dj l'ova
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lunedì 23 febbraio 2009
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romantico e affascinante
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Uscito nel 2001, Vanilla Sky è il remake di un film spagnolo del 1997: Apri gli occhi.
Il film è di quelli da guardare attentamente per comprendere nel profondo la trama che spesso si intreccia in modo vorticoso e un pò contorto. Ma se si riesce a seguire il filo e si toccano le emozioni che il film vuole suscitare allora lo spettacolo diventa sublime.
Va visto e rivisto per apprezzarne tutte le mille sfumature di cui è intriso, proprio come la tela di Monet da cui è tratto il titolo ma mi rendo conto che si tratti di una pellicola particolare che come tale possa non essere apprezzata da tutti. Io provo a sintetizzare i motivi per i quali il cielo vaniglia mi emoziona sempre:
* Tom Cruise.
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Uscito nel 2001, Vanilla Sky è il remake di un film spagnolo del 1997: Apri gli occhi.
Il film è di quelli da guardare attentamente per comprendere nel profondo la trama che spesso si intreccia in modo vorticoso e un pò contorto. Ma se si riesce a seguire il filo e si toccano le emozioni che il film vuole suscitare allora lo spettacolo diventa sublime.
Va visto e rivisto per apprezzarne tutte le mille sfumature di cui è intriso, proprio come la tela di Monet da cui è tratto il titolo ma mi rendo conto che si tratti di una pellicola particolare che come tale possa non essere apprezzata da tutti. Io provo a sintetizzare i motivi per i quali il cielo vaniglia mi emoziona sempre:
* Tom Cruise. Molti non lo digeriscono per quella sua aria da spaccone, io invece lo adoro e apprezzo praticamente ogni suo film fin dai tempi di Top Gun (e da allora, diciamolo, il ragazzo ne ha fatto di strada…). E questo è l’ennesimo film che gli calza a pennello e che sembra costruito su di lui.
* Penelope Cruz è un tipo davvero strano. Ci sono film nei quali è quasi inguardabile, altri nei quali è deliziosa. E in Vanilla Sky è irresistibile nella sua eleganza, nella sua vitalità, nella sua recitazione. Al punto che persino per Cameron Diaz (non certo una qualunque) non c’è storia…
* La colonna sonora è spettacolare. Basta dare un’occhiata alla lista completa dei brani (in ordine di apparizione) su Wikipedia per rendersene conto. La scena finale di Tom Cruise sul tetto del grattacielo con Njosnavelin in sottofondo fa venire i brividi e persino i Chemical Brothers ci regalano una perla nei titoli di coda.
* Non è la solita pellicola d’azione banale / superficiale come tante di Hollywood. Il film dura 136 minuti non a caso per soffermarsi sui dettagli, sugli aspetti romantici della storia, cyber ma non troppo, irreale forse ma neanche tanto.
* La regia è perfetta nell’indugiare sui dettagli, nell’utilizzare ogni spazio, nel rappresentare anche visivamente la poesia del film. I colori e le luci sono spesso come le tinte di un quadro, sono come il Vanilla Sky di Monet che vorremmo sempre sulle nostre teste e che anche un solo minuto della nostra vita può portarci via!
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aristoteles
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giovedì 15 ottobre 2015
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vanilla love
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Molto bella e delicata la storia d'amore anche se in uno stato di confusione generale.
Confusione che ho percepito per la maggior parte del tempo,tra sogno esteso,incubi e storia reale.
Ad un certo punto si perde il filo del discorso e dietro la storia tecnologica mi sembra che in realtà si improvvisi parecchio pur di ritornare al concetto fondamentale che l'amore vero è più forte di ogni cosa.
Insomma a modo suo il film è poetico e di Penelope Cruz indubbiamente vorremmo innamorarci tutti,almeno a primo impatto.
Tra la mora e la bionda vince la mora.
Buone le interpretazioni degli attori e la regia,la storia, ripeto,decisamente meno.
