xander brut
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martedì 10 marzo 2009
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sconosciuto guareschi
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Considerato un film triste e non all'altezza della serie precedente, questo film interpreta perfettamente il pensiero meno noto di Guareschi. Lo scrittore si pose nettamente contro le riforme del Concilio Vaticano II e l'apertura verso socialisti e comunisti operata dalla Democrazia Cristiana. Condusse una polemica vivace e caustica sulle pagine del settimanale Candido, in cui don Camillo rappresentava la resistenza alle riforme messe in atto dall'ala più riformista della Chiesa Cattolica. Lungi dall'essere un esempio di "compromesso storico", la saga di don Camillo rappresenta invece una sana convivenza costruita su due identità forti e non conciliabili. L'ultimo libro su don Camillo, da cui è tratto questo film, esprime compiutamente tutta l'amarezza di Guareschi per la compromissione del pensiero cattolico con la teologia protestante, e della società tradizionale italiana con l'anarchismo ed il marxismo allora molto seguiti.
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Considerato un film triste e non all'altezza della serie precedente, questo film interpreta perfettamente il pensiero meno noto di Guareschi. Lo scrittore si pose nettamente contro le riforme del Concilio Vaticano II e l'apertura verso socialisti e comunisti operata dalla Democrazia Cristiana. Condusse una polemica vivace e caustica sulle pagine del settimanale Candido, in cui don Camillo rappresentava la resistenza alle riforme messe in atto dall'ala più riformista della Chiesa Cattolica. Lungi dall'essere un esempio di "compromesso storico", la saga di don Camillo rappresenta invece una sana convivenza costruita su due identità forti e non conciliabili. L'ultimo libro su don Camillo, da cui è tratto questo film, esprime compiutamente tutta l'amarezza di Guareschi per la compromissione del pensiero cattolico con la teologia protestante, e della società tradizionale italiana con l'anarchismo ed il marxismo allora molto seguiti. Il film è l'unico a colori della serie, ma paradossalmente è il più cupo per il senso di irreversibile trasformazione a cui neanche l'allegra caparbietà del sindaco e del parroco riescono a resistere. A molti forse stupirà conoscere questo lato "reazionario" di Guareschi, ma quarant'anni di oblìo e mistificazioni hanno tramandato una figura incompleta e parzialissima. Ad una visione globale dei sei film, si capisce realmente chi fu il grande scrittore: antifascista con il fascismo, dichiarato antinazista nel campo di concentramento, monarchico in una repubblica, anticomunista quando il marxismo dilagava, tradizionalista mentre il modernismo vinceva. Un anticonformista vero, un uomo semplice, un carattere onesto che ritroviamo nei suoi don Camillo e Peppone.
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davide
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domenica 23 novembre 2008
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extra in dvd
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Sarebbe bello se la parte del girato con fernandel e gino cervi di questo film incompiuto, fossero inseriti come contenuto speciale in una versione dvd di un cofanetto della serie magari.
Giusto per i tantissimi fans della serie che credo apprezzerebbero di vedere l'ultimo film con la celebre coppia, anche se incompiuto
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renato corriero
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domenica 29 giugno 2008
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l'ultimo don camillo
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L'ultimo romanzo su Don Camillo scritto da Guareschi, morto mentre ne correggeva le bozze, e l'ultimo film che sarebbe stato interpretato da Fernandel, morto durante le riprese! Le riprese del sesto film su Don Camillo erano iniziate con Fernadel e Gino Cervi, in bianco e nero come i precedenti, girato a Brescello con la regia di Christian Jaque, Graziella Granata nella parte della nipote di Don Camillo ed un giovane Giancarlo Giannini (ancora con la faccia da David Copperfield) nella parte del figlio di Peppone.
La malattia e la successiva morte di Fernandel hanno bloccato tutto! Ed ai produttori, anche dopo la decisione di Gino Cervi e di Christian Jaque di non partecipere più al film senza Fernandel, hanno deciso di rifare tutto! E l'hanno fatto in un modo saggio! Forse di fronte all'esperienza di quegli anni del primo James Bond senza Sean Connery dove tutto era uguale tranne il protagonista, hanno scelto bene di fare tutto diverso! Per cui il film è stato girato a colori non a Brescello ma in un altro paese in provincia di Parma con altri attori e senza la tipica colonna sonora dei films precedenti.
