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solversrf
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lunedì 25 aprile 2011
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capolavoro
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Non c'è dubbio questo Bond è il miglior di sempre...
tutte le riprese mozzafiato l'azione la suspance
della partitina a carte... vedetelo perchè è un must.
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camillo
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mercoledì 6 aprile 2011
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un nuovo bond,ma con stile!
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James Bond ritorna nelle sale cinematografiche,ma questa volta siamo in presenza di un reboot.Infatti James si è appena guadagnato la licenza di uccidere(quindi il doppio zero)e sta investigando su Le Chieffre,un uomo senza scrupoli che gestisce il capitale di tutti i terroristi del mondo.L'obiettivo è di indagare su di lui e di catturarlo.Investigazioni,scene d'azione pura e momenti che lasciano col fiato sospeso sono gli elementi migliori di questo film.James Bond ha inoltre un nuovo volto,si tratta di Daniel Craig,attore professionista(ovviamente)e con lineamenti da vero duro.C'è da sottolineare e da soffermarsi sulla nuova personalità di Bond.In Casino Royale abbiamo un James Bond più decisivo e sicuro delle sue azioni,lo vedremo uccidere a sangue freddo,dimostrare una certa serietà,ma anche uno spiccato senso dell'umorismo per non parlare del fatto che rimane (come sempre) un Play Boy.
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James Bond ritorna nelle sale cinematografiche,ma questa volta siamo in presenza di un reboot.Infatti James si è appena guadagnato la licenza di uccidere(quindi il doppio zero)e sta investigando su Le Chieffre,un uomo senza scrupoli che gestisce il capitale di tutti i terroristi del mondo.L'obiettivo è di indagare su di lui e di catturarlo.Investigazioni,scene d'azione pura e momenti che lasciano col fiato sospeso sono gli elementi migliori di questo film.James Bond ha inoltre un nuovo volto,si tratta di Daniel Craig,attore professionista(ovviamente)e con lineamenti da vero duro.C'è da sottolineare e da soffermarsi sulla nuova personalità di Bond.In Casino Royale abbiamo un James Bond più decisivo e sicuro delle sue azioni,lo vedremo uccidere a sangue freddo,dimostrare una certa serietà,ma anche uno spiccato senso dell'umorismo per non parlare del fatto che rimane (come sempre) un Play Boy.Insomma oltre ad una trama più fresca ed innovativa (nonchè efficace) notiamo che anche il personaggio principale è stato rimodernato(per troppo tempo era rimasto allo stile anni 60).Insomma grazie alla trama,alle ottime recitazioni dei personaggi,dell'impatto del "nuovo"protagonista e ad una regia di prim'ordine,siamo in presenza di un capolavoro nel suo genere.
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stefano burini
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venerdì 7 gennaio 2011
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007 in versione "die hard"
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Il 21esimo capitolo della serie più longeva della storia del cinema presenta vari motivi di interesse. In primo luogo il fatto di costituire una sorta di “anno zero” per l’agente speciale più famoso del mondo: “Casino Royale” è basato sul primo, omonimo, romanzo scritto da Ian Fleming e ci narra la genesi del Bond che conosciamo, il modo in cui si è guadagnato la licenza di uccidere (con un fascinoso prologo in bianco e nero) e la sua prima vera missione da agente “doppio zero”. Il secondo motivo di interesse è dato dal cambio di protagonista: ad un Pierce Brosnan più posato e, forse, fisiologicamente più vicino allo stereotipo dell’agente inglese, il roccioso Daniel Craig contrappone uno 007 altrettanto ironico ma decisamente più votato all’azione e soprattutto un Bond che lascia intravedere le proprie caratteristiche storiche (fascino, che a Craig certo non manca, abilità, testardaggine e strafottenza), tuttavia ponendo l’accento sull’inevitabile inesperienza che lo rende più vulnerabile e, perché no?, più simpatico.
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Il 21esimo capitolo della serie più longeva della storia del cinema presenta vari motivi di interesse. In primo luogo il fatto di costituire una sorta di “anno zero” per l’agente speciale più famoso del mondo: “Casino Royale” è basato sul primo, omonimo, romanzo scritto da Ian Fleming e ci narra la genesi del Bond che conosciamo, il modo in cui si è guadagnato la licenza di uccidere (con un fascinoso prologo in bianco e nero) e la sua prima vera missione da agente “doppio zero”. Il secondo motivo di interesse è dato dal cambio di protagonista: ad un Pierce Brosnan più posato e, forse, fisiologicamente più vicino allo stereotipo dell’agente inglese, il roccioso Daniel Craig contrappone uno 007 altrettanto ironico ma decisamente più votato all’azione e soprattutto un Bond che lascia intravedere le proprie caratteristiche storiche (fascino, che a Craig certo non manca, abilità, testardaggine e strafottenza), tuttavia ponendo l’accento sull’inevitabile inesperienza che lo rende più vulnerabile e, perché no?, più simpatico.
