here_i_am
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mercoledì 16 agosto 2006
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risultato discreto
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Ad dire il vero mi aspettavo di piu da un film di Stone. Inanzitutto e'pienodi errori a partire dalla carta geografica con le lettere in inglese per procedere al come il piccolo alessandro riesce con tale facilita a cavalcare Bucefalo (...in realta glielo regalarono e lui aspetto mesi prima di cavalcarlo ma non passo al analisi...)Poi ci sono molti errori cronologici ma forse la cosa piu fastidiosa per me e' stato vedere i fatti accaduti nella battaglia del Granico riprodotti in quella del Gaugamenla. Per non parlare di quella Babilonia tutta ricostuita al digitale ma che non ti da' neanche un po' la sensazione che esista veramente. A parte questo i film rimane una produzione piu che mediocre salavat senzaltro da fattori importanti come la musica fntastica di Vangelis per arrivare al mega-cast del film per continuare alla buonissima ricostruzione delle battaglie e per finire alla buona fotografia utilizzata ai splendenti vestiti e alla piu che buona scenografia.
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Ad dire il vero mi aspettavo di piu da un film di Stone. Inanzitutto e'pienodi errori a partire dalla carta geografica con le lettere in inglese per procedere al come il piccolo alessandro riesce con tale facilita a cavalcare Bucefalo (...in realta glielo regalarono e lui aspetto mesi prima di cavalcarlo ma non passo al analisi...)Poi ci sono molti errori cronologici ma forse la cosa piu fastidiosa per me e' stato vedere i fatti accaduti nella battaglia del Granico riprodotti in quella del Gaugamenla. Per non parlare di quella Babilonia tutta ricostuita al digitale ma che non ti da' neanche un po' la sensazione che esista veramente. A parte questo i film rimane una produzione piu che mediocre salavat senzaltro da fattori importanti come la musica fntastica di Vangelis per arrivare al mega-cast del film per continuare alla buonissima ricostruzione delle battaglie e per finire alla buona fotografia utilizzata ai splendenti vestiti e alla piu che buona scenografia. Per quanto riguarda le recitazioni sono abbastanza convincenti (forse un po troppo esagerata la Jolie in quelle vesti...) sicuramente buonissima l'interpretazione di Hopkins. L'unica cosa poco convicente del cast erano quelle meces bionde di Farrel -Alessandro- una persona castana di natura. Sicuramente Stone non si sarebbe sprecato a cercare un attore biondo naturale! Completamente sprecata invece l'immagine di Bagoa personaggio senza parte ne arte nel film. Molto invece bella anche se breve la scena di re Dario interpretata da Raz Degan!
Insomma un buon film con emozioni certo, ma niente di piu solo una ennesiame riproduzione americana che forse pero con maggiore attenzione e precisione sarebbe risultata bella e piu coinvolgente...
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emanuele
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venerdì 22 giugno 2007
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analisi del film (tratti storici, ambientali,...)
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Sicuramente dovendo dare una recensione quantomeno corretta di questo film è doveroso che mi soffermi innanzitutto ad analizzare il piano storico. Il regista si prende il lusso di trascurare battaglie fondamentali quali Granico, Isso e l'assedio di Tiro e nello scontro con il Re dei RE a Gaugamela (il pascolo del cammello) fa dire ad Alessandro, accusato dal generale Parmenione di essere "troppo avventato", la famosa frase:"...anch'io se fossi Parmenione" pronunciata tuttavia non in questa battaglia ma dopo l'assedio di Tiro (Dario aveva offerto in sposa al macedone sua figlia oltre a una cifra in denaro e il possesso di alcuni territori e Parmenione lo aveva invitato ad accettare la proposta).
