steffa
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domenica 26 maggio 2024
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bomba di film
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sofisticata ironia per un film autoprodotto che apparentemente leggero e nonsense si mostra invece sfacciatamente ardito, prove tecniche di capolavoro
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eugen
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mercoledì 7 febbraio 2024
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formidabile kubrik
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"Dr Strangelove or..."(Stanley Kubrik, dal romanzo di Peter George, screenplay di Kubrik, Geroge e Terry Southern, 1964), racconta di un generale folle che scavalca il potere del presidente USA ordianando l'attacco atomico all'URSS, con la scusa che i Russi sarebbero stat loro ad attaccare(scusa falsa) e il dr.Strangelove, ex nazista ora allle dipendenze degli States, con cofuse e deliranti frasi(alternando saluti al Fu"hrer e ripiegamenti) spiega come sia necessario difendere dal comunismo l'Occidente cristiano etc. Alcune figure , tra cui il presidente USA e qualche militare meno fanatico cercano di rimediare, ma anche la telefonata del presidente all'omologo sovietico e'ormai tardiva e tutto precipita nel disastro.
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"Dr Strangelove or..."(Stanley Kubrik, dal romanzo di Peter George, screenplay di Kubrik, Geroge e Terry Southern, 1964), racconta di un generale folle che scavalca il potere del presidente USA ordianando l'attacco atomico all'URSS, con la scusa che i Russi sarebbero stat loro ad attaccare(scusa falsa) e il dr.Strangelove, ex nazista ora allle dipendenze degli States, con cofuse e deliranti frasi(alternando saluti al Fu"hrer e ripiegamenti) spiega come sia necessario difendere dal comunismo l'Occidente cristiano etc. Alcune figure , tra cui il presidente USA e qualche militare meno fanatico cercano di rimediare, ma anche la telefonata del presidente all'omologo sovietico e'ormai tardiva e tutto precipita nel disastro. Decisamente un grande film,, in cui la satira feroce rivolta al militarismo e al culto dell'"Occidente cristiano"(anche se la formuka, di origine nazifascista, non viene mai pronunciata cosi', e'pero0sempre sottesa a quanto i personaggi USA pensano)si intreccia con il rischio mai scongiurato di attacco nucleare(come si e'visto di recente, in occasione del conflitto russo.ucraino, ma anche della situazione in Medio Oriente dopo lil 7 ottobre 2023, esso e'purtroppo tuttora esistente come negli anni del "cooil war", della guerra fredda). UN bianco e nero fulgido, interrotto dai crepitii di diversi colori dell'attacco e delle sue preparazioni, confemra la grandezza tecnica di Kubrik e se il film e'¿considerato solo al 26 esimo posto tra i film piu'importanti di sempre, cio'e'dovuto solo agli shceletri nell'armadio dell maggiore potenza militare e politica di sempre, tuttor,a nonosntte tutto leader, oggi in in lotta con la Cina piu'che con la Russia, certo non piu'"comunista", dove anche lo scontro in atto non e'opiu'comuqnue"ideologico"(se vogiamo"ideale")ma legato all0imperialismo . Solo una persona dell'intelligenza ebraica di Kubrik poteva farci la figura di Strangelove, nazista"riconvertito", Peter Sellers sopra tutti, nei due clamorosi ruoli, quello di Strangelove e quello di Mandrake, timido ma non siocco "competitor"della follia, , George C.Scott e Sterling Hayden , dal canto loro, bravissimi nei rispettiv ruoli dei generali Turgidoson e del folle Ripper(jack the Ripper, do you remember?). Eugen
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lorenzodv
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venerdì 3 gennaio 2020
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una questione di fiducia (che manca)
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Nel commentare questo film, uno dei miei preferiti in assoluto, soffro di un grave ritardo e molto è già stato scritto, tutte cose apprezzabili delle quali vorrei evitare di fare un collage. Farò solo un'osservazione personale.