Per il resto il film aggiorna in maniera tangibile lo stilema classico della serie proponendoci un Bond in lotta contro il terrorismo internazionale anziché con il solito, anacronistico, vilain conquista-mondo e facendo largo ricorso a cellulari, computer, gps e mille altre diavolerie elettroniche. La trama si snoda tra Londra, Miami, Bahamas, Venezia e il Montenegro e le numerose sequenze d’azione sono senza dubbio le più mirabolanti dell’intera serie (lodevole il massiccio utilizzo di effetti speciali “analogici” e di stuntman in luogo dei soliti effetti digitali), peccato per qualche “buchetto” nella sceneggiatura che penalizza, a tratti, la comprensione di alcuni passaggi.
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jayan
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giovedì 28 ottobre 2010
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ha rovinato james bond
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Un film mediocre, basato principalmente sugli effetti speciali, sugli inseguimenti - che dire, realizzati bene - e su tutto ciò che non appartiene al mondo del mito James Bond. Manca la classe di 007, il suo charm, finora interpretato bene, oltre che da Sean Connery, che l'ha iniziato e lanciato, anche da Michael Moore, che ne ha continuato egregiamente le tracce. Ma questo glaciale e inespressivo Daniel Craig e il regista Martin Campbell hanno davvero rovinato James Bond! Troppo violento, troppa azione, molto, eccessivamente inverosimile. Per chi, come me ha visto a cinema i primi film di Bond, e li ha amati quasi tutti, vedere questo film è stata una delusione tremenda.
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Un film mediocre, basato principalmente sugli effetti speciali, sugli inseguimenti - che dire, realizzati bene - e su tutto ciò che non appartiene al mondo del mito James Bond. Manca la classe di 007, il suo charm, finora interpretato bene, oltre che da Sean Connery, che l'ha iniziato e lanciato, anche da Michael Moore, che ne ha continuato egregiamente le tracce. Ma questo glaciale e inespressivo Daniel Craig e il regista Martin Campbell hanno davvero rovinato James Bond! Troppo violento, troppa azione, molto, eccessivamente inverosimile. Per chi, come me ha visto a cinema i primi film di Bond, e li ha amati quasi tutti, vedere questo film è stata una delusione tremenda. Non si può cambiare un mito. Che lo si chiami in altro modo! Il film, di per sé, non è da buttar via, ma non è James Bond! Infine, nelle scene del gioco, dove gli interpreti precedenti di Bond avrebbero trionfato, lui va via, non sa recitare la parte di Bond, altre parti si, non metto in dubbio le sue doti di attore, ma non quella di 007. Per favore, il prossimo 007 sceglietelo con cura! Stavolta non potevo dare più di due stelle.
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tony montana
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venerdì 22 ottobre 2010
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007 torna alla grande
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Qualcosa è cambiato, finalmente. Dopo 40 anni, 20 film e 5 attori, la serie e il mito di James Bond stavano appannandosi, a causa di film apprezzabili solo dai fan, nei quali mancavano consistenti tracce di sceneggiatura o regia (comunque, l’intrattenimento era assicurato). Era perciò arrivato il momento di una svolta, puntualmente e fortunatamente giunta: Casino Royale è uno dei migliori Bond di sempre (per chi scrive è secondo solo al mitico Goldfinger ) , ed i fattori ed i meriti di questa riuscita sono molteplici. La storia, tratta dal primo romanzo bondiano di Ian Fleming (già portato sullo schermo, in forma di parodia, nel 1967), è uno di questi.
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Qualcosa è cambiato, finalmente. Dopo 40 anni, 20 film e 5 attori, la serie e il mito di James Bond stavano appannandosi, a causa di film apprezzabili solo dai fan, nei quali mancavano consistenti tracce di sceneggiatura o regia (comunque, l’intrattenimento era assicurato). Era perciò arrivato il momento di una svolta, puntualmente e fortunatamente giunta: Casino Royale è uno dei migliori Bond di sempre (per chi scrive è secondo solo al mitico Goldfinger ) , ed i fattori ed i meriti di questa riuscita sono molteplici. La storia, tratta dal primo romanzo bondiano di Ian Fleming (già portato sullo schermo, in forma di parodia, nel 1967), è uno di questi.
