La fratellanza è un film di poco spessore ma alcune scene sono spaventosamente simili al più celebrato padrino di coppola del 1972. Il matrimonio, il parente nell'esercito, il ritorno in Sicilia e tante piccole chicche che seppure rientrano in una descrizione generale della mafia in America sono troppo evidenti per dire che Coppola non vi abbia attinto. Bisogna dire che Coppola aveva un'esperienza diretta della malavita italiana, ma certamente doveva scegliere quali episodi mostrare al cinema fra tutti quelli possibili. Secondo me Coppola è rimasto colpito dalla scelta degli episodi da mostrare al pubblico effettuata da un Martin Ritt, un americano vero.