paolo vattelappesca
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giovedì 11 agosto 2016
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era meglio il neanderthal...
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...ma ce lo siamo mangiato. Il primo capolavoro assoluto riconosciuto di Kubrick, che mette in scena il più agghiacciante prodotto della mente umana, la bomba atomica, è, anche se apparentemente sembra il contrario, uno dei film dell'autore più eterodossi rispetto alla morale e alla politica dominante. Già acuti osservatori avevano fatto rilevare che non era affatto una difesa della politica americana, nè di destra (Eisenowher) nè di sinistra (Kennedy) mentre una critica ideologizzata continuava il fraintendimento di "Orizzonti di gloria", considerato un film antimilitarista (nonostante gli elogi di Churchill). Come risulta dalle sue interviste pubblicate, Kubrick era favorevole alla ingegneria genetica e alla clonazione umana (propio come si vede in "Il dormiglione di Woody Allen) e alla possibilità, attraverso esse di conseguire la immortalità sulla Terra (a quel punto avremmo già colonizzato altri pianeti), considerando i dogmi contrari ad essi delle morali transitorie e destinate ad essere superate dai "miracoli" della scienza e della tecnica.
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...ma ce lo siamo mangiato. Il primo capolavoro assoluto riconosciuto di Kubrick, che mette in scena il più agghiacciante prodotto della mente umana, la bomba atomica, è, anche se apparentemente sembra il contrario, uno dei film dell'autore più eterodossi rispetto alla morale e alla politica dominante. Già acuti osservatori avevano fatto rilevare che non era affatto una difesa della politica americana, nè di destra (Eisenowher) nè di sinistra (Kennedy) mentre una critica ideologizzata continuava il fraintendimento di "Orizzonti di gloria", considerato un film antimilitarista (nonostante gli elogi di Churchill). Come risulta dalle sue interviste pubblicate, Kubrick era favorevole alla ingegneria genetica e alla clonazione umana (propio come si vede in "Il dormiglione di Woody Allen) e alla possibilità, attraverso esse di conseguire la immortalità sulla Terra (a quel punto avremmo già colonizzato altri pianeti), considerando i dogmi contrari ad essi delle morali transitorie e destinate ad essere superate dai "miracoli" della scienza e della tecnica. Una tesi sul miglioramento dell'uomo che solo i nazisti - e i più estremi di loro - avevano osato proporre (nonostante l'eugenetica fosse ben altro che circoscritta alla Germania), tra lo sconcerto anche della parte più "moderata" del loro partito. Del resto la stessa bomba atomica viene associata alle mutazioni genetiche (vedi "Godzilla", evidente metafora sì della minaccia che viene dal mare, lo tsunami, per l'isola del Giappone, ma anche della mutazione genetica indotta dalle radiazioni della bomba). Stranamore è un personaggio inquietantemente ambiguo: le sue teorie per la sopravvivenza della razza (umana), in certe estreme condizioni, devono ancora essere considerate immorali? Kubrick era un laico che in fondo che (altrimenti perchè tanta severità) amava la Terra e l'umanità, che non credeva in Dio anche se concedeva una possibilità alla vita dopo la morte (tipo i fantasmi di "Shining"). Per lui "pagare il prezzo dei chiodi" doveva apparigli mediocre e stupido, oltre che estremamente perverso. Anche Giuseppe Verdi la pensava così. In più immaginativi (come Isaac Asimov) tra gli autori di fantascienza pensavano a mondi futuri o a società aliene alle nostre morali che ci appaiono immutabili ma che le menti più brillanti comprendono - non sostengono ma comprendono - come transitorie. Non parliamo della natura, che secondo le nostre morali è estremamente immorale, ma che decide come devono andare le cose a meno che l'uomo possa condizionarla o cambiarla, dominarla, mutarla, determinarla a dispetto di dogmi o morali che spesso rivelano chiaramente la loro natura contingente, alcuni sono già ribaltati, altri oggetto di forte discussione. La vita sulla Terra ha trasformato un veleno (l'ossigeno, lo è ancora per i batteri) in una necessità. Le possibilità per migliorare l'uomo per via scientifica potrebbero diventare addirittura necessarie. Chi l'ha detto che l'Homo sapiens sapiens, questo assassino cannibale anacronistico, debba essere l'uomo del futuro? Probabilmente, senza una mutazione (che potrebbe anche essere, secondo le convenzioni, regressiva) nel cervello, è destinato a chiudere. E così la fine del mondo, sarebbe più che naturale. E giusta. Certo, così la pensava un cattivo di un film film di 007, ma anche Julian Assange è servito come un modello per un cattivo della serie ("Skyfall"). Se Assange è un cattivo, allora il futuro Presidente degli Stati Uniti chi è?
