paolp78
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sabato 12 settembre 2020
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i primi zombi cinematografici
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Pellicola dei primi anni '30 che deve essere ascritta al genere horror, sebbene non sia assolutamente in grado di soddisfare le aspettative che al giorno d'oggi un film di tale tipo fa sorgere negli appassionati: l'opera infatti non risulta affatto spaventosa, almeno per il pubblico moderno.
L'oggetto della narrazione è classico dei film dell'orrore, avendo a che fare con il sovrannaturale ed in particolare con i famigerati zombi, che vengono qui evocati per la prima volta in una pellicola cinematografica, ma che in seguito saranno più e più volte protagonisti di numerosi film del genere.
Come si diceva, purtroppo la messa in scena deve fare i conti con i mezzi dell'epoca sicché l'effetto spaventoso non viene conseguito, nonostante gli sforzi registici, per lo più consistenti in inquadrature strette sugli occhi ipnotici del “cattivo”, e nonostante la presenza sullo schermo di Bela Lugosi, star del cinema dell'orrore dell'epoca, che interpreta appunto il ruolo del malefico antagonista, e ce la mette proprio tutta pur di impressionare il pubblico, ricorrendo a sguardi torvi ed espressioni mefistofeliche.
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Pellicola dei primi anni '30 che deve essere ascritta al genere horror, sebbene non sia assolutamente in grado di soddisfare le aspettative che al giorno d'oggi un film di tale tipo fa sorgere negli appassionati: l'opera infatti non risulta affatto spaventosa, almeno per il pubblico moderno.
L'oggetto della narrazione è classico dei film dell'orrore, avendo a che fare con il sovrannaturale ed in particolare con i famigerati zombi, che vengono qui evocati per la prima volta in una pellicola cinematografica, ma che in seguito saranno più e più volte protagonisti di numerosi film del genere.
Come si diceva, purtroppo la messa in scena deve fare i conti con i mezzi dell'epoca sicché l'effetto spaventoso non viene conseguito, nonostante gli sforzi registici, per lo più consistenti in inquadrature strette sugli occhi ipnotici del “cattivo”, e nonostante la presenza sullo schermo di Bela Lugosi, star del cinema dell'orrore dell'epoca, che interpreta appunto il ruolo del malefico antagonista, e ce la mette proprio tutta pur di impressionare il pubblico, ricorrendo a sguardi torvi ed espressioni mefistofeliche.
Ad ostacolare l'effetto paura, contribuiscono le musiche, assolutamente inadatte a creare tensione, mentre invece, come ben sanno i cultori ed appassionati, sono proprio queste che se ben utilizzate riescono a fare la differenza più di tanti effetti scenici.
Quanto alla storia deve dirsi che presa in se è sicuramente buona e viene rappresentata in modo lineare e senz'altro valido, talché lo spettatore riesce a seguire il film senza particolari sforzi e senza annoiarsi, anche per via della durata molto contenuta (appena pochi minuti oltre l'ora).
Assenti anche le malizie e gli eccessi a cui ricorrono gli horror moderni: non ci sono scene con particolari spauracchi o colpi ad effetto, né quelle interminabili in cui lo spettatore deve aspettarsi da un momento all'altro lo spaventoso attacco micidiale del mostro o dell'assassino di turno.
Buono il finale.
Una curiosità: la pellicola è ambientata ad Haiti, particolare non insignificante visto che il termine zombi proviene proprio dalla cultura haitiana ed è legato alla tradizione magica vudù in uso nell'isola.
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celluloide
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sabato 8 settembre 2012
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fascino del cinema passato
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Ambienti e recitazione degli horror del muto e post muto sono vere chicche intramontabili.
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jacky98!
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domenica 13 novembre 2011
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l'isola degli zombies
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Per impedire il matrimonio di Neil e Medelein, il geloso Beaumont chiede aiuto al sinistro dottore hatiano Murder, che prima "uccide" la ragazza con un siero e poi in segreto la resuscita sottoforma di zombi.
Horror di grandi atmosfere (memorabile la prima sequenza dove compaiono i "morti viventi" sottomessi, scandita unicamente da sinistri rumori), dominato dall'istriomica prestazione di Lugosi. Scritto da Garnett Weston. Negli USA è rimasto un classico del genere, ma da noi è rimasto inedito per decenni prima del recupero in televisione e sui satellitari. Negli anni '80 è circolato anche col titolo "L'sola dei morti viventi"
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