Ho visto il film per caso e non dall'inizio, ma ne sono stato preso tanto da vederlo fino alla fine. Cercavo di indovinare di chi fosse: naturalmente ho riconosciuto gli attori (Capannelle, Mastroianni, la Schiaffino). Riconoscevo la musica di Rota e uno stile alla Fellini: tutto azzeccato. Mi immaginavo una storia fantastica alla Zavattini. Poi ho letto che c'è di mezzo il genio di Flaiano.
Forse sarà la nostalgia, ma l'ho trovato splendido. Quanto rimpianto per "quel" cinema italiano che non c'è più.
La storia è "fantastica" ma regge: sarebbe assurda una lettura realistica. Neanche Fellini lo si legge così. Forse in quegli anni neanche Fellini era così metaforico. Forse un Fellini prima di Fellini.
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Ho visto il film per caso e non dall'inizio, ma ne sono stato preso tanto da vederlo fino alla fine. Cercavo di indovinare di chi fosse: naturalmente ho riconosciuto gli attori (Capannelle, Mastroianni, la Schiaffino). Riconoscevo la musica di Rota e uno stile alla Fellini: tutto azzeccato. Mi immaginavo una storia fantastica alla Zavattini. Poi ho letto che c'è di mezzo il genio di Flaiano.
Forse sarà la nostalgia, ma l'ho trovato splendido. Quanto rimpianto per "quel" cinema italiano che non c'è più.
La storia è "fantastica" ma regge: sarebbe assurda una lettura realistica. Neanche Fellini lo si legge così. Forse in quegli anni neanche Fellini era così metaforico. Forse un Fellini prima di Fellini. E poi che ne è di questo Casadio?
C'ho trovato tutto il meglio della cultura di "sinistra" di allora, con leggerezza, autoironia. E' per questo che forse molti film più ideologici di allora forse li troverei insopportabili.
La scena d'amore finale, pur sapendo che tutto è finzione, che è cinema, è commovente fino alle lacrime.
L'unica cosa che mi convince della recensione smaliziata di Morandini è la citazione biblica. Davanti a questa Schiaffino anch'io esclamerei commosso:"Nera sei e bella!"
Gioiello Tognoni
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