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angelino67
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martedì 17 maggio 2016
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l'atomo buffo (seconda parte)
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Chiudendo l'equivoco che aveva classificato il regista come un liberal tradizionale per i film precedenti, denunciava fra le altre cose la fragilità della politica kennediana, che aveva lasciato il paese con un sistema di difesa nucleare «sensibile come l'ago di una bussola» suscettibile di scattare per errore. Peter Sellers in realtà ha dichiarato di essersi ispirato ad Adlai Stevenson, il candidato democratico sconfitto da Eisenhower nel '52 e nel '56. Inoltre evidenziava i pericoli della strategia predisposta da Eisenhower, il predecessore di Kennedy (ad esempio il “Long Pull”, piano di bombardamento nucleare dell'Unione Sovietica). Alti funzionari avevano preparato un piano, in caso di guerra atomica, che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia.
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Chiudendo l'equivoco che aveva classificato il regista come un liberal tradizionale per i film precedenti, denunciava fra le altre cose la fragilità della politica kennediana, che aveva lasciato il paese con un sistema di difesa nucleare «sensibile come l'ago di una bussola» suscettibile di scattare per errore. Peter Sellers in realtà ha dichiarato di essersi ispirato ad Adlai Stevenson, il candidato democratico sconfitto da Eisenhower nel '52 e nel '56. Inoltre evidenziava i pericoli della strategia predisposta da Eisenhower, il predecessore di Kennedy (ad esempio il “Long Pull”, piano di bombardamento nucleare dell'Unione Sovietica). Alti funzionari avevano preparato un piano, in caso di guerra atomica, che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia. In Stranamore Kubrick continua la visione critica della società già presente in Lolita. «Tra qualche secolo le dispute politiche contemporanee appariranno tanto assurde quanto oggi ci appaiono le dispute teologiche del Medioevo». Nel film è evidente la forma fallica iperrealistica della bomba cavalcata dal maggiore T. J. ”King” Kong verso il finale del film, e la guerra è vista come un insistito rapporto erotico. La scelta del tono di commedia era per Kubrick «l’unica risposta veramente creativa a un secolo che ha visto la perdita dei valori, due guerre mondiali, la disillusione comunista, la psicoanalisi […]. Nel contesto di imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, l'incomprensione, lussuria, paranoia, l'ambizione, eufemismo, il patriottismo, l'eroismo, e anche ragionevolezza, può evocare una risata macabra». La convinzione del generale Ripper che i comunisti avessero inquinato l'acqua, era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50. All'epoca molti ritenevano la guerra atomica inevitabile e addirittura prossima. Il Dottor Stranamore vinse il premio della British Academy of Film and Arts. Quando Ronald Reagan divenne presidente degli Stati Uniti d'America, chiese al capo del suo staff di mostrargli la War Room. Quest’ultimo gli rispose che non c'era nessuna War Room alla Casa Bianca. E Reagan disse: «Ma io l'ho vista in quel film... Il Dottor Stranamore!».Un amico di Kubrick ha confidato che all'epoca, come molti, il regista temeva il conflitto: «A un certo punto disse di voler andare a vivere in Australia, perché quello era un posto che difficilmente sarebbe stato preso di mira da un attacco nucleare». L'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, con trovate geniali e satiriche, contribuì a farne uno dei film da molti più apprezzato del regista, particolarmente mordace e caustico. I nomi dei personaggi – tutti più o meno nevrotici sessuali – sono satirici (Mandrake, Kong, Jack D. Ripper, De Sadesky, Bat Guano, Turgidson), da comicità televisiva; il tavolo della War Room fa sembrare che i personaggi giochino col mondo come con delle carte. Frasi come quella di Turgidson: «Solo 50 milioni di morti» sono quasi una citazione letterale di frasi dette da Kissinger o Hermann Kahn (il quale però era ammirato da alcuni intellettuali pacifisti come Bertrand Russell che ritennero contribuì a evitare la guerra atomica).
