Goodbye & Amen - L'uomo della CIA

Il film è stato criticato in malo modo per due volte da Mereghetti che, da che mi ricordo io, nei suoi primi dizionari gli diede due stelle, mentre nell'ultimo solo una e mezza, ebbene se ha ragione di dire che il film ha scarti di registro e la denuncia sul cinismo yankee non viene presa sul serio, non lo ha quanto dice che è stato girato con la mano sinistra. Ebbene diciamo che girare un film americano in Italia non è facile ma lui ci è riuscito molto meglio rispetto ai suoi colleghi che nel cimentarsi in simili operazioni hanno solo ottenuto prodotti al limite del ridicolo. Se gli dobbiamo rimproverare qualcosa possiamo puntare il dito subito contro attori di primo piano ma che qui appaiono molto legnosi, si salva solo una grande Steiner che qui fa la parte di un reduce impazzito che tiene in ostaggio alcune persone, inoltre si può rimproverare a Damiani di aver usato i soliti cognomi e nomi americani, sicuramente come nel libro, e di aver creato dialoghi troppo yankee senza qualche originalità, e inoltre di essere in qualche sequenza troppo verboso, laddove si poteva mettere un po di vivacità anche a costo di inventare una scena che non vi era nel libro, il mediocre romanzo 'Sulla pelle di lui' di Francis Clifford , per il resto Damiani gira uno dei piu bei film d'azione italiano, con le straordinarie musiche di Stelvio Cipriani (colonna sonora di questo film amatissima dagli americani, e ignorato da noi) che commentano ogni snodo importante del film, e la perfezione delle inquadrature con carrellate e dolly morbidi nelle entrate e uscite dalle sequenze e disposizione spaziale a dir poco perfetta di tutti gli attori e comparse, e quanto un film traballa in dialoghi e sceneggiature quando alcune sequenze provocano emozioni altissime tutto il resto non conta. [+]

Il film è stato criticato in malo modo per due volte da Mereghetti che, da che mi ricordo io, nei suoi primi dizionari gli diede due stelle, mentre nell'ultimo solo una e mezza, ebbene se ha ragione di dire che il film ha scarti di registro e la denuncia sul cinismo yankee non viene presa sul serio, non lo ha quanto dice che è stato girato con la mano sinistra. Ebbene diciamo che girare un film americano in Italia non è facile ma lui ci è riuscito molto meglio rispetto ai suoi colleghi che nel cimentarsi in simili operazioni hanno solo ottenuto prodotti al limite del ridicolo. Se gli dobbiamo rimproverare qualcosa possiamo puntare il dito subito contro attori di primo piano ma che qui appaiono molto legnosi, si salva solo una grande Steiner che qui fa la parte di un reduce impazzito che tiene in ostaggio alcune persone, inoltre si può rimproverare a Damiani di aver usato i soliti cognomi e nomi americani, sicuramente come nel libro, e di aver creato dialoghi troppo yankee senza qualche originalità, e inoltre di essere in qualche sequenza troppo verboso, laddove si poteva mettere un po di vivacità anche a costo di inventare una scena che non vi era nel libro, il mediocre romanzo 'Sulla pelle di lui' di Francis Clifford , per il resto Damiani gira uno dei piu bei film d'azione italiano, con le straordinarie musiche di Stelvio Cipriani (colonna sonora di questo film amatissima dagli americani, e ignorato da noi) che commentano ogni snodo importante del film, e la perfezione delle inquadrature con carrellate e dolly morbidi nelle entrate e uscite dalle sequenze e disposizione spaziale a dir poco perfetta di tutti gli attori e comparse, e quanto un film traballa in dialoghi e sceneggiature quando alcune sequenze provocano emozioni altissime tutto il resto non conta. (5 stelle per la straordinaria colonna sonora del grandissimo e inarrivabile Cipriani). [-]