Come ho detto è uno dei miei preferiti, non tra le decine di film che mi sono piaciuti moltissimo ma tra i cinque o sei che rivedo ciclicamente. La stranezza è che io non tollero la demenzialità, mi infastidisce e non si può dire che questo film ne sia del tutto immune. Il merito è del grande Kubrick e del suo cast che hanno saputo rendere la migliore ironia, non lo dubito ma credo che ci sia qualcos'altro che fa avvertire generalmente questo tipo di assurdità come realistica: la (s)fiducia negli uomini delle istituzioni.
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Nel commentare questo film, uno dei miei preferiti in assoluto, soffro di un grave ritardo e molto è già stato scritto, tutte cose apprezzabili delle quali vorrei evitare di fare un collage. Farò solo un'osservazione personale.
Come ho detto è uno dei miei preferiti, non tra le decine di film che mi sono piaciuti moltissimo ma tra i cinque o sei che rivedo ciclicamente. La stranezza è che io non tollero la demenzialità, mi infastidisce e non si può dire che questo film ne sia del tutto immune. Il merito è del grande Kubrick e del suo cast che hanno saputo rendere la migliore ironia, non lo dubito ma credo che ci sia qualcos'altro che fa avvertire generalmente questo tipo di assurdità come realistica: la (s)fiducia negli uomini delle istituzioni. Disgraziatamente quando lo spettatore ascolta certi dialoghi, come la bomba fine del mondo per difendersi e mantenere la pace oppure il programma di ripopolazione, ride di riso isterico rendendosi conto che è realistico. L'unico personaggio che appare vagamente farsesco è il generale Ripper, perché è un generale, non governa e come tale ha il dovere di dare un senso ai propri ragionamenti. L'uomo comune reagisce con vigore ad un'assurdità ascoltata sul bus, cerca di spiegare il proprio punto di vista se a pronunciare l'assurdità è un sindaco o un prefetto, davanti ad un uomo di governo l'assurdità diventa scontata, l'uomo qualunque se l'aspettava e dovrà tenerne conto, la demenzialità è attesa e diventa verità per legge.
La grandissima forza di questo film è di averci mostrato come talune demenzialità, che appaiono tali nella farsa, siano state storicamente vere e considerate anche sagge.
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inesperto
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mercoledì 11 dicembre 2019
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questione di fluidi vitali...
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Su opere di tale grandezza, così ampiamente consacrate dalla storia cinematografica mondiale, indulgere in analisi e giudizi sarebbe un peccato capitale sicuramente non perdonabile. Straordinario capolavoro figlio del genio inarrivabile di Stanley Kubrick e dell'assoluto talento recitativo di Peter Sellers, che col personaggio del dottore tocca picchi esilaranti eccezionali.
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Su opere di tale grandezza, così ampiamente consacrate dalla storia cinematografica mondiale, indulgere in analisi e giudizi sarebbe un peccato capitale sicuramente non perdonabile. Straordinario capolavoro figlio del genio inarrivabile di Stanley Kubrick e dell'assoluto talento recitativo di Peter Sellers, che col personaggio del dottore tocca picchi esilaranti eccezionali.
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fabio
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domenica 10 marzo 2019
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quando kubrick fece una commedia
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In piena guerra fredda Kubrick si affida al talento di Sellers per sfornare questa parodia ironica e demenziale sul militarismo, l'atomica e l'idiozia del genere umano.
A tratti il film sembra oscillare, incerto tra la farsa vera e propria e la satira più sottile.
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paolp78
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domenica 26 agosto 2018
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capolavoro tra commedia nera e tragedia farsesca
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Capolavoro assoluto con cui il leggendario Stanley Kubrick tratta il tema della guerra fredda e della corsa agli armamenti, attualissimo all'epoca.
La cura dei dettagli è davvero apprezzabilissima. Kubrick è magistrale nel spiegare allo spettatore le procedure ed i meccanismi che possono innescare la catastrofe nucleare; pur trattandosi di ipotesi remote ed in alcuni casi quasi irrealistiche, sembra tutto tremendamente plausibile.
