L'ultimo romanzo su Don Camillo scritto da Guareschi, morto mentre ne correggeva le bozze, e l'ultimo film che sarebbe stato interpretato da Fernandel, morto durante le riprese! Le riprese del sesto film su Don Camillo erano iniziate con Fernadel e Gino Cervi, in bianco e nero come i precedenti, girato a Brescello con la regia di Christian Jaque, Graziella Granata nella parte della nipote di Don Camillo ed un giovane Giancarlo Giannini (ancora con la faccia da David Copperfield) nella parte del figlio di Peppone.
La malattia e la successiva morte di Fernandel hanno bloccato tutto! Ed ai produttori, anche dopo la decisione di Gino Cervi e di Christian Jaque di non partecipere più al film senza Fernandel, hanno deciso di rifare tutto! E l'hanno fatto in un modo saggio! Forse di fronte all'esperienza di quegli anni del primo James Bond senza Sean Connery dove tutto era uguale tranne il protagonista, hanno scelto bene di fare tutto diverso! Per cui il film è stato girato a colori non a Brescello ma in un altro paese in provincia di Parma con altri attori e senza la tipica colonna sonora dei films precedenti. Non so come sarebbe stato l'originale interpretato da Fernadel e Gino Cervi se fosse stato portato a termine! Sta di fatto che il romanzo di Guareschi non è tra i migliori! Comunque, venendo a questo film, nella prima parte Gastone Moschin incarna bene il rude parroco della bassa descritto da Guareschi. e la sequenza in cui taglia con violenza i capelli al figlio di Peppone, è tipica dei precedenti films di Don Camillo! Nella seconda parte invece Don camillo diventa la figura di un prete all'antica, refrattario al rinnovamento portato nella Chiesa dal Concilio Ecumenico Vaticano II° di cui era invece ottimo interprete il giovane Don Francesco, a parte certi discorsi sulla "proprietà uguale furto" e che "i poveri esistono perchè esistono i ricchi" che non mi sembrano troppo conciliari in quanto, se non erro, il Concilio aveva condannato il marxismo ateo! Tuttavia, io che mi posso considerare tra i "giovani d'oggi" dell'epoca in cui è stato girato il film, posso capire il vecchio Don Camillo, nostalgico della Chiesa tradizionale, in quanto allo stesso modo io mi sento nostalgico delle Sante Messe allegre con le chitarre in un epoca in cui sembra che dall'alto venga imposto un ritorno al canto gregoriano ed alla triste musica d'organo! Grazie a Dio, in alcune parrocchie (isole felici!) sopravvivono ancora le belle Messe con chitarre ed in un movimento ecclesiale di cui faccio parte ma di cui non faccio il nome per non fare pubblicità (movimento tra l'altro molto apprezzato sia da Giovanni Paolo II° che da Benedetto XVI°) si prega e si fanno le Sante Messe proprio con orchestre e con canti meravigliosi!(In cui la betteria non manca mai!) Mi risulta che Giovanni Paolo II° abbia detto:"I giovani amano la musica! Fate dunque in modo che per trovare una musica a loro gradita non debbano andare a perdersi nelle discoteche! Portateli a cantare in Chiesa con canti allegri e ritmici! Portateli, se necessario, a danzare in Chiesa, purchè siano portati fuori da certe discoteche!" Spero proprio che quei vari prelati tanto nostalgici del passato teangano conto delle parole di questo grandissimo papa e non vedano invece più in là del proprio naso!
Tornando al film, se si evitano i paragoni con i precedenti, è un film piacevole a vedersi specialmente nel passaggio tra una generazione e l'altra!
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xander brut
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martedì 10 marzo 2009
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guareschi poco noto
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Comprendo quello che tu scrivi, ma ti consiglio di leggere attentamente "Don Camillo e don Chichì" e soprattutto i racconti brevi pubblicati sul Candido o sul Borghese, dovresti trovarli anche sul web. Poi leggi le obiezioni che larga parte dei padri conciliari ha fatto alle riforme nate durante e dopo il Concilio. L'attuale Papa era entusiasta di certe modifiche, poi con gli anni ha cambiato alcune idee ed oggi è attaccato pesantemente dai suoi stessi amici di un tempo. Le modalità di celebrazione sono varie ed il latino ed il gregoriano sono una di queste: tocca la parroco valutare quale tipo di musica e rito celebrare, in una stessa chiesa ci puà essere coesistenza di più modalità. La musica d'organo forse ate appare triste, ma a molti altri giovani, e neanche cattolici, piace molto.
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Comprendo quello che tu scrivi, ma ti consiglio di leggere attentamente "Don Camillo e don Chichì" e soprattutto i racconti brevi pubblicati sul Candido o sul Borghese, dovresti trovarli anche sul web. Poi leggi le obiezioni che larga parte dei padri conciliari ha fatto alle riforme nate durante e dopo il Concilio. L'attuale Papa era entusiasta di certe modifiche, poi con gli anni ha cambiato alcune idee ed oggi è attaccato pesantemente dai suoi stessi amici di un tempo. Le modalità di celebrazione sono varie ed il latino ed il gregoriano sono una di queste: tocca la parroco valutare quale tipo di musica e rito celebrare, in una stessa chiesa ci puà essere coesistenza di più modalità. La musica d'organo forse ate appare triste, ma a molti altri giovani, e neanche cattolici, piace molto. Il punto è che bisogna capire bene la dottrina cattolica ed il significato della Messa. La battuta sull'altare che senti nel film rivela un punto teologico importantissimo.
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