Alessandra Levantesi
La Stampa
Insensibile alle diffidenze della critica, Francis Veber (classe 1937) riesce sempre a catturare il pubblico come gli è accaduto con l'irresistibile La cena dei cretini. A differenza di quel precedente, basato sull'inossidabile struttura di una commedia recitata in teatro infinite volte, il nuovo film procede senza rete, correndo i rischi di un copione scritto direttamente per il cinema. Daniel Auteuil, contabile modello presso una fabbrica di preservativi, conduce un'esistenza infelice: la moglie se n'é andata, il figlio adolescente lo snobba e incombe il rischio del licenziamento. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2000 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 25 Gennaio 2001
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