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Sicuramente dovendo dare una recensione quantomeno corretta di questo film è doveroso che mi soffermi innanzitutto ad analizzare il piano storico. Il regista si prende il lusso di trascurare battaglie fondamentali quali Granico, Isso e l'assedio di Tiro e nello scontro con il Re dei RE a Gaugamela (il pascolo del cammello) fa dire ad Alessandro, accusato dal generale Parmenione di essere "troppo avventato", la famosa frase:"...anch'io se fossi Parmenione" pronunciata tuttavia non in questa battaglia ma dopo l'assedio di Tiro (Dario aveva offerto in sposa al macedone sua figlia oltre a una cifra in denaro e il possesso di alcuni territori e Parmenione lo aveva invitato ad accettare la proposta). Inoltre a Gaugamela è salvato da Clito che decapita un uomo pronto a colpirlo: questo però era avvenuto in precedenza, più specificatamente nella battaglia del fiume Granico. Continuando ancora, Bucefalo, l'inseparabile cavallo di Alessandro, fu così chiamato dal re non perchè fosse indomabile, come invece dice Alessandro/Farrell quando addomestica l'animale a Pella, ma perchè aveva una grande stazza [dal greco boos, bue & kephale, testa]. Per concludere Alessandro non potè parlare con Efestione prima della sua morte poichè quando giunse l'amante era già nel regno di Ade.
Bisogna però riconoscere come il regista abbia saputo ben ricostruire le battaglia di Gaugamela e dell'Idaspe (in quest'ultima battaglia l'uomo sull'elefante che disarciona Alessandro è Poro, re indiano del punjab, che tuttavia secondo le fonti è ucciso dal macedone) e sopratutto bisogna dargli atto di aver saputo rendere al meglio la mentalità e le usanze greche e macedoni pur trascurando alcuni aspetti conportamentali fondamentali nella cultuta greca (l'importanza della compatezza della falange e il culto agli dei). Per concludere ritengo del tutto infondate le critiche rivolte a Oliver Stone riguardo l'omosessualità di Alessandro: nell'ambito del simposio (riunione prettamente maschile rallegrata da spettacoli e in cui non era escluso l'eros, sia omosessuale che eterosessuale) e sopratutto fra i giovinetti greci era frequente il rapporto fra persone dello stesso sesso (di solito sostituito in età adulta dal rapporto eterosessuale necessario per garantire la successione).
Chiunque voglia un approfondimento o un chiarimento su quello che ho scritto può comunicarmelo lasciando un commento a questa recensione.
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gioygio
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sabato 1 giugno 2013
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grande impianto cinematografico e poco più
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Oliver Stone si approccia alla storia con uno sguardo troppo americano. Un grande film sotto il profilo scenico, attoriale e filmico, manca di realismo, di eroismo e di coinvolgimento storico. Stone costruisce tutto il film sulla personalità di Alessandro, ne delinea i contorni, il vissuto, il passato e l'animo, ma in due ore e più di film non ci fa entrare nei fatti storici, che sembra restare sempre soltanto una cornice, un contorno alla personalità del Re.
E' una scelta importante, forte che è piaciuta a molti, a me purtoppo non del tutto. Mi hanno lasciato interdetta e un pò annoiata alcune scene più simili ad una fiction che ad un film di questo calibro; mi riferisco a tutte le scene di dialogo tra Alessandro e sua madre Olimpiade (che sembra avere la stessa età del figlio), agli sguardi languidi e troppo ripetuti con giovani fanciulli persiani, all'uso della luce in quasi tutte le scene troppo aperta, rendendo la fotografia finta, artificiale e troppo moderna.
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Oliver Stone si approccia alla storia con uno sguardo troppo americano. Un grande film sotto il profilo scenico, attoriale e filmico, manca di realismo, di eroismo e di coinvolgimento storico. Stone costruisce tutto il film sulla personalità di Alessandro, ne delinea i contorni, il vissuto, il passato e l'animo, ma in due ore e più di film non ci fa entrare nei fatti storici, che sembra restare sempre soltanto una cornice, un contorno alla personalità del Re.
E' una scelta importante, forte che è piaciuta a molti, a me purtoppo non del tutto. Mi hanno lasciato interdetta e un pò annoiata alcune scene più simili ad una fiction che ad un film di questo calibro; mi riferisco a tutte le scene di dialogo tra Alessandro e sua madre Olimpiade (che sembra avere la stessa età del figlio), agli sguardi languidi e troppo ripetuti con giovani fanciulli persiani, all'uso della luce in quasi tutte le scene troppo aperta, rendendo la fotografia finta, artificiale e troppo moderna.
Poco risalto alle scene di battaglia che potevano essere più curate e più ricche di particolari, come anche tutte le scene corali, poco realistiche con un rimando sempre ad un simbolismo un pò banale.