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angelino67
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martedì 17 maggio 2016
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l'atomo buffo (parte prima)
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Perfetto, ricco di battute fulminanti, sardoniche, straordinariamente intelligente, antiretorico, è stato il primo film critico nei confronti della bomba atomica nella cultura popolare, e il primo vero film fantapolitico degli anni Sessanta. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico con un tono distaccato estremamente azzeccato e una satira costante, è la testimonianza di una crisi della ragione che anche 2001 registrerà. Il film si avvale dell'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, autore del romanzo Magic Christian e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Peter Sellers e Ringo Starr, satira altrettanto disillusa sul potere corruttivo del denaro. Kubrick ebbe il genio di trattare un tema estremamente nero in modo estremamente divertente.
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Perfetto, ricco di battute fulminanti, sardoniche, straordinariamente intelligente, antiretorico, è stato il primo film critico nei confronti della bomba atomica nella cultura popolare, e il primo vero film fantapolitico degli anni Sessanta. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico con un tono distaccato estremamente azzeccato e una satira costante, è la testimonianza di una crisi della ragione che anche 2001 registrerà. Il film si avvale dell'apporto alla sceneggiatura di Terry Southern, autore del romanzo Magic Christian e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Peter Sellers e Ringo Starr, satira altrettanto disillusa sul potere corruttivo del denaro. Kubrick ebbe il genio di trattare un tema estremamente nero in modo estremamente divertente. Il regista arriva a mettere in causa i principi del pensiero occidentale, mostrando come l'atomo è stato insieme il prodotto e la causa della razionalità umana. Così facendo incrina la netta separazione tra soggetto e oggetto, che costituisce la base della filosofia occidentale da Socrate in poi. Quest’ultima si rifà alla concezione cartesiana dell'Io – la capacità di dubitare, quindi di pensare – che secondo il filosofo Nietzsche è l'inizio della decadenza della civiltà umana.Razionale e irrazionale sono due aspetti del medesimo stato: Kubrick ha cercato di esprimere anche figurativamente questo concetto, comprendendone le implicazioni politiche. «Quanti mostri possono essere generati non già dal sonno della ragione ma da una sua più intensa veglia». Il regista mette in scena la follia che scaturisce dalla mania ossessiva di controllo, da quell’illuministica fede di controllo razionale della natura, contro i miti medioevali mai veramente estirpati del tutto, ma solo sostituiti. Kubrick aveva letto decine di libri sulle armi atomiche e tutte le riviste di armamenti e studi strategici. L'ordigno “fine di mondo” per mantenere la pace si rifà a un meccanismo realmente ipotizzato. Il protagonista è ispirato non tanto a uno tra Edward Teller, Herman Kahn, Wernher von Braun, John von Neumann, Henry Kissinger (che pare Sellers abbia conosciuto di persona), ma è piuttosto una summa delle caratteristiche di tutti questi. Stranamore, con la pura razionalità di un invalido probabilmente impotente, che gode in maniera cerebrale, inventa un progetto di selezione naturale di tipo nazista per la sopravvivenza dell'umanità attraverso il ripopolamento. Il suo progetto di procreazione quantitativa svincolata da legami matrimoniali è un chiaro riferimento al nazismo, al “rafforzamento della razza” prospettato dal capo delle SS Heinrich Himmler attraverso una politica che si rifaceva a un progetto simile, poi lasciato cadere a causa della reazione della parte più equilibrata della Wehrmacht.Il regista anticipò l'interpretazione – che non era attuale fino alla fine degli anni '60 – della bomba atomica come pulsione sessuale, coerente con la sua equazione tra volontà di potenza e pulsione sessuale. Inizialmente Kubrick aveva pensato al film come una storia raccontata dal punto di vista di alieni, cosa che mantenne solo nel prologo.
