jayan
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sabato 29 settembre 2018
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trasformazione di tre ergastolani eroici
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Tre ergastolani aiutano il prete di un villaggio di una Polinesia durante un'eruzione vulcanica a salvare i bambini di un lebbrosario. Un buon esempio di film di redenzione e salvataggio.
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elgatoloco
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domenica 19 agosto 2018
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classico bel film very hollywood
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Questo"The Devil at 4 O'Clook"(1961, Mervyn Le Roy), da un romanzo di Max Catto è uno di quei classici film spettacolari made in Hollywood degli anni 1950.inizio dei Sixties nel quale la grande spettacolarità in rigoroso technicolor si concilia con riprese di eventi naturali spettacolari(eruzione vulcanica, lava), dove la tecnica(limitatissima rispetto ai tempi attuali)consentiva comunque ciò che si può defnire il meglio rispetto all'epoca di allora, appunto-in questo senso Le Roy, regista "ipernavigato"è un"maestro"...si coniiuga con una spiritualità abbastanza vaga(era l'inizio degli anni 60, dunque prima della conclusione dei lavori del Concilio Vaticano II°, regnante ancora Pio XII°.
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Questo"The Devil at 4 O'Clook"(1961, Mervyn Le Roy), da un romanzo di Max Catto è uno di quei classici film spettacolari made in Hollywood degli anni 1950.inizio dei Sixties nel quale la grande spettacolarità in rigoroso technicolor si concilia con riprese di eventi naturali spettacolari(eruzione vulcanica, lava), dove la tecnica(limitatissima rispetto ai tempi attuali)consentiva comunque ciò che si può defnire il meglio rispetto all'epoca di allora, appunto-in questo senso Le Roy, regista "ipernavigato"è un"maestro"...si coniiuga con una spiritualità abbastanza vaga(era l'inizio degli anni 60, dunque prima della conclusione dei lavori del Concilio Vaticano II°, regnante ancora Pio XII°....)ma decisamente apologetica, dove un missionario cattolico in crisi anche con la fede si"riconverte", convertendo nativi polinesiani ma anche alcuni ergastolani "gringos". Tutto nel rispetto di una realtà assolutamente e da sempre multireligiosa come quella degli States, dove il cattolicesimo convive con le chiese protestanti(evangeliche), con l'ortodossia e con religioni non cristiane, dunque in una dimensione ecumenica e interreligiosa, come si usa dire. In questo ambito, dove naturalmente non mancano le consuete(per l'epoca ma un po'anche per l'oggi)dimostrazioni di eroismo, emergono interpreti come Frnak Sinatra e Jean -Pierre Aumont, ma è soprattutto la figura di Spencer Tracy/il prete in crisi, violento, rissoso, ma in fondo buono)a disegnare un personaggio a tutto tondo, pur nella "schisi"tra luce e ombre, dove comunque emerge la volontà fortemente apologetica presente nel film e che lo percorre continamente, senza"remissione", potremmo dire tranquillamente. El Gato
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mondolariano
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mercoledì 11 maggio 2011
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avvincente
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Forse sono suggestionato per il fatto di averlo visto da bambino, ma non mi stanco mai di rivedere questo drammone esotico, un vero “cult movie” per gli appassionati di avventura. Melodrammatico, specie nella recitazione di Tracy, ma davvero coinvolgente e pieno di situazioni avvincenti. Impressionante la scena della colata lavica e l’aereo che sorvola il cratere. Però, un’isola vulcanica che esplode dovrebbe generare uno tsunami che invece manca clamorosamente.
Bella la musica e ottimo Sinatra, anche se non capisco perché alla fine torna indietro invece di pensare al futuro della giovane sposa. La sua frase “il battello l’ho perso da un pezzo” contraddice il riscatto morale dei galeotti.
Fa il paio con “Krakatoa est di Giava”, sebbene lo superi di parecchie spanne.
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Forse sono suggestionato per il fatto di averlo visto da bambino, ma non mi stanco mai di rivedere questo drammone esotico, un vero “cult movie” per gli appassionati di avventura. Melodrammatico, specie nella recitazione di Tracy, ma davvero coinvolgente e pieno di situazioni avvincenti. Impressionante la scena della colata lavica e l’aereo che sorvola il cratere. Però, un’isola vulcanica che esplode dovrebbe generare uno tsunami che invece manca clamorosamente.
Bella la musica e ottimo Sinatra, anche se non capisco perché alla fine torna indietro invece di pensare al futuro della giovane sposa. La sua frase “il battello l’ho perso da un pezzo” contraddice il riscatto morale dei galeotti.
Fa il paio con “Krakatoa est di Giava”, sebbene lo superi di parecchie spanne. Tre stelle e mezzo.
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