paolopacitti67
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lunedì 3 novembre 2014
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la parola d'ordine per il cinema di kubrick
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Vecchio progetto kubrickiano finalmente realizzato, come sempre indipendentemente dalle mode cinematografiche e sublime riepologo e ponte verso il futuro delle possibilità espressive del cinema. Il film è coraggiosamente anacronistico: potrebbe benissimo essere pensato prima della rivoluzione sessuale, anche se il genio e la lucidità di Kubrick rivelano quanto in un secolo – e più di un secolo – in fondo poco sia cambiato; come in 2001 nel confronto tra le scimmie e gli uomini, non necessariamente sempre favorevolmente a questi ultimi. Riguardo alle reazioni che ha suscitato, si può ricordare le affermazioni dell'autore circa la dose di verità dei suoi film “che di certo turberà qualcuno”. Una vera e propria galleria di stili figurativi, con la trasfiguazione dei valori psicologici in figurativi; la implacabile, scultorea rispondenza della forma con l'idea, ma anche l'ironia sardonica; la visione algida e un po' plumbea del genio kubrickiano sono alcuni dei pregi maggiori del film.
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Vecchio progetto kubrickiano finalmente realizzato, come sempre indipendentemente dalle mode cinematografiche e sublime riepologo e ponte verso il futuro delle possibilità espressive del cinema. Il film è coraggiosamente anacronistico: potrebbe benissimo essere pensato prima della rivoluzione sessuale, anche se il genio e la lucidità di Kubrick rivelano quanto in un secolo – e più di un secolo – in fondo poco sia cambiato; come in 2001 nel confronto tra le scimmie e gli uomini, non necessariamente sempre favorevolmente a questi ultimi. Riguardo alle reazioni che ha suscitato, si può ricordare le affermazioni dell'autore circa la dose di verità dei suoi film “che di certo turberà qualcuno”. Una vera e propria galleria di stili figurativi, con la trasfiguazione dei valori psicologici in figurativi; la implacabile, scultorea rispondenza della forma con l'idea, ma anche l'ironia sardonica; la visione algida e un po' plumbea del genio kubrickiano sono alcuni dei pregi maggiori del film. Inutile parlare della densità, dello spessore filosofico: ognuno vi vede una conferma di ciò che crede (satanismo compreso), o della visione che attribuisce a Kubrick riguardo la sua opera. Come gli altri suoi film, specialmente da Lolita in poi, il regista esaurisce le potenzialità della storia – nelle intenzioni dichiarate dall'autore l'analisi di un matrimonio felice con i protagonisti a confronto con gli impulsi dellaloro vita interiore - fino a comprendervi, secondo un procedimento centripeto, il mondo.
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luigi chierico
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domenica 30 novembre 2014
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tutto da vedere
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare.
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare. Le rivelazioni che servono come liberazione delle loro coscienze,aprono le porte alla separazione, se non fisica,a quella interiore. Continuare a stare nello stesso letto,due corpi in pigiama e vestaglia seminudi ma lontani mentalmente l’uno dall’altro. Si finisce col pensare a quel che ha fatto,o solo anche a quello che avrebbe voluto fare l’altro,così cala il sipario sull’amore come in questo film spregiudicato ma coraggioso,tanto vero quanto sfrontato. A renderlo particolarmente bello è proprio Nicole Kidman, nei pochi panni di Alice Harford, e Tom Cruise in quelli moralmente indegni del dott. Bill Harford. Nicole, con due belle lunghe gambe, è proprio in gamba, e se mostra il fondo schiena perché pensare che non sia il suo? se tante lo mostrano proprio in questo “Eyes Wide Shut”? La fantasia erotica si unisce ad una realtà allucinante e poco importa una serie di giustificazioni e motivazione dinanzi alla morte e all’uso della droga. Noi assistiamo nel film a quel che vediamo e non credo proprio che conti il sapere perché lo vediamo. Una violenza ,come un tradimento, restano quel appaiono ai nostri occhi. La spettacolarità del film è data da diverse molte immagini, da una fastosa festa in cui il ballo è provocazione, allusione, a quella di una misteriosa villa, ma non troppo per quante persone la frequentano, in cui si svolge di tutto,il cambio di coppia è un gioco da educande. Le messe nere sono un pretesto per dare libero sfogo ai propri impulsi sessuali d’ogni genere, si rischia la morte e si muore se necessario. Il segreto va portato nella tomba, come suol dirsi. Ma non è necessario andare in un locale e pronunciare la parola segreta “Fidelio” per fare quel che si può fare con la figlia di un ricco cliente appena dopo della sua morte, ovvero in un negozio di costumi da maschera, domino o non domino, vi domina il malcostume e la prostituzione giovanile.
