eugen
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sabato 8 luglio 2023
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buone annate per il cinena italiano
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!Uesto"Teresa la ladra"(Carlo di Palma, da un romanzo di Dacia Maraini, che ha anche scritto la sceneggiatura, con Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, 1073)fa parte degli ottimi film del cinema italiano di inizio anni 1970 e anche dei film in cui primeggiva, meritatamente, Monica Vitti, interprete eccelsa, che qui, come donna poverissima, costretta ad"arrangiarsi", anche rubando, mostra il suo "doppio talento", comico e drammatico, che in realta'si dipana in una moltteplicita'di espresisoni mumiche e gestuali, che rendono sensazioni e sentimenti anche tra loro diversissimi, per non dire, senz'altro, "opposti": dal riso al pianto, dalla paura alla gioria estrema, dalla feclicita'alla depresione piu'cupa.
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!Uesto"Teresa la ladra"(Carlo di Palma, da un romanzo di Dacia Maraini, che ha anche scritto la sceneggiatura, con Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, 1073)fa parte degli ottimi film del cinema italiano di inizio anni 1970 e anche dei film in cui primeggiva, meritatamente, Monica Vitti, interprete eccelsa, che qui, come donna poverissima, costretta ad"arrangiarsi", anche rubando, mostra il suo "doppio talento", comico e drammatico, che in realta'si dipana in una moltteplicita'di espresisoni mumiche e gestuali, che rendono sensazioni e sentimenti anche tra loro diversissimi, per non dire, senz'altro, "opposti": dal riso al pianto, dalla paura alla gioria estrema, dalla feclicita'alla depresione piu'cupa. E la Teresa del titolo(e del romanzo della Maraini)da sottoproletaria "borgatara"romana fa varie esperienze, tra gli anni 1930 della guerra di Spagna, in cui e'coinvolto il suo compagno dell'epoca, che la lascia incinta, all'oggi8intedendo la prima meta'dei Seventies, ovviamennte(,, facendo le brutte epserienze del carcere, del manicomio, della fame, dell'abbandono, oltre a quelle cui si e'accennato sopra. Decisamente un ritratto di donna vissuta malamnente in un periodo diffcile, chiusa tra depressione, paura(anche e soprattutto di vneeire scperta e arrestata), dove il riso e il pianto, spesso, si danno anche la mano o comunque si fondono. Tra i/le co-intepreti, in vista Carlo Delle Piane, quale amante brutto ma a suo modo"buono"(anche se poi si rivelera'ben dvierso da come sembrava), Mchele Placido, come amante bello, ferocissimo anticomunista e sostenitore dell'allora leader DC e governativo Scelba,,,Ancora Stefano Satta Florres, incallito delinquente a suo modo "buono", Isa Danieli, ANna Bonaiuto, Luciana Turina e altre/i, in un film che aveva il meito di mostrare le"suore che menano"e determinati vizi dell'Italia e di tutto il mondo, come anche la dicoomia tra narrazione storico.politica"ufficiale"e la verita'storica... Da vedere se non si e'visto, ma anche da rivedere/riscoprire, se si e'gia'avuta l'opporuntia'di vedere in altra occasione il fikm ,che potremmo definire erede di un buon neoralismo, anche(ma appunto solo anche...)virato in commedia. Eugen
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parsifal
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giovedì 12 luglio 2018
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spaccato impietoso di un'esistenza difficile
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Carlo Di Palma diresse nel 1973 la trasposizione cinematografica di un romanzo della scrittrice Dacia Maraini, Memoriedi una Ladra, riadattato per il grande schermo da lei e da Scarpelli. Vicissitudini e gioie ( molto poche) di Teresa Numa, intrpretata da un'immensa Monica Vitti, ragazza di estrazione proletaria-contadina , proveniente da un retroterra familiare molto difficile e tormentato, attraversa le stagionin della sua vita all'insegna dell'improvvisazione totale, passando dal rango di colf, sfruttata ed umiliata in quanto madre nubile, a quello di truffatrice e ladra professionista, nellle varie città in cui risiede. Mostra indubbiamente un innato talento per la professione che esercita, ma resta una ragazza ingenua e sognatrice, alla mercè di chi vuole approfittare della sua generosità.
