eugen
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venerdì 24 marzo 2023
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comunque significativo di albertone
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Quando si dice"Sordi", "Albertone", e'inutile poi rifugiarsi nel pregiudizio di Sordi prima fase.seconda fase etc. Questo"Sono un fenomeno paranormale"(1985) e'Sordi tout court, senza ,imitazioni: e'Alberto Sordi interprete in pieno, e' A.S.sceneggaitore con il regista Sergio Corbucci, con Bernardino Zapponi e Gianni Romoli, dove il suo ruolo di divulgarore scientifico scettico anzi negatore del"paranormale"generucamnete inteso(forse un velato accennno a Piero Angela, allora attivissimo o invece un riferimento diretto e senza lmiit)?). Difiicile stabilire tali eventuai "parziali polemiche", difficile pensare ai veri obiettivi di Albertone, certamente sempre impegnato in prima persona, come cattolico(qualcuno dice integralista, ma non saprei dire.
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Quando si dice"Sordi", "Albertone", e'inutile poi rifugiarsi nel pregiudizio di Sordi prima fase.seconda fase etc. Questo"Sono un fenomeno paranormale"(1985) e'Sordi tout court, senza ,imitazioni: e'Alberto Sordi interprete in pieno, e' A.S.sceneggaitore con il regista Sergio Corbucci, con Bernardino Zapponi e Gianni Romoli, dove il suo ruolo di divulgarore scientifico scettico anzi negatore del"paranormale"generucamnete inteso(forse un velato accennno a Piero Angela, allora attivissimo o invece un riferimento diretto e senza lmiit)?). Difiicile stabilire tali eventuai "parziali polemiche", difficile pensare ai veri obiettivi di Albertone, certamente sempre impegnato in prima persona, come cattolico(qualcuno dice integralista, ma non saprei dire...)e come attore -regista-autore inimitabile e questo"Sno..."se non e'un capollavoro e'comuqnue sintomaticamente significativo dell'opera sordiana. Ancor auna volta un protagonista della scena filmica di quegli anni, per non dire"Il protagonista"in Italia, in anni in cui i suoi colleghi Gassman(che era tornato in gran parte al teatro e comunque aveva limitaot la sua attivita'cinematrografica)e Tognazzi, Mastroianni, erano"in calo"rispetto all'attivita'instancabile ei Sordi, appunto. Che poi idetro il film ci sia"un messaggio"("quelli li porta il postinO", sir Alfred Hitchcock dixit)e'da vedere e comunque importa poco, salvo appunto demolire il mito dello scettico a priori, di chi non crede in nulla e tiene a sottolinearlo, a ribadirlo in ogni occasione. Certo un film divertwente, intelligente, non volgare, dove anche la"escapade"con la sergretaria(un classico)rimane un sogno, un "Mito"dove la "dislocazione", la bilocazione gioca un ruolo importante... Eugen
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elgatoloco
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domenica 2 maggio 2021
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ancora sordi anche autore, un po''en souplesse
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"Sono un fenomeno paranormale"(Sergio Corbucci, che ha anche scritto il film con Bernanrdino Zapponi, Gianni Romoli e, ça va de soi, lo stesso Sordi, 1985)parla di un prof.Razzi, autore TV nel quale demistifica il "paranomale"che sperimenta e soprattutto vuol sperimentare tutto in corpore vili, che rimane impressionato, pur se da incredulo da un viaggio in India, dove ha incontrato(?)un curisio "santone", tale"Babasciò"(nomen omen...a ben vedere...), e aver subito, in un secondo viaggio, una rovinosa caduta dal dorso di un elefante, con conseguente"capoicciata"di riguardo. E da allora tutto diviene diverso: inizia a comportarsi diversamente, creando o credendo di creare"infortuni"o intterruzioni dle normale ciclo vitale, del reale, intralciando il decorso nomrale delle cose e"crenado scompiglio"con fenomeni, paradossaalmente", "paranomalei".