Non è un film costruttivo ma c’è la Kidman e Tom,lo spettacolo, la novità,il peccato,la lussuria,i ”Sogni proibiti”,non quelli di Virginia Mayo, ma di una voluttuosa Alice, altro che “Alice nel paese delle meraviglie”. C’è da chiedersi se un tradimento costituito da una.. toccata e fuga… sia più grave di uno accarezzato per lungo tempo ma mai consumato, vissuto ad occhi aperti, talora anche tra le braccia di chi ci sta accanto. Stanley Kubrick non ci dà una risposta, ci lascia vivere questo angoscioso dilemma attraverso i due suoi protagonisti.chibar22@libero.it
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neopolo marte miniel
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lunedì 1 dicembre 2014
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i demoni nascosti
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Il film è una lussuosa galleria kubrickiana, dal noir alle atmosfere ultraterrene alle simbologie allegoriche e ai flash subliminali, dal sarcasmo corrosivo all'ironia paradossale e all'umorismo sardonico. L'immagine è come densa di vernice, con colori molto saturi, accesi, intensi e profondi. La sceneggiatura è costruita a specchio: il protagonista nella seconda parte del film si ritrova nelle stesse situazioni della prima rovesciate. Kubrick riteneva che nell'arte l'ambiguità sia la forma più vera e perfetta di espressione, che possa significare molte cose, ciascuna delle quali potrebbe essere vera, e che allo stesso tempo faccia arrivare al pubblico, tramite le loro emozioni, verso dove vuoi condurlo.
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Il film è una lussuosa galleria kubrickiana, dal noir alle atmosfere ultraterrene alle simbologie allegoriche e ai flash subliminali, dal sarcasmo corrosivo all'ironia paradossale e all'umorismo sardonico. L'immagine è come densa di vernice, con colori molto saturi, accesi, intensi e profondi. La sceneggiatura è costruita a specchio: il protagonista nella seconda parte del film si ritrova nelle stesse situazioni della prima rovesciate. Kubrick riteneva che nell'arte l'ambiguità sia la forma più vera e perfetta di espressione, che possa significare molte cose, ciascuna delle quali potrebbe essere vera, e che allo stesso tempo faccia arrivare al pubblico, tramite le loro emozioni, verso dove vuoi condurlo. La spiegazione finale di Ziegler lascia Bill e lo spettatore, grazie anche alla sottile e sofisticata interpretazione di Sidney Pollack, con un senso di profonda, assoluta ambiguit; nel suo discorso compaiono i termini “fake”, “charade” e “fright”, che citano tre film molto amati da Kubrick: "F for fake" di Orson Welles, "Stage Fright" di Hitchcock e "Charade" di Stanley Donen, tutti sul rapporto tra apparenze e verità. Tutta l'opera di Kubrick mostra la vita come un susseguirsi di rappresentazioni. La sequenza del castello di Somerton è di altissimo pregio figurativo; essa allude ai diversi momenti della storia dell'arte, ricapitola straordinariamente diversi stili pittorici. Kubrick pensò molto alla musica per questa scena; inizialmente voleva usare una musica veneziana pre-barocca, poi prese in considerazione Wagner, infine decise di farsi scrivere la musica su misura. Masked Ball di Jocelyn Pook gli ispirò parte del modo di girare e montare la scena, una sequenza senza tempo, stilizzata come un balletto. Il carrello semicircolare ripetuto tre volte sembra rimandare all'amato Ophuls (che trasse "La ronde" da "Girotondo" di Schnitzler). Il castello è il negativo della parte precedente e seguente del film dove i personaggi spersonalizzati sprofondano in una realtà primordiale e inconscia, primitiva, istintiva, come pietrificata nel rito.