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jekyll
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martedì 15 dicembre 2015
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una risata macabra
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Tratto dal romanzo "Allarme rosso" di Peter George, il film denunciava la fragilità della politica di difesa americana, un sistema sensibile come l'ago di una bussola suscettibile di scattare per errore. Gli apparati sofisticati che l'uomo predispone per la sua salvaguardia potrebbero essere la causa della sua fine. La fede del controllo razionale della natura può portare alla mania ossessiva del controllo, alla follia. Il generale Ripper è uno psicopatico che dà la colpa della la propria impotenza sessuale a un complotto comunista attraverso l'inquinamento dei fluidi vitali(che i comunisti avessero inquinato l'acqua era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50); psicopatico é il generale Turgidson, posseduto dalle sua ossessioni, ovviamente psicopatico é il dottor Stranamore, un mostro che immagina situazioni assurde (il suo sistema di ripopolamento é un riferimento a un progetto che i nazisti non poterono realizzare per la ferma opposizione della Wehrmacht) e il cui braccio meccanico mostra la sconnessione tra corpo e cervello.
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Tratto dal romanzo "Allarme rosso" di Peter George, il film denunciava la fragilità della politica di difesa americana, un sistema sensibile come l'ago di una bussola suscettibile di scattare per errore. Gli apparati sofisticati che l'uomo predispone per la sua salvaguardia potrebbero essere la causa della sua fine. La fede del controllo razionale della natura può portare alla mania ossessiva del controllo, alla follia. Il generale Ripper è uno psicopatico che dà la colpa della la propria impotenza sessuale a un complotto comunista attraverso l'inquinamento dei fluidi vitali(che i comunisti avessero inquinato l'acqua era una preoccupazione realmente diffusa negli Stati Uniti negli anni '50); psicopatico é il generale Turgidson, posseduto dalle sua ossessioni, ovviamente psicopatico é il dottor Stranamore, un mostro che immagina situazioni assurde (il suo sistema di ripopolamento é un riferimento a un progetto che i nazisti non poterono realizzare per la ferma opposizione della Wehrmacht) e il cui braccio meccanico mostra la sconnessione tra corpo e cervello. Prima di farci il callo e, come ha ammesso Kubrick, essendo abbastanza buoni e saggi da aver evitato il suicidio nucleare dell'umanità, all'epoca molti ritenevano la guerra atomica inevitabile e addirittura prossima. Alti funzionari avevano preparato un piano che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili per mantenere l'ordine e salvare l'economia. Anche il regista temeva il conflitto e aveva pensato di andare a vivere in Australia. La scelta del tono di commedia fu una risposta creativa di un grande artista in un contesto paranoico; l'apporto alla sceneggiatura dello scrittore satirico Terry Southern (che aveva scritto "Magic Christian") contribuì a farne un film particolarmente caustico e mordace.
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alex vale
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domenica 27 settembre 2015
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parodia sulla guerra nucleare a dir poco perfetta!
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Film geniale che parodia la guerra nucleare dando alla luce una trama quasi "ASSURDA" e "banale" ma che in realtà con i vari dialoghi e descrizioni presenti nel film risulta più complicata di quello che sembra.Grandiosa la colonna sonora, grandiosi i personaggi e eccezionale il personaggio del Dottor Stranamore che nonostante compare poco nel corso del suddetto lungometraggio, riesce a regalare grandi trovate e genialità...insomma un film semplice da un punto di vista e impossibile dall'altro.
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topo paolino
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lunedì 25 novembre 2013
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i lumi nucleari
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Kubrick risponde con una rista macabra a un secolo in cui il progresso tecnologico è corrisposto a una involuzione ideologica e morale. Già si coglie un punto di vista che potrebbe essere extraterrestre. Genialmente il regista mostra come la stessa ragione partorisca mostri, essendo in fondo essa stessa alimentata da forze primordiali più o meno occultate dalla coscienza. L'onestà intellettuale di Kubrick è estrema, la sua visione dell'uomo e della società, che evita ogni apriorismo in maniera che sembra sovrumana, sarà sviluppata con i conseguenti entusiasmi e critiche nei suoi film successivi.
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paolopacitti
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giovedì 11 luglio 2013
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l'atomo buffo
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Dal romanzo “Allarme rosso” di Peter George. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico, si avvale dell'apporto alla sceneggiatura del geniale scrittore satirico Terry Southern, che contribuì a farne un'opera particolarmente caustico e mordace. Il film tratta un tema estremamente serio in maniera estremamente divertente, sfruttando in particolare l'estro caricaturale di Sellers, che il regista considerava il più grande attore vivente. Kubrick pensava che nel contesto dell'imminente distruzione del mondo tutto, dall'ipocrisia all'incomprensione, dalla lussuria all'ambizione, dalla paranoia alla ragionevolezza poteva evocare una risata macabra.