Kubrick esibisce una elevatissima capacità tecnica nelle riprese: da ricordare in questo senso le sequenze nei titoli di testa, in cui gli aerei fanno rifornimento in volo, e quelle dei combattimenti per penetrare nella base militare da cui è partito l'ordine di attacco.
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Capolavoro assoluto con cui il leggendario Stanley Kubrick tratta il tema della guerra fredda e della corsa agli armamenti, attualissimo all'epoca.
La cura dei dettagli è davvero apprezzabilissima. Kubrick è magistrale nel spiegare allo spettatore le procedure ed i meccanismi che possono innescare la catastrofe nucleare; pur trattandosi di ipotesi remote ed in alcuni casi quasi irrealistiche, sembra tutto tremendamente plausibile.
Kubrick esibisce una elevatissima capacità tecnica nelle riprese: da ricordare in questo senso le sequenze nei titoli di testa, in cui gli aerei fanno rifornimento in volo, e quelle dei combattimenti per penetrare nella base militare da cui è partito l'ordine di attacco.
Ottimi gli effetti sonori.
I dialoghi sono semplicemente fantastici, costituendo il punto di forza della pellicola.
Molto originale la scelta di affidare a Peter Sellers l'interpretazione di ben tre ruoli diversi. Il grande attore inglese si destreggia egregiamente, lasciando il segno; personalmente devo però citare assolutamente le performance di George C. Scott e Sterling Hayden, che si cimentano in due ruoli divertentissimi e indimenticabili.
Il personaggio macchiettistico del Dottor Stranamore (il terzo interpretato da Peter Sellers) serve per introdurre un elemento comico e farsesco, utile ad alleggerire la pellicola.
La pellicola è decisamente antimilitarista, ma in modo intelligente che quindi non infastidisce.
Molto opportuna la scelta di contenere la durata della pellicola, per non annoiare lo spettatore.
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elgatoloco
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sabato 28 luglio 2018
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in pieno"cold war"un capolavoro
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In pieno"Cold War"(Guerra Fredda, non molto tempo dopo la crisi della Baia dei Porci), ma prima di molte altre crisi(Vietnam etc.)questo"Dr.Strangelove or: How I Learned to Stop Worryng and Love the Bomb"(1964, geniale regia di Stanley Kubrik, da una sceneggiatura dello stesso regista e di Therry Southern e di Peter George, autore del breve romanzo che ispira il film), irride in modo cupo e grottesco le fantasie belliche di folli scienziati(quello del titolo)e di vari generali desiderosi di sperimentare la bomba contro quei"maledetti comunisti senza Dio"(il senatore Mc Carthy non era più in vita, ma con la sua"caccia alle streghe"aveva lasciato segni pesanti, anzi indelebili, come sa chi pratichi anche solo un po'la storia americana e in specie nordamericana.
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In pieno"Cold War"(Guerra Fredda, non molto tempo dopo la crisi della Baia dei Porci), ma prima di molte altre crisi(Vietnam etc.)questo"Dr.Strangelove or: How I Learned to Stop Worryng and Love the Bomb"(1964, geniale regia di Stanley Kubrik, da una sceneggiatura dello stesso regista e di Therry Southern e di Peter George, autore del breve romanzo che ispira il film), irride in modo cupo e grottesco le fantasie belliche di folli scienziati(quello del titolo)e di vari generali desiderosi di sperimentare la bomba contro quei"maledetti comunisti senza Dio"(il senatore Mc Carthy non era più in vita, ma con la sua"caccia alle streghe"aveva lasciato segni pesanti, anzi indelebili, come sa chi pratichi anche solo un po'la storia americana e in specie nordamericana....), in nome dell'imperialismo WASP. D'altro canto, anche l'URSS di Nikit Kruscev(qui il nome del primo ministro e segretario del PCUS è cambiato solo di poco)non era molto migliore, come segnalato dalle telefonate tra presidente USA(un quasi imbecille, anche nell'accezione letterale)e premier sovietico, con la presenza di un ambasciatore sovietico nella"stanza dei bottoni"non proprio incoraggiante, anzi... Da vedere e rivedere questo film assolutamente geniale, con la presenza di Peter Sellers, impegnato in tre ruoli: il folle e filo-nazista Dr.Strangelove(anche nel doppiaggio l'accento germanofilo è accentuato da OReste Lionello), il colonnello inglese,Mandrake(sic!), quasi un"paciere"e l'imbelle presidente USA, ma anche George Scott, un generale abbastanza scatenato, ma è Sterling Hayden a rendere la figura "folle"del generale Ripper(attenzione al nome!). Da centellinare, anche a tratti, sottolineando i passaggi.... El Gato
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zenos
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giovedì 27 ottobre 2016
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esilarante e geniale.