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erymuse
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domenica 20 settembre 2015
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kubrick per intenditori
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Film da guardare con attenzione in quanto il regista Kubrick spesso ci fa capire aspetti della mente umana.
incentrato sul sesso, sulle vite di marito e moglie che dovrebbe essere legato invece ognuno va per la sua strada.
La vita coniugale che ti priva di qualcosa, la voglia di evadere,che hanno entrambi gli attori.
La curiosità di Bill Harford a scoprire lati che ancora non aveva visto o pensato (vedi convito), scopre come la mente umana può essere perversa e lui è intrigato da ciò.
La vita repressa di Alice da moglie perfetta che invece sogna un altro uomo.
Il vedere la vita, le persone con occhi nuovi dopo aver toccato il fondo, e scoprire tutti gli angoli oscuri della mente.
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Film da guardare con attenzione in quanto il regista Kubrick spesso ci fa capire aspetti della mente umana.
incentrato sul sesso, sulle vite di marito e moglie che dovrebbe essere legato invece ognuno va per la sua strada.
La vita coniugale che ti priva di qualcosa, la voglia di evadere,che hanno entrambi gli attori.
La curiosità di Bill Harford a scoprire lati che ancora non aveva visto o pensato (vedi convito), scopre come la mente umana può essere perversa e lui è intrigato da ciò.
La vita repressa di Alice da moglie perfetta che invece sogna un altro uomo.
Il vedere la vita, le persone con occhi nuovi dopo aver toccato il fondo, e scoprire tutti gli angoli oscuri della mente.
"mediante la coscienza del disorientamento… che cosa significa veramente guardare, imparare, conoscere, vedere".
Film consigliato.
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parsifal
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mercoledì 14 marzo 2018
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ultimo atto
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IL maestro Kubrick, che tanto ha dato al cinema del '900, regalandoci opere di elevata statura artistica, realizza quest'ultimo lavoro in maniera incisiva ed ineccepibile: La trama è ispirata al racconto di Schnitzler " Traumnovelle" che si inserisce pienamente nel decadentismo viennese, opportunamente riadattata ai giorni nostri e riveduta in alcuni aspetti, come era solito fare Kubrick. I protagonisti sono il giovane e rampante Dott. Bill Hardford e la sua graziosa consorte Alice,interpretati da Tom Cruise e Nicole Kidman. Apparentemente la coppia conduce un' esistenza serena e senza scossoni, ma lentamente ed altrettanto inesorabilmente, si faranno strada alcune spigolose e fastidiose tematiche che metteranno a dura prova il loro legame.
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IL maestro Kubrick, che tanto ha dato al cinema del '900, regalandoci opere di elevata statura artistica, realizza quest'ultimo lavoro in maniera incisiva ed ineccepibile: La trama è ispirata al racconto di Schnitzler " Traumnovelle" che si inserisce pienamente nel decadentismo viennese, opportunamente riadattata ai giorni nostri e riveduta in alcuni aspetti, come era solito fare Kubrick. I protagonisti sono il giovane e rampante Dott. Bill Hardford e la sua graziosa consorte Alice,interpretati da Tom Cruise e Nicole Kidman. Apparentemente la coppia conduce un' esistenza serena e senza scossoni, ma lentamente ed altrettanto inesorabilmente, si faranno strada alcune spigolose e fastidiose tematiche che metteranno a dura prova il loro legame. I due vanno ad una festa di un loro caro amico; e vagando nella sua lussuosa residenza, di salone in salone, si perdono di vista. Lei verrà intercettata da un maturo ed affascinate corteggiatore ,mentre lui farà il cicisbeo con due modelle, avvenenti e spregiudicate. Il dottore viene interpellato dal padrone di casa ( S.Pollack) a causa di un'emergenza; una delle ragazze con cui si stava intrattenendo è sull'orlo del crollo fisico a causa di una dose eccessiva di stupefacenti. IL dottore interviene etutto si risolve. Tornati a casa, marito e moglie giungono ad una lite furibonda, poichè affiora la gelosia che sino ad allora era rimasta inespressa e lei mette a nudo i