Cinque corpi senza testa

Avvincente e angosciante horror sulla trasmissione ereditaria della pazzia omicida, con un colpo di scena non insospettabile ma gestito bene, e con una splendida regia nervosissima e disturbante a livello audiovisivo ( si pensi all'assillante tintinnio dei braccialetti di Lucy ), capace di lasciare davvero il segno. Ulteriore valore aggiunto è la presenza di un'interprete della caratura della Crawford, qui in tinta grigia e inquietantemente delirante, in un ruolo peraltro offerto inizialmente a Joan Blondell.

Sceneggiato da Robert Bloch,e diretto con mestiere dal regista,uno dei vari discendenti  di "Che fine ha fatto Baby Jane? ",del quale è ripresa una delle protagoniste.La storia non è il massimo in originalità,ma l'atmosfera opprimente funziona e le sequenze degli omicidi sono piuttosto spinte per l'epoca.Ovviamente tutto si regge sulle spalle della Crawford,ora vecchia e imbruttita,ora procace ed algida.Memorabile la scena in cui accende il fiammifero sfregandolo sul disco.Un piccolo e piacevole cult di un genere ahinoi scomparso come tanti altri,piacevole da rivedere o da riscoprire.Simpaticamente macabra l'immagine finale dove la donna del logo della Columbia Pictures è decapitata. [+]

Sceneggiato da Robert Bloch,e diretto con mestiere dal regista,uno dei vari discendenti  di "Che fine ha fatto Baby Jane? ",del quale è ripresa una delle protagoniste.La storia non è il massimo in originalità,ma l'atmosfera opprimente funziona e le sequenze degli omicidi sono piuttosto spinte per l'epoca.Ovviamente tutto si regge sulle spalle della Crawford,ora vecchia e imbruttita,ora procace ed algida.Memorabile la scena in cui accende il fiammifero sfregandolo sul disco.Un piccolo e piacevole cult di un genere ahinoi scomparso come tanti altri,piacevole da rivedere o da riscoprire.Simpaticamente macabra l'immagine finale dove la donna del logo della Columbia Pictures è decapitata.Si dice che il marito di Lucy nella scena dell'omocidio  nel prologo sia stato interpretato da Lee Majors,debuttante e non accreditato.George Kennedy è lo sciatto Kraus. [-]

Castle mette in scena con semplici ingredienti una storia tanto lineare quanto intrigante. Grazie alla disponibilità di un ATTRICE di razza rara come protagonista assoluta (la seduzione del fidanzato della figlia Carol vale da sola la visione) ed il mestiere di chi sa cosa vuole e come ottenerlo,il regista crea suspense e semina dubbi. Il finale é tutto da gustare. Una vera chicca.

La recitazione di una superba Joan Crawford tiene desta l'attenzione dello spettatore in questo thriller ad effetto abbastanza banale e dal ritmo non particolarmente coinvolgente. Un curioso ed interessante reperto di un certo tipo di piccolo cinema americano di quel tempo che oggi non esiste più, purtroppo!

Ottimo giallo e con un'attrice di gran classe.La storia ci dice che una donna dopo aver scontato 20anni di prigione per aver ucciso il marito e l'amante, torna a casa ma inizia ad avere orribili incubi e a questi si aggiungono una serie di inspiegabili morti...