sylya
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domenica 27 gennaio 2013
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una surreale parentesi nella storia
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L’ho visto ingenuamente prevenuta, convinta che non sarebbe stato che un film mediocre, ed invece è riuscito a stupirmi non poco. La trama, intessuta su uno sfondo incombente e tuttavia volutamente distante dei moti studenteschi del ‘68, svela se stessa in un’intrigante ed intensa relazione tra tre persone, impreziosita da continue citazioni cinematografiche non da poco, disegnandosi come la realistica eppure surreale parentesi di una vita privata che sopravvive alla pressione degli eventi storici isolandosene finchè possibile.
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L’ho visto ingenuamente prevenuta, convinta che non sarebbe stato che un film mediocre, ed invece è riuscito a stupirmi non poco. La trama, intessuta su uno sfondo incombente e tuttavia volutamente distante dei moti studenteschi del ‘68, svela se stessa in un’intrigante ed intensa relazione tra tre persone, impreziosita da continue citazioni cinematografiche non da poco, disegnandosi come la realistica eppure surreale parentesi di una vita privata che sopravvive alla pressione degli eventi storici isolandosene finchè possibile. I protagonisti, pur non brillando in un’interpretazione eccezionale, sono adeguati e sufficientemente intensi. La regia è notevole, le scene ricalcano l’andamento della storia e riescono a renderla scorrevole ed affatto noiosa, nonostante nel tema trattato sia presente, per forza di cose, l’isolamento del gruppo. L’approfondimento psicologico c’è ed è ben studiato in modo da entrare in quel mondo di emozioni e restare tuttavia con il morso del dubbio, lo stesso che prova uno dei protagonisti, interrogandosi su quanto accade. Ho sentito parlare di The Dreamers come di un film erotico, e tuttavia questo non ne fa affatto una pellicola per vouyeristi, perchè ad ogni scena, anche la più esplicita o la più implicitamente maliziosa, si affianca comunque una capacità notevole di sviluppare la storia interiore del trio.
Mi è piaciuto molto, dall’inizio alla fine, e lo rivedrei volentieri. Davvero un buon film, per chi sa andare oltre la lettura di una semplice ostentazione di nudo, e chi accetti che non si tratta di una trattazione di un periodo storico con esso protagonista, ma del ritratto dinamico dell’emozionalità, del sentimento e della psiche degli individui in quanto tali.
Molto belli, tra l’altro, i contrasti tra le varie tematiche individuo-società, vita pubblica-vita privata, idealismo-azione concreta ecc.
Anche i dialoghi non sono affatto male.
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cianoz
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domenica 6 gennaio 2013
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davvero brutto
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Uno dei peggiori film mai visti. Davvero brutto.
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stefano94
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domenica 2 settembre 2012
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strizza l'occhio allo spettatore
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Matthew, americano in vacanza a Parigi, conosce due fratelli, Theo e Isabelle, e se ne innamora, andando poi a trascorrere un mese in casa loro, data l'assenza temporanea dei genitori dei due ragazzi. Dopo un po' di tempo, Matthew viene trascinato dai due gemelli in un ossessionato e ossessivo dramma erotico. L'idea di partenza era ottima, e Bertolucci avrebbe potuto fare di meglio.
A contrario di quanti critici bigotti affermano, il difetto del film non è l'ossessiva insistenza dell'erotismo, ma il fatto che non sia stato omologato al dramma; di conseguenza, si hanno scene di commedia a sfondo amaro, e scene soft, completamente scollegate da ogni realtà, anche quella a se del film.
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Matthew, americano in vacanza a Parigi, conosce due fratelli, Theo e Isabelle, e se ne innamora, andando poi a trascorrere un mese in casa loro, data l'assenza temporanea dei genitori dei due ragazzi. Dopo un po' di tempo, Matthew viene trascinato dai due gemelli in un ossessionato e ossessivo dramma erotico. L'idea di partenza era ottima, e Bertolucci avrebbe potuto fare di meglio.
