Claudia Morgoglione
La Repubblica
I fan di Zelig lo adorano per i suoi sketch: Tatiana, forse il più celebre, o quello con la frase-cult "Voglio tornà bambino!". E ora, dopo l'exploit in tv, Gabriele Cirilli approda al cinema dalla porta principale. Prestando la voce all'animale più criminalizzato del momento - ovvero il pollo - in Chicken Little, cartoon natalizio targato Disney che sta per invadere le nostre sale.
Commedia in 3-D adatta a un pubblico di bambini, reduce dagli ottimi incassi Usa, la pellicola ha come protagonista un pulcino che salva il mondo da un'invasione aliena. Doppiato proprio da Cirilli, che non nasconde il suo entusiasmo: "E' un sogno che si avvera - racconta - anche perché Disney ha sempre scelto voci straordinarie: i miei preferiti sono il Gigi Proietti di Aladdin, e il Renzo Montagnani che fa Romeo, er meio gatto der Colosseo...".
Abruzzese, sposato, un figlio di 5 anni, l'attore parla volentieri della sua fatica - vocale - in veste di pollo. A cominciare dal fatto che il film sta conquistando gli spettatori di mezzo mondo, a dispetto della paranoia da influenza aviaria: "Lo ammetto - dichiara - quando a giugno scoppiò questa cosa del virus dei polli ho pensato: che sfiga... Ma io non credo che questo influenzerà il pubblico. Quanto a me, la carne di pollo continuo a mangiarla".
E poi c'è l'amore per il suo personaggio: un pulcino a cui nessuno crede, quando annuncia l'imminente catastrofe. "E' dolce, poetico, certe volte anche aggressivo - rivela Cirilli - e quanto al film, è una sorta di citazione, di parodia della Guerra dei mondi con Tom Cruise protagonista: quella è una vera americanata, questa almeno è un'americanata cartoon, ben più divertente".
Ma la vera curiosità di Chicken Little, nella sua versione italiana, è che tra i doppiatori c'è Walter Veltroni, nel ruolo del tacchino sindaco di Querce Ghiandose. Una scelta appropriata, secondo Cirilli: "Bè, in verità dice cinque parole... però le dice molto bene. Ci siamo anche incontrati, in occasione del film. Diciamo che io nella vita avevo due sogni: baciare Manuela Arcuri, e stringere la mano a Veltroni. Purtroppo è success il contrario: ho stretto la mano alla Arcuri, e ho dovuto baciare Veltroni! Che tra l'altro, nel film, consegna anche le chiavi della città agli alieni... oh, io non vi ho detto niente!". Ultima annotazione, sulle similitudini tra il sindaco vero e quello pennuto: "Bisogna dire che fisicamente lui è uguale identico a un tacchino...".
Camei veltroniani a parte, c'è da dire che la pellicola adesso sta per affrontare la prova dei botteghini italiani. E con un vantaggio in più, rispetto agli anni precedenti: questa volta non ci sono altro kolossal cartoon, a contrastare il dominio Disney. "E' come per Zelig - fa notare Cirilli - poiché si sa che va bene, non c'è controprogrammazione".
Già: Zelig. Il programma che ha portato il comico al successo, dopo anni di gavetta in teatro, con nomi di prestigio: Flavio Bucci, Piera Degli Esposti, Michele Placido e altri ancora. "Dopo quindici anni sul palcoscenico - racconta ancora Cirilli - ho capito che se volevo diventare famoso, dovevo andare in tv". E in effetti successo è stato: basta pensare che il suo libro su Tatiana, basato sull'omonimo personaggio-cult, ha venduto - come rivela il suo autore - "350 mila copie. Incredibile".
Ma nel futuro del cabarettista, c'è ancora e sempre la trasmissione di gag più amata della tv? "Questo sarà l'ultimo anno di Zelig Circus - dice Cirilli - e per questo, da gennaio, ci saranno grandi rientri: sarà una sorta di stagione celebrativa dell'intero percorso del programma". Nel frattempo, il comico non sta con le mani in mano: "Sta per uscire un dvd che contiene sette cortometraggi. Con tutti i miei personaggi più famosi". I fan sono avvertiti.
da La Repubblica.it, 1 dicembre 2005
di Claudia Morgoglione, 1 dicembre 2005