el gato
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venerdì 1 giugno 2012
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casanova ad usum deloni
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Identificazione totale tra attore-simbolo e Casanova, con palese emblematizzazione di Delon. Da vedere con prudenza, da centellinare, magari, quasi prescindendo dal racconto schnitzleriano. Credo che Carrière, come sceneggiatore, non potesse fare altrimenti. Film "intelligentemente triste", con pochi movimenti di macchina, prudenza espressiva ma non senza spunti di visionarietà. El Gato
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alessandra verdino
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martedì 18 settembre 2007
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l'eta' ingrata della vita
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Questo film è un capolavoro. Per fa fotografia, il tema trattato e la superba interpretazione di Alain Delon.
Un'interpretazione forte e misurata allo stesso tempo.
Delon è un vero mattatore, e sfoggia abilmente la sua grande bravura con un testo teatrale, tratto da un famoso libro.
Ma conosciamo davvero questo superbo attore? O ne conosciamo solo la bellezza?
In questo film non teme di mostrarsi invecchiato, anzi, accentua i problemi sfoggiando la sua dote più evidente e caratteristica: la malinconia per la solitudine.
E di vera malinconia si tratta: è raccontata, anzi, direi, tratteggiata in modo fantastico, la solitudine di ogni uomo davanti ad una vita che sfugge, la paura delle rughe, il mettersi di fronte a se stesso senza temerne il responso.
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Questo film è un capolavoro. Per fa fotografia, il tema trattato e la superba interpretazione di Alain Delon.
Un'interpretazione forte e misurata allo stesso tempo.
Delon è un vero mattatore, e sfoggia abilmente la sua grande bravura con un testo teatrale, tratto da un famoso libro.
Ma conosciamo davvero questo superbo attore? O ne conosciamo solo la bellezza?
In questo film non teme di mostrarsi invecchiato, anzi, accentua i problemi sfoggiando la sua dote più evidente e caratteristica: la malinconia per la solitudine.
E di vera malinconia si tratta: è raccontata, anzi, direi, tratteggiata in modo fantastico, la solitudine di ogni uomo davanti ad una vita che sfugge, la paura delle rughe, il mettersi di fronte a se stesso senza temerne il responso.
Questo film ci mette di fronte i problemi di ciascuno quando la vecchiaia si avvicina.
Si tratta di Giacomo Casanova, ma potrebbe trattarsi di chiunque altro.
Jacques Brel, nella sua bellissima "Chanson des Vieux Amants", afferma: " C'è voluto del talento per essere vecchi e non adulti"
Ed ecco infatti Casanova, con l'animo sempre giovane, cimentarsi nel suo atteggiamento preferito: la conquista delle donne.
Ahimé, perde colpi.
Delon, come al solito, parla di se stesso.
Sa mettersi in piazza con ironia, con dolore, con abilità.
Una grandissima prova d'attore in un testo molto difficile ed attualissimo nei contenuti.
L'ambientazione di questo film è molto curata, così come la descrizione psicologica dei principali personaggi.
La bella Marcolina è il sogno, la gioventù perduta che sfugge.
Non so se questo film abbia avuto un successo meritato. E' troppo fine, e teatrale.
Una nuova, meritata, prova di un fantastico attore.
Sapere mettersi in piazza con malinconia, arguzia e mestiere è una dote assai rara, in questo panorama di finti attori, attenti solo all'aspetto fisico.
Sapere descriversi così bene è umiltà e coraggio.
Vivissimi complimenti.
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