A contrario di quanti critici bigotti affermano, il difetto del film non è l'ossessiva insistenza dell'erotismo, ma il fatto che non sia stato omologato al dramma; di conseguenza, si hanno scene di commedia a sfondo amaro, e scene soft, completamente scollegate da ogni realtà, anche quella a se del film. Come se non bastasse, il film strizza più volte l'occhio allo spettatore, cercando di sembrare scandaloso, anticonformista, rivoluzionario, ma è pur sempre un opera commerciale, girato con un budget di 15 milioni (e siamo in Europa), quindi anche a costo abbastanza alto. Non è tuttavia un film da buttare, con due grandi attori (Garrell e Green) al meglio della loro forma. Quindi accettando queste premesse risulta anche un gradevole, in contrario rischia di annoiare, e il finale troppo brusco di lasciare di stucco lo spettatore.
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remo valitutto
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domenica 6 maggio 2012
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lo sguardo di un sognatore
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Filigrana di un cinema dei ricordi, nostalgica memoria di un vissuto, al contempo, privato e collettivo, The dreamers è la storia controversa di tre studenti, men che ventenni, due gemelli francesi, Théo e Isabelle (L. Garell e E. Green), e uno americano, Matthew (M. Pitt),che si incontrano a Parigi nei mesi che precedono la contestazione del maggio del '68. I due decidono di ospitare il nuovo amico nel loro appartamento, approfitando della temporanea assenza dei genitori. I tre appassionati di cinema, nonché assidui frequentatori della Cinémathèque, si divertono a sfidarsi nel riconoscere, attraveso una breve imitazione di una scena, il titolo del film corrispondente, pagando una penitenza in caso di errore.
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Filigrana di un cinema dei ricordi, nostalgica memoria di un vissuto, al contempo, privato e collettivo, The dreamers è la storia controversa di tre studenti, men che ventenni, due gemelli francesi, Théo e Isabelle (L. Garell e E. Green), e uno americano, Matthew (M. Pitt),che si incontrano a Parigi nei mesi che precedono la contestazione del maggio del '68. I due decidono di ospitare il nuovo amico nel loro appartamento, approfitando della temporanea assenza dei genitori. I tre appassionati di cinema, nonché assidui frequentatori della Cinémathèque, si divertono a sfidarsi nel riconoscere, attraveso una breve imitazione di una scena, il titolo del film corrispondente, pagando una penitenza in caso di errore. Ed è proprio questo gioco, innocente nella sostanza, a trascinare i tre giovani alla scoperta del piacere e dell'abbandono reciproco. E se l'abbandono tra Matthew ed Isabelle è mostrato senza scarti dalla macchina da presa, le latenze omosessuali ed incestuose, presupposte da gesti e sguardi incontrovertibili, sono relegate al fuori campo,lasciando lo spettatore nell'incertezza di una soluzione definitiva.
Tra ricordi autobiografici, citazioni cinematografiche, frammenti di Storia, confessioni voyeuristiche, lo sguardo di Bertolucci, sognante e nostalgico, crea un film al tempo presente grazie all'estetica esibita dei corpi su cui è iscritta la contemporaneità di una cura narcisistica tipica dei nostri giorni. In contappunto, per rimarcare ancora di più questa distanza dal passato, Léaud e Kalfon (attori feticcio degli autori della Nouvelle Vague), invecchiati, sono chiamati a reinterpretare lo stesso gesto rivoluzionario compiuto anni prima (rileggono i discorsi pronunciati il 14 febbraio 1968 nella manifestazione contro la sospensione, per volere del Ministro Malraux, da presidente della Cinémathèque di Henri Langlois, ricostruita all'inizio del film).