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Un film satrico contro l'idiozia bellicista, il positivismo e l'assurdità della situazione bellica durante la Guerra Fredda e più in particolare al comando degli States. Kubrick geniale. Un capolavoro. Andrebbe fatto vedere nelle scuole. (Aprendo una piccola parentesi: trovo che Tarantino abbia preso molto da questo film, difatti lo trovo un film attualissimo che sarebbe potuto esser girato tranquillamente nei nostri giorni). Comunque geniale, davvero un film geniale!
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great steven
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venerdì 7 ottobre 2016
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fantascienza e satira politica ben amalgamate!
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IL DOTTOR STRANAMORE, OVVERO: COME IMPARAI A NON PREOCCUPARMI E AD AMARE LA BOMBA (USA, 1964) di STANLEY KUBRICK. Interpretato da PETER SELLERS, GEORGE C. SCOTT, STERLING HAYDEN, KEENAN WYNN, SLIM PICKENS, TRACY REED, PETER BULL
Il generale statunitense Jack Ripper, impazzito, invia trentaquattro cacciabombardieri a scagliare bombe ad idrogeno sull’Unione Sovietica.
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IL DOTTOR STRANAMORE, OVVERO: COME IMPARAI A NON PREOCCUPARMI E AD AMARE LA BOMBA (USA, 1964) di STANLEY KUBRICK. Interpretato da PETER SELLERS, GEORGE C. SCOTT, STERLING HAYDEN, KEENAN WYNN, SLIM PICKENS, TRACY REED, PETER BULL
Il generale statunitense Jack Ripper, impazzito, invia trentaquattro cacciabombardieri a scagliare bombe ad idrogeno sull’Unione Sovietica. Quando il Congresso viene a sapere, tramite una soffiata del generale Tayerson, delle intenzioni dell’uomo, viene convocata una riunione speciale in una base operativa alla quale son presenti lo stesso Presidente degli Stati Uniti e il dottor Stranamore, ex nazista esperto di ordigni esplosivi nucleari. I generali riuniti revocano ai piloti dei vari velivoli l’ordine di bombardare il territorio russo ma, su trentaquattro aerei, soltanto trenta recepiscono il comando, mentre altri tre proseguono il viaggio e uno precipita dopo esser stato intercettato e colpito in volo. Nel frattempo Ripper, segregato in un ufficio insieme al colonnello Mandrake, si suicida dopo essersi reso conto della gravità del gesto commesso, lasciando Mandrake solo a telefonare, con un altro colonnello irascibile che gli punta costantemente contro un mitra, al Congresso per sincerarsi che non scoppi la guerra nucleare che sembra già profilarsi all’orizzonte fra le due superpotenze mondiali. E mentre uno dei comandanti di volo farà la sua ultima cavalcata scendendo involontariamente dall’aereo insieme alla bomba testé sganciata, l’ambasciatore sovietico Aleksej si darà da fare in gran segreto per mettere i bastoni fra le ruote ai nemici americani. Il migliore film di Kubrick, insieme a 2001: Odissea nello spazio e Full Metal Jacket: la sua natura di satira politica, elegantemente abbinata alla sua funzione fantapolitica, lo rende un prodotto godibilissimo per come fa del sarcasmo pungente, ma di un’intelligenza estrema, sullo spettro che per più di quarant’anni aleggiò sull’intero pianeta, facendo temere ai suoi abitanti la sua scomparsa definitiva per colpa dei maneggi di potere combinati alla crescente corsa agli armamenti e alla preoccupante potenza delle bombe atomiche, anch’essa destinata ad aumentare anno dopo anno. L’opera più delirante, eccessiva e meno controllata di Kubrick si afferma con preponderanza anche come sguardo critico al mondo militare USA: le guerre non sono