Vera Cruz

Terzo film per Aldrich.Western folgorante della miglior specie,che usa la storia(in questo caso la rivolta dei messicani contro Massimiliano D'Asburgo)e la geografia dell'America dell'800(la leggendaria frontiera del Messico,calamita per innumerevoli cowboys del cinema)per tratteggiare il lungo duello morale tra i due protagonisti,che non può non risolversi nel modo "classico",ma con una sorprendente fulminea risoluzione finale.Incalzante e sbrigativo lo stile,con scene di battaglia secche e concitate.Perfetti sia Cooper che Lancaster(co-produttore,con un impagabile ghigno due scene su tre),gigioni il giusto e tutti d'un pezzo all'occorrenza.Ernest Borgnine,Charles Bronson e Jack Elam compaiono di tanto in tanto tra gli scagnozzi di Joe Erin.

Siamo nel 1865 dopo la guerra civile americano un gruppo di pistoleri capeggiati da Joe Erin (Burt Lancaster) decide di andare al servizio di Massimiliano (fratello di Francesco Giuseppe) imperatore del Messico messo sul trono da Napoleone III e sostenuto dall'esercito francese, ma una parte della popolazione è in rivolta capeggiata da Benito Juarez. Al gruppo si unisce, dopo uno scontro, Benjamin Trane (Gary Cooper) ex colonnello sudista. Il generale juarista Ramirez (Morris Ankrum) cerca di arruolarli, ma li convince l'offerta economica del Marchese De Labordére consigliere di Massimilano (George Macready), l'imperatore  offre a loro 50.000 $ in oro per scortare al porto di Vera Cruz la contessa Duvarre (Denis Darcel) latrice di importanti messaggi per Napoleone III e fanno comodo i nuovi fucili Winchester degli americani che saranno accompagnati dai lanceri del capitano Danette (Henry Brandon) un mercenario tedesco. [+]

Siamo nel 1865 dopo la guerra civile americano un gruppo di pistoleri capeggiati da Joe Erin (Burt Lancaster) decide di andare al servizio di Massimiliano (fratello di Francesco Giuseppe) imperatore del Messico messo sul trono da Napoleone III e sostenuto dall'esercito francese, ma una parte della popolazione è in rivolta capeggiata da Benito Juarez. Al gruppo si unisce, dopo uno scontro, Benjamin Trane (Gary Cooper) ex colonnello sudista. Il generale juarista Ramirez (Morris Ankrum) cerca di arruolarli, ma li convince l'offerta economica del Marchese De Labordére consigliere di Massimilano (George Macready), l'imperatore  offre a loro 50.000 $ in oro per scortare al porto di Vera Cruz la contessa Duvarre (Denis Darcel) latrice di importanti messaggi per Napoleone III e fanno comodo i nuovi fucili Winchester degli americani che saranno accompagnati dai lanceri del capitano Danette (Henry Brandon) un mercenario tedesco. In realtà nella carrozza sono nascosti ben 3 milioni di $ in oro per acquistare armi in Europa. L'oro è ambito dai ribelli ed anche da Joe e Trane che scoprono il nascondiglio dell'oro, ai 2 si aggiunge la contessa per spartire il bottino in 3, all'uopo ha noleggiato una nave. I 3 aiutano i ribelli a conquistare Vera Cruz ma sono uno contro l'altro, Joe tradisce la contessa e afffronta Trane che l'uccide  consegnando l'oro ai ribelli convinto della bontà della loro causa.
Il film uscito nel 1954 in un ottimo Tecnicolor, ha la regia di Robert Aldrich un bravo regista di Hollywood versato in più generi specie d'azione (Prima linea, Quella sporca dozzina, Che fine ha fatto Baby Jane?, Quando muore una stella), si vede la sua impronta: il ritmo sostenuto delle scene, l'azione che scorre veloce coinvolgendo l'interesse dello spettatore, splendida la fotografia e l'ambientazione sia negli esterni che negli interni.
Purtroppo la storia è presentata dozzinalmente: un imperatore grottesco e dei contigiani che fingono di essere gentiluomini,, ci sono illogicità nel racconto e numerosi svarioni, ad esempio i Winchester uscirono solo nel 1867, nel giugno di quell'anno Massimilano dopo settimane di prigionia fu fucilato dai ribelli. Il capitano dei lanceri poi è una macchietta di feroce tedesco. L'approfondimento psicologico dei personaggi è quindi sommario, sebbene  ci sia un cast di tutto riguardo (tra i pistoleri appaiono Charles Bronson, Enest Borgnine, Jack Elam) ma non si vedono i risultati: Burt Lancaster gigioneggia sorridendo troppo con la dentiera nuova; Gary Cooper appare triste e poco convinto. Quanto ai comprimari Denise Darcel francese cantante e ballerina di night club venne in USA e girò alcuni film (Bastogne, Avvocato di me stesso) non sa recitare, abbandonò il cinema e ritornò nei locali notturni facendo lo spogliarello, invece Cesar Romero fu un discreto attore e caratterista (Il capitano di Castiglia, Gli indomabili, Colpo grosso) recita con impegno, però la parte è stata ritagliata dalla sceneggiatura in modo grossolano e poco credibile. In conlusione un film discreto che si guarda con interesse anche se meritava una sceneggiatura più attenta. [-]

Un bel filmone western degli anni d'oro di Hollywood con alcune delle migliori stars del tempo; innazitutto i due protagonisti Gary Cooper e Burt Lancaster intrpretano le loro parti in modo favoloso! Inoltre troviamo nella troupe anche Ernest Borgnine e l'allora poco conosciuto Charles Bronson! A queste stelle si unisce la bellezza esotica Sara Montiel, che come ciliegina sulla torta non è niente male! Bella, comunque anche la cattivella Denise Darcel!  E' un western ambientato in Messico durante la rivolta contro l'imperatore Massimiliano d'Asburgo imposto da potenze straniere. I protagonisti e la loro banda fanno la parte di veri propri mercenari, non avevano ideali ma stavano con chi li pagava di più! Erano anche violenti e violentatori, e chi salv [+]

Un bel filmone western degli anni d'oro di Hollywood con alcune delle migliori stars del tempo; innazitutto i due protagonisti Gary Cooper e Burt Lancaster intrpretano le loro parti in modo favoloso! Inoltre troviamo nella troupe anche Ernest Borgnine e l'allora poco conosciuto Charles Bronson! A queste stelle si unisce la bellezza esotica Sara Montiel, che come ciliegina sulla torta non è niente male! Bella, comunque anche la cattivella Denise Darcel!  E' un western ambientato in Messico durante la rivolta contro l'imperatore Massimiliano d'Asburgo imposto da potenze straniere. I protagonisti e la loro banda fanno la parte di veri propri mercenari, non avevano ideali ma stavano con chi li pagava di più! Erano anche violenti e violentatori, e chi salvava le vittime era il protagonista Gary Cooper, che è l'unico che nonostante anche lui segua il denaro ha un po'di coscienza ed alla fine ammette che i tre milioni di dollari in oro che veniva trasportato di nascosto sul doppio fondo della cassetta debba andare ai Messicani! Differentemente Burt Lancaster pensa solo al denaro e non ha scrupoli a far fuori chiunque gli si metta contro compreso il suo amico da cui viene ucciso nel duello finale da lui stesso voluto! Già allora, all'uscita del film c'era già chi metteva in luce i difetti di diversi Americani che pensavano solo al dio-denaro anche se certo non mancavano i tipi con un po' di coscienza come il protagonista Gary Cooper!   

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