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brando fioravanti
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venerdì 20 aprile 2012
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i sognatori
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Bertolucci è il più grande regista italiano per quello che riguarda la parte visiva, ma la trama dei suoi film è quasi sempre discutibile. Gia dalla presentazione si rimane appagati per la scenografia alla torre eiffel. Attori bravi e le scene di sesso mantengono un grande stile che va oltre il genere erotico. Il film è girato per lo più dentro un appartamento, cio nonostante gli anni sessanta vengono descritti molto bene nei discorsi riguardanti tutti gli argomenti tipici. Il rapporto intimo fra due fratelli per chiunque ha una sorella o un fratello nel caso delle donne è disgustoso e non trova nessuna giustificazione.
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euridice89
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venerdì 19 agosto 2011
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fantastico!
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dario
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mercoledì 11 maggio 2011
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velleitario
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Un mare di presunzione - non nuova in Bertolucci - e dunque un film senza capo nè coda. Tutto sopra le righe, spesso irritante, e assurdamente snobistico. Pessima la scelta degli attori, sempre spaesati come pesci fuor d'acqua. Doppiamente assurda l'invenzione del rapporto fra i tre, condita con scene erotiche piuttosto volgari e decisamente dannose. Andamento lento, citazioni a vanvera, tentativi di senso abortiti per supponenza. Il peggior film di Bertolucci, degna conclusione artistica di Novecento.
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(di remo valitutto)
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jaky86
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lunedì 28 febbraio 2011
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fantastici sognatori
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Theo e la sorella Isabelle (una splendida Eva Green) sono due giovani parigini borghesi che ospitano a casa loro Matthew un giovane studente americano. Il loro rapporto morboso verrà stravolto dalla presenza del nuovo ospite, instaurando un triangolo amoroso carico di un erotismo mai volgare. Sotto lo scenario delle rivolte del '68, i tre vivono la loro rivoluzione, più sessuale che politica. Bertolucci ci regala alcune scene memorabili (il bagno a tre sotto le schitarrate di Hey Joe) e tanti omaggi alla storia del cinema (la corsa al Louvre). La politica entra nel film solo alla fine, sconvolgendo di fatto la magica armonia che si era creata tra i 3. Scorrono le scene di rivolta e di lotta contro la polizia accompagnate dalla incantevole voce di Edith Piaf.
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Theo e la sorella Isabelle (una splendida Eva Green) sono due giovani parigini borghesi che ospitano a casa loro Matthew un giovane studente americano. Il loro rapporto morboso verrà stravolto dalla presenza del nuovo ospite, instaurando un triangolo amoroso carico di un erotismo mai volgare. Sotto lo scenario delle rivolte del '68, i tre vivono la loro rivoluzione, più sessuale che politica. Bertolucci ci regala alcune scene memorabili (il bagno a tre sotto le schitarrate di Hey Joe) e tanti omaggi alla storia del cinema (la corsa al Louvre). La politica entra nel film solo alla fine, sconvolgendo di fatto la magica armonia che si era creata tra i 3. Scorrono le scene di rivolta e di lotta contro la polizia accompagnate dalla incantevole voce di Edith Piaf. La violenza, la lotta di classe.."Je ne regrette rien" ci dice il regista.
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giugy3000
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lunedì 22 marzo 2010
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il meglio di bertolucci ne"i sognatori"
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Parigi sessantottina. Un ragazzo e una ragazza fratelli siamesi e uno studente americano. Una casa borghese vuota a disposizione, mille idee in testa e tanto, tanto cinema. Se mescoliamo assieme questi ingredienti ne esce il miglior film realizzato sin d'ora da Bertolucci, uno di quei film che più di ogni altro suscita nello spettatore l'amore per la settima arte e la voglia immediata di "ingerire pellicole"di qualità.
Tre interpreti eccezionali tra cui spicca più di tutti forse la bellissima scoperta di Bertolucci, Eva Green, formano il mènage a trois per eccellenza, quello intrigante sia mentalmente che sessualmente. La rivoluzione delle idee è nell'aria di sottofondo, così come la sottile ma netta divergenza tra la cultura più disinibita dei due francesi rispetto alla più timida dell'americano.