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Carlo Di Palma diresse nel 1973 la trasposizione cinematografica di un romanzo della scrittrice Dacia Maraini, Memoriedi una Ladra, riadattato per il grande schermo da lei e da Scarpelli. Vicissitudini e gioie ( molto poche) di Teresa Numa, intrpretata da un'immensa Monica Vitti, ragazza di estrazione proletaria-contadina , proveniente da un retroterra familiare molto difficile e tormentato, attraversa le stagionin della sua vita all'insegna dell'improvvisazione totale, passando dal rango di colf, sfruttata ed umiliata in quanto madre nubile, a quello di truffatrice e ladra professionista, nellle varie città in cui risiede. Mostra indubbiamente un innato talento per la professione che esercita, ma resta una ragazza ingenua e sognatrice, alla mercè di chi vuole approfittare della sua generosità. Come Tonino ( M.Placido) che si palesa come un bravo ragazzo , m,a è solo un opportunista dalla lingua sciolta e dal braccio corto. Farà vari ncontri nel corso degli anni, sempre contraddistinti dalla incapacità di distinguere il,Bene dal Male. Passerà attraverso esperienze assai dolorose come il carcere duro ed il manicomio giudiziario, descritte nel film in modo assai crudo e violento. IL suo candore non verrà cancellato dalla crudeltà subita. Si ritroverà vecchia e sola , con l'unico amico vero che le è rimasto, Ercoletto ( S.S.Flores) un amante di gioventù che le offrirà il calore di una famiglia. Spaccato impietoso di un'esistenza difficile, con lo sfondo di varie epoche storiche attraversate dalla protagonista. Ottima trasposizione.
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jessica
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lunedì 6 agosto 2007
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una monica vitti straordinaria
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Teresa la ladra, tratto dal romanzo della Maraini,Memorie di una ladra (1972), è un ottimo film. La protagonista interpretata dalla celebre Monica Vitti, ha origini molto povere, e vive sin dall'infanzia un 'esistenza molto triste e travagliata. La storia di questa donna, si staglia in uno sfondo storico-sociale che ripropone anche una tematica rilevante: i manicomi;il film infatti senza fronzoli, fa vedere realmente come le persone venivano trattate:peggio delle bestie. Si passa da momenti pressochè comici, ad altri di profonda drammaticità e la Vitti è perfettamente in grado di assolvere questo compito. Ha una vena comica e un carisma incredibili, e in altri momenti ha la capacità di farti commuovere.
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Teresa la ladra, tratto dal romanzo della Maraini,Memorie di una ladra (1972), è un ottimo film. La protagonista interpretata dalla celebre Monica Vitti, ha origini molto povere, e vive sin dall'infanzia un 'esistenza molto triste e travagliata. La storia di questa donna, si staglia in uno sfondo storico-sociale che ripropone anche una tematica rilevante: i manicomi;il film infatti senza fronzoli, fa vedere realmente come le persone venivano trattate:peggio delle bestie. Si passa da momenti pressochè comici, ad altri di profonda drammaticità e la Vitti è perfettamente in grado di assolvere questo compito. Ha una vena comica e un carisma incredibili, e in altri momenti ha la capacità di farti commuovere. Un'attrice straordinaria, a dir poco. Questo è un film travolgente, appassionante, che ti lascia col fiato sospeso, con un lieto fine che pero' cela anche un velo di malinconia, almeno per me è cosi. Non sono assolutamente daccordo con chi ha recensito il film. Una recensione indegna, che non è affatto azzeccata!
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asia
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martedì 26 giugno 2007
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teresa la ladra
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ottaviano
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giovedì 12 aprile 2007
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chiarimenti
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Non so come fare; vorrei vedere dei films itakiani tramite il mio computer. Come fare per ottenerli?Come e quanto e' il pagamento?
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