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L'ultimo romanzo su Don Camillo scritto da Guareschi, morto mentre ne correggeva le bozze, e l'ultimo film che sarebbe stato interpretato da Fernandel, morto durante le riprese! Le riprese del sesto film su Don Camillo erano iniziate con Fernadel e Gino Cervi, in bianco e nero come i precedenti, girato a Brescello con la regia di Christian Jaque, Graziella Granata nella parte della nipote di Don Camillo ed un giovane Giancarlo Giannini (ancora con la faccia da David Copperfield) nella parte del figlio di Peppone.
La malattia e la successiva morte di Fernandel hanno bloccato tutto! Ed ai produttori, anche dopo la decisione di Gino Cervi e di Christian Jaque di non partecipere più al film senza Fernandel, hanno deciso di rifare tutto! E l'hanno fatto in un modo saggio! Forse di fronte all'esperienza di quegli anni del primo James Bond senza Sean Connery dove tutto era uguale tranne il protagonista, hanno scelto bene di fare tutto diverso! Per cui il film è stato girato a colori non a Brescello ma in un altro paese in provincia di Parma con altri attori e senza la tipica colonna sonora dei films precedenti. Non so come sarebbe stato l'originale interpretato da Fernadel e Gino Cervi se fosse stato portato a termine! Sta di fatto che il romanzo di Guareschi non è tra i migliori! Comunque, venendo a questo film, nella prima parte Gastone Moschin incarna bene il rude parroco della bassa descritto da Guareschi. e la sequenza in cui taglia con violenza i capelli al figlio di Peppone, è tipica dei precedenti films di Don Camillo! Nella seconda parte invece Don camillo diventa la figura di un prete all'antica, refrattario al rinnovamento portato nella Chiesa dal Concilio Ecumenico Vaticano II° di cui era invece ottimo interprete il giovane Don Francesco, a parte certi discorsi sulla "proprietà uguale furto" e che "i poveri esistono perchè esistono i ricchi" che non mi sembrano troppo conciliari in quanto, se non erro, il Concilio aveva condannato il marxismo ateo! Tuttavia, io che mi posso considerare tra i "giovani d'oggi" dell'epoca in cui è stato girato il film, posso capire il vecchio Don Camillo, nostalgico della Chiesa tradizionale, in quanto allo stesso modo io mi sento nostalgico delle Sante Messe allegre con le chitarre in un epoca in cui sembra che dall'alto venga imposto un ritorno al canto gregoriano ed alla triste musica d'organo! Grazie a Dio, in alcune parrocchie (isole felici!) sopravvivono ancora le belle Messe con chitarre ed in un movimento ecclesiale di cui faccio parte ma di cui non faccio il nome per non fare pubblicità (movimento tra l'altro molto apprezzato sia da Giovanni Paolo II° che da Benedetto XVI°) si prega e si fanno le Sante Messe proprio con orchestre e con canti meravigliosi!(In cui la betteria non manca mai!) Mi risulta che Giovanni Paolo II° abbia detto:"I giovani amano la musica! Fate dunque in modo che per trovare una musica a loro gradita non debbano andare a perdersi nelle discoteche! Portateli a cantare in Chiesa con canti allegri e ritmici! Portateli, se necessario, a danzare in Chiesa, purchè siano portati fuori da certe discoteche!" Spero proprio che quei vari prelati tanto nostalgici del passato teangano conto delle parole di questo grandissimo papa e non vedano invece più in là del proprio naso!
Tornando al film, se si evitano i paragoni con i precedenti, è un film piacevole a vedersi specialmente nel passaggio tra una generazione e l'altra!
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(di xander brut)
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dany
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giovedì 31 gennaio 2008
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erano meglio quelli prima!!!
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io vorrei sapere se è possibile trovare da qualche parte lo stesso film girato anni prima con fernandel e gino cervi e mai terminato.. non posso credere che nessuno lo abbia mai recuperato...
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arkadico
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martedì 4 settembre 2007
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solo diverso
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La nuova coppia regge il confronto se non altro perché sembrano più adatti ad un contesto un po' più moderno e realistico e a colori (la società che inizia ad avere TV, frigorifero, gli albori del rock in chiesa....). Forse Moschin è un po' più caricato rispetto alla maggior naturalezza di Fernandel.
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giulia
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giovedì 19 aprile 2007
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don camillo e i giovani d'oggi
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IO LA PENSO QUASI COME LEI(FRANCESCA) XRO DEVO DIRE CHE è CARINO IL FILM
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