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"Sono un fenomeno paranormale"(Sergio Corbucci, che ha anche scritto il film con Bernanrdino Zapponi, Gianni Romoli e, ça va de soi, lo stesso Sordi, 1985)parla di un prof.Razzi, autore TV nel quale demistifica il "paranomale"che sperimenta e soprattutto vuol sperimentare tutto in corpore vili, che rimane impressionato, pur se da incredulo da un viaggio in India, dove ha incontrato(?)un curisio "santone", tale"Babasciò"(nomen omen...a ben vedere...), e aver subito, in un secondo viaggio, una rovinosa caduta dal dorso di un elefante, con conseguente"capoicciata"di riguardo. E da allora tutto diviene diverso: inizia a comportarsi diversamente, creando o credendo di creare"infortuni"o intterruzioni dle normale ciclo vitale, del reale, intralciando il decorso nomrale delle cose e"crenado scompiglio"con fenomeni, paradossaalmente", "paranomalei". La storia dello scettico integrlae, dell0empirista che crede letteralmnete solo a quanto può vedere ed esperire con i sensi, si rovescia nel suo contrario, in un film"sordiano"anche se nOn diretto da lui, certo meno"efficacamente coinvolgente"del precedente"TUtti dentro", che comunque smonta il modello"unico"del supe-presentatore-supermattatore TV (che diero ci fosse il "nume"di Piero ANgela da mettere, con prudenza, alla berlina?Non lo escluderei, anche se non ho elementi per dirlo), e più ancora quello dell'onniscente che smonta iperpositivsticamente ogni certezza"assoluta"convertendosi poi, appunto per paradosso, nel suo opposto, un creudlone che"si beve tutto"o che... Qui credo sia opportuno prescindere da quanto si è scritto ma spesso piuttosto ventilato sulle convinzioni, umane, religiose e altre(fiosofiche non credo si possano definire, quantomeno non nel senso vero e proprio del lemma), anche perché quasi nulla è certo e mi asterrei da attribuzioni che posnso rivelarsi improprie poco tempo dopo averle formulate... Certo che lo scientista a tutti i costi, senza le verfiche anche"by trial and error"può mostare sempre la corda, dunque, può essere solamente che qui Sordi inviti a un minimo di certezza, di quelle che i"tuttologi"Non possono favorire, ragionevolm,ente. C'è da un lato il fascino dell'Oriente, soprattutto dell'India, che in quegli anni notoriamente convolgeva anche politici famosi, ma c'è, direi, più che altro , la tematica, chairamente presente alla fine del film, dell'escpaismo nel sogno., in una dimensione diversa da quella della ricchezza, del successo"ben calibrato"quanto fin tropèpo prevedibile. Diremmo che Sordi, qui, con questo film, s'è quasi preso una pausa, tornando ad essere anche superaottore-mattatore ma in senso diverso da quello altrimenti noto e prevedbile. Ottime le performances di Eleonora Brigliadori, altrimenti "mwzzobusta"(o"o"ad libitum)della TV, di Pippo Baudo che fa se stesso, come ragionevolmente opinabile, di Gianni Bonagura e di Maruzio Micheli, con il suo barese iper.aceentauto, di Donald Hodson, nella parte famosa di "Babasciò", attore di cui altrienti non conosco altre prestazioni almeno molto diffuse a livello filmico. UN prodotto piacevole, che non appartiene al"top"di Sordi ma si lascia vedere bene. El Gato
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elgatoloco
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mercoledì 17 giugno 2020
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sordi contro lo scetticismo integrale
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"SOno un fenomeno paranormale"(Sergio Corbucci, scritto da Corbbuicc, con Zapponi, Romoli e Alberto Sordi)consente a Sordi, in realtà, di esprimere il suo pensiero_ ll ma^itre à penser iperscettico, negatore di ogni esperienza paranormale e di ogni"miracolo"(qui, direi, sta il problmea, la"cruna dell'ago")che si convince, trmaite esperienze personali, che alcuni fenomeno"parana"esistono, è la metafora dell'"Albertone"fideista, convinto del fatto che i miarcoli siano possibili, che in certi frangenti essi avvengano. Decisamente, dunque, un film"sordiano"anche se la regia è di Corbucci, appunto; che poi tutto questo(ossia la"cxonversione"del prof.
