Titolo originale | Tokyo Kazoku |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 146 minuti |
Regia di | Yoji Yamada |
Attori | Yu Aoi, Satoshi Tsumabuki, Kazuko Yoshiyuki, Yui Natsukawa, Jun Fubuki, Isao Hashizume Masahiko Nishimura, Nenji Kobayashi, Chika Arakawa, Tomoko Nakajima, Shozo Hayashiya, Ayumu Maruyama, Ryûichirô Shibata, Narumi Kayashima. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 31 gennaio 2013
Un'anziana coppia si reca a Tokyo per far visita ai figli. Qui, però, la donna si sente improvvisamente male.
CONSIGLIATO N.D.
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Shukichi e Tomiko Hirayama sono sposati da tempo e vivono in una piccola isola. I loro tre figli si sono trasferiti a Tokyo e i genitori vanno a trovarli. Il maggiore, Koichi, gestisce un ospedale, la figlia Shigeko ha un salone di bellezza, mentre Shuji è un artista. I ragazzi propongono ai genitori di fermarsi a Tokyo, ma i due anziani non amano la città. Tomiko fa visita a Shuji e incontra la sua fidanzata Noriko, ma poco dopo si sente male a casa di Koichi. Il regista Yoji Yamada omaggia il maestro di cui è stato assistente, Yasujiro Ozu, nel film capolavoro Viaggio a Tokyo (1953). La vicenda è sempre quella di due anziani coniugi della provincia rurale che si recano a fare visita ai figli nella metropoli. Qui scoprono che i ragazzi, ormai adulti, presi come sono dal tram tram quotidiano, non hanno più tempo per i genitori, trattati alla stregua di estranei. L'ambientazione è spostata dal dopoguerra al presente, ma non cambiano le inquietudini di un paese dove il divario generazionale è ancora palpabile, con i giovani in lotta per affermarsi in un mondo molto più confuso e con le cicatrici dello tsunami del 2011 ancora addosso.
La trama ricorda vagamente Stanno tutti bene di Tornatore, per il resto è cosa diversa. E’ un remake di Viaggio a Tokio di Ozu del 1953. E’ uno di quei film di cui si stenta a parlare, non perché non abbia significati concettualmente trascrivibili, anzi, ogni immagine evoca riflessioni, ma perché è uno di quei rari casi in cui la cinematografia produce un’opera [...] Vai alla recensione »
In una scena del film dal sapore simbolico, un furgoncino passa in un quartiere periferico di Tokyo per un servizio porta a porta di ritiro dei vecchi elettrodomestici rotti, oppure semplicemente obsoleti. Nella capitalistica e consumistica società giapponese contemporanea (e non solo…) anche i vecchi sono inutili rottami, un peso di cui liberarsi alla prima occasione: se ne accorgono [...] Vai alla recensione »
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