elgatoloco
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martedì 7 settembre 2021
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grande film, considerando il tema...
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"The Eiger Sanction"(Clint Eastwood, dal romanzo di Rod Whitaker, anche sceneggiatore del film insieme con Hal Dresner e Warren Murphy, 1975)è il tl quarto film importante realizzato da Eastowood come regista(il conteggio sarebbe a un numero però decisamente superiore, se gli fosse stato accreditato un altro film e se un altro non fosse un documentario), oltre che come interprete protagonista e qui , come in altri casi, parte da un romanzo. Trama "inverosimile"ha detto qualcuno: un alpinista, che è stato killer per i servizi segreti, torna "in campo"dovendo eliminare un altro pericoloso soggetto che intende scalare l'Eiger, montagna che si trova in Sviizzera, ma l'identità del personaggio da elininare è"coperta"e si conosce solo un unico particoalre della sua vita: il fatto che zoppica.
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"The Eiger Sanction"(Clint Eastwood, dal romanzo di Rod Whitaker, anche sceneggiatore del film insieme con Hal Dresner e Warren Murphy, 1975)è il tl quarto film importante realizzato da Eastowood come regista(il conteggio sarebbe a un numero però decisamente superiore, se gli fosse stato accreditato un altro film e se un altro non fosse un documentario), oltre che come interprete protagonista e qui , come in altri casi, parte da un romanzo. Trama "inverosimile"ha detto qualcuno: un alpinista, che è stato killer per i servizi segreti, torna "in campo"dovendo eliminare un altro pericoloso soggetto che intende scalare l'Eiger, montagna che si trova in Sviizzera, ma l'identità del personaggio da elininare è"coperta"e si conosce solo un unico particoalre della sua vita: il fatto che zoppica. Varie difficoltà, dove la stessa impresa di scalare la montagna, dopo anni di scarso allenamento, costituisce una barriera non "insormontabile"ma imprevia, al punto che "elimina"altri tre alpinisti. C'è poi l'elemento sorpresa finale, che non si può ovviamente rilevare ma che costituisce un cruccio per il protagonista, che si trova a doversi"sbarazzare"di una persona che conosce... Si dica pure";inverosimili", dove occorre ricordare la polemica di Hitchcock(dunque non di x o y, non di un"passante", per dire...)contro i"seguaci della verosimilgianza", della presunta aderenza della realtà, dove il cinema che ci parla dell'"immaginario", si muove ovviamente in un'altra direzione. Considerando che altri(senza voler fare nomi)hanno toppato film e anche film thriller di argomento alpinistico, qui siamo a un livello ben diverso, di capacità di alternare le sequenze di mero alpinismo, che Easstwood, da"stoico"quasi eroico ha voluto realmente realizzare da solo, senza stuntmen, per non mettere a rischio vite altrui, con quelle più deicsmaente"thriller"anche nella fase di preaprazione della scatata, per giungere a una sintesi in qualche modo"perfetta"dove sono le stess sequenze pericolose a livello alpinistico ad essere di puro"thiller", dunque un risultato eccelso, considernado lee condizioni oggettivamente difficili, in parte descritte e quelle qui non riproducibili per motivi di lunghezza... Eastwood interpete protaongista non delude anzi convince in pieno, senza in alcun modo far pesare quanto detto sopra a proposito della volontà di"mettersi in goco direttamente. George Kennedy, assoluto"deuteragonista"rirpropone le sue anteriori migliori interpretazioni, dando al ruolo una carica perticoalrmente convincente, Vonetta Mc Gee, dal canto suo, ha un ruolo comunque molto importante, di"mediatrice-infoirmatrice", anche se tale definizione rischia molto fortemente di essere riduttiva e probabilmemte risulterà tale, mentre altri intepreti non sono certo "di contorno", compresi i"veri aplpinisti"coinvolti nel film. Le musoiche di John Williams seguono e commetand tute le sequenze in maniera mai pedissequa, anzi decisamente"creativas". El Gato
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qisoneb
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martedì 16 febbraio 2016
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quasi...nascosti nei piedi dellacima,ottimi actor.