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"SOno un fenomeno paranormale"(Sergio Corbucci, scritto da Corbbuicc, con Zapponi, Romoli e Alberto Sordi)consente a Sordi, in realtà, di esprimere il suo pensiero_ ll ma^itre à penser iperscettico, negatore di ogni esperienza paranormale e di ogni"miracolo"(qui, direi, sta il problmea, la"cruna dell'ago")che si convince, trmaite esperienze personali, che alcuni fenomeno"parana"esistono, è la metafora dell'"Albertone"fideista, convinto del fatto che i miarcoli siano possibili, che in certi frangenti essi avvengano. Decisamente, dunque, un film"sordiano"anche se la regia è di Corbucci, appunto; che poi tutto questo(ossia la"cxonversione"del prof.Razzi, iperscettico" avvenga a casua di un viaggio in India è da attribuire al fatto: A)che l'India è per antonomasia il paese dei "misteri" e dei "miarcoli"(dove, natrualmente, rimaerrebbero da chiarire in detaglio i due termini), dunque è per questo che l'India assume qui valore paradigmatico; B)al tempo stesso sarebbe stato troppo "impegnativo"e troppo "domatico"parlare di miracoli dal punto di vista prettamente cattolico(che è comunque di Sordi), essendo essi(miasteri e miracoli)parte di un"mysteruyn tremendum et fascinans"(Rudoplph Otto)che Sordi, come anche gli altri coautori ritengono non"tramsettibili"sic et simplicter a tutti. Da qui questo atteggiamento nella"comunicazione"che film, consente e rende possibile,dove è ancora da notare che"Sono un fenomeno..."è probabilmente il film di Sordi(lo considero a tutti gli effetti toralmente"sordianO", con la limitata riserva relativa alla regia-confesso che avevo in mente, dall'epoca dell'usicta del film, che anche la regia fosse di Albertone-pre-giudizio errato, ma comunque significativo)che parla maggiormente di mass.media, almeno di quelli pre-digitali, dato che a metà anni 1980 siamo comunque in piena era televisivocentrica... Film a tesi, in qualche modo, come"Finché c'guerra cìè speranza"(precedente di circa un decennio, peraltro, regia integralmentte di Sordi, in quel casd)questo"Fenomeno parnanormale"siutla comunque molto gustoso, molto paicevole, che si accetti o meno la tesi di fondo, appunto, qui sostenuta. Personalente avrei varie riserve, anche se non"totali", ma il film di per sé non disturba, sia per la perfetta resa interpretativa di Sordi, sia per il resto. Tra gli altri Cluadio Gora, vecchio amico di Sordi e partener in tanti suoi film, Eleonora Brigliadori(Volto tipico della TV), Elsa Martinelli, un ottima caratterizzazione di Maurizio Micheli, Gianni Bonagura e altri/e per non dire(peraltro a riprova di quanto sostenuto sopra)del"cameo"di Pippo Baudo, allora intrattenitore tipico(il più famoso e popolare)della TV ancora "a senso unico"e completamente eterodiretta dopo la spartizione poolitica che aveva comunque sengato anche la RAI post-bernabeiana. , in un film che interroga, rimanendo certo nell'ambito della"cultura popolare"e del common sense, per di più con la regia accorta e priva di elementi pletorici di Sergio Corbucci, capacee di passare dal film d'azione a quello comico/(sua specialità, prbobabilmente), dalla tensione sul"busillis"misterioso alla comicità, senza però perdere mai di vista il fulcro della questione, ossia se ci siano elementi meta e sorannaturali possibili. In definitiva é un film che fa riflettere, almeno chi non abba meditato a lungo partendo da letture molto signitifcaive... El Gato
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elgatoloco
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venerdì 13 settembre 2019
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non eccelso, ma più che discreto
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"Sono un fenomeno paranormale"(1985, regia di Sergio Corbucci, sceneggiatori Bernardino Zapponi, Corbucci e Albertone stesso)è un film quasi "di transizione": dopo la regia di "Tutti dentro"(1983)e"Il tassinaro"(1984)e prima di tornare a dirigere"In Tassinaro a New York"(1987)quasi una pausa, ma Albertone c'è, comunque, come sceneggiatore e come idea di fondo. LO scettico totale, che non crede ad alcuna forma di mistero, che però, andando in India inizia a compiere azioni "strane", a convincersi di altre realtà, è indubbiamente un personaggio particolare, che può riferirsi anche a fatti allora attuali e a personaggi dell'epoca, in ambito TV(è un programmista, un esperto TV, il protagonista interpretato da Albertone)e il tutto può riferirsi a Sordi stesso, convinto credente cattolico, amico di Giulio ANdreotti(cfr.
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"Sono un fenomeno paranormale"(1985, regia di Sergio Corbucci, sceneggiatori Bernardino Zapponi, Corbucci e Albertone stesso)è un film quasi "di transizione": dopo la regia di "Tutti dentro"(1983)e"Il tassinaro"(1984)e prima di tornare a dirigere"In Tassinaro a New York"(1987)quasi una pausa, ma Albertone c'è, comunque, come sceneggiatore e come idea di fondo. LO scettico totale, che non crede ad alcuna forma di mistero, che però, andando in India inizia a compiere azioni "strane", a convincersi di altre realtà, è indubbiamente un personaggio particolare, che può riferirsi anche a fatti allora attuali e a personaggi dell'epoca, in ambito TV(è un programmista, un esperto TV, il protagonista interpretato da Albertone)e il tutto può riferirsi a Sordi stesso, convinto credente cattolico, amico di Giulio ANdreotti(cfr."IL Tassinaro"), che quindi con discrezione e senza astiose polemiche, se la prende con i "razionalisti al 100%",,,che a priori negano tutto cià che sfugge alla loro esperienza sensoriale. Che Baba Shò si riferisca al Saj Baba è probabile(all'epoca vari politici, anche made in Italy se n'erano"innamorati"), come peraltro il giudice di"Tutti dentro"aveva la pettinatura alla Gianni De Michelis (famoso ministro e personaggio di spicco del PSI, per chi non era ancora nato o troppo piccolo per ricordarsene)ma ciò "ne fait rien à l'affaire", non ha importanza, insomma). Oltre ad Albertone, come sempre attore sopraffino, ci sono Eleonora Brigliadori, Elsa Martinelli, Gianni Bonagura, Pippo Baudo che interpreta se stesso, Maruzio Micheli in una caratterizzazione interessnate-grottesca nel ruolo del prete. E ancora: lo"scettico blu"(ma non in blu)professor Razzi merita un posto nel Gotha dei personaggi comici che, almeno un po', fanno pensare... Non certo"The Great Dictator"di Cahrles Chaplin, naturalmente, ma almeno tra i personaggi-maschere del cinema italiano dei tardi anni del Novecento, Razzi merita di essere annoverato. El Gato