Oliver Stone è un regista di grande spessore con una sensibilità spiccata per le sfaccettature dell'animo umano e per l'indagine profonda dei suoi personaggi, per questo Alexander è propriamente un SUO film e per questo lo apprezzo, ma non più di ciò.
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roberto
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martedì 25 gennaio 2005
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capolavoro mancato
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Ho visto il fim di Oliver Stone con molta attenzione e sono uscito dalla sala alquanto sconcertato... Innanzitutto non è un film storico di impostazione "Classica", ma secondo me Stone "usa" Alessandro per lanciare a noi comuni mortali dei messaggi: Alessandro è il primo grande uomo "Globale" che credeva in un' unione di tanti popoli diversi tanto è vero che anche se partì con migliaia di Macedoni man mano che avanzava nelle sue scoperte si trovò sempre di più a comandare un esercito di barbari, una delle sue mogli era una barbara(la Dawson) ecc. Era un "sognatore" e questo concordo con i messaggi precedenti, era un uomo troppo "avanti" per essere compreso e capito stesso dai suoi uomini di fiducia, un uomo che voleva agitare il mondo e contemplarlo dalle sue alte torri.
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Ho visto il fim di Oliver Stone con molta attenzione e sono uscito dalla sala alquanto sconcertato... Innanzitutto non è un film storico di impostazione "Classica", ma secondo me Stone "usa" Alessandro per lanciare a noi comuni mortali dei messaggi: Alessandro è il primo grande uomo "Globale" che credeva in un' unione di tanti popoli diversi tanto è vero che anche se partì con migliaia di Macedoni man mano che avanzava nelle sue scoperte si trovò sempre di più a comandare un esercito di barbari, una delle sue mogli era una barbara(la Dawson) ecc. Era un "sognatore" e questo concordo con i messaggi precedenti, era un uomo troppo "avanti" per essere compreso e capito stesso dai suoi uomini di fiducia, un uomo che voleva agitare il mondo e contemplarlo dalle sue alte torri.
Inoltre bisogna dire che il film è un capolavoro di sceneggiatura e di stile, ho trovato bellissima questa sceneggiatura un pò dark...
Ma l'unica cosa che è pietosa è il CAST!!!! Un Farrel non all'altezza del compito, come la Jolie del resto, Val Kilmer pietoso e per giunta rappresentato male dal regista. Si salva solo il grande Hopkins.
Un Capolavoro "mancato" che vale comunque la pena di vedere ma che senza questi errori sarebbe diventato un classico.
Comunque ottima l'idea di Alessandro, il mondo di oggi avrebbe proprio bisogno di uomini come lui...
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capitan barbossa
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mercoledì 7 marzo 2007
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un po' sbavato, ma comunque kolossal
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Tanto per iniziare, molto più vicino al "gladiatore" o "Laurence d'Arabia" che al kitchissimo "Troy"...il film, nonostante la non perfetta ricostruzione storica, trascurabile dal fatto che il film punta più a dare un ritratto psicologico del grande condottiero macedone che storico, funziona alla grande assumendo un carattere fortemente epico che permette di definire il lungometraggio a pieni titoli un Kolossal, forte di battaglie spettacolari e coinvolgenti, ambigui intrighi psicologici, politici e amorosi, che sondano i lati ancestrali della mente, sceneggiatura e fotografia di straordinaria suggestione e una colonna sonora, che seppur complessa e di scarsa immediatezza, semplicemente straordinaria; dati che ci permettono di sorvolare sulla generale astrusità dei dialoghi e sulle scarse performance del cast, a partire da un Hopkins, quasi ridicolo.
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antonio
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sabato 22 gennaio 2005
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altro che capolavoro...
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Più che sull'Alessandro storico, il giovane condottiero che combattè Dario e i greci che servivano sotto il suo esercito - tanto era il loro risentimento contro lo "straccione" macedone - quello di Oliver Stone è un film su come vorremmo che certe cose fossero andate...
