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vanessa zarastro
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martedì 5 novembre 2013
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james bond: new entry
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Dimenticata del tutto l’ironia dell’agente 007 di Sean Connery, questa interpretazione di Daniel Craig è molto fisica – come si dice delle partite di calcio dove i giocatori si menano di brutto….- presenta uno 007 quasi proletario, sicuramente meno intellettuale. Molto solido e “maschio”, Craig prende il suo ruolo molto sul serio ed è molto, molto arrabbiato. Bellissima la Green e bravi gli altri attori (Judi Dench, Mads Mikkelsen e Giancarlo Giannini). Nonostante tutto il film è avvincente, ha un bel ritmo e si lascia guardare.
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giank51
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sabato 5 ottobre 2013
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apocalisse bond
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Del vecchio agente 007 , fatto sicuramente di avventure azzardate ma anche di classe e tocchi di raffinatezza, qui non resta che la varietà degli scenari. Si va dalla Svizzera a Venezia con indubbie capacità fotografiche. Solo che il nostro agente non fa che distruggere tutto quello che tocca. Riesce anche a far crollare un palazzo sul Canal Grande. Se monta in macchina la distrugge dopo poche curve: addio Aston Martin.
La donna, diciamo, è insipida confrontata con le amanti di James Bond. Il nuovo agente lo vedrei bene in una palestra piuttosto che al servizio di Sua Maestà.
Alla fine non ci resta che il vecchio Martini ma attenzione qui lo fanno con il veleno, in compenso il nostro "nuovo eroe" soppravvive anche ad un arresto cardiaco e se ne torna lesto a giocare al Casinò.
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Del vecchio agente 007 , fatto sicuramente di avventure azzardate ma anche di classe e tocchi di raffinatezza, qui non resta che la varietà degli scenari. Si va dalla Svizzera a Venezia con indubbie capacità fotografiche. Solo che il nostro agente non fa che distruggere tutto quello che tocca. Riesce anche a far crollare un palazzo sul Canal Grande. Se monta in macchina la distrugge dopo poche curve: addio Aston Martin.
La donna, diciamo, è insipida confrontata con le amanti di James Bond. Il nuovo agente lo vedrei bene in una palestra piuttosto che al servizio di Sua Maestà.
Alla fine non ci resta che il vecchio Martini ma attenzione qui lo fanno con il veleno, in compenso il nostro "nuovo eroe" soppravvive anche ad un arresto cardiaco e se ne torna lesto a giocare al Casinò.
Non c'è che dire, non vi è limite al degrado.
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terminetor
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lunedì 18 febbraio 2013
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the name’s bond, james bond
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Trovare un attore che sappia impersonare James Bond 007, il più grande agente segreto di tutti i tempi, non è mai facile. Tutti rimanemmo meravigliati quando la produzione annunciò a sorpresa che Pierce Brosnan non sarebbe più stato 007. Tanti furono i nomi dei probabili candidati alla successione, ma nessuno sembrava avere il giusto carisma e la giusta personalità per subentrare all’ Irlandese. Ricordo ancora quando sentii per la prima volta chi sarebbe stato il successore di Pierce: era l’ora di pranzo e fecero un servizio al Tg1 e si vide lui, il successore, arrivare alla sua prima conferenza stampa ufficiale a bordo di un motoscafo, con la sua chioma bionda al vento; lui era Daniel Craig.
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Trovare un attore che sappia impersonare James Bond 007, il più grande agente segreto di tutti i tempi, non è mai facile. Tutti rimanemmo meravigliati quando la produzione annunciò a sorpresa che Pierce Brosnan non sarebbe più stato 007. Tanti furono i nomi dei probabili candidati alla successione, ma nessuno sembrava avere il giusto carisma e la giusta personalità per subentrare all’ Irlandese. Ricordo ancora quando sentii per la prima volta chi sarebbe stato il successore di Pierce: era l’ora di pranzo e fecero un servizio al Tg1 e si vide lui, il successore, arrivare alla sua prima conferenza stampa ufficiale a bordo di un motoscafo, con la sua chioma bionda al vento; lui era Daniel Craig.
