babi
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domenica 19 novembre 2006
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molto originale!!!
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Un uomo fin dalla nascita ripreso, a sua insaputa, da una telecamera... La testa oserei dire "malata" del regista che comanda la sua vita messa in diretta mondiale e con un successo ecclatante... Tutto intorno al protagonista è frutto di una "finzione" persino l' amore della moglie e l' amicizia del suo migliore amico... Rendendosi conto di tutto ciò Truman cerca la via della fuga e alla fine ne esce vittorioso anche grazie alla sua spiccata ironia... Un film direi molto originale, a tratti divertente, a tratti direi drammatico; in ogni caso fluido, scorrevole e avvincente!!! Azzeccatissimo!!! Non perdetevelo!!!
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raf
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lunedì 5 dicembre 2005
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intelligenza
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mi ha sorpreso: intelligente e coinvolgente. harris e carrey super.
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sergio longo
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venerdì 30 settembre 2005
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the truman show
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Il "Truman Show" è un programma televisivo con alti indici di gradimento e
ingenti introiti pubblicitari,che riprende giorno e notte,impiegando circa cinquemila
telecamere,la vita di un ragazzo trentenne
sin da quando,abbandonato in fasce dai
genitori,fu,per così dire,'adottato' da un
network televisivo e,di conseguenza,dalla
immensa platea che ne derivava.Per farlo
crescere moralmente 'sano',gli si procurarono i genitori,gli amici e, via via che il tempo passava,una moglie,dei
colleghi di lavoro(tutti bravi attori,s'intende),
e così di seguito fino ad arrivare alla "new
entry" di una ragazza che dovrebbe
sostituire la consorte nel suo cuore.La
popolazione del suo paesino è finta(in realtà si tratta di comparse cinematografiche).
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Il "Truman Show" è un programma televisivo con alti indici di gradimento e
ingenti introiti pubblicitari,che riprende giorno e notte,impiegando circa cinquemila
telecamere,la vita di un ragazzo trentenne
sin da quando,abbandonato in fasce dai
genitori,fu,per così dire,'adottato' da un
network televisivo e,di conseguenza,dalla
immensa platea che ne derivava.Per farlo
crescere moralmente 'sano',gli si procurarono i genitori,gli amici e, via via che il tempo passava,una moglie,dei
colleghi di lavoro(tutti bravi attori,s'intende),
e così di seguito fino ad arrivare alla "new
entry" di una ragazza che dovrebbe
sostituire la consorte nel suo cuore.La
popolazione del suo paesino è finta(in realtà si tratta di comparse cinematografiche). Incredibile a dirsi,ma non a vedersi,anche il sole,la luna,il mare
sono artificiali. Ma Truman Burbank,
assicuratore,di tutto ciò non ha consapevolezza per il semplice fatto che
-spiegherà Christof,il suo creatore e
produttore- "noi accettiamo la realtà del
mondo così 'come' ci viene presentata".
Salvo imprevisti. E l'accenno di un sentimento d'amore fuori copione non è
video-controllabile; può,anzi,inceppare il
gigantesco ordito di 'normalità' che avviluppa il povero Truman da tre decenni.
Sta di fatto che il giovanotto comincia a
prendere sempre più coscienza del Grande
Inganno cui è stato sottoposto fino a tentare una fuga via mare che gli sarebbe
fatale se ciò non pregiudicasse il proseguimento dello show:lo Spettacolo,si sa,deve continuare. Il film capolavoro di
Peter Weir,scritto da Andrew Niccol,prefigura
scenari davvero inquietanti per gli uomini
degli anni a venire; viene in mente l'omino
chapliniano imbrigliato nei meccanismi di
una società apparentemente liberale ma al
fondo profondamente ingiusta e vessatoria
dove,ed è il caso del 'Truman Show',
attraverso il subdolo esperimento sociologico su un individuo,si tenta di
tracciare una via maestra di orwelliana memoria al controllo
generalizzato sulle masse . Jim Carrey,attore di istrionismo
atipico e facilmente debordante,qui è
semplicemente perfetto nei panni del
protagonista; e l'infrangersi della sua barca,
in fuga verso il sogno delle isole Fiji,contro
un cielo di cartapesta si inserisce di diritto in
uno dei momenti più drammatici della storia
del cinema; in un finale da antologia che si conclude con il repentino cambio di canale
di due telespettatori nel momento in cui capiscono che lo show è davvero finito.