Si crede, di poter rileggere la storia con gli occhiali rosa dei grandi ideali, del grande futuro che quei "nipoti di pastori" si trovarono fra le mani. Ma l'Alessandro politico rimitizzato dall'ideologismo stoniano, finosce coll'essere una caricatura di se stesso. Vorrebbe, il film, affrontare la dinamica psichica del giovane eroe - vacillante tra il compesso di edipo con la Jolie e l'omosessualità con Efestione -; vorrebbe dipingere il "Magno" sotto le spoglie dell'imperatore tollerante, giusto, deidito al piacevole passatempo della pace e la mescolanza tra i sudditi; vorrebbe aggiungere, ai titoli del condottiero bicornuto, quello di liberatore, tanto dozzinale è l'affrescatura dei nemici - i loro soldati combattono per forza, quelli di Alessandro, invece, per la gloria cristallina del trono di Zeus.
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Più che sull'Alessandro storico, il giovane condottiero che combattè Dario e i greci che servivano sotto il suo esercito - tanto era il loro risentimento contro lo "straccione" macedone - quello di Oliver Stone è un film su come vorremmo che certe cose fossero andate...
Si crede, di poter rileggere la storia con gli occhiali rosa dei grandi ideali, del grande futuro che quei "nipoti di pastori" si trovarono fra le mani. Ma l'Alessandro politico rimitizzato dall'ideologismo stoniano, finosce coll'essere una caricatura di se stesso. Vorrebbe, il film, affrontare la dinamica psichica del giovane eroe - vacillante tra il compesso di edipo con la Jolie e l'omosessualità con Efestione -; vorrebbe dipingere il "Magno" sotto le spoglie dell'imperatore tollerante, giusto, deidito al piacevole passatempo della pace e la mescolanza tra i sudditi; vorrebbe aggiungere, ai titoli del condottiero bicornuto, quello di liberatore, tanto dozzinale è l'affrescatura dei nemici - i loro soldati combattono per forza, quelli di Alessandro, invece, per la gloria cristallina del trono di Zeus... (Si tace, invece, sugli stermini gratuiti e le follie alcooliche...)
Da tutto questo ne esce invece un protagonista arruffato, poco reattivo nello spettro di identità, conflitti, drammi che la sceneggiatura gli costruisce attorno.
Uscendo dalla sala, l'unica cosa che rimane è la suberbia hollywoodiana - ancora e sempre intenta ad ammirare se stessa; e il piglio visionario di Vangelis, che ha sognato, con la sua musica, un Alessandro probabilmente ben diverso da quello di Stone...
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rosso werner
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domenica 15 gennaio 2006
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facciamoli in italia!!!
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Per favore,non sostenete certi "film" andandoli a vedere al cinema.Purtroppo ho assistito ad un'altra banalizzazione di un personaggio complesso come questo,che io avrei affidato ad un buon storico piuttosto che al regista di U-turn.Perfetto mi sarebbe sembrato Ermanno Olmi,anche perchè non vedo la necessità di ricostruire la battaglia di Isso con tante minuzie e spacconate,quanto la psicologia ardita e contradditoria del conquistatore,che unì la brama di conquista ad una lucida analisi politica delle masse,come Cesare e Napoleone -pare- su suo esempio.Un film storico deve avere,penso,finalità divulgative e non apologetiche,soprattutto quando si parla di dittatori.Ma per fortuna,esiste una democrazia e l'artista è libero di dire quel che crede.
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Per favore,non sostenete certi "film" andandoli a vedere al cinema.Purtroppo ho assistito ad un'altra banalizzazione di un personaggio complesso come questo,che io avrei affidato ad un buon storico piuttosto che al regista di U-turn.Perfetto mi sarebbe sembrato Ermanno Olmi,anche perchè non vedo la necessità di ricostruire la battaglia di Isso con tante minuzie e spacconate,quanto la psicologia ardita e contradditoria del conquistatore,che unì la brama di conquista ad una lucida analisi politica delle masse,come Cesare e Napoleone -pare- su suo esempio.Un film storico deve avere,penso,finalità divulgative e non apologetiche,soprattutto quando si parla di dittatori.Ma per fortuna,esiste una democrazia e l'artista è libero di dire quel che crede.Dovrebbe stare a lui regolarsi.Il problema è che un personaggio dalla cultura "mediterranea" o,meglio, ellenistica è stato narrato con occhio americano.Che incomprensione!!!Comunque,complimenti per le scene di battaglia,davvero avvincenti.Peccato che Altdorfer sembra fare di meglio nei suoi quadri...........
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(di francesco)
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