Il nuovo arrivato non ispirò fiducia in me facendomi rimpiangere il buon vecchio Pierce: rividi davanti a me in quel momento lo spettro di “Al Servizio di sua Maestà”, l’unico film di 007 che non ho mai avuto il coraggio di vedere tutto. Il tempo passò, arrivò presto il Day-One, io e il mio migliore amico dai capelli rossi, fan accanito dell’ agente dell’ MI6, ci facemmo coraggio e andammo a vedere Casinò Royale.
Uscii da quella sala come non mi sarei mai aspettato: felice. Casinò Royale ci mostra la perfetta attualizzazione di come dovrebbe essere James Bond ai giorni nostri: rude, cupo e a tratti anche spietato. Io continuo sempre a pensare che meglio di Sean Connery non c’è nessuno, ma con Daniel Craig si mostrano aspetti che non erano mai stati ottimizzati con i predecessori: non ho mai visto, per esempio, uno 007 buttare legnate come fa Craig. Vengono a mancare alcuni elementi classici che sono stati sempre presenti in TUTTI i film di James Bond, di questo un po’ dispiace, ma alla fine è il nuovo progetto che lo richiede e poi io me ne sono accorto di ciò solo in un secondo momento. Bravo Daniel sono contento di poter affermare che sei il secondo miglior Bond, o almeno, nella Top 3.
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capo apache
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venerdì 2 novembre 2012
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una "rinascita" in chiave moderna
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Nel 2006 Martin Campbell dirige il riavvio della saga di 007, con Daniel Craig come protagonista. Ma perché giudico questo un ottimo film? Casino Royale si discosta completamente dal vecchio 007 che conosciamo, mostrandoci un agente molto più violento e rude, senza però abbandonare lo charme e il savoir faire tipico della spia inglese. E' quindi un agente segreto molto più verosimile dei precedenti, che abbandona i gadget improbabili come le penne esplosive e gli orologgi sparafreccie, preferendo invece le sparatorie e i combattimenti tipici dei film d'azione moderni. Essendoci trasferiti dalla guerra fredda a un ambientazione contemporanea, i nemici di Bond non saranno più il blocco sovietico e i loro loschi alleati, ma fittizie organizzazioni terroristiche di cui dovrà sventare i piani tra inseguimenti, sparatorie e.
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Nel 2006 Martin Campbell dirige il riavvio della saga di 007, con Daniel Craig come protagonista. Ma perché giudico questo un ottimo film? Casino Royale si discosta completamente dal vecchio 007 che conosciamo, mostrandoci un agente molto più violento e rude, senza però abbandonare lo charme e il savoir faire tipico della spia inglese. E' quindi un agente segreto molto più verosimile dei precedenti, che abbandona i gadget improbabili come le penne esplosive e gli orologgi sparafreccie, preferendo invece le sparatorie e i combattimenti tipici dei film d'azione moderni. Essendoci trasferiti dalla guerra fredda a un ambientazione contemporanea, i nemici di Bond non saranno più il blocco sovietico e i loro loschi alleati, ma fittizie organizzazioni terroristiche di cui dovrà sventare i piani tra inseguimenti, sparatorie e...partite di poker. Come nel romanzo di Fleming da cui è tratto il film, il personaggio di Q sarà assente, e non ci sarà spazio nemmeno per Moneypenny, la quale verrà citata in uno scambio di battute tra Bond e la sua Vesper, Bondgirl del film. Il cast è più che soddisfacente, abbiamo ancora Judi Dench nel ruolo di M, mentre il cattivo Le Chiffre viene interpretato da Madds Mikelsen, che lo rende un personaggio attendibile e privo di caricature eccessive, tipici di alcuni cattivi delle saghe passate. Tra gli altri abbiamo anche un Giancarlo Giannini fenomenale come sempre ad interpretare l'ambiguo personaggio di René Mathis. Le location del film sono varie e spettacolari, passando dal Madagascar alle Bahamas, dal Montenegro a Venezia, più qualche piccola sosta a Praga e Londra.
