Neverland - Un sogno per la vita |
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Un film di Marc Forster.
Con Johnny Depp, Kate Winslet, Julie Christie, Dustin Hoffman, Nick Roud, Radha Mitchell.
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Titolo originale Finding Neverland.
Drammatico,
Ratings: Kids,
durata 101 min.
- Gran Bretagna, USA 2004.
uscita venerdì 4 febbraio 2005.
MYMONETRO
Neverland - Un sogno per la vita
valutazione media:
3,41
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando sconfinare fra generi diventa un limitedi SinaidaFeedback: 0 |
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martedì 8 febbraio 2005 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ispirato alla storia di J. M. Barrie, lo scrittore di Peter Pan; partito dalla commedia teatrale di Alan Knee, The Man Who Was Peter Pan; Finding Neverland, ultimo lavoro di Marc Forster, è una pellicola difficilmente identificabile in una categoria cinematografica. Ma non sempre sconfinare fra i generi è a vantaggio dei films. Per lo meno, a mio avviso, per una serie di "difetti di lavorazione", in questo caso, la varietà di "scenari" è il limite della pellicola. Un film (almeno in partenza) biografico, ma allo stesso tempo, pieno di ingredienti favolosi. Racconto di relazioni personali, affetti (dello scrittore per il bambino ispiratore, i suoi fratelli e la madre), ma in una dimensione irrealistica. Sia per quanto riguarda le scene in cui la fervida immaginazione prende il sopravvento in modo incongruente sulla realtà; sia per la semplificazione della nascita e della crescita dei rapporti umani fra i protagonisti. Ed è appunto in questa dimensione che le morti premature e i drammi, in genere, di cui è costellato il film, sembrerebbero meri espedienti srappalacrime. Tuttavia, un buon film, sicuramente con picchi di sentimentalismo e qualche passaggio noioso. Bella la scena della rappresentazione della commedia in casa, anche se il trasferimento dell'azione dal salotto al giardino fantastico(?) non è fluido. Splendido il confronto - nonché la giustificazione psicologica della creazione di Peter Pan- tra il bambino che vuole crescere in fretta perché convinto che il dolore più estenuante sia quello dei piccoli e lo scrittore che -traumatizzato in tenera età dall'atteggiamento autodisruttivo della madre, in seguito alla perdita dell'altro figlio- avrebbe desiderato rimanere bambino: The Man Who Was Peter Pan, appunto. Un ottimo Jhonny Deep, spontaneo e convincente nel ruolo del sognatore; un pò sottotono la Winslslet poco caratterizzata. Film, infine, che più di altri evidenzia la soggettività dei giudizi, influenzabili (più) o meno dai contenuti emotivi che propone.
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