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Dal romanzo “Allarme rosso” di Peter George. Di sbalorditivo virtuosismo stilistico, si avvale dell'apporto alla sceneggiatura del geniale scrittore satirico Terry Southern, che contribuì a farne un'opera particolarmente caustico e mordace. Il film tratta un tema estremamente serio in maniera estremamente divertente, sfruttando in particolare l'estro caricaturale di Sellers, che il regista considerava il più grande attore vivente. Kubrick pensava che nel contesto dell'imminente distruzione del mondo tutto, dall'ipocrisia all'incomprensione, dalla lussuria all'ambizione, dalla paranoia alla ragionevolezza poteva evocare una risata macabra. Il regista mostra che la razionalità e l'irrazionalità umana sono due aspetti del medesimo stato: l'atomo è insieme il prodotto e la causa della ragione. Mette in causa così uno dei principi di fondo della filosofia occidentale da Socrate in poi, che si rifà alla concezione cartesiana dell'Io (la capacità di dubitare, quindi di pensare, che secondo il filosofo Nietzsche è l'inizio della decadenza della civiltà umana): la separazione tra oggetto e soggetto pensante. Il mostro non è generato solo dal sonno della ragione, ma anche dalla sua più intensa veglia. Kubrick aveva letto decine di libri sulle armi atomiche e tutte le riviste sugli armamenti e studi strategici. L'”ordigno fine di mondo” si rifà a un meccanismo realmente ipotizzato. Stranamore, con la pura razionalità di un invalido probabilmente impotente, che gode in maniera cerebrale, inventa un progetto di selezione naturale per la sopravvivenza dell'umanità attraverso il ripopolamento, un progetto di procreazione quantitativa svincolata dai legami matrimoniali che è un chiaro riferimento al “rafforzamento della razza” prospettato dal capo delle SS Heinrich Himmler, che venne poi lasciato cadere in seguito alla reazione della parte più moderata della Wehrmacht. Il film, coerentemente con la equazione kubrickiana tra sesso e volontà di potenza , anticipò l'interpretazione - che diventerà attuale alla fine degli anni '60 - della bomba atomica come pulsione sessuale. All'epoca molti negli USA pensavano che la guerra atomica fosse inevitabile, addirittura prossima. Alti funzionari avevano preparato un piano che prevedeva la legge marziale, la censura e la sospensione di molte libertà civili, per mantenere l'ordine e salvare l'economia. Il prologo del film sembra una visione di un altro mondo. Inizialmente Kubrick aveva pensato a una storia raccontata dal punto di vista degli alieni. La Columbia Pictures specificò che il film era opera di fantasia e che le Forze Aeree americane assicuravano l'impossibilità del verificarsi degli eventi rappresentati nel film.
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tarantinofan96
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venerdì 24 maggio 2013
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dr strangelove
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Uno dei migliori film di Kubrick, un capolavoro satirico e antimilitarista con una triplice ottima interpretazione di Peter Seller e la sempre perfetta regia di Kubrick. Divertente in molti punti, ma anche drammatico in molti altri. Bellissimo il finale.
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shiningeyes
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giovedì 21 febbraio 2013
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satira e realismo
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Sicuramente è l'opera più eclettica e ironica di Kubrick, un'opera che tratta temi seri e sconvolgenti in una maniera satirica e sferzante, che non risparmia nessuno. Il film prende in giro gli alti poteri statunitensi, evidenziandone difetti e paranoie e, ci fa ragionare sulla fallibilità e idiozia umana, che potrebbero benissimo far scoppiare un conflitto di dimensioni catastrofiche. La guerra stessa viene descritta in situazioni paradossali, come anche gli interventi diplomatici e l'odio nei confronti dei sovietici; il bello è che viene fatto in maniera cinica, ma allegra, quando nel periodo in cui uscì il film, il pericolo atomico spaventava a morte gli americani.
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Sicuramente è l'opera più eclettica e ironica di Kubrick, un'opera che tratta temi seri e sconvolgenti in una maniera satirica e sferzante, che non risparmia nessuno. Il film prende in giro gli alti poteri statunitensi, evidenziandone difetti e paranoie e, ci fa ragionare sulla fallibilità e idiozia umana, che potrebbero benissimo far scoppiare un conflitto di dimensioni catastrofiche. La guerra stessa viene descritta in situazioni paradossali, come anche gli interventi diplomatici e l'odio nei confronti dei sovietici; il bello è che viene fatto in maniera cinica, ma allegra, quando nel periodo in cui uscì il film, il pericolo atomico spaventava a morte gli americani. Ebbene Kubrick, sdrammatizza e scaccia in un'ora e mezza di film, il pericolo, facendo sorridere il pubblico, allontanandolo dalla paura.