altro che una dimostrazione, o meglio, ostentazione di forza per gareggiare in fatto di diavolerie tecnologiche atte soltanto a mietere più vite umane possibile, e i generali che le conducono sono ritratti come pazzoidi scatenati che sacrificano tutte le cose più importanti nel nome non certo lodevole della fedeltà ad uno Stato che, a livello pratico, si traduce con feroce semplicità nel desiderio e nell’intenzione di sterminio indiscriminato del nemico. E il nemico, non importa chi sia esattamente, è sempre dipinto con le caratteristiche del demonio, un demonio che appare esecrabile non solo per ragioni politiche. Una delle migliori black comedy di tutti i tempi, il cui punto di forza fondamentale risiede nella lucidità dello sguardo, autentico mezzo per narrare le millenarie follie umane che creano dei mostri belligeranti con l’ausilio delle tecnologie elettroniche e l’ampliamento inarrestabile della globalizzazione. Una galleria di personaggi indimenticabili, tutti accomunati dal desiderio di salvezza ma al tempo stesso anche dalla volontà di non farsi male loro stessi a causa delle pazzie altrui. In primo luogo troviamo un P. Sellers al massimo della sua forma, in ben tre ruoli distinti: il colonnello baffuto Mandrake, ufficiale gentiluomo, eccentrico, loquace e assai determinato a tenere il naso fuori da affari pericolosi; l’occhialuto Presidente americano, addirittura reso come un individuo tutto sommato sprovveduto e ingenuo che ha un bisogno continuo del consiglio dei collaboratori per prendere le decisioni chiave per l’incolumità della Nazione che governa; lo squilibrato dottor Stranamore, tedesco emigrato oltreoceano, con un braccio meccanico che gli dà non pochi problemi, che prospetta per il futuro del pianeta uno scenario davvero poco rassicurante in cui sarà la radioattività a determinare le sorti umane, all’interno di un panorama dove solo i più forti potranno cavarsela, ma ricorrendo obbligatoriamente a sistemi degni di una condizione post-apocalittica. Meritano apprezzamenti non certo inferiori il simpatico e testardo ufficiale di Scott e l’ambasciatore russo di P. Bull, che strappano un sincero applauso nel loro primo incontro, segnato da una colluttazione mancata. Marce militari fra le più celebri negli USA impreziosiscono una colonna sonora che non poteva essere più azzeccata. Girato in bianco e nero, e a ragione ben veduta: il colore avrebbe rovinato gli obiettivi narrativi, fantasiosi, bilaterali e caricaturali di un film che si propone, con un coraggio considerevole, come documento di lettura della Guerra Fredda in un periodo in cui dominava con una pienezza raggelante, consegnando alla storia del cinema una pellicola che non solo propose un modo innovativo di gestire la materia filmica nel genere satirico, ma specialmente un monito accorato e disinteressato ai politicanti e agli artificieri che vedevano nel conflitto nucleare internazionale l’unica soluzione per spazzare via gli indesiderabili, senza però che Doctor Strangelove medesimo prenda una qualche posizione netta, anzi, mantenendosi invece ben lontano dallo scegliere uno schieramento, in quanto ciò avrebbe fuorviato dai suoi intenti, e soprattutto per via della neutralità di un linguaggio che arriva dritto allo spettatore senza ricattarlo. Un picco tragicomico con una tensione drammatica davvero difficile da replicare, che si mescola abilmente ad un registro divertente e dissacrante che tira fuori il meglio di sé nelle dettagliate e spassose descrizioni delle qualità distruttive delle bombe H.
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