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Parigi sessantottina. Un ragazzo e una ragazza fratelli siamesi e uno studente americano. Una casa borghese vuota a disposizione, mille idee in testa e tanto, tanto cinema. Se mescoliamo assieme questi ingredienti ne esce il miglior film realizzato sin d'ora da Bertolucci, uno di quei film che più di ogni altro suscita nello spettatore l'amore per la settima arte e la voglia immediata di "ingerire pellicole"di qualità.
Tre interpreti eccezionali tra cui spicca più di tutti forse la bellissima scoperta di Bertolucci, Eva Green, formano il mènage a trois per eccellenza, quello intrigante sia mentalmente che sessualmente. La rivoluzione delle idee è nell'aria di sottofondo, così come la sottile ma netta divergenza tra la cultura più disinibita dei due francesi rispetto alla più timida dell'americano. Come da manuale, in ogni film che si rispetti di Bertolucci, l'attenzione per gli ampi dialoghi e per le scene girate negli interni è centrale: i tre protagonisti fanno delle loro quattro mura il centro del loro universo, sono inghiottiti dal vortice ora del sesso, ora dei bellissimi "indovinelli"cinematografici, ora di stupende orazioni sull'amore e su ciò che sta succedendo là fuori, nel mondo. Molti hanno accusato erroneamente Bertolucci per aver deviato il senso profondo del '68, per non averlo rispettato per l'onda reazionaria importante che ha avuto, per averlo guardato dalla fessura borghese e altolocata di due fratelli viziati e intenti in assurde contemplazioni anzichè in azioni concrete...Ma il genio del regista sta invece da tutt'altra parte. E' proprio questo loro rinchiudersi in una "cinematèque" casalinga, questo loro sprofondare nella vasca nudi, tutti e tre a parlare della guerra e di chi sia meglio tra Keaton e Chaplin, questo loro cercare per inerzia e per pigrizia il pranzo del giorno tra i rifiuti della spazzatura a fare di queste tre anime confuse i sognatori del futuro.I sognatori di Bertolucci non agiscono,o meglio lo faranno poi sul finale, quando la pietra che romperà la loro finestra li catapulterà nella realtà da cui avevano creduto di fuggire. I sognatori fumano ottime sigarette, bevono ottimo vino, si deliziano con ottimi film e nella lettura di ottimi libri e buona musica...sono nel LORO sogno, dove le regole non esistono più, dove il pudore non esiste e dove è normale e giusto fare del sesso davanti all'altro e usare lo stesso spazzolino. Téo, Isa e Matthieu vivono in un limbo, in attesa che tutti cambi, che il loro mondo cominci di nuovo a prendere forma...ma loro sono i sognatori, non i disertori, non gli attivi partecipanti ad una battaglia col sangue per avere nuovi diritti; loro sono i passivi spettatori di una scena in procinto di cambiare che sceglieranno di restare assieme solo in questo unico momento di perdizione per poi nuovamente perdersi per caso proprio come per caso si erano trovati bene assieme.Bertolucci dirige con estrema maestria i dialoghi, le stupende e raffinate scene di rimando tra i vecchi film in bianco e nero e le azioni dei protagonisti, tant'è che la corsa nel Louvre rimane impressa tra le più belle di tutto il film.
Consigliato a tutti gli amanti del buon cinema e a tutti quelli che credono Bertolucci un regista mediocre e attento solo al lato erotico delle storie, ovviamente per ricredersi.
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biziobrescia
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mercoledì 13 gennaio 2010
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non può mancare nella collezione
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francamente l'ho trovato un film davvero ben fatto. la stessa cosa vale per la colonna sonora. decisamente interessante la storia connessa alla cultura cinematografica, cultura che purtroppo stiamo perdendo via via. geniale il gioco "indovina il film". la pecca? l'assoluta impotenza dei genitori dei due protagonisti, persone troppo occupate nelle loro vite per poter cooperare con quelle dei loro figli. insomma, un film assolutamente da vedere
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