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Molto bella e delicata la storia d'amore anche se in uno stato di confusione generale.
Confusione che ho percepito per la maggior parte del tempo,tra sogno esteso,incubi e storia reale.
Ad un certo punto si perde il filo del discorso e dietro la storia tecnologica mi sembra che in realtà si improvvisi parecchio pur di ritornare al concetto fondamentale che l'amore vero è più forte di ogni cosa.
Insomma a modo suo il film è poetico e di Penelope Cruz indubbiamente vorremmo innamorarci tutti,almeno a primo impatto.
Tra la mora e la bionda vince la mora.
Buone le interpretazioni degli attori e la regia,la storia, ripeto,decisamente meno.
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giorpost
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venerdì 11 marzo 2016
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aprite gli occhi:cruise è molto meglio di noriega!
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Nella New York dei cuori infranti e dei donnaioli, David Aames è il re indiscusso della giovane alta borghesia, ricco erede di un colosso editoriale, bello e decisamente sveglio. Dunque può dire di avere tutto? La risposta, ovviamente, è no, perché ogni singolo individuo che ha messo o metterà piede sulla Terra sa bene che puoi possedere ogni cosa materiale, ma se non sei innamorato non proverai mai quell'insensato brivido che scorre sotto pelle e che ti fa stare su di giri senza assumere droghe.
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Nella New York dei cuori infranti e dei donnaioli, David Aames è il re indiscusso della giovane alta borghesia, ricco erede di un colosso editoriale, bello e decisamente sveglio. Dunque può dire di avere tutto? La risposta, ovviamente, è no, perché ogni singolo individuo che ha messo o metterà piede sulla Terra sa bene che puoi possedere ogni cosa materiale, ma se non sei innamorato non proverai mai quell'insensato brivido che scorre sotto pelle e che ti fa stare su di giri senza assumere droghe.
Tra una festa ed un Martini e l' ennesimo incontro di sesso con l' amica Julie, David incontra Sofia, e la magia ha inizio. Ma con essa cominceranno anche i guai ed un' inversione ad U della sua vita che non sarà più la stessa in quanto Julie, accecata dalla gelosia perché segretamente innamorata di lui, cerca di ucciderlo, lasciandolo irrimediabilmente sfigurato in volto a seguito di un terribile schianto in auto. Ma non sarà questo l' evento definitivo di una storia intricata e piena di misteri che comprende, nell'ordine, un intervento chirurgico miracoloso, uno psichiatra che ci capisce meno dello spettatore ed un ipotetico e virtuale viaggio nel tempo grazie ad una società che pratica l' ibernazione con relativo “sogno lucido”, una sorta di realtà parallela indotta nel paziente addormentato.
L' idea spagnola di fondo, portata al cinema da Abre los ojos, è certamente intrigante e si muove tra diversi filoni cinematografici (soprattutto thriller e fantascienza); tuttavia Vanilla Sky (USA, 2001) ha quel quid in più che lo rende molto più godibile del precedente film grazie ad un cast più efficiente ed affidabile: Tom Cruise, che potrà anche non piacere a tutti, apporta alla storia un tantino di enfasi e credibilità in più rispetto all'Eduardo Noriega dell'originale, decisamente noioso; Cameron Diaz avrà anche una bocca troppo grossa ma trasmette grinta e colore, oltre che una straripante fisicità; Jason Lee è perfetto nei panni dell'amico non si sa fino a che punto affidabile e sincero; infine Kurt Russell e Tilda Swinton aumentano il livello di un paio di tacche grazie alla loro esperienza, mentre Penelope Cruz (presente anche nel lavoro del 1997), pur brava, non aggiunge o toglie nulla alla prima interpretazione. Di certo l'opera è modellata soprattutto attorno al divo americano (che veste anche i panni di produttore) ma gli andrebbe riconosciuta quantomeno la ritmica notevole, una piacevole sound-track ed un discreto montaggio; viceversa non mi hanno convinto la fotografia, troppo in stile polizieschi anni '70, e l'epilogo ad interpretazione: ogni tanto sarebbe cosa buona e bella palesare le intenzioni piuttosto che lasciare allo spettatore il compito di scegliersi il finale.
