, comprendendo anche il prestigio, la scena finale che ha lasciato tutti a bocca aperta. unja rivalità. un meraviglioso jackman che cerca di fregare un altrettanto superbo bale, e viceversa. uno vede nell'altro la sua vita ideale. noloan riesce con il suo trucco magico a portare sul grande schermo un romanzo, dove combattono due nemici, tanto uguali quanto diversi. ma io penso che più che altro il messaggio di nolan sia quello di farci aprire gli occhi, di dirci che anche tutti quei complicati numeri di magia c'è sempre un trucco umano e non è mai opera di qualcosa di paranormale.
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la promessa. la svolta. il prestigio. sono questi gli ingredienti utili per un buon trucco di magia, ma anche di un buon film, come il regista e sceneggiatore christopher nolan ci ha mostrato. già perchè il film sembra seguire queste tre regole, comprendendo anche il prestigio, la scena finale che ha lasciato tutti a bocca aperta. unja rivalità. un meraviglioso jackman che cerca di fregare un altrettanto superbo bale, e viceversa. uno vede nell'altro la sua vita ideale. noloan riesce con il suo trucco magico a portare sul grande schermo un romanzo, dove combattono due nemici, tanto uguali quanto diversi. ma io penso che più che altro il messaggio di nolan sia quello di farci aprire gli occhi, di dirci che anche tutti quei complicati numeri di magia c'è sempre un trucco umano e non è mai opera di qualcosa di paranormale. è senz'altro un film complicato, riflessivo. penso che sia più o meno come il cubo di rubik ; quando pensi di intuire già come finisce il cubo ( o in questo caso il film) ecco che rimani sorpreso dal finale, che ti costringe a ritornare indietro di qualche passaggio nel film e magari di capire certi particolari che ritenevo inutili.
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peppefoggia
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venerdì 18 ottobre 2013
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nolan genius insane
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Sia con questo film che con Memento il regista ha fatto
qualcosa di eccezionale!! Complimenti !! Da non perdere!!
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ioalierto
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mercoledì 27 febbraio 2013
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complimenti
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Una delle recensioni più belle riguardo un film di Nolan!
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