La cosa incredibile è anche che, riesce a trasmettere satira anche in scenografie veramente realistiche; così realistiche, che a volte non si sa se sorridere o stare in pensiero sulle vicende che circondano il film(come ad esempio l'interno dell'aereo che porta la bomba). Comunque, i personaggi, così grotteschi e spassosi, spazzano via l'onda di preoccupazione che ci avvolge durante il film, facendoci ridere; e qui segnalo un incredibile e camaleontico Peter Sellers, che si districa magnificamente in tre ruoli (ufficiale inglese, presidente Usa e scienziato tedesco), ed usando perlopiù l'improvvisazione; grande merito per George C.Scott nel tirare fuori e rendere ridicolo il tipico americano anti-comunista e guerrafondaio; mi stupisce molto anche il mono-espressivo Sterling Heyden, che interpreta un generale pazzo , paranoico e molto triste veramente convincente.
L'assenza di geometrismo è sicuramente voluta da Kubrick per raccontare una storia irregolare e folle; quindi, niente, il caro Stanley ci azzecca sempre.
Non è il suo miglior film, ma è una commedia satirica della quale nessun altra del suo genere può arrivare a tali livelli.
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filippo catani
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giovedì 31 gennaio 2013
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capolavoro antimilitarista
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Un folle generale statunitense ossessionato dai comunisti e dai loro complotti decide di ordinare un attacco atomico contro l'URSS. Un ufficiale inglese e il Presidente degli USA cercheranno di porre rimedio a questo immane disastro.
Questo film si può certamente iscrivere alla categoria dei capolavori e alla voce di quelli contro la guerra e i suoi isterismi che la seguono e che soprattutto la precedono. Sono diverse le scene tragicomiche che mettono alla berlina i militari e i militaristi convinti: intanto il generale che parla fumando un lunghissimo sigaro, poi le rigide procedure per lo sgancio della bomba fino ad arrivare in una lunga escalation allo scontro a fuoco tra militari americani.
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Un folle generale statunitense ossessionato dai comunisti e dai loro complotti decide di ordinare un attacco atomico contro l'URSS. Un ufficiale inglese e il Presidente degli USA cercheranno di porre rimedio a questo immane disastro.
Questo film si può certamente iscrivere alla categoria dei capolavori e alla voce di quelli contro la guerra e i suoi isterismi che la seguono e che soprattutto la precedono. Sono diverse le scene tragicomiche che mettono alla berlina i militari e i militaristi convinti: intanto il generale che parla fumando un lunghissimo sigaro, poi le rigide procedure per lo sgancio della bomba fino ad arrivare in una lunga escalation allo scontro a fuoco tra militari americani. Inoltre è veramente esilarante la telefonata tra il presidente e il suo omologo russo con il primo a spiegare al secondo che è pure ubriaco che a breve una bomba atomica scoppierà sul suo territorio. Quindi ecco entrare in scena il "mitico" dottor Stranamore e la fantomatica "bomba fine del mondo" capace di distruggere tutto e tutti (nonostante questo il generale americano assolutamente compiaciuto vorrebbe poter avere a disposizione questo congegno). Insomma un film che gioca con la paura e la psicosi sia del complotto comunista (gli USA erano da poco usciti dal maccartismo) sia di una guerra atomica (pochi anni prima d'altra parte c'era stata la crisi dei missili di Cuba che aveva precipitato il mondo a un passo dalla guerra). Questi strumenti neanche dovrebbero esistere visto che potrebbero essere maneggiati da individui senza scrupoli capaci di creare una vera e propria ecatombe solo per il gusto di sentirsi più uomini. D'altra parte, come si sottolinea nel film, il ricorso a queste armi renderebbe poi il pianeta praticamente inabitabile. Senza dubbio uno dei migliori film di Kubrick con un grande Sellers capace di impersonare tre diversi personaggi.
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[+] bravo
(di maurito91)
[ - ] bravo
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