Lolita

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Un film di Stanley Kubrick. Con James Mason, Shelley Winters, Sue Lyon, Gary Cockrell, Jerry Stovin.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 152 min. - Gran Bretagna, USA 1962. MYMONETRO Lolita * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
igor74 lunedì 22 agosto 2016
audace capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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Approdato in Inghilterra Kubrick dirige un soggetto ritenuto inaccettabile per Hollywood, ma le difficoltà di adattamento del libro andavano ben oltre. Anche se la sceneggiatura è accreditata a Nabokov stesso, è stata ampiamente riscritta da Kubrick e James B. Harris. Il tentativo di ricreare l'America in Inghilterra è stato importante per Kubrick, ha fortemente segnato tutti i suoi film successivi. L'elemento più originale del film è Clare Quilty, un ruolo più ampio del romanzo. Kubrick è affascinato da Sellers, ciò che permette all'attore di mandare all'aria quella che altrimenti sarebbe stata solo una commedia di costume (anche se in parte lo rimane, e assai divertente), con un grottesco che fa spesso virare il film in senso surrealista. [+]

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francismetal venerdì 3 novembre 2017
tenero e triste Valutazione 4 stelle su cinque
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Un film stupendo su un uomo adulto che si lascia abbagliare dalla bellezza, dalla tenerezza e dall'innocenza che viene via per sempre di una ragazzina molto giovane. L'attrice ha 15 anni ma Lolita del romanzo ne aveva 12. Nonostante la giovane età l'attrice è stupenda, avrebbe fatto perdere la testa a chiunque, ma Lolita è una ragazzina a malapena adolescente o preadolescente, per cui il protagonista è solo un pervertito o è anche immaturo? Sicuramente non si può parlare di amore ma di forte attrazione e di ossessione. Non solo, il professore tiene la ragazzina in prigione, non vuole che abbia amicizie e relazioni fra coetanei.
Nel film è lasciato intendere che i due avessero avuto rapporti carnali, ma non è mostrato alcun contatto fisico tra di loro. [+]

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attiliocoppa mercoledì 20 gennaio 2016
adolescente u.s.a. anni '50 Valutazione 4 stelle su cinque
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Ormai raggiunta la maturità stilistica, Kubrick supera il problema di rappresentare la storia così com'è nel romanzo spostando l'interesse su una rappresentazione bizzarra e umoristica in cui presenta i temi fondamentali del suo cinema. Validissima come satira di costume dell'america degli anni 50'-60', questa commedia in una cornice tragica si avvale di interpretazioni eccezionali, da quella sobria e sensibile di Mason alla stessa Sue Lyon, che superò brillantemente la prova di scene non facili. Questi sono i soli personaggi che Kubrick non distorce in caricatura. Come per i contenuti, anche nella forma del film si trovano quei colpi di genio che saranno sviluppati nei capolavori successivi del regista. [+]

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paolocorsi lunedì 8 febbraio 2016
al di là del bene e del male Valutazione 4 stelle su cinque
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Lolita è simbolo dell'America, di Hollywood (e della sua ben nota tolleranza verso i film "artistici" cui a un certo punto la protagonista si riferisce). Infatti Lolita si innamora veramente solo del più onesto e meno ipocrita dei maiali che incontra, cioé Quilty. Egli ha i soldi e fa i soldi con lo spettacolo popolare e volgare rispetto alle velleitaire ambizioni della cultura rappresentata da Humbert. Con Lolita l'autore giuge a una eccellenza dello stile che affinerà ancora portandolo alle vette sconcertanti dei suoi titoli a colori. Kubrick è stato accusato di mancanza di originalità pur nella sua inventiva e versatilità ma se si guarda questo film in prospettiva con i seguenti fino all'ultimo si vede come la riduzione di opere letterarie e l'invenzione formale appartengono a una identità artistica fortissima nella quale sono numerose le corrispondenze interfilmiche come se, così come affermava lo stesso Fellini al riguardo della sua opera, egli non avesse fatto altro che girare lo stesso film. [+]

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angelino67 martedì 17 maggio 2016
la chiave di volta per kubrick (parte prima) Valutazione 5 stelle su cinque
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Lolita è il primo film nel quale si presentano tutti i temi e le soluzioni stilistiche che Kubrick sviluppa nei film successivi. Ogni conoscitore del regista sa quanto sia stato per lui importante questo film, «una delle chiavi del suo universo interiore». È il suo primo film che può essere definito “di Kubrick”, quello in cui egli «prende coscienza della propria poetica che diventa stile», una svolta che determina tutta la sua opera successiva. La prima versione della sceneggiatura di Nabokov, autore del romanzo da cui è tratto il film, venne rimaneggiata da Kubrick e James B. Harris (coproduttore del film), rendendo la versione cinematografica più aspra ma anche più umoristica e bizzarra del romanzo. [+]

