Frances

La biografia di Frances Farmer, attrice hollywoodiana brava, ma sfortunatissima. Sedicenne, Frances turba il perbenista ambiente di Seattle, negli anni Trenta, con un saggio sulla "morte di Dio", che la fa sospettare di filocomunismo, sospetti aggravati da un viaggio in Urss. La ragazza, che vuol diventare attrice, tenta dapprima la via del teatro, poi quella del cinema. Ma l'ambiente cinematografico, contestato, la distrugge. Frances scende sempre più in basso, sino all'alcolismo ed alla clinica psichiatrica. 

All'inizio degli anni '30 Frances Farmer, una ragazza di Seattle dal carattere anticonformista, vince un concorso scolastico con un saggio intitolato Dio è morto. Dopo aver scandalizzato i perbenisti ed essere stata sospettata di filocomunismo, Frances decide di intraprendere la carriera di attrice e nel 1935 approda a Hollywood, diventando in breve tempo una star del cinema.
Frances, diretto nel 1982 dal regista australiano Graeme Clifford, è un film biografico sulla storia della nota attrice americana Frances Elena Farmer. Nata a Seattle nel 1913, Frances Farmer si guadagnò una notevole popolarità nella seconda metà degli anni '30, recitando con successo sia al cinema che a teatro; ma la sua personalità indipendente ed il netto rifiuto dello star-system le valsero ben presto l'ostilità degli studios. Nel 1943 venne internata in una clinica di igiene mentale per una psicosi maniaco-depressiva; sottoposta ad elettroshock, uscì definitivamente dagli ospedali nel 1950. In seguito riprese a lavorare per la televisione fino alla sua morte, all'età di 56 anni.
Il film di Clifford, basato sul libro di William Arnold Shadowland, ricostruisce gli episodi salienti nella vita della Farmer (Jessica Lange): le sue controverse posizioni politiche nel periodo della scuola, il debutto come attrice, la consacrazione a star del cinema, gli accesi contrasti con l'establishment hollywoodiano, fino al suo inarrestabile crollo psicologico e all'alcolismo. La pellicola si sofferma sugli aspetti più turbolenti e melodrammatici nell'esistenza della Farmer, introducendo però anche alcune vicende fittizie: la relazione sentimentale fra la diva ed il personaggio di Harry York (Sam Shepard) e soprattutto la scena in cui Frances, rinchiusa in manicomio, subisce una lobotomia. La sceneggiatura non manca neppure di descrivere il conflittuale rapporto dell'attrice con la sua possessiva madre Lillian (la veterana Kim Stanley).
Connotato come una tipica storia di ascesa e caduta di individui stritolati dalle spietate leggi del mondo dello spettacolo, Frances si distingue dagli altri titoli di questo filone per la straordinaria interpretazione della sua protagonista, la bravissima Jessica Lange, che ha ricevuto la nomination all'Oscar come miglior attrice grazie al ruolo della Farmer (nello stesso anno in cui ha vinto l'Oscar per la commedia Tootsie). All'attivo del film vanno segnalate inoltre le musiche di John Barry e la suggestiva fotografia di László Kovács. Sul set della pellicola è nato l'amore fra la Lange ed il suo collega Sam Shepard.