Il Bond di Craig è stato caratterizzato molto più approfonditamente che i precedenti, rivelandoci un carattere caparbio e attaccabrighe, impassibile di fronte a ogni difficoltà, qualche volta glaciale, altre volte circondato da una sottile vena ironica che mantiene persino nei momenti più...delicati, accostandosi probabilmente al primo Bond di Connery e allontanandosi da tutti gli altri. Una Bondgirl altrettanto esplorata nel carattere interpretata dalla splendida Eva Green e la accattivante intro "You Know My Name" contribuiscono a rendere questo film sempre più bello.
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kino im kopf
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martedì 30 ottobre 2012
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dov’è bond? :-(
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L’ho visto solo ultimamente e speravo di vedermi un bel “Bond” invece sono incappato in un film d’azione violento e basta.
Assente del vero stile James Bond con il dovuto tocco all’inglese che Daniel Craig proprio non possiede – sembra proprio che Bond sia morto. L
Sconsigliabile per gli amanti dei vecchi episodi.
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egyfilm
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martedì 28 agosto 2012
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007
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Un bellissimo film da vedere consiglio a tutti di vederlo.
E' Bellissimo
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dragonia
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lunedì 14 novembre 2011
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sono sempre i migliori ad andarsene per primi
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A fine visione non ci ho messo molto a capire quale sensazione provavo, ciòè il disappunto, per usare un eufemismo. Disappunto nel notare che il Bond leggendario, quello a cui ero abituato fin da quando ero bambino, il Bond di Connery, Moore, Brosnan, Dalton e Lazenby non esisteva più; disappunto nel vedere tanta inutile violenza e spargimenti di sangue da far invidiare film come Underworld (la tortura di Bond con la frusta è davvero il clou!); disappunto nel constatare quanto questo Casino Royale sprizzasse insopportabile arroganza da ogni fotogramma, manco fosse il Kolossal del secolo; disappunto nel vedere il marmoreo e scimmiesco Daniel Craig, novello Schwarzenegger (anche se con la mascella meno squadrata) interpretare il leggendario personaggio di 007, quando chiunque lo vedrebbe nei panni del russo per quei suoi capelli biondi e gli occhi azzurri; disappunto nel vedermi spiattellate davanti situazioni una più improbabile dell'altra in un contesto tutto sommato realistico (Bond che riesce a star dietro al corridore di parkour, il potentissimo boss che si abbassa ad uccidere il suo banchiere Le Chiffre di persona, la convalescenza di 007 che somiglia a una fiction di Canale 5.
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A fine visione non ci ho messo molto a capire quale sensazione provavo, ciòè il disappunto, per usare un eufemismo. Disappunto nel notare che il Bond leggendario, quello a cui ero abituato fin da quando ero bambino, il Bond di Connery, Moore, Brosnan, Dalton e Lazenby non esisteva più; disappunto nel vedere tanta inutile violenza e spargimenti di sangue da far invidiare film come Underworld (la tortura di Bond con la frusta è davvero il clou!); disappunto nel constatare quanto questo Casino Royale sprizzasse insopportabile arroganza da ogni fotogramma, manco fosse il Kolossal del secolo; disappunto nel vedere il marmoreo e scimmiesco Daniel Craig, novello Schwarzenegger (anche se con la mascella meno squadrata) interpretare il leggendario personaggio di 007, quando chiunque lo vedrebbe nei panni del russo per quei suoi capelli biondi e gli occhi azzurri; disappunto nel vedermi spiattellate davanti situazioni una più improbabile dell'altra in un contesto tutto sommato realistico (Bond che riesce a star dietro al corridore di parkour, il potentissimo boss che si abbassa ad uccidere il suo banchiere Le Chiffre di persona, la convalescenza di 007 che somiglia a una fiction di Canale 5...). Tanto erano diversi i tempi della Aston Martin, tanto erano diversi i tempi del vodka martini rigorosamente agitato non mescolato, tanto diversi erano i tempi delle battute ad effetto, dei sorrisi sornioni, dei gadget elettrizzanti e dei cattivi memorabili, in confronto ai quali Le Chiffre è solo un idiota che perde una partita di poker (tra l'altro anche truccata! Pensa che genio!!). Poi abbiamo un'inutile Eva Green, il cui unico compito in tutto il film è quello di consegnare la valigia ai cattivi e farsi annegare, mentre Giancarlo Giannini passa di lì per caso.