suoi desideri riguardanti eventuali esperienze extraconiugali. Turbato Bill viene convocato dalla famiglia di un paziente deceduto. Dopo aver fatto visita ai congiunti , vaga rimuginando per le strade di New York ed arriva ad un locale, dove sta suonando un suo ex collega di università, incontrato alla festa qualche sera prima. Durante la loro conversazione, il pianista viene chiamato al telefono e convocato ad una festa in unalocalità segreta. Per partecipare occorre una parola d'ordine e una maschera. A questo punto Bill decide di unirsi ai partecipanti, costi quel costi. Affitta un costume e giunge alla villa misteriosa; entra e trova uno scenario di pura decadenza. Orge in ogni più recondito angolo della faraonica villa, accoppiamenti di ogni sorta, gruppi d'insieme ai quali gli altri invitati assisitno con estrema naturalezza ed interesse. Bill viene scoperto dal sommo sacerdote che celbrava il rito di iniziazione, con tanto di sacerdotesse dell'Eros completamente nude e lascive. Si offre al posto suo la ragazza salvata pochi giorni prima, che lo aveva intercettato in uno dei saloni ed avvisato ed alla quale non aveva prestato ascolto. Esce indenne dalla festa ma seriamente provato. Ora le certezze che aveva , iniziano a vacillare e dal canto suo la sua Alice, continua anarrare aneddoti ( di cui è protagonista) e non è dato sapere se si tratta di visioni oniriche, fantasie od altro ancora. L'incomunicabiltà di coppia unita ad una sfrenata fantasia,rendono entrambe l'idea di fondo; ovvero che quando la routine prende il sopravvento è davvero difficile capire quale verso prenderanno le cose. Ottime atmosfere, inquietanti e sensuali al tempo stesso, lo spettatore viene prima solleticato e poi fustigato ripetutamente più volte nel corso della narrazione. Testamento professionale ottimamente riuscito.
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il cinefilo
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martedì 14 febbraio 2012
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il testamento cinematografico di kubrick
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Domanda n.1:la logica misteriosa del sogno nell'essere umano,in EYES WIDE SHUT(in italiano:occhi chiusi aperti)è subordinata alla realtà del sesso oppure,viceversa,il tunnel dell'erotismo è narrativamente"subordinato"alla descrizione di una"realtà"(quella della coppia William/Cruise e Alice/Kidman)quantomeno poco reale e molto immaginaria?.
Domanda n.2:realtà e immaginazione(attenzione:il secondo quesito non coincide con il primo)si mescolano insieme?se sì viene da chiedermi il perchè e quale fosse la meta ambita da Kubrick e l'altro sceneggiatore F.
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Domanda n.1:la logica misteriosa del sogno nell'essere umano,in EYES WIDE SHUT(in italiano:occhi chiusi aperti)è subordinata alla realtà del sesso oppure,viceversa,il tunnel dell'erotismo è narrativamente"subordinato"alla descrizione di una"realtà"(quella della coppia William/Cruise e Alice/Kidman)quantomeno poco reale e molto immaginaria?.
Domanda n.2:realtà e immaginazione(attenzione:il secondo quesito non coincide con il primo)si mescolano insieme?se sì viene da chiedermi il perchè e quale fosse la meta ambita da Kubrick e l'altro sceneggiatore F.Raphael,basandosi su un romanzo di Arthur Schnitzler intitolato Doppio sogno.
Domanda n.3:un montaggio di impronta visivamente onirica(comunque esteticamente meraviglioso)è,effettivamente,la strada migliore per riflettere,e far riflettere lo spettatore,sulle grandi"questioni biologiche"delle relazioni di coppia,all'interno della società civile e nel mondo?ammesso e non automaticamente concesso che fosse proprio questo l'intento.
Domanda n.4:l'intera sequenza dell'orgia nella villa,senza dubbio la più potente visualizzazione erotica impostata da Kubrick,in cui tutti mascherano la loro identità cosa vuol rappresentare,in definitiva?ha un significato ben preciso o è soltanto(?)uno dei più alti esempi di virtuosismo stilistico degli anni 90'?.
L'ultimo capolavoro(?)del vecchio Stanley lancia domande senza fornire risposte ma la sua innegabile bellezza sta proprio qua:fotografare l'umana sessualità in una cornice,infine,di puro mistero:mistero del corpo?dell'anima?dei gesti?o di tutte e tre le cose insieme?difficile a dirsi.