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angelino67 martedì 17 maggio 2016
la chiave di volta per kubrick (parte terza) Valutazione 5 stelle su cinque
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Il tema della “ninfetta” non era nuovo nel cinema americano: Ginger Rogers aveva interpretato una dodicenne in Frutto proibito di Billy Wilder, una commedia leggera che dietro il brio spensierato entrava in zone oscure ponendo il rapporto sessuale sotto una metafora inquietante. Nabokov considerava Sue Lyon − fu una delle critiche mosse al film − troppo matura per la parte; in effetti sembrava più grande della sua età, era importante per la censura che non apparisse una bambina. Kubrick, spiegando la scelta della protagonista, ricordò che una tredicenne a guardarla bene bambina non sembra.Quello che Lolita perde in sessualità esplicita (l'erotismo è tutto lasciato ad allusioni, a indizi visuali; non poteva essere diversamente per la censura dell’epoca), rispetto al romanzo, lo guadagna in umorismo mordace, farsesco e in immagini surreali. [+]

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paolocorsi1967 giovedì 14 luglio 2016
viaggio in una mente scompensata Valutazione 4 stelle su cinque
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La scena di apertura tra Humbert e Quilty è da antologia, con i grandi James Mason e Peter Sellers al loro meglio. Kubrick ha girato il film convinto (giustamente) che il soggetto fosse benissimo adatto per uno spettacolo d'intrattenimento. Non così la pensava il razzista, antisemita, antisindacale (e mi fermo alle accuse dimostrate per non dire molto peggio a cui forse Kubrick verso la fine del film allude) Walt Disney, che impedì a Hayley Mills, sotto contratto con lui, di interpretare Lolita. Il film più d'avanguardia che Kubrick fino ad allora abbia girato rimane fresco anche oggi, caratterizzato da una omogeneità di stile fortemente segnato dall'estetica del cinema noir, col quale Kubrick aveva girato i suoi precedenti lavori in bianco e nero. [+]

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aurelio76 martedì 23 agosto 2016
non è un film per bambini Valutazione 5 stelle su cinque
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In questo film Kubrick rappresenta uno dei suoi temi di fondo: il desiderio non realizzabile del tutto, che prelude alla frustrazione e alla caduta. Quando Humbert vede quello che vorrebbe essere o meglio quello che dovrebbe essere per realizzare le sue aspirazioni, lo trova per lui impossibile. Sarebbe come chiedere a un fermo antifascista di godere la vita come volevano fare i nazisti, sorta di bruti raffinati, che cercavano il vino buono in Francia (che si era già messa d'accordo con Hitler per il dopoguerra e che nei decenni successivi ha avuto la faccia di festeggiare l'antifascismo ignorando il fondamentale contributo per la sconfitta dei tedeschi dato dai sovietici e in generale dagli slavi, che sono stato continuati a trattare come dannati della terra, loro che avevano avuto però per le SS pane per i loro denti). [+]

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paolo 67 mercoledì 30 novembre 2011
dal rosa al nero Valutazione 4 stelle su cinque
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La reinvenzione del romanzo di Nabokov è stata dovuta all'impossibilità di rendere nel 1962 l'erotismo esplicito e l'attrazione sessuale che la adolescente esercitava sul protagonista, molto antecedente al suo innamoramento (Kubrick aveva pensato di rifare il film). Le leghe per la salvaguardia della morale esercitarono una tale pressione da indurre Kubrick (anche per migliori condizioni economiche) a girare il film in Inghilterra dover rimase per tutta la vita. Ma "Lolita" ebbe grande successo in U.S.A. e garantì a Kubrick l'indipendenza economica, grazie a un contratto favorevole (Kubrick era anche un genio del commercio) stipulato sull'attesa del film. [+]

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paolo 67 sabato 10 dicembre 2011
all'alba del nuovo espressivo e del costume Valutazione 4 stelle su cinque
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Il film è strutturato come un lungo flashback con una cornice in cui il protagonista affronta il suo doppio (una delle ossessioni kubrickiane) in una rivolta edipica (altro tema fondamentale dell'opera di Kubrick, una ribellione all'autorità posta anche in chiave storica, coll'indicazione del 1776, l'anno della dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti) oltre che un'autopunizione. Come tutti i film dell'autore da allora in poi, "Lolita" è una favola filosofica (qualcosa ricorda "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carrol, con Quilty identico nella sua invisibilità e nel suo sorriso al gatto di Cheshire) e una allegoria satirica (l'ironia nelle scritte e nei nomi dei personaggi, come il campeggio Climax o il signor Swine (suino). [+]

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