Fatto di sangue tra due uomini per causa di una vedova (si sospettano moventi politici)

La prolifica e sagace Wertmuller, regista d'eccezione del cinema italiano del '900, giunge a proporre quest'opera che per molti versi ricorda la tragedia greca, sia per il pathos narrativo che per come si delinea la vicenda ,ed anche per le maestose ambientazion,i  poichè sovente i protagonisti siciliani si trovano ad interagire tra loro all'interno dei resti di un teatro greco, ovviamente in maniera tutt'altro che casuale. Titina Paternò ( S. Loren), diventata vedova in virtù dell'omicidio del marito ad opera di un criminale locale, Acicatena ( T.Ferro) spietato e tracotante, vorrebbe giustizia ma le regole ferree dell'omertà che vigono da sempre in alcuni angoli della terra, le impediscono di averla. [+]

La prolifica e sagace Wertmuller, regista d'eccezione del cinema italiano del '900, giunge a proporre quest'opera che per molti versi ricorda la tragedia greca, sia per il pathos narrativo che per come si delinea la vicenda ,ed anche per le maestose ambientazion,i  poichè sovente i protagonisti siciliani si trovano ad interagire tra loro all'interno dei resti di un teatro greco, ovviamente in maniera tutt'altro che casuale. Titina Paternò ( S. Loren), diventata vedova in virtù dell'omicidio del marito ad opera di un criminale locale, Acicatena ( T.Ferro) spietato e tracotante, vorrebbe giustizia ma le regole ferree dell'omertà che vigono da sempre in alcuni angoli della terra, le impediscono di averla. L'avvocato Rosario MAria Spallone, socialista benchè assai benestante, le si avvicina con l'intento di aiutarla  e supererà  le sue iniziali diffidenze, entrando nelle sue grazie . La salverà anche da un tentativo di stupro da parte di Acicatena e lei per gratitudine si concederà all'avvocato che se ne innamorerà, come farebbe ogni gentiluomo che si rispetti. Appare un altro personaggio , che darà un sapore differente alla vicenda; Nick Sanmichele, direttamente dagli Stati Uniti. Spregiudicato, sfrontato e con pochi scrupoli, è diventato ricco grazie ai traffici illeciti . Si avvicina alla vedova con uno spirito molto diverso da quello dell'Avvocato, ma con intenti molto simili. Si accenderà una rivalità tra i due che sfocerà in complicità , dopo il ferimento di Acicatena da  parte dell'avvocato. La situazione andrà degenerando e Titina resterà solo con il figlio che ha in grembo,  a testimonianza di quello strano amore a tre. L'intera vicenda è pervasa da pathos tipico delle vicende descritte dalla regista, con un particolare riguardo anche ad una notevole dose di critica la potere, in questo caso il potere delle squadre fasciste di cui Acicatena era il turpe condottiero. Una delle perle della regista nostrana. da rivedere con attenzione. [-]