L'unica cosa su cui sono assolutamente certo è la bravura di Nicole Kidman che,è la mia modesta opinione,non raggiungerà mai più simili vette di svariate sfumature psicologiche e sensuali.
Una curiosità:pare che l'uomo mascherato all'interno della villa che,infine,interroga il dottor William sulla sua presenza fosse stato interpretato dall'assistente del regista.
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bakunin
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martedì 29 maggio 2001
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la manifestazione del desiderio sessuale
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Il film si presenta come la manifestazione del desiderio sessuale in tutte le sue dimensioni (onirica e reale), senza tuttavia che esso venga soddisfatto. Emblematica la frase finale: "..dobbiamo assolutamente scopare!?!". Infatti in tutto il film i due protagonisti desiderano, per pulsioni proprie o per rivalsa nei confronti del partner, rapporti primordiali senza tuttavia averne alcuno. Tutto ciò nonostante una scena che vede sesso, satanismo e necrofilia imperare. Le atmosfere sono molto cupe e occulte e la cinepresa del regista sembra proprio evocare il mistero attraverso una ripresa molto rallentata, anche se curatissima dei particolari, che ci rimanda agli attracchi spaziali di 2001 Odissea nello spazio.
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Il film si presenta come la manifestazione del desiderio sessuale in tutte le sue dimensioni (onirica e reale), senza tuttavia che esso venga soddisfatto. Emblematica la frase finale: "..dobbiamo assolutamente scopare!?!". Infatti in tutto il film i due protagonisti desiderano, per pulsioni proprie o per rivalsa nei confronti del partner, rapporti primordiali senza tuttavia averne alcuno. Tutto ciò nonostante una scena che vede sesso, satanismo e necrofilia imperare. Le atmosfere sono molto cupe e occulte e la cinepresa del regista sembra proprio evocare il mistero attraverso una ripresa molto rallentata, anche se curatissima dei particolari, che ci rimanda agli attracchi spaziali di 2001 Odissea nello spazio. Ipercurata la colonna sonora che raggiunge, a mio avviso, melodie altissime nella pseudo-iniziazione satanica della mascherata attuata nella villa in stile neo rinascimentale (anche se sovraccarica di citazioni stilistiche). Film molto terreno senza nessuna citazione metafisica e senza nessuna morale di sottofondo: sembra che il regista voglia affermare come non ci siano per l'uomo opere meritorie degne del suo riscatto terreno e ultratereno. Esiste solo l'uomo ,il suo desiderio e la morte, concetti protestanti, direi luterani. Piu' che di presenza satanica, il film sembra insistere sull'assenza del divino che e' nell'uomo: esso è l'ultimo stadio di una stratificazione evolutiva di milioni di anni che vede riaffiorare con forza pulsioni carnali da pre-levitico.
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(di alessandro)
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claudia
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lunedì 27 agosto 2007
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amore,sesso e bugie
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Colpi di fioretto tra i protagonisti che si parlano all'insegna del doppio senso quasi a provocarsi per scoprire l'essenza del loro legame,si sfidano in un gioco che pur non svelando tutte le carte ricomporrà le ombre in un nuovo "sogno" da cui forse,ricominciare a tradirsi?Virtualmente?La scena finale assomiglia a un duello più che a una riconciliazione.Grande eleganza nella sceneggiatura (mai volgare),sontuosità delle scenografia,bellezza nel predisporre l'orgia il cui teatro assomiglia a un quadro composto da figure in movimento conrapposte a sagome fisse che osservano le prime ma anche l'intruso che rappresenta lo sguardo dello spettatore.Aplomb su tutta la linea,bellissimo.
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robert pocket
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lunedì 27 agosto 2007
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la crisi di un uomo chiude la carriera di un mito
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"Se voi uomini solo sapeste" Eh no mia cara Alice. Se soltanto tu sapessi che diavolo di notte ha passato il tuo Bill. Ma alla fine Alice sapra' tutto e a noi non resta che chiedersi se saranno capaci di restare svegli (fedeli) per sempre almeno per quanto riguarda la finzione scenica (nella realta' hanno gia' dato).