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non e forse un action movie classico di holliwood però, non
manca niente, ogni frase è da mito..., tante circostanze, però
senza voler dire niente di sorprendente mi pare impossibile
non farsi piacere il film in cui... c'è una genialata..., quà e là,
da farne un film pienamente meritevole..., specie quando si
incontrano nella baita, e tutte le persone dicono di
conoscersi..., persone e autrici di merito e di opere eccelse
forse, ma anche non, incamminatisi
d'altra parte poi per la scalata, e nonostante le abilità che
credevabno di avere ai piedi del monte, neppure ricordo quale, il mon blanc
forse quello rosa.
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non e forse un action movie classico di holliwood però, non
manca niente, ogni frase è da mito..., tante circostanze, però
senza voler dire niente di sorprendente mi pare impossibile
non farsi piacere il film in cui... c'è una genialata..., quà e là,
da farne un film pienamente meritevole..., specie quando si
incontrano nella baita, e tutte le persone dicono di
conoscersi..., persone e autrici di merito e di opere eccelse
forse, ma anche non, incamminatisi
d'altra parte poi per la scalata, e nonostante le abilità che
credevabno di avere ai piedi del monte, neppure ricordo quale, il mon blanc
forse quello rosa... per poi accattorciarsi vs le pareti della roccia dolomitica
loro malgrado, però sembra nessuno s'accorga che
scalando per tutte le riprese i fratellini imperterriti... si
scannano loro malgrado, come fosse un
pollo gigante... agglomerato di spazzatura d'innaanzi
e anche per, la cima, da spettacolo, come il film in questione e che
strappa le 5 stelline comunque, perchè c'è clint, dirà qualcuno, no,
per le nuvole... il campo ecc, anche
perchè sembrano fare da condimento al resto dello spettacolo,
rendendolo un film discreto e a modo proprio intelligente, direi.
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mondolariano
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sabato 18 giugno 2011
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non è una montagna...
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Non è certo una montagna dal punto di vista della qualità, ma come tutti i film di Clint è da prendere sul serio. L’aspetto tragico della vicenda è dato dalla particolare ambientazione naturale, dove la desolazione dei luoghi ha un ruolo di primissimo piano, sia che si tratti delle guglie di roccia del deserto o delle cime gelate delle Alpi. Ma l’Eiger entra in scena solo nel secondo tempo e la scalata vera e propria riguarda l’ultima mezz’ora. Di conseguenza, il preambolo iniziale è troppo lungo a paragone dell’azione, oltre che essere noioso e pieno di luoghi comuni: le donne sono viste come “trappole sessuali” e i gay sono viscidi e ridicoli.
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Non è certo una montagna dal punto di vista della qualità, ma come tutti i film di Clint è da prendere sul serio. L’aspetto tragico della vicenda è dato dalla particolare ambientazione naturale, dove la desolazione dei luoghi ha un ruolo di primissimo piano, sia che si tratti delle guglie di roccia del deserto o delle cime gelate delle Alpi. Ma l’Eiger entra in scena solo nel secondo tempo e la scalata vera e propria riguarda l’ultima mezz’ora. Di conseguenza, il preambolo iniziale è troppo lungo a paragone dell’azione, oltre che essere noioso e pieno di luoghi comuni: le donne sono viste come “trappole sessuali” e i gay sono viscidi e ridicoli. Inoltre, Eastwood non ha certo l’aria di essere un appassionato d’arte e non è chiaro il messaggio positivo che vorrebbe trasmettere.
L’ascensione sul Totem Pole (il curioso pinnacolo di roccia) fu anche l’ultima scalata concessa dallo stato dell’Arizona. Tutte le riprese furono effettuate nei luoghi originali senza alcuna controfigura.
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paperino
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giovedì 2 giugno 2011
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dimostra tutti gli anni che ha...
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Trama esile, finale buonista, datato fin dalle prime scene. Un Clint Eastwood regista alle prime armi. E si vede.
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kaisersoze
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sabato 20 settembre 2008
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trama banale? beh c'è clint
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Gran fotografia. Grande Eastwood. Al solito. La storia è un pretesto per raccontare sè stessi.
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ilcumo
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lunedì 11 agosto 2008
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sottovalutato
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Trovo che questo film sia stato sottovalutato. Al di là della trama banale, secondo me ha notevoli pregi nel rivelare le sprche manovre dei servizi segreti, nonché nella descrizione psicologica del protagonista e delle sue motivazioni: avidità, egoismo, cinismo. Sono inoltre molto belle le riprese delle scalate, sia nella Monument Valley che sulle Alpi.
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