lucascialo
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lunedì 11 dicembre 2017
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qualche battuta divertente in un contesto mediocre
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Quinto film dei fratelli Vanzina, che tentano di proporre una versione in chiave moderna, ma satirica, di Giulietta e Romeo. Non fosse altro per i nomi dei protagonisti. In realtà il film finisce per rievocare, almeno in chi l'ha visto, soprattutto il cult anni '70: I guerrieri della notte. Data la buffa guerra notturna tra 2 bande. Capitanate rispettivamente da Jerry Calà e Diego Abatanutuono, tra metro, strade e locali di Milano. Scomodando sempre un altro cult, il finale invece scimmiotta un pò quello de Il Laureato.
Tanti cult rievocati e diverse battute divertenti, condiscono un film in realtà nel complesso mediocre e demenziale. Caratteristiche che in realtà, a parte qualche rara eccezione come Sapore di mare, caratterizzeranno tutta la filmografia dei Vanzina.
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Quinto film dei fratelli Vanzina, che tentano di proporre una versione in chiave moderna, ma satirica, di Giulietta e Romeo. Non fosse altro per i nomi dei protagonisti. In realtà il film finisce per rievocare, almeno in chi l'ha visto, soprattutto il cult anni '70: I guerrieri della notte. Data la buffa guerra notturna tra 2 bande. Capitanate rispettivamente da Jerry Calà e Diego Abatanutuono, tra metro, strade e locali di Milano. Scomodando sempre un altro cult, il finale invece scimmiotta un pò quello de Il Laureato.
Tanti cult rievocati e diverse battute divertenti, condiscono un film in realtà nel complesso mediocre e demenziale. Caratteristiche che in realtà, a parte qualche rara eccezione come Sapore di mare, caratterizzeranno tutta la filmografia dei Vanzina.
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blacknight22
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giovedì 10 marzo 2016
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calà + abatantuono = risate assicurate
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La coppia di protagonisti è fantastica, il soggetto é molto semplice, quasi un Romeo e Giulietta del XX secolo. Il personaggio del "terruncello" di Abatantuono qui è ai suoi massimi storici. Diego Abatantuono giganteggia con la sua comicitá ed originalità per tutto il film il quale si regge esclusivamente su di lui,quasi oscura Jerry Calà. Ogni battuta di "Felice" è una risata assicurata, il personaggio del terroncello ebbe successo proprio perchè all'epoca contemporaneo e reale
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great steven
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mercoledì 16 ottobre 2013
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antagonismo abatantuono-calà per un comico gustoso
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I FICHISSIMI (IT, 1981) di CARLO VANZINA con DIEGO ABATANTUONO – JERRY CALA’ – SIMONA MARIANI – MAURO DI FRANCESCO – RENATO CECCHETTO – UGO BOLOGNA – ANNABELLA SCHIAVONE § Un immigrato pugliese e un milanese purosangue sono i capi di due giovani bande rivali che si affrontano e sbeffeggiano senza sosta e senza pietà. Il secondo s’innamora della sorella del primo, che invece vuole prometterla in sposa al capo di una pasticceria, per cui complicazioni di genere amoroso, famigliare e lavorativo non tarderanno a sopraggiungere. Non è esattamente una rilettura precisa di Romeo e Giulietta in chiave moderna, come la definirono alcuni critici dell’epoca, perché non ne ripercorre con esattezza la trama e le tematiche trattate ne differiscono assai.
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I FICHISSIMI (IT, 1981) di CARLO VANZINA con DIEGO ABATANTUONO – JERRY CALA’ – SIMONA MARIANI – MAURO DI FRANCESCO – RENATO CECCHETTO – UGO BOLOGNA – ANNABELLA SCHIAVONE § Un immigrato pugliese e un milanese purosangue sono i capi di due giovani bande rivali che si affrontano e sbeffeggiano senza sosta e senza pietà. Il secondo s’innamora della sorella del primo, che invece vuole prometterla in sposa al capo di una pasticceria, per cui complicazioni di genere amoroso, famigliare e lavorativo non tarderanno a sopraggiungere. Non è esattamente una rilettura precisa di Romeo e Giulietta in chiave moderna, come la definirono alcuni critici dell’epoca, perché non ne ripercorre con esattezza la trama e le tematiche trattate ne differiscono assai. Gli ingredienti comici di questo film dominato dal conflitto Abatantuono-Calà, attori non ancora notissimi ma già promettenti istrioni, colpiscono nel segno: antagonismo nord-sud, rock, imitazione dei modelli nordamericani, parlata interregionale. Al suo 4° film, Carlo Vanzina, spalleggiato dall’inseparabile fratello-sceneggiatore Enrico, consolida la propria ricetta di umorismo diretto verso i territori più fertili del giovanilismo.