Eyes Wide Shut non narra una coppia in crisi come tutti (e forse addirittura lo stesso Kubrick) hanno pensato. Nosignore. Eyes Wide Shut narra dei continui fallimenti di un uomo nella sua costante, accanita ricerca di andare oltre al sogno. Oltre l'arcobaleno. Alla fine pero' scoppia ed e' costretto a confessarsi per non finire vittima dei suoi lancinanti sensi di colpa che lo spingono a credere che sua moglie sappia molto di piu' di quel che sa (complice la maschera ritrovata messa dalla di lui consorte sul suo cuscino).
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"Se voi uomini solo sapeste" Eh no mia cara Alice. Se soltanto tu sapessi che diavolo di notte ha passato il tuo Bill. Ma alla fine Alice sapra' tutto e a noi non resta che chiedersi se saranno capaci di restare svegli (fedeli) per sempre almeno per quanto riguarda la finzione scenica (nella realta' hanno gia' dato).
Eyes Wide Shut non narra una coppia in crisi come tutti (e forse addirittura lo stesso Kubrick) hanno pensato. Nosignore. Eyes Wide Shut narra dei continui fallimenti di un uomo nella sua costante, accanita ricerca di andare oltre al sogno. Oltre l'arcobaleno. Alla fine pero' scoppia ed e' costretto a confessarsi per non finire vittima dei suoi lancinanti sensi di colpa che lo spingono a credere che sua moglie sappia molto di piu' di quel che sa (complice la maschera ritrovata messa dalla di lui consorte sul suo cuscino).
Kubrick era ossessionato da "Shining" che amava molto e sia "Full Metal Jacket" che quest'ultimo capolavoro incompiuto gli sono debitori. In "Eyes Wide Shut" ritroviamo i colori pastosi dell'Overlook le inquadrature claustrofobiche, gli spazi angusti, i fantasmi di Cruise, le maschere demoniache, il sabba nel castello, il Redrum per overdose, i dialoghi straniti e le dissolvenze incrociate.
Come il Torrance di "Shining" anche l'Harford di "Eyes Wide Shut" e' preda dei fantasmi che agiscono nella sua psiche attraverso l'ossessiva scena di sua moglie tra le braccia dell'ufficiale da lei tanto (sognato?) desiderato al punto che questa ossessione finisce per spingerlo nei meandri di una non identificata follia che lo porteranno ad intrufolarsi in un luogo oscuro che e' poi il cuore pulsante della mente di Bill "Ho visto cose molto interessanti".
Kubrick e' un misogino inutile negarlo o far finta che non sia cosi' prova ne e' che la Kidman resta in scena per un totale di quaranta minuti contro le due ore e trentacinque di Cruise che Kubrick non molla nemmeno per un istante. Cruise e' perfetto in ogni inquadratura, la Kidman si pavoneggia troppo e passa piu' tempo a letto. Come la Wendy di "Shining" Alice e' la passivita', l'abulica ma anche l'unico contatto che alla fine permette a Bill di riprendere il contatto con la realta' espiando le sue colpe (a differenza di "Shining" dove Torrance finisce morto ammazzato per aver abbandonato quella che era la sua unica ancora di salvezza, ovvero la sua famiglia, pur di raggiungere il suo scopo che era quello di diventare qualcuno, farsi un nome, essere un'artista riconosciuto e non uno scrittore fallito col vizio del bere). Come in "Shining" anche qui ritroviamo il Faust, la dannazione, il male che si manifesta sotto forma di sabba orgiastico (l'unica sequenza davvero memorabile che ci riporta guarda un po' proprio al revival dei fantasmi di "Shining"). Cio' non toglie che questo film e' inattendibile, freddo, incompiuto, algido, a tratti irritante e senile. Splendida la fotografia, ottima come al solito la colonna sonora (straordinario il lavoro di Jocelyn Pook).
Alcune curiosita': Harford e' l'unione del nome di "Harrison Ford" (Kubrick disse al suo sceneggiatore Frederic Raphael che il suo medico doveva avere modi gentili alla Harrison Ford).
Kubrick riusci' a completare in toto il suo film al contrario di quanto si dice poiche' riusci' a consegnare la copia definitiva ai capoccia della Warner quattro giorni prima della sua triste quanto inaspettata dipartita.
