Saranno famosi |
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Un film di Alan Parker.
Con Lee Curreri, Irene Cara, Eddie Barth, Laura Dean, Antonia Franceschi, Boyd Gaines.
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Titolo originale Fame.
Musical,
Ratings: Kids+16,
durata 134 min.
- USA 1980.
MYMONETRO
Saranno famosi
valutazione media:
3,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Parker si riscalda"di AndreaFeedback: 0 |
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giovedì 26 aprile 2001 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Con questo famosissimo musical si aprono gli anni 80’ e trova un nuovo respiro (di notorietà) questo genere in cui sempre più si fanno largo i dialoghi e una trama che vorrebbe essere consistente (e che invece, assieme alle vicende superficialmente affrontate dei protagonisti, costituisce la parte più debole del film). Nel decennio appena concluso Forman aveva tentato, deludentemente (nonostante le ottime coreografie), con Hair (79’) di chiudere in bellezza il decennio seventy nel quale Sharman aveva realizzato con “The Rocky Horror Picture Show” (75’) quello che rimane il più bel musical rock della storia del cinema, tranquillamente accostabile a classici del “musical puro” come “Cappello a cilindro” del 35’, vertice dell’insuperabile coppia Astaire-Rogers o al geniale “Cantando sotto la pioggia” dove non si sa se scegliere i balletti di Kelly (da solo nella celebratissima sequenza “sotto la pioggia” o con la Reynolds), le evoluzioni “antigravitazionali” di O’Connor (purtroppo più conosciuto per la leggera serie di “Francis il mulo parlante”) o le spettacolari gambe della Charisse. Parker esce dal decennio precedente con un film (il bellissimo “Fuga di mezzanotte”) completamente opposto per temi e toni a questo nel quale la cosa che “gli” riesce meglio sono i balletti, veramente trascinanti, e la bellissima colonna sonora che assieme alla celeberrima canzone, che dà il titolo al film e alla serie tv che seguì, vinse l’Oscar (serie tv in cui si aggiungono altri personaggi fondamentali, rispetto a quelli solo abbozzati nel film, come lo studente Danny Amatullo o Debbie Allen nella parte dell’insegnante di danza e che rappresenta la miglior serie musical prodotta via cavo). I meriti del film sono, quindi, da imputare al coreografo, al compositore e ad Irene Cara piuttosto che a Parker, che ha il merito, invece, di imprimere una rivitalizzante notorietà al genere, dare spunto per l’omonimo serial tv, ma, soprattutto, di “scaldarsi i muscoli” per la realizzazione del ben più completo (dal punto di vista sia registico che della direzione degli attori) “The Commitments”, suo miglior musical o film-musicale, dove la straordinaria e indimenticabile voce di Andrew Strong non fa di certo rimpiangere quella della Cara.
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