Un film trascinante, emozionante, adrenalinico, che annuncia la sua qualità fin dal magnifico prologo in bianco e nero, in cui si racconta l’acquisizione della licenza di uccidere, e che prosegue lungo i 145 minuti mantenendo la suspense sempre alta e cercando di essere qualcosa di più della semplice compilation di scene d’azione (peraltro, fantastiche). Il punto è che finalmente, a 11 anni di distanza da Goldeneye, un film di Bond è di nuovo scritto e diretto, pensato – nel senso migliore del termine – con un racconto che sia appassionante e credibile, personaggi che non siano manichini unidimensionali e dicendo, nei limiti del prodotto, qualcosa che vada al di là dell’avventura pura e semplice. La sceneggiatura, scritta dai consueti Neal Purvis e Robert Wade, con l’aiuto del premio Oscar Paul Haggis ( Million Dollar Baby ) , è evidentemente una delle migliori della serie, così ricca d’avventura e misteri mozzafiato ma capace soprattutto di farci entrare nel mondo intimo di uno dei miti più celebrati del XX secolo, di raccontarne l’evoluzione ed il carattere, tratteggiando un personaggio a tutto tondo che sembra lontano dallo charme ironico e a tratti farsesco dei precedenti (esclusi gli sfortunati Timothy Dalton e George Lazenby): 007 non vuole più navigare ai confini – spesso superati – del fumetto, ma agire in un mondo duro, violento, cinico e disperato (mai la violenza è stata più esplicita in un Bond) che è quello dei migliori thriller, se non della realtà. E in questo, l’uso dei dialoghi e dei personaggi, a partire da Vesper, chiave dell’intera saga ed unicum nel panorama femminile bondiano, o dal cattivo senza un occhio, che piange sangue e deve un mucchio di soldi ai signori della guerra, è perfetto. A dare coerenza e spessore allo script, che comunque non fa mai mancare la dose di divertimento ed azione ed una certa abilità strutturale, ci pensa la regia di Martin Campbell, artigiano di notevole competenza tecnica che alle prese con Bond da sempre il meglio di sé (sua la regia del già citato Goldeneye): oltre alla straordinaria abilità nel costruire scene d’azione strabilianti (dalla corsa in Uganda al camion in aeroporto fino al mirabolante finale veneziano) e la capacità di gestire sapientemente la suspense (mirabile il modo in cui usa una lunga partita di poker come centro dell’intreccio: in tempi di computer grafica, non è male), riesce anche a far vivere e respirare i personaggi, a infondere un senso di emozione vera che di solito manca nei film di Bond. Esemplare, in questo senso, la scena dell’abbraccio sotto la doccia tra James ed una sconvolta Vesper, risolta con un carrello avanti e indietro, mai vista, per intensità e tenerezza, in un film della serie. A coronare il tutto, quello che era il dubbio maggiore dell’impresa: Daniel Craig è semplicemente perfetto, fisicamente, per carisma, per mascolino fascino e per la bravura dell’interprete ben supportato dalla favolosa Eva Green (i loro dialoghi sono manuali di chimica cinematografica), dall’intenso Mads Mikkelsen e da un ben composto cast di comprimari. Dopo un film del genere sembra impossibile tornare indietro.
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lorenzomnt
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sabato 17 luglio 2010
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casino royale:ottone creduto oro
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All'inizio pensavo di vedere un bond simile ai precedenti.Appena visto avevo intenzione di strapparmi i capelli uno ad uno.Un bond così non l'avevo mai visto,rozzo,gelido e volgare,con modesto senso dell'umorismo...mi ha deluso(e i classici personaggi come moneypenny e Q sembra che si siano dissolti nel nulla).Sembra un film con jason bourne o un altro simile.Il voto che ho dato è per la stupenda Aston Martin(usata poco ed equipaggiata solo con un defibrillatore,che comunque sara MOLTO UTILE a bond),i nostri interpreti italiani,alcune scene d'azione e anche per craig,che bond lo fa bene,è bravo:la colpa non è sua,è il film in se che non mi è piaciuto molto.
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All'inizio pensavo di vedere un bond simile ai precedenti.Appena visto avevo intenzione di strapparmi i capelli uno ad uno.Un bond così non l'avevo mai visto,rozzo,gelido e volgare,con modesto senso dell'umorismo...mi ha deluso(e i classici personaggi come moneypenny e Q sembra che si siano dissolti nel nulla).Sembra un film con jason bourne o un altro simile.Il voto che ho dato è per la stupenda Aston Martin(usata poco ed equipaggiata solo con un defibrillatore,che comunque sara MOLTO UTILE a bond),i nostri interpreti italiani,alcune scene d'azione e anche per craig,che bond lo fa bene,è bravo:la colpa non è sua,è il film in se che non mi è piaciuto molto.Il pregio però è che è basato su un romanzo di Fleming.Buona la Murino.Non saprei se la Green è una statua di marmo o un ciocco di legno.Che riflessione intrigante.
