Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Un fatto vero, accaduto realmente in un campo di prigionia alleato per i militari tedeschi. Ultimi giorni di guerra. Due soldati tedeschi disertano, ma sono presi e messi insieme con gli altri loro connazionali già prigionieri. Il codice militare, però, è esplicito: sono disertori e, prigionia o no, vanno processati. Ha luogo il processo e il verdetto è morte. I condannati deridono i loro accusatori: la guerra sta finendo, sono prigionieri tutti, fra l’altro, sono disarmati, che senso ha parlare di fucilazioni, di morte? Ma gli ufficiali tedeschi e gli altri prigionieri esigono dagli Alleati, custodi del campo, di essere riarmati per poter eseguire la sentenza, in ossequio alle tradizioni militari. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2107 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 18 aprile 1970