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fedeleto
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sabato 19 marzo 2016
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sordi:sono un fenomeno di attore
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Il professor Razzi è un conduttore televisivo che smaschera le credenze popolari del paranormale.Per continuare la sua lotta ai fenomeni detti magici si reca in India,incontrando un maestro spirituale chiamato Babascio',la sua vita incomincia a cambiare.Dopo un incidente si ritroverà a Roma con poteri paranormali.Cosa può succedere ad uno scettico alleato della ragione,ritrovarsi ad essere un fenomeno? Sergio Corbucci (il conte Tacchia,la mazzetta) stavolta firma un'ottima commedia,che raggiunge risultati non indifferenti.Il tema dello scontro tra scienza e occulto è interessante,poiché il regista romano sapientemente evidenzia un mondo tendente al materialismo (la festa del rientro di Razzi) punita con la bufera paranormale,così la logica e le nozioni abbandonate grazie ai poteri sviluppati.
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Il professor Razzi è un conduttore televisivo che smaschera le credenze popolari del paranormale.Per continuare la sua lotta ai fenomeni detti magici si reca in India,incontrando un maestro spirituale chiamato Babascio',la sua vita incomincia a cambiare.Dopo un incidente si ritroverà a Roma con poteri paranormali.Cosa può succedere ad uno scettico alleato della ragione,ritrovarsi ad essere un fenomeno? Sergio Corbucci (il conte Tacchia,la mazzetta) stavolta firma un'ottima commedia,che raggiunge risultati non indifferenti.Il tema dello scontro tra scienza e occulto è interessante,poiché il regista romano sapientemente evidenzia un mondo tendente al materialismo (la festa del rientro di Razzi) punita con la bufera paranormale,così la logica e le nozioni abbandonate grazie ai poteri sviluppati.Chiaramente è tutto travestito da commedia e le scene divertenti non mancano (Sordi che con lo sguardo sciamano fa spogliare le spettatrice della trasmissione di Baudo),e una delle migliori sequenze appare anche lo sdoppiamento (tematica molto presente nel regista).Scritto da Zapponi,Romoli,Sergio Corbucci e Sordi.L'attore romano è in forma,e non delude le aspettative.Uno dei Corbucci più interessanti.
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caribe1999
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domenica 11 marzo 2012
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argomento risibile e realizzazione fiacca
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Vedere Alberto Sordi in un film del genere è veramente triste. La storia del presentatore parascettico che il karma trasforma in ciò che ha sempre tentato di negare è buona solo per una commediola con qualche risata. A questo è necessario aggiungere che gli attori sembrano impegnarsi a rendere il tutto molto finto e che l'Albertone nazionale è costretto per metà film a tenere gli occhi sgranati. Per non parlare del finale mistico.
Il risultato è questa pellicola che lascia il tempo che trova.
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(di alessandro vanin)
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toty bottalla
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giovedì 21 ottobre 2010
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argomento importante in chiave leggera
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...Proprio così, mi piacerebbe che lo stesso film fosse affrontato in maniera seria scavando in profondità, il grande SORDI affronta il dilemma di striscio ma divertendoci molto. L'argomento del paranormale può dividere opinioni di gente dalla cultura superiore e nonostante tutto i pareri non concordano mai, mistero del paranormale!
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santucci
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sabato 20 giugno 2009
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bello
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Intrattiene senza annoiare e riesce a strappare molte risate, una bella commedia su un tema poco trattato dai registi di oggi che propongono sempre le stesse cose
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mancio83
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martedì 9 giugno 2009
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spassoso
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Non ha grandi pretese e si lascia guardare senza troppo impegno, è un film divertente che regala due ore diverse dalla solit routine quotidiana, quanto si sente la mancanza di Sergio Corbucci !
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manfredi 4ever
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martedì 2 giugno 2009
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rispetto ad oggi..
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Rispetto alle commedie che vediamo oggi, questi film si possono considerare dei capolavori, almeno avevano grandi registi, grandi attori e soprattutto erano costruite su una storia e non girate in fretta e furia senza una base su cui poggiare
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