Comico; giudizio personale: 7 (discreto)
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loris kiris
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lunedì 23 settembre 2013
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una ficata di film
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Cult dei sottoboschi milanesi, inevitabile per qualsivoglia italofono esattamente per ragioni di funambolismo linguistico: un italiano sgrammaticato, gergale ed espressivo – ad alta memorabilità – segna la parlata dei “diagoli” inimitabili pronunciati da quel tauro scatenato di Felice (Abatantuono), alla quale si contrappone quella milanesizzata del più minuto Romeo (Jerry Calà). Oltre all’agone verbale, i due gai bambacioni si oppongono per provenienza diametralmente opposta: tecnicamente “meridionalo” Felice, milanese purosangue Romeo: sarà soprattutto codesto fatto a generare la loro inimicizia cronica.
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Cult dei sottoboschi milanesi, inevitabile per qualsivoglia italofono esattamente per ragioni di funambolismo linguistico: un italiano sgrammaticato, gergale ed espressivo – ad alta memorabilità – segna la parlata dei “diagoli” inimitabili pronunciati da quel tauro scatenato di Felice (Abatantuono), alla quale si contrappone quella milanesizzata del più minuto Romeo (Jerry Calà). Oltre all’agone verbale, i due gai bambacioni si oppongono per provenienza diametralmente opposta: tecnicamente “meridionalo” Felice, milanese purosangue Romeo: sarà soprattutto codesto fatto a generare la loro inimicizia cronica. Il doppiolibidinante Romeo, oltretutto, s’innamora perdutamente di Giulietta, sorella di Felice, intricando non poco le sorti dei vari personaggi. I nomi d’ascendenza scespiriana assumono funzioni più che altro ornamentali, eludendo qualsivoglia seria pretesa di rivisitazione romanzesca. Il film, difatti, non coincide con uno Shakespeare rimesso e nuovo, e nemmeno con un Shakespeare rimesso a vecchio o riletto in chiave parodica: dell’english poet resta poco nulla. Qualche sprazzo di poesia, di giocoso-sentimentalismo, traspare comunque a livello di trama, dove a farla da padrone, tuttavia, sono soprattutto i freschi sproloqui vernacolari degli antagonisti Felice-Romeo, nonché il viso stracaricaturale dell’aspirante “Bob Marlo” Carmine Faraco, l’ibrida personalità del fratello omosex di Felice e, ancora, la galleria di costumi eighties caratterizzati da un cromatismo sferzante e da abbinamenti improbabili, ben oltre l’arte pittorica fuoriuscita dal periodo thaitiano di Gauguin. Appena più seriosi gli accennuucci alle condizioni economiche degli under-salariati e agli attriti tra nord e sud. Film che ha senso per coloro che non hanno bisogno di un senso, bensì necessitanti di udire macroscopiche loquele da sottostrato.
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fra007
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martedì 2 agosto 2011
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niente di eccezziunale
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commedia banale d'altri tempi, senza volgarità, tette, culi, bondi, de sica. divertenti le gag di abatantuono un po meno gli scopiazzamenti di un giorno in pretura e il laureato.
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lorenzomnt
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lunedì 13 settembre 2010
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iulenza!!!!!!!!!
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Scorre liscio e il divertimento non manca.Abantantuono e calà danno il meglio di loro.
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ligagian
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giovedì 1 gennaio 2009
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veramente un film cult
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Vediamo Calà e Abatantuono in versione Gatti di vicolo miracolo,un pò teppisti un pò cretini,tra lotte e scontri,Romeo,Jerry Calà,Giulietta,si amano all insaputa di Toro Scatenato, Abatantuono,trama davvero intricata ed un vero cult per chi ama il genere.Ricordiamo la scena degli insulti in metropolitana tra la banda di Calà e quella di Abatantuono o lo scontro in discoteca degli stessi che dovevano da allora in poi alternarsi nelle serate per evitare ulteriori scontri.Veramente un film piacevole e che scorre liscio per una serata senza pensieri.
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marvelman
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sabato 11 ottobre 2008
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il miglior film di abatantuono !!!
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Poi con un grande Calà vicino che tratta anche l'argomento in maniera ironica del problema degli abitanti del sud a Milano !!!
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zanfo
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giovedì 22 febbraio 2007
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eccezziunale!
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Straordinaria interpretazione di un ispiratissimo Diego Abatantuono. Questo è secondo me il suo miglior film dopo "Attila Flagello di Dio", superiore perfino al tanto acclamato "Eccezziunale veramente".
I fichissimi meriterebbe di essere visto solo per la battuta:"mmmmmhhhh che profumin', che avete cucinat pulppett i'mmmmerda?", autentica perla di saggezza.
Imperdibile per tutti gli amanti del grande terrunciello!
[+] capolavoro assoluto della storia del cinema !!!
(di marvelman)
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butch
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venerdì 31 marzo 2006
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idoli di infanzia
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Supermitico ragazzi!!!! Calà idolo della mia infanzia come Maurino di Francesco. Andavo in giro imitandoli.........
Intramontabile film che non invecchia!!!!!!!!!!!!!! Invecchierà lo sfondo di una Milano anni 80 ma il film rimarrà per sempre un mito
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