Il voyeurismo ed il cinema, con il capovolgimento dei ruoli tra pubblico e regista, il mezzo, ossia la cinepresa, esposta al centro della scena come feticcio rivelato e lo spettatore ridotto a guardone passivo catapultato sullo schermo, tema presente anche ne’ La finestra sul cortile e ne’ L’occhio che uccide, è alla base del soggetto di Hi Mom! del 1970, opera del primo De Palma, l’autore innovativo e politico di Ciao America di due anni prima, non ancora appiattitosi sul thriller genere più sicuro per fare cassetta. Si sviluppano parallelamente, senza armonizzarsi con il primo, il tema della questione razziale e quello dei veterani disadattati della guerra del Vietnam, incarnati dal protagonista, un giovanissimo e già maturo artisticamente De Niro che rifarà lo stesso personaggio qualche anno dopo con Scorsese in Taxi Driver rendendolo immortale.
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Il voyeurismo ed il cinema, con il capovolgimento dei ruoli tra pubblico e regista, il mezzo, ossia la cinepresa, esposta al centro della scena come feticcio rivelato e lo spettatore ridotto a guardone passivo catapultato sullo schermo, tema presente anche ne’ La finestra sul cortile e ne’ L’occhio che uccide, è alla base del soggetto di Hi Mom! del 1970, opera del primo De Palma, l’autore innovativo e politico di Ciao America di due anni prima, non ancora appiattitosi sul thriller genere più sicuro per fare cassetta. Si sviluppano parallelamente, senza armonizzarsi con il primo, il tema della questione razziale e quello dei veterani disadattati della guerra del Vietnam, incarnati dal protagonista, un giovanissimo e già maturo artisticamente De Niro che rifarà lo stesso personaggio qualche anno dopo con Scorsese in Taxi Driver rendendolo immortale. Un film datato, ancorato alle polemiche politiche dell’epoca e per questo di difficile visione, ma vederlo ne vale la pena e non soltanto per la performance di De Niro ma anche perché il film è un raro esempio di cinema denuncia americano.
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