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ingloriusbastard
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venerdì 23 ottobre 2009
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casino infernale
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Dov'era James Bond in questo film? Io ho visto solo una americanata di action-movie, completamente indifferente al fascino British di 007, totalmente intrisa di stupidità narrativa e banalità registiche per lasciare il solo spazio alle scene di botte-esplosioni-sparatorie. Qualcuno, se può, mi spieghi le differenze tra questo film e Mission Impossible o Jason Bourne. Tutto è solo e semplicemente "SOLDI", la mercificazione del cinema si esprime nella presenza del marchio (come interpretare la presenza scenica della nuova Ford Ka altrimenti?). Purtroppo, anche di 007 ne hanno fatto squallida paccottiglia da vendere.
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joker95
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lunedì 21 settembre 2009
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bond rinasce dopo esser morto 5 volte
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Mi sono letteralmente stupito dei voti negativi, dei nì e dei perplessi. Perchè?? Questo film è pura arte, cinema allo stato puro, nonchè uno dei miei film preferiti. L'azione si combina con momenti di regia ottima e riprendendo la frase del titolo: bond rinasce...in meglio. Grande interpretazione di Daniel Craig che da freschezza e originalità al personaggio, di Eva Green (bellissima), del villain Mads Mikkelsen e dei nostrani Giancarlo giannini (mitico come sempre), Caterina Murino (stra bellissima) e Claudio Santamaria (che però non dice una parola).
E poi la trama non è il solito miliardario vuole conquistare il mondo e lo fa con un'arma di distruzione di massa bla come un satellite bla o un raggio della morte bla.
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Mi sono letteralmente stupito dei voti negativi, dei nì e dei perplessi. Perchè?? Questo film è pura arte, cinema allo stato puro, nonchè uno dei miei film preferiti. L'azione si combina con momenti di regia ottima e riprendendo la frase del titolo: bond rinasce...in meglio. Grande interpretazione di Daniel Craig che da freschezza e originalità al personaggio, di Eva Green (bellissima), del villain Mads Mikkelsen e dei nostrani Giancarlo giannini (mitico come sempre), Caterina Murino (stra bellissima) e Claudio Santamaria (che però non dice una parola).
E poi la trama non è il solito miliardario vuole conquistare il mondo e lo fa con un'arma di distruzione di massa bla come un satellite bla o un raggio della morte bla. Questo non lo cacolate nelle vostre recensioni? Qui si parla di umanità, realismo e debolezze, tralasciando gli avveneristici soliti gadgets del genere ormai abbastanza ripetuti in tutte le salse.
Titoli di testa i migliori che abbia mai visto e una grande fotografia
Di sicuro uno dei migliori film degli ultimi anni
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mara baraldo
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mercoledì 6 maggio 2009
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anche una contabile può essere un eroe. grazie.
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Il film mi è piaciuto moltissimo. Ha tutti gli ingredienti neccessari, azione, sentimento, velocità, storia.
Gli attori sono bravissimi, e cosa che non mi capitava da un po', dopo aver visto questo film, non faccio altro che pensarci...Rivedo mentalmente le scene, le battute più significative, mi è entrato nel cuore.
Forse è proprio questo che i film si propongono, farci evadere dalla nostra modiocre vita quotidiana e sognare, spero solo che mi passi presto, a 42 anni mi vergogno di fantasticare così, come una ragazzina.
Come ho anticipato dal titolo, sono rimasta colpita che la sceneggiatura abbia scelto di far innamorare Bond, il mitico Bond, tutto muscoli e battuta pronta, di una bellissima contabile, normale, con le sue fragilità, ma che quanto ama, può diventare un eroe, e vivere per sempre.
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Il film mi è piaciuto moltissimo. Ha tutti gli ingredienti neccessari, azione, sentimento, velocità, storia.
Gli attori sono bravissimi, e cosa che non mi capitava da un po', dopo aver visto questo film, non faccio altro che pensarci...Rivedo mentalmente le scene, le battute più significative, mi è entrato nel cuore.
Forse è proprio questo che i film si propongono, farci evadere dalla nostra modiocre vita quotidiana e sognare, spero solo che mi passi presto, a 42 anni mi vergogno di fantasticare così, come una ragazzina.
Come ho anticipato dal titolo, sono rimasta colpita che la sceneggiatura abbia scelto di far innamorare Bond, il mitico Bond, tutto muscoli e battuta pronta, di una bellissima contabile, normale, con le sue fragilità, ma che quanto ama, può diventare un eroe, e vivere per sempre. Meraviglioso... indovinate che lavoro faccio io ... Grazie e alla prossima. Mara.
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