E il regista Martin Campbell, che aveva firmato il Bond più fumettistico di Brosnan (Goldeneye), riduce il tutto a un film in cui ci sarebbero stati benissimo anche John Travolta o Bruce Willis.
Come al solito, sono sempre i migliori ad andarsene per primi, e nel caso specifico, non credo proprio che ciò che era prima tornerà mai, a meno che non capiti qualche miracolo ad illuminare il cervello dei produttori Wilson e Broccoli...Che tristezza!
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pisciulino
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venerdì 21 ottobre 2011
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e' il bond di sempre
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Dal primo romanzo di Ian Fleming un film che si inserisce nel ramo del Bond roccioso, duro ma splendente come un diamante che era stato sublimato a suo tempo da Guy Hamilton con Goldfinger e Diamonds are forever, cui ben si attaglia il fascino gelido del protagonista. Martin Campbell supera il pur ottimo Goldeneye con Brosnan nell'ennesima rediviva della serie, fonte di spettacolo mondiale e spesso senza tempo. Come già avvenuto in passato, Bond attinge all'inesauribile miniera originaria, dopo aver "saccheggiato" tutto lo spettacolo contemporaneo possibile, e come sempre la violenza, temprata da una vena ironica e l'erotismo stanno attenti a rimanere nei limiti dello spettacolo per tutti.
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Dal primo romanzo di Ian Fleming un film che si inserisce nel ramo del Bond roccioso, duro ma splendente come un diamante che era stato sublimato a suo tempo da Guy Hamilton con Goldfinger e Diamonds are forever, cui ben si attaglia il fascino gelido del protagonista. Martin Campbell supera il pur ottimo Goldeneye con Brosnan nell'ennesima rediviva della serie, fonte di spettacolo mondiale e spesso senza tempo. Come già avvenuto in passato, Bond attinge all'inesauribile miniera originaria, dopo aver "saccheggiato" tutto lo spettacolo contemporaneo possibile, e come sempre la violenza, temprata da una vena ironica e l'erotismo stanno attenti a rimanere nei limiti dello spettacolo per tutti. La rozzezza del protagonista rappresenta quella ideologica della serie, che è sempre stata schematica, ma non è questo che conta. Bond appartiene a quel cinema (e a quella letteratura) che chiede di essere giudicata come evasione e spettacolo, anche se rivelatore di quanto sia insieme affascinante e terribile il mondo.
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tiamaster
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venerdì 7 ottobre 2011
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un buon bond,ma che non eccelle!!
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il grande ritorno di bond,questa volta interpretato da daniel craig.il film seppur non pessimo cade in un errore,a mio parere,abbastanza grave:il mitico 007 viene ridotto a un die hard,a un episodio della saga di bourne ecc.bond,nei primi episodi,era più di questo,era un vero capolavoro e questa pellicola seppur sicuramente buona non dà a james bond un degno ritorno,si poteva fare di più,anche nei confronti degli appassionati che magari al celebre agente segreto ci tengono,un film buono ma che non eccelle!!
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dragonia
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giovedì 23 giugno 2011
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ma che remake!!!
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Ma quale remake, che questa è la prima volta in assoluto che fanno il film tratto da Casino Royale, a parte l'episodio di Climax.
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