onufrio
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lunedì 25 aprile 2016
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tre uomini e una donna
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Commedia sentimentale che ha come fulcro la bella Nannina (Silvana Pampanini) divisa e contesa fra ben tre uomini, l'amato ma inaffidabile pugile Mario, il gentiluomo maturo proprietario del bar (Paolo Stoppa) e una sorta di latin lover con moglie e bambino (Alberto Sordi).
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spei2012
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domenica 2 settembre 2012
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sordi straordinario
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Il film piacevolissimo per recitazione e freschezza e' da vedere anche per come viene trattato il tema della fede popolare e come questa s'intrecci alla vita di tutti i giorni dei personaggi. Grazie all'estro esuberante degli attori - Sordi in testa - lo spettatore ha modo di riscoprire con garbo ed eleganza il suo rapporto con una fede semplice ma vera che porta l'uomo a cambiare vita e premia gli ultimi inaspettatamente
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teofrasto
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mercoledì 31 agosto 2011
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la stupidità degli anni cinquanta
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Sembra impossibile poter fare un brutto film con attori quali Alberto Sordi e Paolo Stoppa, ma Comencini riesce in questa impresa. La tipica commedia degli anni Cinquanta di un'italietta bene che fortunatamente non ha ormai più niente da offrire ai nostri tempi, segue gli stilemi della commedia classica e della commedia dell'arte, ricalcando la trama di cliché stanchi e superati. Il vecchio stupido che si innamora della ragazza, come l'uomo sposato che cerca di ottenere prestazioni sessuali, il tutto inserito nel conformismo moralista e perbenista di quegli anni. A volte si sorride grazie al grande Sordi, ma tutta la trama si dispiega nella banalità più risaputa.
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Sembra impossibile poter fare un brutto film con attori quali Alberto Sordi e Paolo Stoppa, ma Comencini riesce in questa impresa. La tipica commedia degli anni Cinquanta di un'italietta bene che fortunatamente non ha ormai più niente da offrire ai nostri tempi, segue gli stilemi della commedia classica e della commedia dell'arte, ricalcando la trama di cliché stanchi e superati. Il vecchio stupido che si innamora della ragazza, come l'uomo sposato che cerca di ottenere prestazioni sessuali, il tutto inserito nel conformismo moralista e perbenista di quegli anni. A volte si sorride grazie al grande Sordi, ma tutta la trama si dispiega nella banalità più risaputa. Bisogna sopportare anche lieto fine in cui la ragazza (nel tipico finale alla Plauto) riesce a sposare chi vuole ottenendo in regalo un ristorante di proprietà. Il tutto è davvero troppo per la pazienza che non può raggiungere simili limiti.
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