Titolo originale | Nuit Blanche |
Anno | 2011 |
Genere | Thriller |
Produzione | Francia, Belgio, Lussemburgo |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Frederic Jardin |
Attori | Tomer Sisley, Joey Starr, Julien Boisselier, Serge Riaboukine, Laurent Stocker Samy Seghir, Dominique Bettenfeld, Adel Bencherif, Birol Ünel, Lizzie Brocheré. |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 giugno 2015
Un poliziotto corre contro il tempo, schivando spacciatori di droga e poliziotti corrotti in un folle inseguimento per salvare il figlio rapito.
CONSIGLIATO SÌ
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Due uomini con passamontagna inseguono due corrieri della droga per le strade di Parigi. Li raggiungono, ne uccidono uno e si appropriano del loro ingente carico di cocaina. Sono Vincent e Manu, due poliziotti. I due però nascondono la borsa con il suo contenuto per poterla poi piazzare a loro volta. Vincent nel conflitto a fuoco viene ferito ma non può rivolgersi a un ospedale perché si scoprirebbe la sua partecipazione all'azione. Il boss che attendeva la coca (che doveva ad un 'collega' turco) non sta con le mani in mano. Fa sequestrare il figlio di Vincent. Il quale entra in azione non sapendo di essere seguito da colleghi appartenenti a una sezione che sorveglia i poliziotti antidroga.
Il cinema francese può vantare una grande esperienza per quanto riguarda i polar e pertanto può permettersi di vivere di rendita. Le prime sequenze di questo film sembrerebbero porsi nel solco della tradizione con l'ambiguità della vicenda e grazie anche alla realistica brutalità dell'azione. Ci si accorge però rapidamente che la regia di Frédéric Jardin e la co-sceneggiatura con Nicolas Saada guardano anche a Michael Mann tenendo presente la lezione della serie tv 24. L'arco temporale è limitato, i sensi di colpa paterni espliciti e i doppi e tripli giochi dei protagonisti si mantengono all'altezza di una tensione costantemente alimentata. Non c'è pausa in questo film che non usa artifici linguistici ormai di maniera (niente splitscreen, per intenderci) ma lavora sull'intensità degli attori (certe facce patibolari sono un'esclusiva dei casting francesi) e su una costruzione narrativa che spinge anche lo spettatore più smaliziato a chiedersi quale sarà l'esito dell'azione. A patto che anche qui (come nel cinema americano) si rinunci a chiedersi come possano i protagonisti reggersi anche minimamente in piedi dopo sequenze come quella (cineticamente più che apprezzabile) dello scontro in cucina. Jardin sembra esserne più che consapevole e cerca (riuscendoci in gran parte) a dirottare l'attenzione dello spettatore su altri elementi. Bravo! (alla francese).
La lunga tradizione di polizieschi "alla francese" viene tenuta alta dalla pellicola di Frederic Jardin, che aggiunge un po' di spezie in più rispetto ai classici conosciuti, moltissima azione, una regia adrenalinica e un ritmo indiavolato - l'azione si svolge nell'arco di 24 ore - confezionando così un solido film di genere con tempi e modalità estremamente [...] Vai alla recensione »
Rocambolesco, inverosimile, farsesco action movie in stile black comedy girato tutto in una discoteca tra orde di giovani festaioli, che ballano come ossessi, in cui il protagonista deve districarsi, come farebbe in una giungla fitta di corpi, per sfuggire a poliziotti e criminali e salvare il figlio adolescente. Personaggi stereotipati, un plot semplice semplice ed il ritmo frenetico sono gli [...] Vai alla recensione »