Dunque se il ritmo c'è, il cast è in forma e la musica riempie i vuoti, un lungometraggio del genere non solo risulta passabile ma supera (in questo caso) il modello di riferimento, anche perché ha il pregio di non prendersi mai troppo sul serio. Nonostante ciò, tengo a rimarcare il fatto che, a mio modesto avviso, l' opera di Crowe pur essendo accattivante non rimane negli annali del Cinema.
Voto: 6,5
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christian
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sabato 9 febbraio 2002
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non perfetto ma un buon film.
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Non è certo un film perfetto, questo Vanilla Sky..
Il film perfetto è quello che ti immerge al suo interno fino a soffocarti, mentre Vanilla Sky non ci riesce mai del tutto..
Però è stridente, contorto, vivido; immagini e musiche si fondono in un arazzo contraddittorio e multicolore, lievemente (troppo lievemente) psichedelico.
Un film abbastanza disincantato, che si avvicina pericolosamente ai "soliti clichè" del genere, ma fortunatamente non vi rimane mai impigliato..
Buona l'interpretazione di Tom Cruise (soprattutto quando ha la maschera e il volto sfregiato) e ancora migliore quella di Cameron Diaz: la scena in auto, poco prima dell'incidente, è perfetta, intesa, vibrante.
In due parole lo definirei soddisfacente ma non del tutto esaltante.
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Non è certo un film perfetto, questo Vanilla Sky..
Il film perfetto è quello che ti immerge al suo interno fino a soffocarti, mentre Vanilla Sky non ci riesce mai del tutto..
Però è stridente, contorto, vivido; immagini e musiche si fondono in un arazzo contraddittorio e multicolore, lievemente (troppo lievemente) psichedelico.
Un film abbastanza disincantato, che si avvicina pericolosamente ai "soliti clichè" del genere, ma fortunatamente non vi rimane mai impigliato..
Buona l'interpretazione di Tom Cruise (soprattutto quando ha la maschera e il volto sfregiato) e ancora migliore quella di Cameron Diaz: la scena in auto, poco prima dell'incidente, è perfetta, intesa, vibrante.
In due parole lo definirei soddisfacente ma non del tutto esaltante.
Christian
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(di massimo)
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[+] commento superficiale
(di giovannivino)
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paride86
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giovedì 7 gennaio 2010
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inutile remake
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Nonostante sia più accurato del film spagnolo da cui è ricalcato, "Vanilla Sky" risulta più finto e freddo di "Apri gli Occhi". la qualità che gli manca è la genuinità: tutto sembra artefatto, dalle scenografie allo stesso Tom Cruise, espressivo ma più antipatico di Eduardo Noriega nella parte del protagonista.
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agarttha
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mercoledì 6 luglio 2005
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già... c'era una volta amenabar...
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Perfettamente d'accordo con quanto detto nella recensione. "Vanilla sky" non è male, e ci mancherebbe altro, visto che ha lo stesso soggetto di "Apri gli occhi", un gran film non abbastanza conosciuto. Ma, al di là della storia, manca di profondità, è insistentemente hollywoodiano. La Cruz è troppo bella e troppo candida rispetto all'attrice che le corrisponde nel film di Amenabar, Cruise è narciso fino al midollo, anche quando rimane sfigurato (date'un occhiata a Noriega nell'originale: quello è veramente sfigurato, altro che il bel Tom!).
Se anche non si vogliono fare paragoni con il film spagnolo (cosa inevitabile per chi lo ha visto), rimane comunque l'impressione di un prodotto patinato, di una narrazione che poteva scoprire incubi abissali e invece si limita ad ammiccare allo spettatore con autocompiacimento.
[+] noooooooooo
(di frank)
[ - ] noooooooooo
[+] sofia è sempre penelope cruz
(di gabriele79)
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