Melissa Joan Hart ("Sabrina vita da Strega") fu chiamata per un provino. La modella cecoslovacca Eva Herzigova fu contattata via fax con un messaggio dello stesso Kubrick che la ringraziava in anticipo per aver accettato e le furono consegnate le pagine relative al personaggio di Amanda Curran. Ma la stupida rifiuto' per pudore (????) poiche' doveva recitare praticamente sempre nuda. Meglio cosi' comunque, visto che la parte fu poi affidata fortunatamente alla ben piu' meritevole Julienne Davis In compenso la Herzigova aveva recitato ne "L'amico del Cuore" di Salemme. (E queste si che sono soddisfazioni!).
Pollack fu chiamato, su consiglio dello stesso Cruise che lo diresse ne "Il Socio", per rimpiazzare Harvey Keitel il quale fu costretto a dare forfait dopo qualche mese per precedenti accordi (e non, come fu stupidamente detto, perche' fu cacciato dopo aver lasciato tracce di sperma durante un amplesso sul vestito della Kidman) mentre la Richardson ha rigirato tutte le scene che Jennifer Jason Leigh si rifiuto' di rigirare causa inizio delle riprese di "EXsistenZ" di Cronenberg. E ci dispiace dirlo ma forse e visto anche il destino beffardo che ci ha privato troppo presto di colui che io considero il maestro assoluto del cinema mondiale, sarebbe stato meglio se Jennifer si fosse fermata giusto il tempo di rigirare le scene da rifare anche a costo di pagare una penale per non aver rispettato un contratto di un film (EXistenZ appunto) del quale tra una decina d'anni se non di meno non sentiremo piu' parlare. Di questo "Eyes Wide Shut" invece, che piaccia o non piaccia se ne parlera' ancora e per moltissimi anni a venire: vuoi perche' e' perfetto nella sua imperfezione o vuoi perche' questo "Eyes Wide Shut" e' il testamento di un maestro indiscusso del cinema mondiale. Kubrick non faceva cinema. Kubrick era il cinema. Il mito. Chiude cosi' la sua carriera il mito. Come l' aveva iniziata circa cinquant'anni fa. Ovvero: In bellezza.
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pretore di lodi
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lunedì 18 giugno 2012
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film-testamento, ma non un capolavoro
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E' amaro dirlo, ma Kubrick (sicuramente un maestro del cinema) ha dedicato i suoi ultimi dieci anni di vita ad un film riuscito a metà. I suoi due errori più gravi sono stati l'aver utilizzato una sceneggiatura prolissa e verbosa, dove la maggior parte degli avvenimenti non sono descritti dalle immagini ma raccontati nei dialoghi (i flashback sarebbero stati una soluzione forse troppo facile, ma preferibile) e il non aver conservato l'ambiguità del racconto (l'orgia a cui ha assisitto il protagonista è un sogno,la realtà o una messinscena? Schnitzler lascia giustamente la risposta al lettore, mentre la spiegazione logica che Kubrick cerca di dare risulta insoddisfacente). La mano di Kubrick si avverte nell'inquietante scena dell'orgia, che mostra la perversione senza cadere nel pornografico.
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E' amaro dirlo, ma Kubrick (sicuramente un maestro del cinema) ha dedicato i suoi ultimi dieci anni di vita ad un film riuscito a metà. I suoi due errori più gravi sono stati l'aver utilizzato una sceneggiatura prolissa e verbosa, dove la maggior parte degli avvenimenti non sono descritti dalle immagini ma raccontati nei dialoghi (i flashback sarebbero stati una soluzione forse troppo facile, ma preferibile) e il non aver conservato l'ambiguità del racconto (l'orgia a cui ha assisitto il protagonista è un sogno,la realtà o una messinscena? Schnitzler lascia giustamente la risposta al lettore, mentre la spiegazione logica che Kubrick cerca di dare risulta insoddisfacente). La mano di Kubrick si avverte nell'inquietante scena dell'orgia, che mostra la perversione senza cadere nel pornografico. Da notare anche che, dopo tanti film nichilistici, qui il regista (nella vita felicemente sposato) mostri almeno un valore positivo : l'amore coniugale.
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