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anna (appassionata di cinema'87)
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martedì 29 marzo 2005
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riflessioni
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La sceneggiatura di Andrew Nicol è geniale, dalla prima all’ultima scena vengono trasmessi dei messaggi.
C’è un equilibrio in questo strano mondo fino a quando Truman non comincia a sospettare la finzione, per l’appunto il film si apre da questo punto anche se il processo era iniziato già da quando Lauren/Sylvia veine allontanata da lui.
Molto particolare la figura del produttore, Christof, che insieme a Truman è il personaggio più vero, perché per quanto il suo comportamento verso il protagonista sia molto scorretto è sincero, al contrario degli altri personaggi, che recitano tutti, e da un lato è anche il più saggio, vuole creare un mondo perfetto perché, come dice a Truman, “non troverai meno ipocrisia fuori dal mondo che io ho creato per te”, simboleggia il padre che vuole far vivere al figlio la vita che avrebbe voluto vivere lui.
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La sceneggiatura di Andrew Nicol è geniale, dalla prima all’ultima scena vengono trasmessi dei messaggi.
C’è un equilibrio in questo strano mondo fino a quando Truman non comincia a sospettare la finzione, per l’appunto il film si apre da questo punto anche se il processo era iniziato già da quando Lauren/Sylvia veine allontanata da lui.
Molto particolare la figura del produttore, Christof, che insieme a Truman è il personaggio più vero, perché per quanto il suo comportamento verso il protagonista sia molto scorretto è sincero, al contrario degli altri personaggi, che recitano tutti, e da un lato è anche il più saggio, vuole creare un mondo perfetto perché, come dice a Truman, “non troverai meno ipocrisia fuori dal mondo che io ho creato per te”, simboleggia il padre che vuole far vivere al figlio la vita che avrebbe voluto vivere lui.
Ma Truman, malgrado i tentativi di Christof di dissuaderlo, sceglie di uscire da quel mondo, per quanto sia molto faticoso e traumatizzante perché fuori non avrà alcun punto di riferimento.
Infine il regista e lo sceneggiatore nell’ultima scena ci danno uno spunto per riflettere, due spettatori che avevano da sempre seguito lo Show ed erano stati commossi fino ad un attimo prima, cambiano canale per cercare qualcos’altro da vedere. Il tema su cui riflettere è: vale la pena faticare e soffrire tanto per un pubblico che l’attimo dopo ti avrà già dimenticato?
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(di elisa)
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(di luchino)
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manu
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martedì 14 dicembre 2004
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capolavoro!
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Un film geniale,precursore del genere Grande Fratello & Sons...
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anonimo
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sabato 4 dicembre 2004
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geniale
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ottimo film ben diretto che ben denota i pericoli di una possibile limitazione della nostra pryvacy a vantaggio del sistema
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claudia75
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sabato 20 novembre 2004
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fantastico
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E STATO MOLTO BELLO SECONDO ME
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tiziana
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mercoledì 8 agosto 2001
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beccato 2 (the twiligh zone)
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Chi non ricorda la vecchia serie "Ai confini della realtà"? Ai più esperti non potrà essere certo sfuggito che questo soggetto fu realizzato già trent'anni fa. Tuttavia non reputo The Truman Show un plagio: in fondo, in letteratura fantastica è già stato detto tutto; la bravura sta nel dirlo meglio ogni volta, e questo ne è un esempio
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